MERCOLEDÌ 13 MAGGIO 2020 19.43.21
>>>ANSA/ Da embrione topo staminali umane, studi anche su Covid
ZCZC8219/SXA XSP97455_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB >>>ANSA/ Da embrione topo staminali umane, studi anche su Covid (EMBARGO ALLE 20.00) Passo decisivo per molte malattie (EMBARGO ALLE 20) (ANSA) - ROMA, 13 MAG - Un embrione di topo e' stato usato come 'biofattoria' per produrre milioni di cellule staminali umane mature, tra cui anche globuli rossi. La tecnica, descritta sulla rivista Science Advances dal gruppo di Jian Feng dell'universita' di Buffalo, permette di risolvere un problema che aveva finora impedito di produrre queste cellule in vivo in quantita' sufficienti all'interno di un organismo vivente, e al tempo stesso potra' aiutare a costruire modelli piu' affidabili per lo studio di molte malattie, come Covid-19 e malaria, e per rivoluzionare le terapie basate sulle cellule staminali. Per decenni l'enorme potenziale delle cellule staminali umane e' stato frenato dall'impossibilita' di riuscire a produrne in quantita' sufficienti in vivo in un organismo vivente. Un problema che ora potrebbe essere risolto grazie a questo nuovo metodo, con cui i ricercatori hanno generato nell'embrione di topo milioni di cellule umane in 17 giorni, tra cui globuli rossi, cellule degli occhi e del fegato. Finora invece, per produrre cellule umane in embrioni di topo, si erano riuscite ad ottenere solo piccole quantita' di cellule immature, difficili da quantificare. "In questo studio l'embrione di topo e' stato usato come una 'biofattoria' per produrre emocomponenti. Un risultato interessante, ma ancora sperimentale e agli inizi, che va approfondito", commenta Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell'Universita' di Pavia. Riuscire a produrre cellule umane in vivo e' importante perche' quelle realizzate in laboratorio non si comportano allo stesso modo. "Questa ricerca ci permette di usare l'embrione di topo per capire meglio lo sviluppo umano", commenta Feng. Proseguendo su questa strada, "si potrebbe avere una produzione ancora maggiore di specifici tipi di cellule umane mature, per creare dei modelli di topi piu' efficaci per studiare malattie che colpiscono l'uomo, come la malaria o il Covid-19", continua. E poiche' con questo metodo si riescono a produrre cosi' tante cellule mature, lo si potrebbe usare anche per generare dei materiali per trattare malattie croniche, quali il diabete o insufficiente renali, sostituendo le cellule danneggiate del paziente con cellule umane o tessuti sani. Secondo Feng si potrebbero creare anche componenti del sistema respiratorio umano per studiare il Covid-19, che colpisce l'uomo ma non i topi, o magari per produrre topi con globuli rossi ancora piu' maturi per quelle malattie che nell'uomo colpiscono questi tipi di cellule. Questa nuova tecnica ha permesso di superare anche un altro problema, cioe' quello di convertire le cellule staminali umane pluripotenti, che possono differenziarsi in tutti i tipi di cellule del corpo, in una forma compatibile con un embrione di topo di 3 giorni, dove spesso le cellule umane non riescono a svilupparsi. "Ci sono ancora molte domande a cui rispondere, prima che questa tecnologia possa diventare utile - continua Feng - ma questa e' la prima volta che si riescono a generare cosi' tante cellule umane mature in un embrione di topo". (ANSA). Y85-BR 13-MAG-20 19:42 NNNN
>>>ANSA/ Da embrione topo staminali umane, studi anche su Covid
ZCZC8219/SXA XSP97455_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB >>>ANSA/ Da embrione topo staminali umane, studi anche su Covid (EMBARGO ALLE 20.00) Passo decisivo per molte malattie (EMBARGO ALLE 20) (ANSA) - ROMA, 13 MAG - Un embrione di topo e' stato usato come 'biofattoria' per produrre milioni di cellule staminali umane mature, tra cui anche globuli rossi. La tecnica, descritta sulla rivista Science Advances dal gruppo di Jian Feng dell'universita' di Buffalo, permette di risolvere un problema che aveva finora impedito di produrre queste cellule in vivo in quantita' sufficienti all'interno di un organismo vivente, e al tempo stesso potra' aiutare a costruire modelli piu' affidabili per lo studio di molte malattie, come Covid-19 e malaria, e per rivoluzionare le terapie basate sulle cellule staminali. Per decenni l'enorme potenziale delle cellule staminali umane e' stato frenato dall'impossibilita' di riuscire a produrne in quantita' sufficienti in vivo in un organismo vivente. Un problema che ora potrebbe essere risolto grazie a questo nuovo metodo, con cui i ricercatori hanno generato nell'embrione di topo milioni di cellule umane in 17 giorni, tra cui globuli rossi, cellule degli occhi e del fegato. Finora invece, per produrre cellule umane in embrioni di topo, si erano riuscite ad ottenere solo piccole quantita' di cellule immature, difficili da quantificare. "In questo studio l'embrione di topo e' stato usato come una 'biofattoria' per produrre emocomponenti. Un risultato interessante, ma ancora sperimentale e agli inizi, che va approfondito", commenta Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell'Universita' di Pavia. Riuscire a produrre cellule umane in vivo e' importante perche' quelle realizzate in laboratorio non si comportano allo stesso modo. "Questa ricerca ci permette di usare l'embrione di topo per capire meglio lo sviluppo umano", commenta Feng. Proseguendo su questa strada, "si potrebbe avere una produzione ancora maggiore di specifici tipi di cellule umane mature, per creare dei modelli di topi piu' efficaci per studiare malattie che colpiscono l'uomo, come la malaria o il Covid-19", continua. E poiche' con questo metodo si riescono a produrre cosi' tante cellule mature, lo si potrebbe usare anche per generare dei materiali per trattare malattie croniche, quali il diabete o insufficiente renali, sostituendo le cellule danneggiate del paziente con cellule umane o tessuti sani. Secondo Feng si potrebbero creare anche componenti del sistema respiratorio umano per studiare il Covid-19, che colpisce l'uomo ma non i topi, o magari per produrre topi con globuli rossi ancora piu' maturi per quelle malattie che nell'uomo colpiscono questi tipi di cellule. Questa nuova tecnica ha permesso di superare anche un altro problema, cioe' quello di convertire le cellule staminali umane pluripotenti, che possono differenziarsi in tutti i tipi di cellule del corpo, in una forma compatibile con un embrione di topo di 3 giorni, dove spesso le cellule umane non riescono a svilupparsi. "Ci sono ancora molte domande a cui rispondere, prima che questa tecnologia possa diventare utile - continua Feng - ma questa e' la prima volta che si riescono a generare cosi' tante cellule umane mature in un embrione di topo". (ANSA). Y85-BR 13-MAG-20 19:42 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento