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domenica 27 marzo 2022

Scienza: scoperto enzima che permette recuperare plastica usata =

 

LUNEDÌ 21 MARZO 2022 15.57.12

Scienza: scoperto enzima che permette recuperare plastica usata =

Scienza: scoperto enzima che permette recuperare plastica usata = (AGI) - Roma, 21 mar. - (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 20.00) Si chiama PETasi, e' un enzima in grado di scomporre il poliestere, il materiale utilizzato nella produzione di tessuti, bottiglie e altri materiali plastici, e la sua attivita' potrebbe essere ottimizzata per promuovere lo smaltimento della plastica. Descritta sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, questa prospettiva e' stata delineata dagli scienziati della Northwestern University, che hanno valutato soluzioni alternative per ridurre i rifiuti di plastica. Ogni anno, riportano gli esperti, negli Stati Uniti vengono prodotti oltre 380 milioni di tonnellate di plastica, e meno del 10 per cento viene effettivamente riciclato. Il team, guidato da Monica Olvera de la Cruz, ha scoperto che e' possibile ottimizzare l'attivita' dell'enzima PETasi per migliorare le capacita' di distruzione del poliestere. Nei processi di riciclaggio del materiale, spiega l'autrice, la plastica viene riscaldata, scomposta e ricostruita in sostanze piu' deboli e di qualita' inferiore. Ultimamente, pero', un numero crescente di iniziative si concentra sull'upcycling, il processo di scomposizione e ricostruzione efficiente dei polimeri, che puo' portare allo sviluppo di plastiche piu' robuste rispetto alle alternative di partenza. L'enzima PETasi, spiegano gli studiosi, puo' essere sintetizzato in laboratorio. Il gruppo di ricerca ha sviluppato un processo che non richiede l'uso di altri solventi. "Questo enzima converte il poliestere in unita' monomeriche - afferma Olvera de la Cruz - ma e' poco resistente alle alte temperature. La nostra idea e' stata quella di costruire un polimero idrorepellente in grado di incapsulare l'enzima per proteggerne la struttura. Oltre ad agire nello smaltimento delle microplastiche, questo approccio potrebbe quindi proteggere la sostanza dal degrado associato alle alte temperature". (AGI)Sci/Pgi 211556 MAR 22 NNNN

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