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sabato 28 gennaio 2023

Giornalismo e malafede.

 



Giornalismo e malafede.                                  

Vi sono giornalisti dei quotidiani espressione delle ideologie borghesi,in modo particolare se provenienti dai territori milanese e torinese,che mentre accusano di malafede,.  ( "fatta salva la buona fede" scrivono oggi su uno dei quotidiani di cui sopra) che esprime dissenso verso la presenza e l'intervento del "capataz" ucraino (" solo due minuti videoregistrati") ,fra una canzonetta e l'altra, in realtà con il loro silenzio sui massacri dei palestinesi da parte dei governi di Israele, la censura sul massacro degli yemeniti con le armi fornite allo stato dell'Oman da parte USA con transito nei porti italiani che hanno visto i nostri portuali impedire il carico sulle navi per l'invio, la censura sulla condanna dell'assemblea dell'ONU -astensione dell'italia- contro il blocco statunitense su Cuba,ebbene chiaramente questi giornalisti sono in malafede ed esprimono tutta loro "russo fobia" e  certamente anche qualche simpatia per le ideologie nazifasciste!             Tutto ciò non ci meraviglia più di tanto poiché ci tornano alla memoria che questi quotidiani,con altri giornalisti,all'inizio del secolo scorso incitarono le masse popolari a correre ad arruolarsi per combattere militarmente contro gli "austro-ungarici" i serbi e i croati! E poi ancora,finito il grande massacro,a sostenere il capo del fascismo con titoli a caratteri cubitali!                            Gli oligarchi dell'informazione "dipendente" dagli interessi capitalisti e la radio televisione governativa non hanno timore ad esprimere le loro simpatie per i guerrafondai. Noi NON dobbiamo avere alcun timore a batterci contro il sempre più massiccio invio di armi!     

Jorfida Enzo 28 gennaio 2023

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