DOMENICA 20 DICEMBRE 2020 15.52.47
LIBIA: IL RACCONTO DEL PESCATORE INDONESIANO 'ABBIAMO SUBITO VIOLENZE PSICOLOGICHE'/ADNKRONOS =
ADN0586 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI LIBIA: IL RACCONTO DEL PESCATORE INDONESIANO 'ABBIAMO SUBITO VIOLENZE PSICOLOGICHE'/ADNKRONOS = L'esperienza di Giri Indra Gunawan di 43 anni 'Tra pochi giorni tornerò nel mio paese' Mazara del Vallo (Trapani), 20 dic. (Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova), 20 dic. (Adnkronos) - "Ogni mattina, poco dopo le sei, battevano i pugni forte contro la porta per svegliarci. Non la smettevano più. Era un tormento. Quando gli chiedevamo quando avremmo lasciato la prigione allargavano le braccia e ci dicevano 'Solo Dio lo sa'. Poi andavano via. Ho avuto tanta paura. Non tanto di morire ma di non potere più tornare nel mio paese". Giri Indra Gunawan, 43 anni, è uno dei due pescatori indonesiani liberati insieme in Libia. Accanto a lui c'è il collega, anche lui indonesiano, Samsudin Moh di 40 anni. I due sono ospiti dell'armatore in un albergo di Mazara. Giri racconta, per la prima volta, in un inglese incerto, i 108 giorni di prigionia in Libia. "E' stato terribile - racconta - ci hanno fatto cambiare prigione tre volte". Gli stranieri non sono stati tenuti insieme con gli otto pescatori italiani. "Ci hanno divisi dopo un po' di giorni - racconta Giri - ci hanno portato in tre posti diversi". Ma per una settimana sono rimasti sulla barca, solo gli stranieri. "Gli italiani erano altrove - racconta - ma non lo sapevamo. Poi ci siamo riuniti". I tunisini sono stati portati in un altro posto ancora. Giri parla soprattutto di "violenze psicologiche". "Non ci hanno picchiato", racconta. "Però ci umiliavano e ci facevano delle angherie- spiega - non ci dicevano mai niente sulla nostra prigionia". (segue) (Ter/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 20-DIC-20 15:52 NNNN
DOMENICA 20 DICEMBRE 2020 15.52.47
LIBIA: IL RACCONTO DEL PESCATORE INDONESIANO 'ABBIAMO SUBITO VIOLENZE PSICOLOGICHE'/ADNKRONOS (2) =
ADN0587 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI LIBIA: IL RACCONTO DEL PESCATORE INDONESIANO 'ABBIAMO SUBITO VIOLENZE PSICOLOGICHE'/ADNKRONOS (2) = 'A cena ci davano uno strano intruglio' (Trapani) - Ma cosa ricevevano da mangiare? "La mattina un panino piccolo - racconta - poi a pranzo del riso o dei maccheroni e a volte del pollo. E per cena non sapevamo cosa ci dissero. Ho odorato una volta quell'intruglio e credo che ci fosse del curry. Ma non so dire che cibo fosse". Un'altra violenza psicologica riguarda i bisogni fisiologici. "Ci davano al massimo dieci minuti per potere andare al water - racconta con gli occhi ancora impauriti - non potevamo restare di più, altrimenti ci facevano uscire. E' stato tremendo". Il contratto di lavoro dei due indonesiani è scaduto lo scorso 26 novembre. "Adesso, dopo la quarantena torneremo in Indonesia - dice Samsudin - qui non abbiamo più un contratto e siamo costretti a tornare nel nostro paese". Nei 108 giorni di prigionia, Giri è diventato "ancora più religioso". L'uomo è musulmano. "L'unica nota positiva di questa esperienza - racconta - è che ho pregato tanto, sono ancora più religioso". (Ter/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 20-DIC-20 15:52 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento