MARTEDÌ 12 OTTOBRE 2021 09.45.54
R. STAMPA / BALLOTTAGGI, DI SEGNI: SU SHOAH MICHETTI SCANDALOSO
9CO1219085 4 POL ITA R01 R. STAMPA / BALLOTTAGGI, DI SEGNI: SU SHOAH MICHETTI SCANDALOSO (9Colonne) Roma, 12 ott - "Il pensiero che le nostre istituzioni possano essere guidate da persone il cui pensiero è intriso di pregiudizi indigna e fa tremare". Lo afferma Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), in una intervista al Riformista, commentando quelle che giudica "scandalose" esternazioni antisemite del candidato sindaco del centrodestra per i ballottaggi a Roma, Enrico Michetti, in merito alla Shoah. E delle scuse giunte dallo stesso Michetti dice: "Ne prendiamo atto ma il problema di fondo resta. Personaggi e forze che sostengono il candidato Michetti non fanno mistero del loro essere fascisti e propugnatori di una ideologia antisemita. Un candidato non lo si giudica, almeno questo è il mio pensiero, solo per le competenze manifeste ma anche per i valori di cui si fa portatore verso la città. Ragionare sui valori non è meno importante e indicativo del parlare del problema del traffico o dei rifiuti. Non vi può essere alcuna zona d'ombra, alcuna ambiguità, alcun ammiccamento verso forze di chiara ispirazione fascista. Non si tratta di folclore politico, ma di frange organizzate, violente, che rappresentano una minaccia per la convivenza civile e democratica. Le cose vanno chiamate con il loro nome, senza girarci attorno. Quello cui abbiamo assistito per le strade di Roma è stato uno spettacolo di squadrismo fascista inaccettabile messo in atto anche nel pronto soccorso di un ospedale e contro la sede nazionale della Cgil. Un attacco ai valori democratici che tutte le forze politiche e di magistratura sono chiamate a condannare con chiarezza. I fatti di sabato ricordano quanto sia urgente che vergognose contiguità con un neofascismo italiano sempre più pervasivo siano definitivamente accantonate da chi a parole condanna, ma nei fatti non fa abbastanza, o peggio, ci si relaziona. Le parole non sono sufficienti. Bisogna agire adesso - e non solo a Roma - per chiarire la pericolosità di questi gruppi ed escludere la legittimazione finora ampiamente accordata. Tante voci a Roma chiedono fermezza nei confronti di questi seminatori di odio. Queste voci vanno ascoltate da chi è deputato a intervenire. Mi lasci aggiungere che l'emersione dell'antisemitismo non è questione di questi giorni. Sono anni, infatti, che sappiamo che esiste a Roma una situazione ben strutturata, sostenuta, legittimata, che dalla rete, dal mondo virtuale si propaga nel mondo reale. Come Ucei abbiamo denunciato tante volte e in tantissime occasioni questa situazione, mettendo in evidenza la pericolosità di queste frange e, cosa non meno preoccupante, l'atteggiamento accondiscendente di chi non prende le distanze da questa gente, come fossero 'camerati che sbagliano' ma pur sempre camerati". Quindi avverte: "Lo squadrismo di un tempo usa oggi la pista del no pass-no vax per farsi strada. Volevano la Capitol Hill romana", "il veleno della propaganda antisemita ha portato fino ai campi di sterminio. L'atteggiamento di chi nega tutto e il contrario di tutto a suo piacimento - piacimento inteso come potere - non porta da nessuna parte o, peggio ancora, porta in direzioni molto pericolose". (PO / red) 120945 OTT 21
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