MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE 2021 11.34.19
ETNA: SCOPERTI IN GROTTA LAVICA RESTI UMANI VECCHI ALMENO 40 ANNI
9CO1228187 4 CRO ITA R01 ETNA: SCOPERTI IN GROTTA LAVICA RESTI UMANI VECCHI ALMENO 40 ANNI (9Colonne) Catania, 10 nov - Rinvenuti resti umani in una grotta lavica di difficile accesso sulle pendici dell'Etna. La scoperta è avvenuta nel corso di una delle frequenti esercitazioni nel territorio di Zafferana Etnea dei militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi impegnati con le proprie unità cinofile. Il cane da ricerca e soccorso Halma, un brillante pastore tedesco, ha dato evidenti segni di interessamento di rinvenimento di persone disperse o decedute, attirando insistentemente l'attenzione del suo conduttore. I militari si sono dunque concentrati nell'anfratto segnalato dall'animale, che si presentava particolarmente stretto ed accidentato, introducendosi non senza difficoltà fino al fondo dello stesso, dove rinvenivano i resti umani che, secondo le analisi della Scientifica del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania eseguite all'ospedale Cannizzaro, sarebbero di un uomo di almeno 50 anni di età, alto circa 170 cm, con delle malformazioni congenite al naso ed alla bocca, ce ha trovato la morte in fondo alla grotta verosimilmente tra la fine degli anni '70 e gli anni '90, probabilmente in autunno o in inverno. Sembra che l'uomo si sia introdotto volontariamente nell'anfratto, altrimenti difficilmente accessibile, e che sia morto per cause non violente: indossava dei lunghi pantaloni scuri, una camicia chiara a righe, un leggero maglione di lana, una cravatta nera, una mantellina di nylon verde scuro, un cappello di lana con pon-pon e degli scarponcini Pivetta n. 41. Rinvenute anche delle monete metalliche di vecchio conio. L'uomo indossava al polso un orologio marca Omega con cinturino in tela ed aveva al seguito un pettine con custodia. Le qualifiche e le attribuzioni di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria rivestite dai militari del SAGF sono alcuni degli elementi di forza che hanno reso il Soccorso Alpino del Corpo un punto di riferimento per l'autorità giudiziaria e le autorità prefettizie nei casi di scomparsa o decesso di persone in località montane o comunque impervie. (red) 101134 NOV 21
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