MARTEDÌ 20 LUGLIO 2021 17.23.46
= G8 Genova: Haidi Giuliani, la polizia volti davvero pagina =
(AGI) - Genova, 20 lug. - "Vogliamo una polizia al servizio e al fianco dei cittadini: i cittadini non sono i nemici". Lo ha detto Haidi Giuliani, oggi pomeriggio in piazza Alimonda, il luogo in cui suo figlio Carlo e' stato ucciso 20 anni fa, nel corso del G8. In occasione del ventennale, la piazza e' diventata luogo di raccoglimento per i tanti movimenti no global che hanno continuato a sopravvivere da allora: sul piccolo palco allestito in un lato della piazza si susseguono interventi e musica, per ricordare Carlo, per ricordare quei giorni, per chiedere risposte e soluzioni a temi che aspettano di essere affrontati da due decenni. L'ex senatrice si e' rivolta all'ex capo della polizia, Franco Gabrielli: "Signor Franco Gabrielli, due anni fa ci ha chiesto di voltare pagina, ha detto 'basta parlare di G8'. Pero' ha continuato a promuovere i condannati per i pestaggi alla Diaz. Come la chiamiamo questa se non ipocrisia? - ha domandato Giuliani - E noi come possiamo fidarci di un capo della polizia ipocrita? Dimostri di voler voltare pagina e di voler riformare la polizia che e' di Stato, a servizio dei cittadini e non e' un'arma". (AGI)Ge4/Mrg (Segue) 201723 LUG 21 NNNNMARTEDÌ 20 LUGLIO 2021 17.23.46
= G8 Genova: Haidi Giuliani, la polizia volti davvero pagina (2)=
(AGI) - Genova, 20 lug. - Tra i tantissimi presenti in piazza, molti hanno portato mazzi di fiori che hanno poi deposto sul cippo realizzato in ricordo di Carlo, nell'aiuola al centro del quadrilatero di Alimonda. Molti gli striscioni con la scritta "Carlo vive", ma anche altri con la foto dei "morti di Stato" tra cui figurano le foto di Aldovrandi, Cucchi e decine di altri. In piazza tanti ragazzi, ma anche chi, nel 2001, era presente a Genova: "Ero nella piazza dei Pacifisti, a Manin: eravamo tutti con le mani alzate - ricorda con l'Agi Silvia - Prima sono passati i black bloc spaccando tutto, poi e' arrivato un reparto della polizia e ha cominciato a picchiare noi manifestanti. Non ho mai visto tante teste sfasciate in vita mia: ragazzine con ferite e sangue. Il giorno dopo e' stato ugualmente orribile, perche' il nostro corteo venne spezzato in due tronconi. Con la mia amica siamo riuscite a scappare con le mani alzate, mentre pensavamo 'ora ci picchiano'. Avevamo tantissima paura". La polizia batteva sugli scudi con i manganelli. Non ho bei ricordi di quel luglio, di quando avevo 28 anni. Ci siamo sentiti traditi e in pericolo, senza capire cosa stava succedendo. La Diaz e Bolzaneto hanno confermato che eravamo in pericolo". (AGI)Ge4/Mrg 201723 LUG 21 NNNN
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