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martedì 8 febbraio 2022

NEWS PSICOLOGIA. Giovani, il 68% è preoccupato per cyberbullismo

 

MARTEDÌ 08 FEBBRAIO 2022 08.16.30

NEWS PSICOLOGIA. Giovani, il 68% è preoccupato per cyberbullismo

DIR0393 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS PSICOLOGIA. Giovani, il 68% è preoccupato per cyberbullismo (DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 8 feb. - Bullismo e Cyberbullismo continuano a essere minacce reali che fanno paura alla Gen Z. Lo raccontano i dati raccolti dall'Osservatorio Indifesa realizzato da Terre des Hommes e OneDay, con l'aiuto di ScuolaZoo e delle sue community, che ha coinvolto più di 1700 ragazzi e ragazze dai 14 ai 26 anni in tutta Italia. Stando al report pubblicato dall'Osservatorio Indifesa, 1 adolescente su 2 ha subito atti di bullismo e, insieme al cyberbullismo, i due fenomeni risultano tra i principali rischi percepiti dagli adolescenti. I commenti raccolti dalla survey denunciano anche il profondo dolore provato da ragazzi e ragazze per discriminazioni a causa dell'orientamento sessuale, offese razziste, bodyshaming, atti di denigrazione, violenza e incitazione al suicidio. Il report definisce le giovani generazioni 'molto consapevoli' dei pericoli del web: ben 7 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro quando navigano in rete. A preoccuparli maggiormente è proprio il rischio di cyberbullismo (68,8%) seguito da revenge porn (60%) furto di identità (40,6%) e stalking (35%) ma anche l'alienazione dalla vita reale (32,4%) con la creazione di modelli e standard irraggiungibili, è fonte di enorme frustrazione. Al di fuori degli schermi virtuali, invece, il 50% degli adolescenti dice di aver paura di subire violenza psicologica e bullismo (44%). Per l'Osservatorio Indifesa, 'emerge chiaramente anche il fortissimo disagio psicologico causato, o esasperato, dai due anni di pandemia'. In effetti, il 37,5% degli intervistati teme l'isolamento sociale e il 35% ha paura di soffrire di depressione, il 22% di solitudine. L'88% dei partecipanti al sondaggio, inoltre, afferma di sentirsi 'solo o molto solo' (un dato in linea con quello espresso l'anno scorso, quando la percentuale registrata era del 93%). Tra le cause della solitudine il 31% dice di non sentirsi ascoltato in famiglia e il 30% non si sente amato, mentre il 29,2% non frequenta luoghi di aggregazione. 'Dalle risposte dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato all'Osservatorio- si legge nel report- emerge tutto il dolore provocato da bullismo e cyberbullismo, così come la sofferenza per la profonda solitudine provata in questo momento storico. Tuttavia non mancano suggerimenti, riflessioni e stimoli proposti dai più giovani per combattere questi problemi'. 'Quello che emerge- si legge ancora- è un grido di allarme. Gli adolescenti sono preoccupati per la loro salute mentale e chiedono a gran voce che il loro disagio venga considerato seriamente da parte degli adulti (insegnanti e genitori in primis)'. 'Gli adulti dovrebbero stare attenti ai sentimenti nascosti de* ragazz*- ha detto Giada, una ragazza di 13 anni- e nel caso notassero qualcosa di strano (tipo solitudine che è una delle ripercussioni del bullismo), dovrebbero dare importanza a questo sentimento e non rispondere che 'la facciamo più grande del dovuto' o che 'è normale perché è così che si forma il carattere'. Non solo: per gli esperti, 'è forte e chiara la richiesta di poter accedere ad un supporto psicologico per superare momenti di difficoltà'. I dati riportano poi che la Gen Z considera fondamentale non restare indifferente e parlare sempre di più di questi temi con i coetanei, poter fare corsi di educazione all'emotività e partecipare a più iniziative di sensibilizzazione. Ragazzi e ragazze riconoscono l'importanza di iniziare fin da subito a insegnare a bambini e bambine una cultura di rispetto e accoglienza verso l'altro e tra le proposte