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mercoledì 10 novembre 2021

R. STAMPA / GREEN PASS, RASI: STRETTA SU CORTEI PER SANITA' PUBBLICA, TERZA DOSE PER TUTTI

 

MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE 2021 08.54.42


R. STAMPA / GREEN PASS, RASI: STRETTA SU CORTEI PER SANITA' PUBBLICA, TERZA DOSE PER TUTTI

9CO1228110 4 CRO ITA R01 R. STAMPA / GREEN PASS, RASI: STRETTA SU CORTEI PER SANITA' PUBBLICA, TERZA DOSE PER TUTTI (9Colonne) Roma, 10 nov - La stretta sui cortei di protesta contro il green pass era una misura indispensabile perché "di sanità pubblica. A Trieste è stato condotto un esperimento volontario di massa con le manifestazioni di protesta e si è visto cosa fa il virus avendo un assembramento di persone non protette: il numero di contagi si è decuplicato in due settimane". Lo afferma Guido Rasi, consulente del commissario all'emergenza Figliuolo ed ex direttore generale dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco, in una intervista ad Italia Oggi. Sale il tasso di positività. Siamo alla vigilia di una quarta ondata in Italia? "È la tendenza nella crescita del contagio che ci fa più paura, quando si supera, e noi adesso lo abbiamo fatto, il rapporto di un ammalato Covid per un contagiato. L'equilibrio attuale è fragile, basta avere delle comunità o delle classi di età che vanno fuori controllo per far accelerare la circolazione del virus". Il green pass sarà necessario anche dopo dicembre? "È una misura di sanità pubblica, insieme all'uso della mascherina e al distanziamento nei luoghi chiusi" ma "il governo, che ha assunto decisioni giuste, non è stato supportato dalle molte autorità locali chiamate ad adottare misure strutturali in settori chiave, come i trasporti e la logistica per i tamponi nelle scuole". E aggiunge che la terza dose sarà per tutti "inevitabilmente. Del resto la terza dose era prevedibile per un virus che continua a circolare, ci saremmo potuti fermare alle due dosi solo se intanto il Covid si fosse spento. Con un virus che ancora circola invece il sistema immunitario ha bisogno di una serie di ristimoli. Non capisco poi lo stupore: ci sono vari vaccini nel calendario vaccinale che si fanno in 3 dosi da decenni nel primo anno di vita del bambino, per esempio l'antipoliomielite, l'antitetanica, antiepatite b, l'antipertosse". Vaccinare i bambini sarà necessario? "Il dato epidemiologico negli Usa è chiaro: negli Stati che vaccinano poco, i bambini hanno iniziato molto presto a essere contagiati, si sono avuti i primi casi di morti, malattia grave e ricoveri. Negli stati in cui si è vaccinato di più, l'onda sui bambini è arrivata più tardi. Ed è questa la situazione in cui si trova l'Italia che ha vaccinato finora tanto. Ma noi non dobbiamo rincorrere, bensì anticipare il virus. E dobbiamo considerare cosa ci dicono i pediatri sui bambini contagiati. Per esempio che un bambino su sette che si ammala sviluppa il long Covid e non sappiamo ancora quali siano gli effetti nel lungo periodo. Dall'altra parte sappiamo che il vaccino è sicuro: la dose è ridotta di un terzo per Pfizer e di dieci volte per Moderna. E sappiamo anche che i bambini tollerano meglio i vaccini degli adulti". Ci sono nuove varianti ma i vaccini restano però gli stessi… "Per riprogrammare i vaccini in base alle varianti per miliardi di persone andrebbe bloccata la produzione stoppando le campagne vaccinali. Quando è stato dimostrato che gli attuali vaccini frenano comunque la diffusione delle varianti anche se con una perdita di efficacia. Insomma i benefici del continuare a vaccinare con gli attuali vaccini superano i vantaggi di una riprogrammazione". (red) 100854 NOV 21 

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