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mercoledì 11 novembre 2020

Influenza: medici base,in meta' regioni non c'e' piu' vaccino

 



MERCOLEDÌ 11 NOVEMBRE 2020 12.25.42


= Influenza: medici base,in meta' regioni non c'e' piu' vaccino =

(AGI) - Roma, 11 nov. - "Quest'anno si vuole vaccinare contro l'influenza anche chi in passato non lo ha mai fatto, e mi segnalano che in piu' della meta' delle regioni i medici di famiglia sono rimasti senza vaccino". Lo denuncia all'AGI Silvestro Scotti, segretario della Fimmg. "Non capiamo se il problema e' legato alle forniture frazionate nel tempo - spiega - ma le dosi affidate in prima battuta sono gia' state consumate e ora si e' creata una pausa". Scotti sottolinea che quest'anno la campagna vaccinale e' partita all'inizio di ottobre, con un mese di anticipo rispetto agli anni passati, "per avere piu' tempo, perche' in condizione pandemica non si potevano fare sedute vaccinali con tante persone in sala di attesa. Il tempo che si era guadagnato a ottobre si rischia pero' di perderlo ora - avverte il segretario della Fimmg - in Lombardia e in Sicilia, ad esempio, stanno arrivando ad ogni medico 30 dosi di vaccino alla settimana, ma 30 dosi ci mettiamo un giorno a farle". (AGI)Noc (Segue) 111225 NOV 20 NNNN

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Influenza: medici base,in meta' regioni non c'e' piu' vaccino (2)=

(AGI) - Roma, 11 nov. - La situazione di carenza vaccinale "sta creando in alcune regioni situazioni di conflittualita' tra paziente e medico", che e' costretto suo malgrado a discriminare tra gli aventi diritto. "Mi chiedo che cosa succedera' quando arrivera' il vaccino contro il Covid - si chiede Scotti - l'Italia ha a disposizione 27 milioni di dosi, ma siccome ogni vaccino ne richiedera' due, potremo vaccinare solo 13 milioni e mezzo di persone. Tutti lo vorranno fare, dovremo mettere le guardie giurate fuori dagli studi medici". "Le istituzioni devono assumersi la responsabilita' quando non programmano in maniera adeguata la consegna delle dosi", afferma il segretario che prosegue: "Le gare vaccinali si fanno in ritardo rispetto alle altre nazioni europee e l'Italia ha anche lo svantaggio delle gare regionali. Noi medici di famiglia l'allarme lo abbiamo lanciato per tempo: gia' il 5 aprile ho detto che bisognava indire le gare". Si trovano in difficolta' anche le regioni piu' "virtuose": "Quest'anno il Lazio ha chiesto il doppio dei vaccini rispetto all'anno precedente - osserva Scotti - la Campania e la Puglia il 30-40% in piu', pero' tutte stanno subendo i tempi di consegna che non avvengono in un'unica tornata ma in varie tranche. Diciamo che la medicina generale viaggia piu' veloce". (AGI) Noc 111225 NOV 20 NNNN

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