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giovedì 4 marzo 2021

Vaccino: Gimbe, terza ondata in arrivo e campagna non decolla

 


GIOVEDÌ 04 MARZO 2021 10.20.44



= Vaccino: Gimbe, terza ondata in arrivo e campagna non decolla =


(AGI) - Roma, 4 mar. - "Gia' da settimane la Fondazione Gimbe segnala le spie rosse di un'aumentata circolazione del virus, la cui forte accelerazione sta di fatto avviando la terza ondata. Ma i tempi di politica e burocrazia sono sempre troppo lunghi e le zone rosse locali arrivano quando la situazione ormai e' sfuggita di mano". Lo afferma il presidente Nino Cartabellotta precisando che "la campagna vaccinale stenta a decollare non solo per i noti ritardi di produzione e consegna delle dosi, ma anche per difficolta' organizzative di molte Regioni che lasciano "in fresco" dosi di vaccino che potrebbero evitare ricoveri e salvare vite, soprattutto tra le persone piu' a rischio di COVID-19 severa. Infine, il primo DPCM a firma Draghi non segna affatto il cambio di passo auspicato: il sistema delle Regioni "a colori" resta di fatto immutato, cosi' come le misure per la maggior parte delle attivita' produttive e commerciali. E a pagare il conto piu' salato, come sempre, e' la scuola". (AGI)Cop (Segue) 041019 MAR 21 NNNN

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(AGI) - Roma, 4 mar. - Al 3 marzo (aggiornamento ore 10:17) hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose 1.454.503 milioni di persone (2,44% della popolazione), con marcate differenze regionali: dal 4,18% della PA di Bolzano all'1,72% dell'Umbria (figura 4). "L'avvio della campagna vaccinale fuori da ospedali e RSA - commenta Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - ha determinato una frenata sul fronte delle somministrazioni, con quasi 2 milioni di dosi (pari al 30% delle consegne) ancora inutilizzate". Si rilevano inoltre rilevanti differenze tra i diversi vaccini: mentre le somministrazioni di Pfizer si attestano all'89% delle dosi consegnate, quelle di Moderna e AstraZeneca stanno infatti procedendo piu' lentamente. Tuttavia, se il 29,1% di Moderna e' condizionato al ribasso dalla recente consegna della meta' delle dosi, per AstraZeneca le somministrazioni si attestano al 26,9%, spia di problemi organizzativi nella vaccinazione di massa, anche se non si possono escludere possibili rinunce selettive a questo vaccino o ritardi nella rendicontazione dei dati. "Peraltro a differenza dei vaccini di Pfizer e Moderna - spiega Cartabellotta - per i quali, visti i ritardi nelle forniture, e' prudente mettere da parte le per il richiamo previsto rispettivamente a 3 e 4 settimane, per AstraZeneca e' possibile somministrare la seconda dose sino a 12 settimane: non esiste quindi alcuna ragione per accantonare le dosi, ma bisogna invece velocizzare le somministrazioni". Infine, rispetto alla protezione dei piu' fragili, degli oltre 4,4 milioni di over 80, 762.271 (17,2%) hanno ricevuto solo la prima dose di vaccino e solo 149.620 (3,4%) hanno completato il ciclo vaccinale, anche qui con rilevanti differenze regionali". (AGI)Cop 041019 MAR 21 NNNN

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