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venerdì 30 luglio 2021

GIUSTIZIA: GIUDICE SABELLA, 'M5S HA IMPEDITO DANNI PEGGIORI MA STATUS QUO NON ERA OPZIONE'

 

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GIUSTIZIA: GIUDICE SABELLA, 'M5S HA IMPEDITO DANNI PEGGIORI MA STATUS QUO NON ERA OPZIONE' =

ADN1211 7 CRO 0 ADN CRO RCL GIUSTIZIA: GIUDICE SABELLA, 'M5S HA IMPEDITO DANNI PEGGIORI MA STATUS QUO NON ERA OPZIONE' = Catanzaro, 30 lug. - (Adnkronos) - "I danni peggiori sono stati rimossi, il problema è che comunque le riforme in materia di giustizia non si fanno sulla base di una visione organica del sistema ma di accordi pasticciati mirati a seguire logiche di compromesso. E conseguentemente oggi abbiamo un sistema che, per come è strutturato, se lo vedesse un giurista dell'antica Roma, inorridirebbe. In ogni caso, aver creato il regime speciale per i reati di mafia, questione delicatissima, ha eliminato alcuni danni". Così all'AdnKronos l'ex pm antimafia, ora giudice del Tribunale del Riesame di Napoli, Alfonso Sabella, commentando l'accordo sulla riforma della giustizia trovato ieri in Cdm. "Partiamo da un presupposto - osserva Sabella -, oggi come oggi io considero che il problema principale di questo Paese, e lo dico da ex pm antimafia, non sia la mafia ma la corruzione, l'etica della nostra classe dirigente che è sotto i minimi di tollerabilità. Ebbene, un processo per corruzione teoricamente si potrebbe concludere in due anni in appello, perché raramente riguarda grandi retate, quasi sempre ha a che fare con due o tre persone, ed è difficile, dunque, che venga riaperto il dibattimento". Ma, sottolinea Sabella, "nei processi di mafia o per reati connessi alla mafia, con le grandi retate, 70, 80 o 100 detenuti, fra il tempo di definizione del primo grado e l'avvio del processo d'appello, arrivano nuove fonti di prova, nuovi collaboratori di giustizia, nuove acquisizioni da altre indagini, quindi la riapertura del dibattimento non è un'eventualità rara, e due o tre anni non sono certo sufficienti per giungere alla conclusione". Dunque, sottolinea Sabella, "dobbiamo dare atto al M5S di essere riuscito almeno a impedire i danni peggiori che questa riforma poteva determinare e a portare a casa un buon risultato, anche se restano fuori tutta una serie di piccoli processi destinati a morire". Però aggiunge il magistrato, "su una cosa il ministro Cartabia aveva ragione, là dove afferma che mantenere lo status quo non era un'opzione sul tavolo, perché per quanto io possa capire il principio ispiratore della riforma Bonafede, da giurista dico che l'idea dell'imputato a vita, anche quello assolto, non era condivisibile. Sicuramente, dunque, la prescrizione andava corretta, anche se penso non sia stato trovato il miglior correttivo possibile". (segue) (Lro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 30-LUG-21 16:11 NNNN

VENERDÌ 30 LUGLIO 2021 16.11.01

GIUSTIZIA: GIUDICE SABELLA, 'M5S HA IMPEDITO DANNI PEGGIORI MA STATUS QUO NON ERA OPZIONE' (2) =

ADN1212 7 CRO 0 ADN CRO RCL GIUSTIZIA: GIUDICE SABELLA, 'M5S HA IMPEDITO DANNI PEGGIORI MA STATUS QUO NON ERA OPZIONE' (2) = (Adnkronos) - Di una cosa Sabella è certo: "Ben venga l'ufficio del processo, anche se ho qualche perplessità sul reale funzionamento e su come verrà reclutato chi ne farà parte, ma visto che c'erano i soldi e c'era, ad esempio, la possibilità di aumentare il personale di cancelleria e così via, questa era una grandissima occasione, un'occasione d'oro, vista anche la crisi etica all'interno della magistratura, per varare una riforma globale e totale della giustizia, partendo da un'indispensabile e non più rinviabile depenalizzazione. Non è possibile rimettere tutto in mano al giudice penale, anche gli illeciti bagatellari che non si concluderanno mai nei termini della improcedibilità. Ma non è meglio adottare un sistema di sanzioni amministrative come in tutti i Paesi del mondo, senza ricorrere per forza alla giustizia penale?". Per Sabella, inoltre, "era un'occasione per mettere dei limiti serissimi all'appello, a cui tutti ricorrono perché non si rischia nulla. E un meccanismo che non ha una logica. Bisogna mettere dei paletti, dei limiti", anche perché, aggiunge, "per fare un processo di appello, teoricamente, due anni per noi, diciamoci la verità, potrebbero bastare, ma solo se non avessimo quel carico di lavoro che normalmente abbiamo. Ecco perché dico che questa riforma è stata sicuramente scritta da illustri giuristi, ma di certo non da quelli che buttano il sangue nelle aule di giustizia. Bisognava sentire i magistrati e gli avvocati che lavorano veramente nelle aule di giustizia". (segue) (Lro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 30-LUG-21 16:11 NNNN

VENERDÌ 30 LUGLIO 2021 16.11.01

GIUSTIZIA: GIUDICE SABELLA, 'M5S HA IMPEDITO DANNI PEGGIORI MA STATUS QUO NON ERA OPZIONE' (3) =

ADN1213 7 CRO 0 ADN CRO RCL GIUSTIZIA: GIUDICE SABELLA, 'M5S HA IMPEDITO DANNI PEGGIORI MA STATUS QUO NON ERA OPZIONE' (3) = (Adnkronos) - Il voto che il magistrato dà alla riforma, però, è comunque alto: "Tolto l'aspetto della improcedibilità, la riforma ha degli aspetti sicuramente positivi e merita un 7. Però questo 7 potrebbe essere destinato ad aumentare o scendere nella misura in cui si spenderà il denaro a disposizione. Faccio un esempio. La riforma aumenta il carico di lavoro del Gip. Oggi i Gip, e questa è una questione serissima perché attiene al controllo di legalità dell'azione dell'organo inquirente, sono circa il 40% rispetto ai pm, ma hanno tali e tanti di quei compiti che sono impossibilitati a fare un reale controllo di legalità sull'azione del pm. Quanti Gip nel prorogare le indagini preliminari o per convalidare le intercettazioni telefoniche riescono ad avere il tempo materiale per leggere tutti gli atti? In un sistema garantista come il nostro non si può andare avanti così". "Pongo, a questo proposito -conclude- una domanda provocatoria: se il Gip per scrivere un decreto che dispone il giudizio ci mette cinque minuti mentre per scrivere una sentenza di proscioglimento impiega tre settimane, potendo scegliere, umanamente, cosa sceglie?". (Lro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 30-LUG-21 16:11 NNNN

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