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martedì 15 giugno 2021

BR, PERUGIA: INTITOLAZIONE STRADA A MEMORIA EMANUELE PETRI

 

MARTEDÌ 15 GIUGNO 2021 08.07.47



BR, PERUGIA: INTITOLAZIONE STRADA A MEMORIA EMANUELE PETRI


9CO1184614 4 CRO ITA R01 BR, PERUGIA: INTITOLAZIONE STRADA A MEMORIA EMANUELE PETRI (9Colonne) Perugia, 15 giu - Oggi, alle 11, a Perugia, si terrà la cerimonia di intitolazione della via prospicente la Questura alla memoria del sovrintendente della Polizia ferroviaria Emanuele Petri, Medaglia d'Oro al Valore Civile. La cerimonia vedrà la partecipazione delle più alte cariche, civili e militari, della Provincia e del capo della Polizia - direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Lamberto Giannini. Emanuele Petri, 48 anni, fu ucciso il 2 marzo 2003 su un treno regionale sulla tratta ferroviaria Roma-Firenze. Poco dopo la fermata alla stazione di Camucia-Cortona Petri, Petri ed i colleghi Bruno Fortunato e Giovanni Di Fronzo, durante controlli di routine, decidono di verificare le generalità di due viaggiatori poi rivelatisi essere i terroristi Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce, capi delle Nuove Brigate Rosse e responsabili degli omicidi dei giuslavoristi Massimo D'Antona e Marco Biagi. Questi, dopo aver esibito documenti falsi ai poliziotti che si accorgevano delle incongruenze, reagiscono. L'uomo estraeva una pistola puntandola al collo di Petri e intimando agli altri poliziotti di gettare le armi. Uno dei due poliziotti obbedisce gettando la propria pistola sotto i sedili del convoglio ma l'uomo reagisce ugualmente sparando alla gola di Petri, uccidendolo sul colpo e sparando anche contro l'altro poliziotto armato che, nonostante le gravi ferite, riesce a rispondere al fuoco dell'assalitore ferendolo mortalmente. La donna preme il grilletto della propria pistola contro il poliziotto ma l'arma non funziona, perché ancora con la sicura innestata. Ne segue una colluttazione al termine della quale la terrorista è bloccata. Il treno si ferma quindi alla stazione di Castiglion Fiorentino dove giungono i primi soccorsi per i feriti. Galesi muore alcune ore dopo in ospedale. Fortunato, salvato con una lunga operazione chirurgica, non si riprese mai completamente dal trauma subito e si suicidò nel 2010. Petri, il giorno della sua morte, non doveva prestare servizio, ma aveva chiesto un cambio turno per assistere un ex collega dei Carabinieri malato gravemente. Lascia la moglie e un figlio di 23 anni, anch'egli poliziotto. (red) 150807 GIU 21 

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