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venerdì 1 settembre 2023

**MINORI: ALLARME PEDIATRA, 'PIU' AGGRESSIVI ANCHE A 11 ANNI E SOCIAL PALCOSCENICO'**

 


VENERDÌ 01 SETTEMBRE 2023 18.27.25

**MINORI: ALLARME PEDIATRA, 'PIU' AGGRESSIVI ANCHE A 11 ANNI E SOCIAL PALCOSCENICO'** =

ADN0968 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **MINORI: ALLARME PEDIATRA, 'PIU' AGGRESSIVI ANCHE A 11 ANNI E SOCIAL PALCOSCENICO'** = Bernardo, 'Covid non ha aiutato ma non può essere liquidata come fase crescita, è qualcosa di più e genitori non minimizzino' Milano, 1 set. (Adnkronos Salute) - "Alcuni tecnici indicano l'adolescente come una persona che può avere un'aggressività fisiologica. In realtà credo che l'aggressività che oggi ci troviamo di fronte", testimoniata anche dai recenti fatti di cronaca, "sia così eccessiva e importante da non poter essere ritenuta un momento dell'adolescenza, della crescita. E la riscontriamo non più solo nel 14enne, ma anche nel bambino di 11-12 anni. L'età si è abbassata. In passato l'aggressività la si vedeva in ragazzini in media sopra i 13 anni, oggi prima. E i social sono un palcoscenico". E' l'allarme lanciato da Luca Bernardo, direttore della Casa pediatrica dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano, commentando all'Adnkronos Salute gli ultimi episodi con protagonisti giovanissimi aguzzini. Dagli stupri di gruppo a Palermo e Caivano alla violenza scatenata da alcuni ragazzi di Fiuggi contro una capretta indifesa, fino all'omicidio del musicista 24enne Giovanbattista Cutolo a Napoli, per il quale è sotto accusa un 16enne che ha esploso colpi d'arma da fuoco contro il giovane per una banale lite su uno scooter parcheggiato male. Gli episodi di violenza "sono in aumento", ammette Bernardo. "Certamente il lockdown durante il Covid non ha aiutato tant'è che i dati della letteratura scientifica ci dicono che questi ragazzi hanno subito un trauma", si sono confrontati con quella che viene chiamata "sindrome della capanna, il trauma dello stare chiusi in casa, di vivere quotidianamente all'interno della Rete". Un trauma, avverte l'esperto, "che creerà dei danni, si stima, per i prossimi 5-7 anni, qualora ovviamente non si intervenisse con posizioni tecnico-scientifiche di prevenzione e di cura per questi ragazzi". E poi c'è "un'eccessiva aggressività che alcuni definiscono fisiologica ma a mio avviso non lo è assolutamente, anzi è un pericolo e va contenuta e controllata - analizza Bernardo - Le motivazioni sono ovviamente diverse, partono dallo scontro che c'è spesso con l'autorità e oggi l'autorità a volte è più la famiglia che l'istituzione, rispetto agli anni passati", alle generazioni precedenti. "L'aggressività si può sviluppare anche nell'ambiente sociale e di amicizia durante la fase di crescita da preadolescente ad adolescente e può essere causata da discussioni tra pari e problemi di relazione, emozioni come rabbia, frustrazione che poi diventa implosione ed aggressività". Aggressività "non solo psicologica ma fisica". Il branco, aggiunge, "è un contesto nel quale si somma la rabbia degli adolescenti, ragazzi ma anche ragazze, che diventano particolarmente aggressivi. Ovviamente loro vivono nella Rete, e spesso questi episodi di violenza vengono condivisi apposta. La Rete diventa il palcoscenico e il teatro della rabbia e frustrazione di questi ragazzi e ragazze". (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 01-SET-23 18:27 NNNN

VENERDÌ 01 SETTEMBRE 2023 18.53.34

MINORI: ALLARME PEDIATRA, 'PIU' AGGRESSIVI ANCHE A 11 ANNI E SOCIAL PALCOSCENICO' (2) =

ADN1014 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MINORI: ALLARME PEDIATRA, 'PIU' AGGRESSIVI ANCHE A 11 ANNI E SOCIAL PALCOSCENICO' (2) = (Adnkronos Salute) - Il video dato in pasto ai social "diventa un momento di popolarità. Io divento leader sulla Rete perché sono in grado di fare male, di aggredire. Poi per alcuni ragazzi c'è il salto verso il mondo della criminalità", evidenzia Bernardo. Un passo che può essere favorito "dall'ambiente di partenza, dalla famiglia". Altro fattore che entra in gioco in storie di disagio e violenza giovanile, di "criminalità in erba" è "la solitudine, che ha un doppio taglio: può sfociare in fragilità o in aggressività. Quando sfocia in aggressività, può scatenare un momento di rabbia incontrollabile, di superiorità fisica ma anche psicologica per cui l'utilizzo di un'arma e di violenza vera e propria può la prosecuzione". Il genitore che reazione deve avere di fronte a esternazioni così gravi di violenza? "Il consiglio di ascoltare e comprendere le cause sottostanti o dirette di aggressività e di rabbia del proprio bambino o ragazzo non deve portare a sminuire. Così facendo si fa un danno, sostenendo a tutti gli effetti il ragazzo" nel suo comportamento violento. "Questa cosa non va fatta. I primi segnali di pericolosità, di aggressività e di violenza sicuramente sono in casa. E' raro vedere che un bambino e un ragazzo perpetri quella violenza, aggressività o rabbia solo all'esterno e fuori casa". I segnali vanno colti, è il messaggio di Bernardo, e non minimizzati. C'è un altro fenomeno che l'esperto evidenzia: "Soprattutto in questi ultimi anni l'aggressività si sta trasformando in odio violento verso gli animali: il cane o il gatto che viene trascinato dalla moto o dalla macchina, che viene appeso, fustigato, punto, colpito con petardi - elenca - E viene fatto con coscienza, scientemente. Non è più accettabile scusare quello che sta avvenendo, perché il ragazzo di 11-12 anni hanno scelto di farlo. Un bambino dopo i 4 anni sa cosa è il bene e il male. Mai ridurre o sminuire: a 12 anni si capisce benissimo che far del male a un animale è un modo di perpetrare violenza. C'è un aumento di casi, per questi ragazzi è diventata un'alternativa a un gioco, un'alternativa di relazione. La violenza viene vissuta per dire: io sono il leader. Tu mi emuli e diventi un collaboratore. Vediamo sempre più episodi - conclude Bernardo - il branco che esce e si trova per fare del male a qualcuno, a persone o animali, donne o bambini, coetanei o anziani. E si consideri che in alcuni casi queste violenze non vengono denunciate, si risolvono in poco o nulla, e finiscono sotto i riflettori solo i casi più eclatanti". (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 01-SET-23 18:53 NNNN

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