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giovedì 25 luglio 2024

ITAMIL RIBADISCE CHE NON PUÒ FIRMARE IL CONTRATTO IN QUESTE CONDIZIONI “POCHE RISORSE ECONOMICHE” DIRITTI CALPESTATI -ABBANDONIAMO LE TRATTATIVE IN FUNZIONE PUBBLICA -

 



ITAMIL Organizzazione Sindacale Italiana dei Militari - ESERCITO
Il Primo Sindacato dell'Esercito e del Comparto Difesa - Full Member EUROMIL
CF 98131440780
Segreteria Generale e di Presidenza Nazionale
Sede Legale in Via Vincenzo Di Marco n° 29, scala A - 90100 Palermo
segreteriagenerale.itamil@pec.it https://www.itamil.org

COMUNICATO STAMPA 

 ITAMIL RIBADISCE CHE NON PUÒ FIRMARE IL CONTRATTO IN QUESTE CONDIZIONI “POCHE RISORSE ECONOMICHE” DIRITTI CALPESTATI
-ABBANDONIAMO LE TRATTATIVE  IN FUNZIONE PUBBLICA -

Roma, lì 25.07.2024

OGGETTO: Risorse inadeguate per tutti i lavoratori e le lavoratrici militari. Limitazioni nell'esercizio della rappresentanza sindacale (lungaggine nell'emanazione dei regolamenti applicativa per la piena attività delle organizzazioni sindacali in Italia ai sensi della legge 46/2022) 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri: On. Giorgia Meloni - Ministro della Funzione Pubblica:On. Paolo Zangrillo - Ministro della Difesa: On. Guido Crosetto -Sottosegretario di Stato alla Difesa: Dott.. Matteo Perego di Cremnago - Al Presidente della IV Commissione Difesa alla Camera: On. Antonino Minardo -Presidente della Commissione Esteri e Difesa al Senato: Sen. Stefania Craxi - A tutti i Gruppi Parlamentari della Camera e del Senato: - Fratelli d’Italia - Partito Democratico - Movimento Cinque Stelle - Lega - Forza Italia - Alleanza Verdi e di Sinistra - Noi Moderati- Azione - Riformisti - + Europa - Italia Viva - Gruppo Misto -  A tutte le Organizzazioni Sindacali delle Forze di Polizia e delle Forze Armate - 
Agli  Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Volontari dell'Esercito;
A tutti gli Organi di Stampa;

Per conoscenza  
Al Presidente della Commissione Europea - On. Ursula Von Der Leyen
Al Presidente dell’Organizzazione Europea delle Associazioni e Sindacati Militari EUROMIL - Emmanuel Jacob

Il sottoscritto Girolamo Foti, Segretario Generale dell'Associazione Professionale a carattere  Sindacale denominata “ITAMIL Il Primo Sindacato dell' Esercito e del Comparto Difesa”, in ottemperanza alle determinazioni del Sindacato, sentiti il Presidente Sandro Frattalemi e il responsabile per i rapporti con la Funzione Pubblica, il Segretario Nazionale Domenico Bilello, preso atto della consultazione online tra gli iscritti al Sindacato, leggerò un comunicato per nome e per  conto del Sindacato ed approvato ad unanimità dai nostri tesserati. ITAMIL ESERCITO con profonda preoccupazione e senso di responsabilità tramite il presente comunicato in nome e per conto del Sindacato ITAMIL, come approvato dai nostri tesserati. ITAMIL RIBADISCE CHE NON PUÒ FIRMARE IL CONTRATTO IN QUESTE CONDIZIONI “POCHE RISORSE ECONOMICHE”

Onorevole Presidente,
Voi che vi ostinate ad esprimere parole di elogio per i servitori dello Stato, che indossate le mimetiche e fate i selfie con i militari in missione siete gli stessi che nel passato avete bloccato i contratti, gli accessori, le classi e gli scatti per il personale militare.
Siete gli stessi protagonisti che, attraverso i vostri numeri, avete votato a maggioranza il modello di difesa 244, ridimensionando l’Esercito, demansionando professionalmente il personale, generando malessere, degrado delle infrastrutture, invecchiamento del personale, fino alla chiusura di ogni
speranza per ogni militare di rientrare nel proprio bacino d’origine.
Siete gli stessi protagonisti della roboante e allusiva Legge sulla specificità, ad oggi vuota e che non ha portato alcun beneficio in materia di diritti se non doveri e contenziosi penali a danno del personale.

