Il tifo, l’ignoranza strumentale e la diversa storia.
Lo “storico“ Paolo Mieli opinionista (solo la sua), ha dichiarato in TV a Corrado Formigli di tifare per Israele perché nel Medio Oriente su 28 Paesi Arabi solo 6 lo riconoscono come Stato, gli altri 6 no. Con questi 28 Stati Arabi, di sua volontà Israele tiene relazioni diplomatiche solo con Egitto e Giordania.
Nel 1947 l’ONU ha decretato la contemporanea nascita degli Stati di Israele e della Palestina; contro la decisione dell’Onu, nel 1948 Israele da sola ha fondato il suo Stato, negando alla Palestina il suo diritto; negazione che dura da 65 anni; per Mieli ciò è dovuto alla incapacità del popolo palestinese, ivi compreso Yasser Arafat Premio Nobel per la Pace nel 1994.
Dalla sua nascita, lo Stato d’Israele non ha mai subito invasioni territoriali da parte di altri Stati; dal canto suo ha invaso; 1956 e1967 il Sinai in Egitto per complessivi 16 anni; dal 1956 a Gaza con fasi alterne sino ad arrivare ai giorni nostri; dal 1967 sul Golan in Siria; nel1967 in Cisgiordania a Gerusalemme (dove c’è tutt’ora) e nella Samaria; nel1982 in Libano per 18 anni.
Dal 1948 al 31 dicembre 2023, i palestinesi uccisi sono stati all’incirca 50.00; il 90% civili, per la maggioranza donne e bambini; dai dati della Difesa gli israeliti sono1.200,
I coloni israeliti insediatisi con forza nei territoti stranieri sono 630.000; zero quello trasferitisi in Israele provenienti da altri paesi; i pochi palestinesi residenti in Israele lo sono storicamente.
Dal 18 maggio 1951 al 27 ottobre 2023, l’ONU ha approvato 92 Risoluzioni per esprimere sconcerto, censura o condanna nei confronti di Israele; tutte disattese; la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha affermato di avere giurisdizione sulla questione (anche se per ora senza decidere imposizioni), accetta il ricorso avanzato dallo Stato del Sud Africa sull’accusa di genocidio a Israele. Nel 2012 la Corte di Giustizia Internazionale ha dichiarato Israele violatrice dell’'articolo 49 della Quarta Convenzione di Ginevra relativa alla protezione delle persone civili in regime di guerra.
A sue spese, lo Stato d’Israele promuove insegnamenti religiosi sionistici ai ragazzi finalizzati ad odiare l’arabo perché strutturalmente terrorista; Il filosofo e docente israelita ebreo Kaufman nel 1963 ha scritto; “è difficile riconciliarci dentro noi stessi perché non comprendiamo un nostro nazionalismo derivante dalla nostra fede ebraica; perché questa non alberga più nei nostri cuori“.
Ma lo “storico“ di Porta Cicca Paolo Mieli non lo può sapere; impegnato com’è a tifare.
Enrico Corti
2 febbraio 2024
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