Archeologia: nel 2019 recuperati 271 reperti, valgono 3,5 mln =
(AGI) - Palermo, 29 mag. - Scavi clandestini, furti di beni culturali e contraffazione di opere d'arte: questi i fenomeni criminali al centro dell'attivita' del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, nel corso del 2019. La ricerca archeologica clandestina rappresenta - secondo i dati forniti - la forma piu' grave di aggressione al patrimonio culturale siciliano. Nel 2019, infatti, il "Nucleo TPC" ha portato al sequestro di 271 importantissimi reperti archeologici trafugati in modo illegale. Complessivamente l'anno scorso i militari hanno recuperato 368 beni (271 quelli archeologici, 97 antiquariali) per un valore economico totale di poco meno di 3,5 milioni di euro. E' stata registrata una lieve diminuzione dei furti di beni culturali, 16 (contro i 18 dell'anno precedente) mentre per quanto riguarda le "falsificazioni" di opere d'arte ne sono state sequestrate 13 per un valore stimato di 392 mila euro (tra cui, pure, due tele falsamente attribuite a Bruno Caruso). L'anno scorso l'attivita' di prevenzione si e' svolta attraverso l'esecuzione di 316 controlli mentre sono state 47 le persone denunciate per vari reati come furto, ricettazione e contraffazione di opere d'arte. I beni recuperati sono stati riconsegnati a musei, chiese, alla Regione per garantirne la pubblica fruizione. (AGI)Pa8/Fab 291248 MAG 20 NNNN
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