Piccolo non è più bello,anzi non lo è mai stato
Posta in arrivo
| 17:41 (1 ora fa) |
|
L'errore
principale dei capitalisti italiani è stato quello di interrompere il
processo di concentrazione del capitale,interrompendo così il processo
di accumulazione capitalista che portava a trasformare i mezzi di
produzione in capitale.Questo errore ha praticamente inizio quando un
"piccolo capitalista" brianzolo( Veduggio), proprietario di macchine
per produrre dadi e bulloni,diventa prima Presidente dell'AIMB (
Associazione degli Industriali di Monza e Brianza- allora non era ancora
Provincia -) e poi Presidente della Federmeccanica ( Associazione
nazionale degli Industriali metalmeccanici- con associati come
FIAT,Falck,Telettra,e molte medie e grandi aziende metalmeccaniche con
centinaia e centinaia,migliaia di operai e impiegati) e lancia il
progetto "Piccolo è bello" il cui scopo neppure troppo nascosto era
quello di avere aziende con un numero talmente piccolo di addetti in
modo tale che non potevano organizzarsi in sindacato.La frammentazione
negli anni si è scontrata con l'inizio della "globalizzazione" il cui
scopo era quello di procedere ad uno "sfoltimento" di aziende in modo da
poter concentrare sempre di più e in poche mani i processi produttivi e
quindi anche di scambio nei mercati mondiali.E' evidente che un simile
processo di "dimagrimento"delle aziende ha comportato la necessità di
"esternalizzare" servizi e attività prima fatte in "house" mentre in
altri Stati venivano fatti massicci investimenti interni alle aziende
per renderle più competitive.Il numero di aziende medio grandi è
fortemente diminuito in Italia,i sindacati sono stati bloccati con
misure atte a ridimensionare i poteri e l'influenza politica e Intanto
il processo di riduzione dei diritti dei lavoratori si è via via
concretizzato anche con il trasferimento all'estero degli impianti verso
paesi dove i lavoratori avevano ed hanno molto meno diritti (
praticamente nulli) rispetto a quelli italiani.La concorrenza sulla
diminuzione del cosiddetto costo del lavoro non è stata persa solo dai
lavoratori ma anche da chi nel mondo delle industrie ha favorito "il
piccolo è bello" di fronte alle a processi che inglobavano sempre di più
i mezzi di produzione trasformandoli in capitale.
Nessun commento:
Posta un commento