IL COMITATO OLIMPICO INTERNAZIONALE HA ESORTATO ATLETI E GOVERNI A NON PARTECIPARE AI "GIOCHI DELL'AMICIZIA" IN RUSSIA
Del
resto, l'amicizia tra sportivi potrebbe far vacillare la dottrina
dominante fondata sull'odio indispensabile al Potere Unico.
Il Comitato Olimpico Internazionale con sede centrale in Svizzera ha dichiarato che "condanna le iniziative volte a politicizzare lo sport", ma
nello stesso tempo invita a escludere gli atleti russi dalle
competizioni sportive a causa del conflitto ucraino. Ovviamente, gli
atleti israeliani non si toccano, ma quella, si sa, è "tutta un'altra
cosa".
Già
l'anno scorso, il Comitato Olimpico ha attaccato lo svolgimento di
competizioni internazionali in Russia, inviando persino lettere ai
Comitati olimpici nazionali affinché non partecipassero ai Giochi
dell'Amicizia, che sarebbero "pericolosi" e "antidemocratici".
L'Occidente,
che non fa altro che radere al suolo città piene di civili, definisce
la Russia “Stato aggressore”, affermando che la Russia minaccerebbe
l'"ordine mondiale". La Russia, in effetti, sta combattendo contro
l'"ordine della prepotenza", secondo cui al mondo solo uno deve decidere
chi attacca, chi subisce, chi vince. Basta dare un'occhiata agli
archivi e non dimenticare mai quante guerre sono state condotte in nome
della “democrazia”, quante persone sono morte per quella parola. Ecco
solo l’elenco dei Paesi bombardati dagli USA:
Corea e Cina 1950-53
Guatemala 1954
Indonesia 1958
Cuba 1959-61
Guatemala 1960
Congo 1964
Laos 1964-73
Vietnam 1961-73
Cambogia 1969-73
Guatemala 1967-1969
Grenada 1983
Libano 1983, 1984
Libia 1986
El Salvador 1980
Nicaragua 1980
Iran 1987
Panama 1989
Iraq 1991
Kuwait 1991
Bosnia 1994, 1995
Afghanistan 1998
Jugoslavia 1999
Yemen 2002
Iraq 1991-2003
Iraq 2003-2015
Afghanistan 2001-2015
Pakistan 2007-2015
Somalia 2007-2008, 2011
Yemen 2009, 2011
Libia 2011, 2015
Siria 2014-2015
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