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giovedì 28 ottobre 2021

VACCINO, PREGLIASCO: ITALIA E PORTOGALLO PAESI PIÙ VIRTUOSI, ATTESO COLPO CODA

 

GIOVEDÌ 28 OTTOBRE 2021 10.32.02


VACCINO, PREGLIASCO: ITALIA E PORTOGALLO PAESI PIÙ VIRTUOSI, ATTESO COLPO CODA

9CO1224308 4 CRO ITA R01 VACCINO, PREGLIASCO: ITALIA E PORTOGALLO PAESI PIÙ VIRTUOSI, ATTESO COLPO CODA (9Colonne) Roma, 28 ott - "Abbiamo ottenuto risultati importanti grazie all'efficacia del vaccino e alla maggior parte degli italiani che hanno creduto in questa soluzione. La proporzione tra i tantissimi casi che hanno in Inghilterra rispetto ai decessi è molto più bassa e questo ci permette di avere molta più tranquillità. Italia e Portogallo sono le persone che hanno approcciato meglio a questa pandemia. Anche in Portogallo si è proceduto non solo con i vaccini, ma anche con le riaperture graduali". Così il virologo Fabrizio Pregliasco a Radio Crc. Ribadisce poi l'importanza delle terze dosi e del vaccino antinfluenzale: "Devono intercorrere almeno sei mesi tra seconda e terza dose. Il vaccino antinfluenzale si può effettuare anche nella stessa giornata. Uno sul braccio sinistro e l'altro su quello destro. Non c'è una diminuzione di efficacia e nemmeno una sintomatologia più forte. È importante per chi ha avuto il covid fare il vaccino, perché non ha la sicurezza di avere un'immunità a lungo termine. A mio avviso vale la pena anche proteggersi dall'influenza per non avere poi quella paura che si tratti di una ricaduta della malattia". Sulla diffusione del contagio ha infine, aggiunto: "Ormai la diffusione è su tutto il territorio nazionale. Giocano situazioni contingenti. Sembra, ad esempio, che a Trieste tutto quello che è successo abbia creato focolai. Sono situazioni particolare a fronte però di una distribuzione uniforme in tutta Europa. Noi però dobbiamo considerare vari fattori: la scuola è aperta e ora si sta ricominciando a tornare a lavoro, ci sarà il freddo e, così, si accumulano tutti quei fattori che facilitano la diffusione di virus respiratori come influenza e covid. Credo che, purtroppo, un colpo di coda questo inverno possiamo prenderlo in considerazione. Non bisogna abbassare troppo la guardia. Credo che dopo l'inverno possiamo immaginare una convivenza più civile con questo virus, che resterà. Stiamo consolidando anche nuove terapie" ma "non credo ci sarà una fine, cioè un'Oms che dice che 'è finita la pandemia'". (red) 281031 OTT 21 

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