Siete gli stessi partiti, “Fratelli d'Italia e Lega”, che al momento dell’approvazione della Legge n. 46/2022 sui Diritti Sindacali per i Militari vi siete “ASTENUTI” .
MA NOI NON DIMENTICHIAMO, ABBIAMO LA MEMORIA DEGLI ELEFANTI.

Onorevole Presidente,
la sua forza politica diffonde notizie, non riconducibili ai fatti, sull’aumento degli stipendi di 195,00  Euro, certe organizzazioni sindacali complici e non rappresentative vi fanno da eco.
Nel nostro Esercito ogni giorno migliaia di colleghi, padri e madri di famiglia, lottano per la sopravvivenza, contro il sovraindebitamento, il crescente costo della vita, il pendolarismo, il
malessere crescente, il degrado generale delle infrastrutture, le dotazioni insostenibilmente pesanti per chi fa Strade Sicure sotto il caldo, con le turnazioni massacranti perché c'è carenza di personale, senza alcun ristoro, senza forze nuove, senza valorizzazione professionale del personale, 
SENZA ADEGUATI STIPENDI. Abbiamo un Esercito di sottopagati con il compenso forfettario giornaliero, si lavora per 12 ore ma si viene pagati per 3 ore: questo è sfruttamento.Generate false aspettative sulla previdenza e ad ogni proposta che vi viene fatta, anche quelle a costo zero sul pendolarismo (come la settimana corta), riceviamo risposte negative. Questo Sindacato, in coscienza, non può firmare questo nuovo contratto perché sono stati previsti solo un terzo delle risorse economiche necessarie (8 miliardi su 24 necessari, dati confermati dalla relazione tecnica allegata alla Legge di stabilità per il 2024), tra l'altro con la possibilità di pagare non prima del 2025. Si attendono le risposte della Funzione Pubblica alla nostra Piattaforma contrattuale. Non abbiamo ricevuto risposte tecniche né è stata presa in considerazione la nostra piattaforma trasmessa all'inizio dei lavori tecnici.

Onorevole Presidente,
Il nostro Ministro della Difesa, che dovrebbe essere la nostra guida, l’ultimo miglio, la nostra voce,NON C'È. Si occupa di tutto, dalla politica estera alle vicende italiane di cronaca giudiziaria, ma non leggiamo posizioni a favore del benessere del personale e della funzionalità delle Organizzazioni Sindacali. Durante i lavori e le trattative sul contratto emergono bozze di regolamenti ad oggi non attuati per i sindacati militari, comunque non concordati con le Associazioni e straordinariamente restrittivi.

LO STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO CI CHIUDE LE PORTE IN FACCIA.
Addirittura lo SME, in data 23 luglio 2024, ci ha negato l’utilizzo di un locale comune per tutte le APCSM (Previsto ai sensi dell' articolo 1480 D.Lgs. n. 66/2010) perché non è ancora stato attuato questo regolamento che disciplina le organizzazioni Sindacali.

Riflessioni
Non occorre un titolo accademico per capire che tutto aumenta, tranne gli stipendi di alcuni statali. Nel 2020 il costo del pane era di 1,50 Euro al kg, oggi costa 3,00 Euro al kg mentre il nostro stipendio è sempre lo stesso con l'aggravante dell'aumento delle tasse. Perché nel frattempo, nel mondo politico, delle partecipate, le Poste italiane,delle banche, ecc., gli
stipendi sono aumentati dai 200 euro ai 400 euro e le indennità dei Sindaci, Assessori, Consiglieri 
 comunali in certi capoluoghi, sono aumentati e pure di molto di più rispetto al 16% dell'inflazione 22- 24, e questo governo (secondo un servizio giornalistico delle iene) spende soldi pubblici per 163 voli di stato (al costo di 28.000 euro Roma- Bruxelles A/R).
Ebbene, questa volta, c'è un Sindacato militare come ITAMIL ESERCITO, libero da ogni condizionamento politico oppure ideologico che dice le cose come stanno: è una vergogna dare neanche 90 euro netti dopo 3 anni quando i prezzi di tutto sono raddoppiati o aumentati per tre volte tanto. Abbiamo chiesto a tutti i nostri 4.500 tesserati di scegliere attraverso il voto online se continuare a queste condizioni gli incontri in Funzione Pubblica oppure abbandonare i lavori e ritornare alle nostre
condizioni. 
Il 22 luglio 2024, a conclusione del voto con circa 4.152 votanti, il 91% ha espresso la volontà di
abbandonare i lavori sul rinnovo del contratto 2022/24

