GIOVEDÌ 26 MARZO 2020 15.00.56
Tumori: scoperto nuovo biomarcatore e bersaglio contro cachessia =
(AGI) - Perugia, 26 mar. - Per la prima volta e' stato descritto il ruolo cruciale del recettore RAGE (recettore per i prodotti finali di glicazione avanzata) nella cachessia indotta da cancro. A farlo e' stato il gruppo di ricerca di Guglielmo Sorci (www.myolab-unipg.com) del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Universita' degli Studi di Perugia, in collaborazione con Luigina Romani dello stesso dipartimento, e Dario Coletti dell'Universita' Sapienza di Roma e Sorbona di Parigi. Lo studio, sostenuto dalla Fondazione AIRC, e' stato pubblicato sul Journal of Cachexia Sarcopenia and Muscle. La cachessia, come si legge nell'articolo, e' una sindrome che colpisce piu' del 50 per cento dei pazienti con cancro avanzato, ed e' caratterizzata da consistente atrofia muscolare che porta a perdita di peso e ridotta forza, aumento di possibilita' di cadute e fratture, perdita dell'autosufficienza e ridotta risposta alle terapie chemioterapiche. Nonostante la cachessia sia responsabile di circa il 20 per cento delle morti associate a cancro, essa rimane ancora un processo poco conosciuto e privo di una terapia specifica. Il gruppo di ricerca di Sorci ha dimostrato che l'attivita' di RAGE, stimolato dai suoi ligandi (le proteine S100B e HMGB1), sostiene tutti gli aspetti della cachessia da cancro, compresa l'infiammazione sistemica. Inoltre, l'assenza di RAGE in animali portatori di cancro si traduce in una protezione nei confronti della perdita di massa e forza muscolare, in una ridotta progressione tumorale, e in una aumentata sopravvivenza. I dati ottenuti suggeriscono che il recettore RAGE puo' rappresentare un promettente bersaglio molecolare in terapie volte a prevenire o ridurre la sindrome cachettica, oltre che rappresentare un biomarker per monitorare l'insorgenza e lo stadio della stessa. (AGI) Red/Pgi 261500 MAR 20 NNNN
Tumori: scoperto nuovo biomarcatore e bersaglio contro cachessia =
(AGI) - Perugia, 26 mar. - Per la prima volta e' stato descritto il ruolo cruciale del recettore RAGE (recettore per i prodotti finali di glicazione avanzata) nella cachessia indotta da cancro. A farlo e' stato il gruppo di ricerca di Guglielmo Sorci (www.myolab-unipg.com) del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Universita' degli Studi di Perugia, in collaborazione con Luigina Romani dello stesso dipartimento, e Dario Coletti dell'Universita' Sapienza di Roma e Sorbona di Parigi. Lo studio, sostenuto dalla Fondazione AIRC, e' stato pubblicato sul Journal of Cachexia Sarcopenia and Muscle. La cachessia, come si legge nell'articolo, e' una sindrome che colpisce piu' del 50 per cento dei pazienti con cancro avanzato, ed e' caratterizzata da consistente atrofia muscolare che porta a perdita di peso e ridotta forza, aumento di possibilita' di cadute e fratture, perdita dell'autosufficienza e ridotta risposta alle terapie chemioterapiche. Nonostante la cachessia sia responsabile di circa il 20 per cento delle morti associate a cancro, essa rimane ancora un processo poco conosciuto e privo di una terapia specifica. Il gruppo di ricerca di Sorci ha dimostrato che l'attivita' di RAGE, stimolato dai suoi ligandi (le proteine S100B e HMGB1), sostiene tutti gli aspetti della cachessia da cancro, compresa l'infiammazione sistemica. Inoltre, l'assenza di RAGE in animali portatori di cancro si traduce in una protezione nei confronti della perdita di massa e forza muscolare, in una ridotta progressione tumorale, e in una aumentata sopravvivenza. I dati ottenuti suggeriscono che il recettore RAGE puo' rappresentare un promettente bersaglio molecolare in terapie volte a prevenire o ridurre la sindrome cachettica, oltre che rappresentare un biomarker per monitorare l'insorgenza e lo stadio della stessa. (AGI) Red/Pgi 261500 MAR 20 NNNN
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