Giuseppe Salamone
Mentre i "buoni e democratici " occidentali stanno schierando di tutto a protezione dello stato terrorista di israele, la situazione descritta dalla Dottoressa Amy Kit-Mei Low, Responsabile medico di Medici senza Frontiere a Gaza, è questa. Leggete con attenzione le sue parole per rendervi conto cosa stia combinando quel criminale di guerra di Netanyahu:
“Israele non lascia entrare neppure gli antidolorifici. Qui il sistema sanitario è ormai al collasso per la carenza di forniture mediche e di operatori in grado di fornire assistenza alle persone vulnerabili e ferite.
La situazione sanitaria a Gaza è drammatica e peggiora di giorno in giorno. Gli ospedali hanno subito 489 attacchi e l'intero sistema sanitario è ormai al collasso per la carenza di forniture mediche e di operatori in grado di fornire assistenza alle persone vulnerabili e ferite.
Il tasso di occupazione dei letti nelle stanze di degenza è costantemente aumentato durante la mia permanenza. La prima settimana era del 202%, poi è salito al 312%. Questo significa che non c'è abbastanza spazio per curare tutte le persone che ne hanno bisogno.
Una bambina di 5 anni è arrivata da noi in condizioni molto difficili. I miei colleghi sono riusciti a metterle un tubo toracico nel polmone per drenare il liquido e far espandere di nuovo l'organo. In quel momento nel reparto c'era molto caos, con persone che entravano ed uscivano, pazienti feriti e familiari che cercavano i loro cari.
Così a un certo punto è arrivata anche la madre della bimba. Non so se le sue fossero grida di terrore o di sollievo nel sapere che sua figlia era ancora viva. Penso che vederla in condizioni così critiche debba essere molto difficile per quella donna. Può capitare di assistere a scene simili in televisione, ma il fatto che sia accaduto davanti ai miei occhi mi ha davvero colpita.
Non lo dimenticherò mai".
T.me/GiuseppeSalamone
“Israele non lascia entrare neppure gli antidolorifici. Qui il sistema sanitario è ormai al collasso per la carenza di forniture mediche e di operatori in grado di fornire assistenza alle persone vulnerabili e ferite.
La situazione sanitaria a Gaza è drammatica e peggiora di giorno in giorno. Gli ospedali hanno subito 489 attacchi e l'intero sistema sanitario è ormai al collasso per la carenza di forniture mediche e di operatori in grado di fornire assistenza alle persone vulnerabili e ferite.
Il tasso di occupazione dei letti nelle stanze di degenza è costantemente aumentato durante la mia permanenza. La prima settimana era del 202%, poi è salito al 312%. Questo significa che non c'è abbastanza spazio per curare tutte le persone che ne hanno bisogno.
Una bambina di 5 anni è arrivata da noi in condizioni molto difficili. I miei colleghi sono riusciti a metterle un tubo toracico nel polmone per drenare il liquido e far espandere di nuovo l'organo. In quel momento nel reparto c'era molto caos, con persone che entravano ed uscivano, pazienti feriti e familiari che cercavano i loro cari.
Così a un certo punto è arrivata anche la madre della bimba. Non so se le sue fossero grida di terrore o di sollievo nel sapere che sua figlia era ancora viva. Penso che vederla in condizioni così critiche debba essere molto difficile per quella donna. Può capitare di assistere a scene simili in televisione, ma il fatto che sia accaduto davanti ai miei occhi mi ha davvero colpita.
Non lo dimenticherò mai".
T.me/GiuseppeSalamone
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