Punti principali della dichiarazione congiunta dei Viceministri degli Esteri e degli Inviati Speciali dei BRICS per il Medio Oriente e il Nord Africa (MENA), riunitisi il 26 aprile a Città del Capo. (Parte 1)
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La situazione regionale incide sulla sicurezza globale, la stabilità e
lo sviluppo. Si esorta la comunità internazionale ad intensificare il
sostegno allo sviluppo e alla pace nella regione. Un Medio Oriente e
Nord Africa pacifici e prosperi è nell'interesse del mondo intero.
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Le crisi regionali dovrebbero essere risolte esclusivamente attraverso
un dialogo politico e diplomatico basato sul rispetto incondizionato
dell'indipendenza, dell'integrità territoriale e della sovranità di
tutti i paesi MENA.
- La pace e la sicurezza nella regione
dovrebbero essere conseguite e sostenute in conformità e nel pieno
rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. È
riconosciuto l'importante ruolo svolto dalle organizzazioni regionali,
tra cui la Lega degli Stati arabi (LAS) e l'Unione africana (UA),
nell'affrontare le minacce alla pace e alla sicurezza e il rafforzamento
del multilateralismo quale mezzo per promuovere e garantire la pace, la
stabilità e lo sviluppo nella regione MENA.
- La pace e la
stabilità nella regione MENA richiedono cooperazione e integrazione
nello sviluppo. La comunità internazionale è invitata a sostenere i
paesi della regione a collaborare per la ripresa economica
post-pandemica.
- È condannato il terrorismo e l'estremismo. Si
chiede l'adozione di una convenzione globale sul terrorismo
internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite.
- Pieno
sostegno all'istituzione in Medio Oriente di una zona libera da armi
nucleari e da tutte le altre armi di distruzione di massa, conformemente
alle risoluzioni ONU 487 e 687 del Consiglio di sicurezza e
dell'Assemblea generale.
- Grande preoccupazione per il
deterioramento della situazione nei territori palestinesi occupati a
seguito della continua espansione degli insediamenti. La semplice
"gestione del conflitto" non costituisce un modo accettabile di
procedere verso la pace e la stabilità in Medio Oriente. È ribadito il
sostegno alla giusta causa del popolo palestinese per ripristinare i
suoi diritti legittimi, compreso il suo diritto all'autodeterminazione.
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La chiave per risolvere la questione siriana è seguire i principi
sanciti nelle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni
Unite, in particolare facilitando il "Processo politico siriano, a guida
siriana” di riconciliazione e inclusività, rispetto della sovranità e
dell'integrità territoriale della Siria e sostegno internazionale ai
siriani nelle loro necessità umanitarie. È accolto con favore il
riavvicinamento tra i paesi arabi e la Siria, nonché i passi verso la
normalizzazione siro-turca.
- Fermo sostegno agli sforzi del
Libano per salvaguardare la stabilità, la sicurezza, la sovranità,
l'indipendenza politica e l'integrità territoriale. Diritto del popolo
libanese a perseguire un percorso di sviluppo adatto alle condizioni
nazionali. Opposizione alle ingerenze internazionali negli affari
interni del Libano.
- Sostegno alla sovranità, all'indipendenza e
all'integrità territoriale dello Yemen e a una soluzione politica della
questione yemenita. È accolta con favore la recente iniziativa saudita
di tenere colloqui diretti tra l'Arabia Saudita e gli Huthi e gli sforzi
dei paesi regionali, tra cui l'Arabia Saudita e l'Oman, per cercare un
cessate il fuoco permanente.
- Sostegno alla sovranità,
all'indipendenza e all'integrità territoriale dell'Iraq. Speranza che
tutte le parti in Iraq si impegnino in un dialogo reciprocamente
rispettoso e inclusivo per raggiungere stabilità e prosperità durature.
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Necessità di giungere a una soluzione politica duratura e
reciprocamente accettabile della questione del Sahara occidentale,
conformemente alle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza
delle Nazioni Unite.
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