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giovedì 17 dicembre 2020

Covid: studio, rischio agorafobia per pazienti guariti =

 



GIOVEDÌ 17 DICEMBRE 2020 11.39.45

Covid: studio, rischio agorafobia per pazienti guariti =

(AGI) - Beirut, 17 dic. - Fra le "conseguenze durature" che il Covid-19 puo' lasciare nei pazienti dopo la guarigione, c'e' anche una forma di "agorafobia temporanea", secondo uno studio realizzato negli Emirati Arabi Uniti. Il cosiddetto "Covid lungo" e' caratterizzato da affaticamento duraturo, dolore persistente e mancanza di respiro per mesi, ma i medici dicono che l'agorafobia - la paura di lasciare la propria casa - e' un sintomo di cui meno si parla. Il confinamento domestico e il lavoro a distanza sperimentati da molti durante la pandemia sono una delle cause di questa condizione, cosi' come la paura persistente della minaccia del virus. La psichiatra Laila Mohamadien, specialista del Medcare Hospital di Sharjah, ha spiegato che l'agorafobia deriva dalla condizione dello essere stati a casa per la maggior parte dell'anno passato, dalla paura del contatto sociale e degli spazi chiusi o affollati. (AGI)Bey/Ven (Segue) 171139 DIC 20 NNNN


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(AGI) - Beirut, 17 dic. - "Uno dei risultati della pandemia e' che le persone temono di lasciare le loro case, una forma di temporanea di agorafobia", ha precisato Mohamedien. "Negli ultimi sei mesi le persone si sono adattate a restare a casa, e a mantenere la distanza fisica. Il ritorno graduale alla vita normale, l'apertura dei centri commerciali, delle scuole, il rientro al lavoro comportera' molta ansia e agorafobia che - in alcuni casi - potra' provocare anche attacchi di panico", ha aggiunto. L'agorafobia e' un disturbo d'ansia causato da uno squilibrio dei neurotrasmettitori, principalmente da un basso livello di serotonina, che dovrebbe essere trattato con farmaci sotto forma di sostituti di questa sostanza. Secondo Mohamadien, per chi ne soffre potrebbe essere necessaria la psicoterapia. "Tutto nella vita e' percezione e adattamento. Abbiamo passato lunghi mesi a percepire l'esterno come una minaccia per la nostra sicurezza e per la nostra famiglia. Siamo rimasti a casa al sicuro e mantenendo le distanze sociali. Il cervello e il subconscio si adattano continuamente per evitare le minacce. Uscire sara' una fonte di ansia e per sbarazzarsi di questa ansia si evitera' semplicemente di farlo", ha spiegato la psichiatra. (AGI)Bey/Ven 171139 DIC 20 NNNN

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