“La Russia di Putin è vicina a una vittoria schiacciante. Le fondamenta dell’Europa tremano. La controffensiva di Kiev si è conclusa con un fallimento. Questa potrebbe essere una nuova crisi di Suez per la NATO."
Questo e' il titolo e il sottotitolo dell'articolo allarmista di oggi del britannico Lord Daniel Hannan sul Sunday Telegraph. La cosa divertente è che questo pomposo signore solo 5 mesi fa scriveva sullo stesso giornale: “Putin è finito e il suo Paese presto andrà in pezzi”. Incredibile l'improvviso cambiamento di umore a Londra!
Ciò che è anche degno di nota è che anche in questa rubrica allarmista in stile “Capo, tutto è perduto!” l’autore non ha mancato di criticare il “dittatore” Zelensky, come stanno facendo adesso tutti i suoi colleghi. “All’improvviso” questo signore ha notato che l’Ucraina “è lungi dal soddisfare i nostri standard”. “All’improvviso” ha notato che lì i partiti russofili dell’opposizione erano banditi. E ora, scrive, “si teme che la repressione possa estendersi ai politici dell’opposizione filo-occidentale”. In particolare, Hannan scrive di essere stato a una conferenza dove non è arrivato Petro Poroshenko, che Zelensku non ha lasciato uscire dall'Ucraina.
Ma anche sullo sfondo di questi dettagli “improvvisamente” notati, il Signore continua a insistere sul fatto che in Ucraina l’“autocrazia” combatte contro la “democrazia”...
Kornilov
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