avanzate compare anche quella di coinvolgere i principali social network richiedendo loro di rafforzare i meccanismi di segnalazione di contenuti inappropriati. Analizzando più nel dettaglio i dati del Lazio, il numero di ragazzi e ragazze che dichiara di essere vittima di bullismo risulta leggermente più basso rispetto al dato nazionale, attestandosi intorno al 47,6%. Sostanzialmente invariata, invece, la percentuale di adolescenti che ritiene il Cyberbullismo la principale minaccia della rete (68%). A preoccupare i ragazzi e le ragazze laziali sono anche il revenge porn (58,7%), lo stalking (46%), il furto di identità (36,5%) e l'alienazione dalla vita reale (30%). Anche a livello regionale, dunque, emerge con chiarezza il 'forte disagio psicologico provato dai più giovani, causato, o esasperato, dai due anni di pandemia'. Il 36,5% degli intervistati teme infatti l'isolamento sociale, il 44% ha paura di soffrire di depressione e il 17% di solitudine. Nel Lazio cala solo di un punto percentuale, rispetto al numero nazionale, la percentuale di adolescenti che dichiara di sentirsi solo, o molto solo (circa l'87%). Tra le cause della solitudine il 39,6% dice di non frequentare luoghi di aggregazione, il 30% non si sente ascoltato dalla famiglia e il 25% non si sente amato. L'indagine dell'Osservatorio Indifesa quest'anno è stata ampliata attraverso un sondaggio sui profili Instagram OneDay e ScuolaZoo, che confermano il trend dell'indagine: su un totale di 23.292 risposte il 45% degli adolescenti afferma di aver subito bullismo. Dal sondaggio social emerge poi che i principali luoghi dove ragazzi e ragazze subiscono bullismo sono la scuola, l'ambiente sportivo e gli spazi pubblici (le vicinanze della scuola, parchi, piazze cittadine, in strada). Sempre in riferimento al report dell'Osservatorio, 'solo una minima parte dei ragazzi e delle ragazze vittime di bullismo è stata aiutata': su 11.394 risposte, solo 2.995 hanno ricevuto una forma di aiuto, che proviene principalmente dai genitori, da amici, insegnanti, psicologi della scuola e allenatori sportivi. 'Nel 2021 raccogliamo dall'Osservatorio indifesa una fotografia drammatica in cui bullismo e violenza sono esperienze quotidiane nella vita dei ragazzi e delle ragazze in Italia- ha affermato Paolo Ferrara, direttore generale Terre des Hommes- i due anni di pandemia hanno portato ad un forte aumento dei disturbi psicologici e psichiatrici tra i più giovani. Un disagio che gli adulti non possono più fare finta di non vedere. Il bonus psicologo- ha aggiunto- poteva essere una risposta temporanea a tale emergenza; tuttavia, l'assistenza psicologica per gli adolescenti dovrebbe essere una misura strutturale che assicuri una maggior attenzione per la salute mentale di ragazzi e ragazze. Con l'Osservatorio Indifesa, Terre des Hommes vuole continuare a mettere al centro l'ascolto dei ragazzi e delle ragazze con proposte e occasioni di incontro per favorire una reale partecipazione alle decisioni che li riguardano e che possono apportare un reale cambiamento nella nostra società'. 'Da anni OneDay e Terres des hommes portano avanti insieme campagne di sensibilizzazione sociale per i giovani sui temi di inclusion, diversity e pericoli della rete- ha detto Gaia Marzo, corporate communication director e equity partner di OneDay Group- Anche quest'anno con l'Osservatorio sulle nuove generazioni abbiamo indagato i temi di bullismo e cyberbullismo e purtroppo abbiamo rilevato come restano un problema centrale nella vita degli adolescenti. I giovani- ha concluso- sono gli architetti che disegneranno il mondo di domani, ed è nostro dovere aiutarli affinché possano immaginarlo e viverlo libero, giusto, senza discriminazioni. Noi con questo Osservatorio cerchiamo di fare la nostra parte dal 2014: prendendo la parte dei ragazzi e diventando il loro portavoce davanti alle istituzioni'. (Red/ Dire) 08:15 08-02-22 NNNN

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