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martedì 25 aprile 2023

25 Aprile: la Polizia e il suo impegno per la liberazione =

 

MARTEDÌ 25 APRILE 2023 14.36.45

25 Aprile: la Polizia e il suo impegno per la liberazione =

25 Aprile: la Polizia e il suo impegno per la liberazione = (AGI) - Roma, 25 apr. - "Ai 20 mesi di resistenza, contribuirono molti poliziotti i quali, in vari modi ed in varie zone, diedero il loro supporto attraverso l'impegno attivo, fornendo armi, informazioni e le divise Pai ai ribelli". Nel giorno in cui si celebrano i 78 anni dalla Liberazione dal nazifascismo, un articolo di Poliziadistato.it rievoca il contributo dato alla causa. "Alcune guardie della pubblica sicurezza a Napoli, durante le famose 'Quattro giornate' - ricorda il sito - si unirono al movimento di liberazione, sette di loro morirono e altre otto rimasero ferite. In particolare il capitano Amabile Rizzo, si pose al comando di civili e militari in uno scontro armato con i tedeschi, che vennero poi messi in fuga. Le guardie Amerigo Sterpetti, Umberto Dionisi, Antonio Zanuzzi, Giovanni Liguori, Giuseppe Mantellassi, il tenente Antonio Mollica, il sottotenente Aldo De Palma, oltre a Maurizio Giglio, Pietro Lungaro e Giovanni Lupis ed altri, contribuirono alla difesa di Roma dopo l'8 settembre 1943, rimasta con ordini poco chiari e contrastanti. Il sottotenente Vittorio Labate, in provincia di Livorno, comandava la tenenza di pubblica sicurezza dell'Ardenza ed insieme ad altri sette colleghi, Nicola Bucci, Giovanni Cannata, Francesco Citro, Orlando Tomietto, Washington Copernico, Orlando Marinai e Umberto Petrucchi, stavano trasportando delle armi e munizioni, in dotazione alla questura, per consegnarle ai partigiani della Terza brigata Garibaldi, operante in provincia di Pisa per poi unirsi a loro. Furono pero' scoperti dai tedeschi e fucilati pochi giorni dopo. Il poliziotto Mario Canessa, in provincia di Sondrio, in servizio alla frontiera con la Svizzera disubbidi' agli ordini di perquisire e denunciare chi tentava di fuggire, forni' preziose informazioni ai gruppi partigiani. Sospettato dai fascisti, venne trasferito in centro Italia, dove continuo' a collaborare assiduamente con il Cnl. L'agente di pubblica sicurezza Raffaele Criscitiello, a Monza, collaboro' con i partigiani del fronte della Gioventu', che organizzarono un assalto alla caserma dove prestava servizio e di cui aveva fornito la planimetria, al fine di reperire delle armi. Venne poi scoperto ed ucciso dai tedeschi insieme ad altri due partigiani". (AGI) Red/Bas 251436 APR 23 NNNN

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