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giovedì 28 ottobre 2021

Covid: inibitore serotonina riduce ospedalizzazione pazienti

 

GIOVEDÌ 28 OTTOBRE 2021 11.59.15


Covid: inibitore serotonina riduce ospedalizzazione pazienti =

Covid: inibitore serotonina riduce ospedalizzazione pazienti = (AGI) - Roma, 28 ott. - La fluvoxamina, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina, ridurrebbe il rischio di ospedalizzazione prolungata nei pazienti ricoverati a causa del Covid. Ad affermarlo, il piu' grande studio condotto fino ad oggi sull'argomento, studio TOGETHER, comparso sulla rivista The Lancet Global Health. La sperimentazione TOGETHER e' condotta da ricercatori in Canada, Stati Uniti e Brasile di diverse universita': McMaster University in Canada, della Washington University negli Stati Uniti e di Cardresearch - Cardiologia Assistencial e de Pesquisa LTDA in Brasile. Lo studio e' randomizzato su piattaforma adattativa e studia l'efficacia dei trattamenti riproposti per Covid-19 pazienti ambulatoriali adulti brasiliani ad alto rischio. Dai risultati emerge che su 741 partecipanti ricoverati in emergenza per Covid-19, dopo aver ricevuto fluvoxamina, solo 79 di essi hanno richiesto cure mediche per piu' di sei ore o sono stati ricoverati in ospedale, rispetto a 119 dei 756 partecipanti che hanno ricevuto il placebo. I risultati rappresentano un passo importante nella comprensione del ruolo della fluvoxamina come trattamento per i pazienti ambulatoriali e nella ricerca di terapie sostenibili, facilmente disponibili ed efficaci contro questa malattia. (AGI)Red/Cop (Segue) 281158 OCT 21 NNNN

GIOVEDÌ 28 OTTOBRE 2021 11.59.02


Covid: inibitore serotonina riduce ospedalizzazione pazienti (2)=

Covid: inibitore serotonina riduce ospedalizzazione pazienti (2)= (AGI) - Roma, 28 ott. - Sebbene la mortalita' non fosse un esito primario dello studio, in un'analisi secondaria "per protocollo" di pazienti che assumevano almeno l'80% delle dosi di farmaco, si e' verificato un decesso nel gruppo fluvoxamina, rispetto ai 12 nel gruppo placebo. "I nostri risultati sono coerenti con studi precedenti e piu' piccoli. Data la sicurezza, la tollerabilita', la facilita' d'uso, il basso costo e la disponibilita' diffusa della fluvoxamina, questi risultati possono avere un'influenza importante sulle linee guida nazionali e internazionali sulla gestione clinica del Covid-19, afferma Gilmar Reis, tra gli autori dello studio. Gli autori riconoscono alcune limitazioni nella ricerca. Anche se la fluvoxamina e' un farmaco ampiamente reperibile, non e' nell'elenco dei medicinali essenziali dell'OMS. Un medicinale strettamente correlato, la fluoxetina, e' in questo elenco ed e' ora cruciale stabilire se questi farmaci possono essere usati in modo intercambiabile contro il Covid, oltre a determinare se la combinazione di fluvoxamina con altri farmaci fornira' un effetto terapeutico maggiore. Inoltre, gli autori notano che l'uso di interventi, inclusa la fluvoxamina, per prevenire la progressione della malattia e il ricovero in ospedale dipende in modo critico dall'identificazione affidabile degli individui a piu' alto rischio di deterioramento nelle prime fasi dell'infezione da Covid-19. (AGI)Red/Cop (Segue) 281158 OCT 21 NNNN

GIOVEDÌ 28 OTTOBRE 2021 11.59.09


Covid: inibitore serotonina riduce ospedalizzazione pazienti (3)=

Covid: inibitore serotonina riduce ospedalizzazione pazienti (3)= (AGI) - Roma, 28 ott. - Commentando lo studio, Otavio Berwanger dell'Academic Research Organization of Hospital Israelita Albert Einstein, San Paolo, Brasile, afferma: "Nonostante gli importanti risultati dello studio TOGETHER, rimangono aperte alcune domande relative all'efficacia e alla sicurezza della fluvoxamina. La risposta definitiva sugli effetti del farmaco sugli esiti individuali come mortalita' e ricoveri deve ancora essere affrontata. Resta da determinare se la fluvoxamina abbia un effetto additivo ad altre terapie come gli anticorpi monoclonali e la budesonide e quale sia lo schema terapeutico ottimale della fluvoxamina. Infine, non e' ancora chiaro se i risultati dello studio TOGETHER si estendano ad altre popolazioni ambulatoriali con Covid-19, compresi quelli senza fattori di rischio per la progressione della malattia, quelli che sono completamente vaccinati e quelli infetti con la variante delta o altre varianti recenti", conclude l'esperto. (AGI)Red/Cop 281158 OCT 21 NNNN

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