da Enrico Corti
| 12:33 (4 ore fa) |
La portoghese alle armi sulla corriera governativa
Nel recente 9 luglio sì è svolta a Washington il Summit della Nato; nell’occasione il sui Segretario Stoltenberg ha detto; “"La Russia rimane la minaccia più importante e diretta alla sicurezza occidentale; colpire obiettivi russi è quindi un’autodifesa occidentale.”.
Nato sta per “Trattato di difesa dell'Atlantico del Nord“; è stata fondata nel 1949 da 10 Stati; dopo una lunga campagna di adescamento espansivo, finanziario ed economico, attualmente conta 32 Stati membri. di cui 30 europei e due nordamericani; per la maggior parte non bagnati dall’oceano atlantico.
Anche come conseguenza della sua espansione, attualmente sono in corso sul pianeta 56 conflitti armati (il numero più alto dal 1900 in poi); in buona parte dei quali la Nato ci ha messo il becco.
A Praga nel 1991 Gorbaciov ha abboccato all’amo Usa per un finto accordo sullo scioglimento reciproco del Patto di Varsavia e della Nato; il primo non c’è più; il secondo continua imperterrito la sua opera di reclutamento; il pesce attuale nella rete è l’Ucraina.
Dopo il Summit Nato del 9 luglio Serghei Nechayev, ambasciatore russo in Germania, ha avvertito che con un ulteriore e possibile deterioramento delle relazioni tra Europa e Mosca, (innanzitutto con l’eventuale installazione dei missili a lungo raggio da parte degli USA sul territorio europeo), si determinerebbero ulteriori tensioni; con il possibile rischio di uno scontro armato tra Russia e Nato Europea.
La risposta a questo drammatico rischio Giorgia Meloni l’ha già data al Summit Nato; vantando un merito personale e dell’Italia, dentro il concetto la miglior difesa è l’attacco, (che sta alla base “dell’organizzazione atlantica difensiva“ ed è caratterialmente il suo ego personale), ha dichiarato; “l'Italia sostiene gli adattamenti in corso della Nato come confermato dagli importanti contributi nel fianco orientale e nel Mediterraneo; abbiamo rivendicato il nostro ruolo nell'Alleanza ma chiedo anche maggiore attenzione al fianco sud; passi in avanti importanti sono stati fatti per il futuro accesso dell'Ucraina nella Nato“.
Con questo menar vanto italiano, la Russia potrebbe dedurne che la prima capitale sulla quale spedire un suo missile potrebbe essere la città dove risiede l’avanguardista Giorgia Meloni in una villa da un milione e 100 mila ero; Roma; non ci resterebbe che sperare che il missile non sia dotato di bomba nucleare.
Siamo sull’orlo di una terza guerra mondiale e siamo governati da una belligerante che in tema di criminalità, corruzione, ingiustizia, abusivismo, servizi pubblici e diritti sociali; sembra un’erede della banda della Magliana.
Nel giorno della ricorrenza dell’assaltato alla Bastiglia; non ci resta che auguraci la discesa dalla corriera governativa della portoghese partita dalla Garbatella.
Enrico Corti
14 luglio 2024
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