TEORIA DEL MASCHIO ALFA
Due storie, apparentemente scollegate, in realtà non tanto.
Prima storia: Il
Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha inviato un
messaggio in occasione delle celebrazioni di Hiroshima. Lo ha fatto
leggere dal suo vice per gli affari del disarmo, Izumi Nakamitsu.
"Quasi otto decenni fa, Hiroshima venne colpita da una bomba nucleare. Eppure, come chiunque sia stato lì sa, i ricordi non svaniscono mai", ha detto Nakamitsu leggendo il testo.
Cioè,
neppure hanno nominato CHI è stato e PERCHE’ lo ha fatto. CHI magari lo
sanno tutti, ma sarebbe stato meglio ripeterlo per le nuove generazioni
(ieri ho visto un servizio al telegiornale che sembrava fossero stati i
russi dato che per la metà del tempo si è parlato della bomba Zar e di
Ucraina), il PERCHE’ sicuramente sarebbe stato bene specificare, dal
momento che il Giappone era già finito e prossimo alla resa quando
vennero sganciate le bombe. Proprio non ce n’era bisogno, una pacconata
all’americana giusto per verificare gli effetti sul ‘campo’ e per dare
un avvertimento all’URSS.
Seconda storia: Un
giorno in provincia di Tula faccio visita ad un allevamento di husky
siberiani. Mia figlia adora quei cani. Il proprietario ad un certo punto
mi fa:
“Lo vedi quello seduto in disparte sul piano rialzato che controlla? Ecco, quello è il maschio alfa. Ma lo vedi quanto è vecchio? E li vedi quei due che gli girano intorno con la testa un po’ abbassata? Quelli sono i pretendenti. Presto tra di loro decideranno quale sarà lo sfidante. Quando avranno deciso, il nostro amico alfa avrà i giorni contati. Poi, in un attimo, da alfa finirà a fare il beta. Gliele faranno pagare tutte, gli cacheranno persino in testa. Lui se l’è scordato quello che ha fatto, quante ne ha fatte ingoiare, loro no, se le sono segnate tutte”.
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