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lunedì 9 novembre 2020

Scienze: biomarcatori rivelano patologie sistema nervoso

 

LUNEDÌ 09 NOVEMBRE 2020 12.34.42


Scienze: biomarcatori rivelano patologie sistema nervoso =

(AGI) - Roma, 9 nov. - E' possibile individuare biomarcatori nel liquido cerebrospinale e nel sangue per ottimizzare l'individuazione di nuove terapie per le principali malattie del sistema nervoso centrale. A scoprirlo un gruppo di ricerca diretto da Lucilla Parnetti, responsabile della Sezione di Neurologia, Laboratorio di Neurochimica Clinica dell'Universita' degli Studi di Perugia, ha realizzato un innovativo studio sull'utilizzo di biomarcatori misurabili nel liquido cerebrospinale e nel sangue per ottimizzare l'individuazione di nuove terapie per le principali malattie del sistema nervoso centrale. Il lavoro e' stato pubblicato sulla rivista internazionale Trends in Pharmacological Sciences. "Malattie neurologiche croniche e altamente disabilitanti, come la sclerosi multipla, la malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson - spiega la professoressa Parnetti, docente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia - sono sostenute dall'interazione di complessi meccanismi biologici che possono essere misurati in maniera affidabile nel liquido cerebrospinale e nel sangue. Nell'ultimo decennio la ricerca sui biomarcatori nelle malattie neurologiche, ambito nel quale il Laboratorio di Neurochimica Clinica dell'Universita' degli Studi di Perugia e' particolarmente attivo e parte di una rete di collaborazione a livello europeo, ha portato a rivoluzionare il modo di porre la diagnosi di queste malattie, rendendola piu' precoce e accurata". (AGI)Sci/Mot (Segue) 091234 NOV 20 NNNN

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(AGI) - Roma, 9 nov. - "La ricerca pubblicata da Trends in Pharmacological Sciences - continua Parnetti - analizza in dettaglio il ruolo che diversi biomarcatori misurabili su liquido cerebrospinale e su sangue possono avere nella ricerca sulle terapie per le malattie neurologiche. Questi test permettono di identificare i pazienti con le caratteristiche ideali per poter avere beneficio dal trattamento con i nuovi farmaci che bloccano i meccanismi delle diverse patologie neurologiche. Ad esempio, se si vuole testare l'efficacia di un nuovo trattamento rivolto a bloccare uno specifico meccanismo alla base di una malattia neurologica, si possono utilizzare questi marcatori per identificare i soggetti in cui quel dato meccanismo e' particolarmente alterato. Inoltre, la misurazione delle variazioni di questi marcatori nel tempo puo' aiutare a capire se quel trattamento ha raggiunto l'effetto atteso. Questa visione innovativa avra', sperabilmente, delle ripercussioni in futuro anche nella pratica clinica, migliorando sia la nostra possibilita' di porre una diagnosi precoce, che di verificare con maggiore precisione ed oggettivita' la risposta alle terapie". (AGI)Sci/Mot 091234 NOV 20 NNNN

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