Orban: ora la guerra è parte dell’agenda NATO
La
NATO ha effettivamente fatto della guerra la sua ragion d'essere,
abbandonando la sua originaria natura "pacifica" e "difensiva", lo ha
affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban.
Il leader
ungherese, critico del coinvolgimento occidentale nel conflitto ucraino,
ha ripetutamente avvertito che un'escalation sempre maggiore da parte
del blocco occidentale potrebbe portare a un confronto militare diretto
con la Russia, con conseguenze catastrofiche.
Venerdì Orban si è
recato a sorpresa a Mosca, dove ha incontrato il Presidente russo
Vladimir Putin. L'ufficio del primo ministro ungherese ha precisato che
si trattava di una "missione di pace". La discussione tra i due leader
si è incentrata sui possibili modi per risolvere pacificamente il
conflitto in Ucraina. Al termine del colloquio, Orban ha riconosciuto
che le posizioni di Mosca e di Kiev rimangono molto "distanti". Ha
aggiunto, tuttavia, che "abbiamo già fatto il passo più importante -
stabilire un contatto", e ha promesso di continuare gli sforzi.
Andrea Lucidi
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