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martedì 13 ottobre 2020

USA: DOPO FAUCI ANCHE CAPO STATI MAGGIORI IN SPOT DI TRUMP SENZA CONSENSO

 



MARTEDÌ 13 OTTOBRE 2020 11.20.55 


USA: DOPO FAUCI ANCHE CAPO STATI MAGGIORI IN SPOT DI TRUMP SENZA CONSENSO = 


 ADN0371 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: DOPO FAUCI ANCHE CAPO STATI MAGGIORI IN SPOT DI TRUMP SENZA CONSENSO = Washington, 13 ott. (Adnkronos) - Dopo Anthony Fauci, anche il capo degli Stati Maggiori Riuniti, il generale Mark Milley, si è trovato in uno spot di Donald TRUMP senza aver dato il suo consenso. Lo scrive Politico riferendosi ad uno spot della campagna in vi sono le foto del capo del Pentagono ed altri vertici militari mentre stanno seguendo nella Situation Room il raid che portò all'uccisione del leader dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi lo scorso 29 ottobre. "Questa foto, come molte altre, non è stata usata con la consapevolezza o il consenso" del generale Milley, hanno fatto sapere fonti anonime Pentagono che ha rigide regole che impediscono a militari e dipendenti federali di partecipare a campagne politiche. Ufficialmente non ci sono state reazioni, ma Jim Golby, ex ufficiale del Pentagono ora analista del Clements Center dell'università di Austin, parla di "preoccupante violazione di norme civili e militari da parte della campagna di TRUMP" ed afferma che il generale Milley dovrebbe protestare. La notizia della foto di arriva proprio dopo che il generale, in una delle sue rare interviste concessa domenica a Npr, ha ribadito che i militari non hanno nessun ruolo nella politica interna e tanto meno nello svolgimento delle elezioni o nella eventuale soluzione di contestazioni. (segue) (Ses/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 13-OTT-20 11:20 NNNN 

MARTEDÌ 13 OTTOBRE 2020 11.20.55 


USA: DOPO FAUCI ANCHE CAPO STATI MAGGIORI IN SPOT DI TRUMP SENZA CONSENSO (2) = 


 ADN0372 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: DOPO FAUCI ANCHE CAPO STATI MAGGIORI IN SPOT DI TRUMP SENZA CONSENSO (2) = (Adnkronos) - "Noi come militari abbiamo giurato di obbedire agli ordini legali dei nostri leader civili - ha detto - e vogliamo garantire che vi sia sempre una leadership civile". Il generale si è detto poi "molto fiducioso" nel fatto che le istituzioni americane possano gestire eventuali elezioni contestate. "Questa non è la prima volta che qualcuno suggerisce che ci possano essere elezioni contestate - ha proseguito - se saranno gestite nel modo corretto dalle corti e dal Congresso. Non c'è nessun ruolo per l'esercito nel determinare il risultato elettorale. Zero". (Ses/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 13-OTT-20 11:20 NNNN 


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