Un rapporto dettaglia gli abusi sistematici contro i palestinesi nelle carceri israeliane
Abusi, torture, gravissimi atti di violenza arbitraria, aggressioni sessuali. È solo una piccola parte di quanto i palestinesi ristretti all’interno delle prigioni israeliane, spesso in condizioni disumane, continuano a subire dal 7 ottobre, data dello scoppio del conflitto in Medio Oriente. Lo ha attestato all’interno di un dettagliato report l’ONG israeliana B’Tselem, che ha dato voce alle testimonianze di 55 persone palestinesi che, negli ultimi mesi, hanno vissuto un’esperienza detentiva all’interno delle carceri dello Stato Ebraico – la stragrande maggioranza senza accuse a carico e senza aver subito alcun processo – per poi essere rilasciati. A dimostrazione che, oltre all’immane massacro in atto a Gaza, il teatro delle violenze, soprattutto quelle non visibili e dunque non veicolabili nell’immediato alla pubblica opinione, hanno ampiezza e portata ancora più ampia.
Nessun commento:
Posta un commento