STUDENTESSA DI PISA ASFALTA LA MAGGIONI: È GENOCIDIO, RIPETE SENZA PAURA
Lo
ripete scandendo più volte, Alessandra Mosca: quei manganelli sono
volati perché a Pisa si protestava contro il Genocidio a Gaza.
Ma la
Maggioni non vuole sentirlo: sarà la Corte internazionale di giustizia
ad attribuire il termine appropriato a quel che sta accadendo, dice.
Trattando
la carica della polizia come fosse un unicum, un errore da decifrare,
finge di non comprendere il concetto espresso convintamente dalla
studentessa pisana.
La repressione ha a che fare col messaggio di cui si è portatori, non ha avuto luogo a seguito di provocazioni o altro. Lo Stato italiano è complice, anche attraverso la fornitura di armi della Leonardo.
Interessante l'intervento della giornalista, ex FLI, Flavia Perina.
Se si azzarda una manifestazione non autorizzata, spiega, occorre essere pronti a subirne le conseguenze.
Ciò che non vale per un Navalny in piazza a Mosca mentre chiama all'eversione dovrebbe invece valere per chi chiede la pace.
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