LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2022 16.28.44
Ambiente: studio, permafrost che si scioglie sbriciola le coste =
Ambiente: studio, permafrost che si scioglie sbriciola le coste = (AGI) - Roma, 14 feb. - (NOTIZIA CON EMBARGO ORE 17:00) L'erosione sta distruggendo le coste dell'Artico. Il riscaldamento del suolo, che porta a rotture e crolli, puo' mettere in pericolo importanti infrastrutture e minacciare l'incolumita' delle popolazioni locali. A scoprirlo sono stati i ricercatori dell'Universita' di Amburgo ed i loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Climate Change. Inoltre, questi processi rilasciano nell'oceano il carbonio immagazzinato nel suolo, che potrebbe alterare il ruolo dell'Oceano Artico come importante deposito di carbonio e gas serra. Potrebbero anche contribuire ad aumentare il cambiamento climatico. "Abbiamo simulato una serie di scenari, a seconda della quantita' di gas serra emessi dall'umanita' nei prossimi anni", ha riferito David Nielsen del Cluster of Excellence for Climate Research CLICCS dell'Universitat Hamburg e autore principale dello studio. "Secondo lo studio, non solo si perde sempre piu' terra in termini assoluti; con ogni grado di aumento della temperatura, il tasso annuo di erosione aumenta, in metri, ma anche in milioni di tonnellate di carbonio rilasciate." Se le emissioni di gas serra rimangono incontrollate o continuano ad aumentare, il tasso potrebbe piu' che raddoppiare entro il 2100, il che significherebbe perdite di erosione fino a tre metri all'anno. Il nuovo studio fornisce informazioni importanti per la protezione delle coste e per la pianificazione politica e sociale nelle regioni colpite. Allo stesso tempo, le stime dei futuri tassi di erosione offrono una base indispensabile per la ricerca sulle interazioni tra lo scioglimento del permafrost e il rilascio di carbonio nell'Artico, aspetti che potrebbero rafforzarsi a vicenda. "I nostri risultati mostrano anche che uno spostamento verso una maggiore sostenibilita' e emissioni di gas serra significativamente inferiori potrebbe rallentare l'accelerazione nella seconda meta' del secolo", ha dichiarato Nielsen. "Tuttavia, non sara' possibile fermare del tutto la perdita di massa terrestre." David Nielsen conduce ricerche su possibili e plausibili futuri climatici presso il Cluster of Excellence CLICCS dell'Universita' di Amburgo. Questo studio e' stato condotto in stretta collaborazione con il progetto "Nunataryuk" ed e' stato sostenuto dal Programma di ricerca europeo Horizon 2020. (AGI)Sci/Pgi 141628 FEB 22 NNNN
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