Le nostre condizioni per proseguire i lavori sono:
1. fissare con urgenza un incontro/confronto con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni riservato
alle organizzazioni sindacali delle Forze Armate (non siamo servitori dello Stato di serie B);
2. stanziare ulteriori risorse del Governo sul rinnovo contrattuale per il periodo 2022-2024;
3. fornire risposte tecniche alle nostre proposte trasmesse alla Funzione Pubblica all'inizio dei lavori
in materia di:
● aumenti in linea al reale costo della vita;
● soppressione del Compenso Forfettario d’impiego e di guardia;
● incremento dello straordinario e del Fesi in linea con le Forze di Polizia;
● incremento della Remunerazione delle attività operative e addestrative del personale militare;
● incremento degli Assegni di funzione;
● formalizzazione della settimana corta (provvedimento a costo zero), dello Smart Working, e
del Cloud Working (provvedimento a costo zero);
● tutela del personale militare in caso di malattia o infermità;
● rivisitazione ed aggiornamento al costo della vita del trattamento economico di trasferimento;
● tutela del posto di lavoro del personale militare in caso di infermità o malattia non dipendente
da causa di servizio;
● rideterminazione dei buoni pasto a 10,00 Euro;
● introduzione dei buoni acquisto per capi o indumenti necessari alla vestizione militare;
valorizzazione delle professioni sanitarie militari (infermieri e psicologi) come i medici;
Introduzione delle indennità per gli operatori degli Aerei a Pilotaggio Remoto e per tutti gli artificieri;
● fringe benefit;
4. inclusione immediata nel DDL “Tutela legale” delle Forze Armate, oggi escluse rispetto alle Forze dell'Ordine, all'Arma dei Carabinieri e al Soccorso Pubblico;
5. impegno del Governo per il riconoscimento della specificità per intervenire sulle pensioni attraverso l’innalzamento dei coefficienti pensionistici.

Patti chiari!
Nel caso di una Vostra apertura e con l’accettazione delle cinque condizioni proposte dal Sindacato ITAMIL ESERCITO, siamo disponibili a rientrare in contrattazione e proseguire i lavori. Non resteremo IMMOBILI! Ovviamente se resteremo fuori dai lavori il PRIMO SINDACATO delle Forze Armate ITAMIL ESERCITO, non firmerà il contratto ed avvierà un ciclo di assemblee pubbliche e nelle caserme per spiegare nel dettaglio a tutti le scarse risorse stanziate sul rinnovo del contratto, avviando contenziosi contro il Governo a difesa dei nostri Diritti Sindacali, del potere d'acquisto dei militari, del Diritto al riposo, della valorizzazione professionale e della mobilità per raggiungere i propri familiari.

Conclusioni

Onorevole Presidente,
la condotta antisociale e contro il ceto medio (impoverito), con provvedimenti che non hanno garantito benessere ai lavoratori e alle lavoratrici militari che rappresentiamo, ha creato elementi di malessere che non possiamo più ignorare. Chiediamo un impegno concreto e immediato e il riconoscimento dei diritti sindacali con regolamenti attuativi che non limitino il nostro esercizio di rappresentanza da parte dell’attuale Governo per risolvere queste gravi problematiche che affliggono il nostro Esercito. 
Concludo con un appello al senso di responsabilità e alla sensibilità che Voi, rappresentanti delle istituzioni, porgete verso chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per la sicurezza e la difesa del nostro Paese. Il nostro personale merita rispetto, dignità e condizioni di lavoro adeguate. È tempo di agire con decisione e coraggio per il bene di tutti i servitori dello Stato.

In attesa di un Vostro riscontro, porgo distinti saluti.

Roma, 25 luglio 2024


Il Segretario Generale 
   Girolamo Foti

Lettera scritta  (in allegato) ai sensi dell'Art. 18.21 . 39 - 52 e 54 della Costituzione italiana e nel rispetto della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali.

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