🟰🟰🟰IL SONDAGGIO, OVERTON E LA LEGGE🟰🟰🟰
✔️"Il 44% degli italiani, quasi uno su due, è disponibile ad arruolarsi in caso di necessità. A rivelarlo è un sondaggio commissionato dal ministero della Difesa all'Istituto Piepoli"
✔️Già il fatto che il sondaggio è stato commissionato dal Ministero della difesa fa comprendere si tratti di un sondaggio gonfiato ad arte se non perfino inventato di sana pianta
✔️Sa comunque tanto di finestra di Overton per abituare la gente all'idea del richiamo alle armi, più in generale alla costante idea di pericolo: una vera e propria strategia della tensione di Stato.
✔️Situazione da non sottovalutare né estremizzare. Tuttavia ricordo che il servizio di leva (compresi i richiamati alle armi) non sono stati aboliti per legge, ma sospesi.
🔴 Legge alla mano: chi verrebbe richiamato alle armi in caso di guerra in Italia
✔️In Italia, la difesa della patria è un dovere sancito dalla Costituzione, ma la legge prevede che il servizio militare obbligatorio sia stato sospeso nel 2004. Ciò significa che, oggi, l'arruolamento nelle forze armate è volontario. Tuttavia, in caso di guerra, la situazione potrebbe cambiare. Se la necessità di personale nelle forze armate diventasse critica, il governo italiano potrebbe decidere di reintrodurre la leva obbligatoria, sulla base di un decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera del Consiglio dei Ministri.
🟰🟰🟰Chi potrebbe essere richiamato?🟰🟰🟰
✔️Nel caso in cui venisse dichiarato un conflitto, il richiamo alle armi riguarderebbe principalmente coloro che hanno prestato servizio militare in passato. In particolare, sarebbero chiamati a rientrare in servizio gli ex militari che hanno cessato il servizio da non più di cinque anni. Questi individui, che hanno già ricevuto una formazione militare, potrebbero essere richiamati per completare o rafforzare le forze armate
🟰🟰🟰Le forze di polizia: un'eccezione🟰🟰🟰
✔️Un aspetto importante da sottolineare riguarda le forze di polizia a ordinamento civile, come la Polizia di Stato, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e la Guardia di Finanza. Sebbene le forze armate siano coinvolte in caso di guerra, questi corpi non sarebbero direttamente interessati dal richiamo alle armi, a meno che non ci siano specifiche esigenze di supporto. La loro attività rimarrebbe concentrata sul mantenimento dell'ordine pubblico e della sicurezza interna.
🟰🟰🟰Le esenzioni e le limitazioni🟰🟰🟰
✔️Non tutti i cittadini che potrebbero essere richiamati sono obbligati a rispondere alla chiamata alle armi. Esistono delle esenzioni, come nel caso di gravi motivi di salute che impediscano l'idoneità fisica al servizio. In aggiunta, le donne in stato di gravidanza sono esentate dal richiamo
✔️Un altro fattore importante riguarda l'età: sebbene la leva obbligatoria sia stata sospesa da tempo, le età coinvolte in un eventuale richiamo alle armi potrebbero estendersi oltre i limiti previsti durante il servizio di leva in tempo di pace. Di norma, infatti, il servizio militare obbligatorio riguardava giovani adulti tra i 18 e i 27 anni, ma in tempo di guerra, il limite potrebbe essere più ampio, in base alle necessità militari
🟰🟰🟰Conclusioni🟰🟰🟰
✔️In sintesi, l'Italia potrebbe riattivare il richiamo alle armi in caso di conflitto, ma solo sotto determinate circostanze e con precise modalità. La reintroduzione della leva obbligatoria richiederebbe un provvedimento legislativo che determinerebbe chi dovrà rispondere alla chiamata, con una particolare attenzione a coloro che hanno già esperienza militare. Le forze di polizia civili resterebbero fuori da questo schema, mentre alcune categorie di cittadini, come quelli con gravi problemi di salute o in gravidanza, potrebbero essere esentati
✔️In ogni caso, il ritorno al servizio militare obbligatorio rappresenterebbe una decisione straordinaria, presa solo in caso di necessità nazionale
Fonte
Davide Zedda
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