LUNEDÌ 11 NOVEMBRE 2024 20.14.01
CARCERI: TAR TOSCANA RICONOSCE 'LAVORO IN AMBIENTE OSTILE' AD AGENTE =
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CARCERI: TAR TOSCANA RICONOSCE 'LAVORO IN AMBIENTE OSTILE' AD AGENTE =
Di Giacomo (S.PP.): "è un segnale importante per tutti quelli
che lavorano nelle prigioni"
Firenze, 11 nov. - (Adnkronos) - "La sentenza della prima sezione del
Tar della Toscana a favore di una nostra collega agente di polizia
penitenziaria, ora in pensione, che riconosce 'il lavoro in ambiente
ostile' ed impone al Ministero della Giustizia un risarcimento, è un
segnale importante per tutti quelli che lavorano in carcere". E' il
commento del segretario generale del Sindacato di polizia
Penitenziaria, Aldo Di Giacomo, che sottolinea che il richiamo è
all'articolo 2087 del codice civile ("adottare nell'esercizio
dell'impresa le misure necessarie a tutelare l'integrità fisica e la
personalità morale del lavoratore") che rappresenta un generale
obbligo di sicurezza nei confronti dei prestatori di lavoro e
costituisce il principale riferimento in tema di tutela dell'integrità
fisica e morale del lavoratore in qualsiasi ambiente di lavoro si
svolga.
Nello specifico il Tar ha riconosciuto un danno biologico-psichico per
l'agente pari al 14% legato allo stress dell'ambiente di lavoro e al
di là dell'entità del risarcimento che sarà deciso è un fatto
significativo non solo in materia di giurisprudenza.
"E' piuttosto il riconoscimento - dichiara Di Giacomo - di quanto
sosteniamo da sempre: le condizioni di lavoro nelle carceri, dove lo
Stato ha perso ogni controllo, non rispettano sempre prima di tutto la
sicurezza del personale e producono il rischio quotidiano degli agenti
per la propria incolumità personale (2000 casi di aggressioni e
violenze di detenuti da gennaio a settembre), oltre ad incrementare le
condizioni di stress che producono un numero alto di malattie
professionali e giorni di malattia. Non trova per noi alcun alibi la
mancata osservanza di obblighi minimi di sicurezza a differenza di
quanto accade in una fabbrica o in un cantiere. Per questo - dice Di
Giacomo - non smetteremo di rivendicare la dignità dei servitori dello
Stato che nello svolgere il proprio dovere quotidianamente oltre a
rischiare la propria incolumità fisica, lavorano ormai da sempre con
turni di 12-14 ore, accumulando decine di ore di straordinario e
soprattutto decine di giorni di ferie non godute".
(Zto/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
11-NOV-24 20:14
NNNN
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