MARTEDÌ 08 FEBBRAIO 2022 13.16.52
Vaccino: rischio infezione correlato alla presenza anticorpi IgG =
Vaccino: rischio infezione correlato alla presenza anticorpi IgG = (AGI) - Roma, 8 feb.- La probabilita' di infettarsi dopo la vaccinazione contro il Covid e' significativamente inferiore e con una durata media piu' breve ma soprattutto, e' anti correlata ai livelli di anticorpi in circolazione. Sono queste le conclusioni alle quali giunge uno studio dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO), appena pubblicato su PLOS. Il centro oncologico milanese ha effettuato una sorveglianza sanitaria del personale a partire dalla prima ondata pandemia, per un periodo di 17 mesi. I lavoratori, sia personale sanitario e di supporto, che quello amministrativo e di ricerca, sono stati testati per l'infezione da SARS-CoV-2 mediante rilevazione quantitativa PCR (qPCR) di geni virali su campioni nasofaringei o di saliva. Prima della campagna vaccinale, (iniziata il 7 gennaio 2021), sono stati arruolati nello studio 1.493 partecipanti. Successivamente, 2.029 individui, inclusa la prima coorte, sono stati vaccinati e monitorati fino a giugno 2021. "Nel nostro studio - commentano gli autori - abbiamo osservato l'insorgenza di infezione in individui vaccinati con titoli virali elevati indicativi di un'efficiente replicazione virale, come supportato da studi precedenti. Tuttavia, analogamente ai nostri risultati, la frequenza dell'infezione post-vaccinazione era bassa, la sintomatologia era davvero lieve e, cosa importante, la carica virale e' diminuita rapidamente". Dai risultati dello studio di coorte su lavoratori sani condotto dalla fine della prima ondata emerge che la reinfezione dopo l'infezione naturale e' sette volte piu' probabile dell'infezione dopo la vaccinazione. Questo risultato supporta la raccomandazione ministeriale secondo cui a tutte le persone idonee viene offerta la vaccinazione Covid-19, indipendentemente dal precedente stato di infezione da SARS-CoV-2. Tuttavia, la probabilita' di reinfezione dipende in gran parte dalla positivita' IgG preesistente. Pertanto, i test sierologici negli individui vaccinati potrebbero aiutare a identificare la popolazione a piu' alto rischio di infezione. (AGI)Red/Pgi 081316 FEB 22 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento