RIFLESSIONI DI ALEKSANDR ARTAMONOV, GIORNALISTA RUSSO
La Russia vince SEMPRE l'Occidente sul campo di battaglia e perde SEMPRE al tavolo dei negoziati.
Fateci caso:
I russi vincevano nella prima Guerra Mondiale, ma sono stati traditi tra le mura degli uffici imperiali;
l'Unione
Sovietica ha vinto la Seconda Guerra Mondiale, ma persino Stalin ha
accettato che il petrodollaro dominasse come valuta di riserva globale e
che l'ONU s'insediasse a New York, dove i russi vengono costretti in
modo umiliante a chiedere il visto;
I russi hanno difeso per secoli la Crimea e Kruscev l'ha ceduta ai seguaci di Bandera;
l'Unione
Sovietica aveva recuperato il vantaggio rispetto all'Occidente su tanti
i fronti (l'inteligence di Reagan aveva affermato che gli Stati Uniti
stavano perdendo la gara economica contro l'URSS e Margaret Thatcher
andava in escandescenza), ma l'Occidente preparava a tavolino il crollo
dell'URSS nel 1991;
Gli accordi di Minsk si sono rivelati una clamoroso imbroglio, con la connivenza dei protagonisti: Merkel, Hollande, Donald Trump, Ursula Von der Leyen, Stoltenberg, Poroshenko e Johnson;
La Russia pensava di poter risolvere la rivolta di Maidan in modo diplomatico con l'assistente del Segretario di Stato USA Victoria Nuland e ne è scaturito un bagno di sangue;
La Russia si è fidata degli accordi internazionali sulle armi proibite ed è stata l'ennesima farsa;
La Russia si era davvero convinta che la proprietà privata fosse inviolabile, ma è stata derubata di centinaia di miliardi;
Ora l'Occidente sta preparando segretamente i colloqui di pace e allo stesso tempo consegna i boia di Azov all'Ucraina.
Ora basta con i negoziati e gli accordi! Combatteremo fino alla fine!
Sarà difficile che oggi in Russia qualcuno crede ancora alle promesse dell'Occidente. Il linguaggio dell'Occidente mira solo alla conquista, infarcita d'inganni (e sangue).
Fonte
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