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venerdì 5 giugno 2020

Una vicenda che va avanti dal 2003 come andrà a finire?

Una vicenda che va avanti dal 2003.
Come andrà a finire?
Riusciranno o non riusciranno a fare lo sgombero?
To be, or not to be, that is the question




Repubblica Roma di venerdì 5 giugno 2020, pagina 3

Quei dipendenti pubblici tra i camerati abusivi È rebus sullo sgombero


di d'Albergo Lorenzo

Dentro la sede di via Napoleone III Quei dipendenti pubblici tra i camerati abusivi È rebus sullo sgombero Impiegati comunali e regionali vivono nel palazzo all'Esquilino tra i poster di Mussolini di Lorenzo d'Albergo Per protestare, forse credendo di prendere in giro i cronisti in strada in attesa della polizia e della notifica del decreto di sequestro, ieri mattina i militanti di CasaPound si sono armati di cassa e smartphone. Prima l'inno di Mameli, poi una playlist capace di spaziare da Buscaglione ai Doors. Traccia dopo traccia — Povera patria di Battiato, Su di noi di Pupo — ecco la sede abusiva delle tartarughe frecciate trasfigurata in jukebox. Non certo una novità. Se le mura del civico 8 di via Napoleone III potessero parlare, direbbero infatti di averne viste di tutti i colori. Prima il grigio lavorio degli impiegati del Miur che per 40 anni, dal 1963 al 2003, hanno occupato (legalmente) le sue stanze. Poi il nero dei "fascisti del terzo millennio" per 17 anni. Una colata di pece colorata solo dall'arcobaleno di nomi di intellettuali dipinti sui fianchi del corridoio di ingresso. I tre lustri abbondanti passati all'Esquilino dal capo Gianluca lannone e da altri 70 inquilini di ultradestra hanno cambiato i connotati all'immobile del Demanio. Anche la facciata, su cui fino al blitz dello scorso agosto della sindaca VirgiSarà la Prefettura a decidere se inserire l'edcio nella lista degli sfratti Incertezza sui tempi nia Raggi campeggiava il logo del movimento in caratteri fascisti. Nelle foto scattate all'interno dello stabile valutato 11,8 milioni di euro ai tempi di Alemanno, le simbologie più care a CasaPound si rincorrono lungo l'imponente scalinata centrale: fasci littori, le riproduzioni dei dipinti futuristi dl Tamara de Lempicka, i volantini della X Flottiglia Mas e, immancabile, il volto di Mussolini in sala riunioni. Solo uno dei 60 vani della sede dell'ultradestra; stanze in cw vivono 19 famiglie e in cui tutto urla Cinghiamattanza: sui mobili spuntano gli adesivi degli Zeta7ProAlfa, la band di lannone, e un Santa Teppa in arancione. Su sfondo, neanche a dirlo, nero. ......segue sulla testata.........

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