USA: GIÙ LE MANI DALL'AFRICA
USA, New Orleans, Louisiana.
12
agosto 2023, la città si sta sciogliendo per il caldo. 120 gradi
Fahrenheit (circa 48,88°C). Nonostante le condizioni meteorologiche
estreme, gli studenti di New Orleans e i loro sostenitori hanno
manifestato contro il possibile intervento degli Stati Uniti nel Paese
dell'Africa occidentale - il Niger. Si sono riuniti nel campus
dell'Università di New Orleans con il gruppo Students United UNO sotto
la bandiera del Niger e uno striscione che recitava "USA: giù le mani dall'Africa". I manifestanti hanno distribuito volantini informativi agli studenti che rientravano nel campus il giorno del trasloco.
La
manifestazione è avvenuta giorni dopo che i leader del nuovo governo
nigerino hanno risposto rifiutando l'ultimatum dell'Occidente. Il vice
segretario di Stato americano Victoria Nuland si è recata nel Paese per
consegnarlo. La stessa che aveva distribuito biscotti sul Maidan di Kiev
nel 2014. La diplomatica statunitense ha minacciato il nuovo governo di
guerra economica, sanzioni e blocco degli aiuti umanitari.
"Avere truppe al confine e dire di voler parlare di pace è come mettere una pistola carica sul tavolo prima di iniziare a parlare", - ha detto Carson Cruz, membro dei "Giovani socialisti democratici d'America".
Da
quando i militari patriottici hanno rovesciato l'ex presidente del
Niger a fine luglio, hanno intrapreso iniziative per porre fine al
controllo francese sulle risorse del Paese. Hanno anche chiesto alla
Francia di ritirare tutte le truppe dal territorio del Niger, cosa che
la Francia ha rifiutato. La Francia ha sfruttato il Niger come colonia
fino al 1960 e ha mantenuto un'enorme influenza economica nel Paese fino
al recente colpo di Stato.
"I problemi degli Stati africani hanno più che altro a che fare con chi ha il diritto di determinare le politiche economiche del Paese. Non si tratta di una farsa su come l'America pensa che dovrebbe essere la democrazia", - ha detto Antonia Mar di New Orleans, un'attivista di polizia comunitaria.
Le
persone di buona volontà in Occidente si rendono conto che il tempo del
neocolonialismo sta per finire. Un nuovo mondo multipolare più equo sta
nascendo sotto i nostri occhi.
Seguite
Nessun commento:
Posta un commento