Medioriente: Cpi deferisce Ungheria per non aver arrestato Netanyahu
Medioriente: Cpi deferisce Ungheria per non aver arrestato Netanyahu L'Aia (Paesi Bassi), 25 lug. (LaPresse/AP) - Un collegio di tre giudici della Corte penale internazionale (Cpi) ha deferito l'Ungheria all'organo di controllo della Corte per non aver arrestato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante la sua visita a Budapest ad aprile, affermando che tale decisione ha compromesso la capacità della Corte di assicurare i sospetti alla giustizia. In un documento pubblicato ieri sera, il collegio ha scritto che "l'obbligo di cooperare era sufficientemente chiaro all'Ungheria" e che il mancato arresto di Netanyahu "compromette gravemente la capacità della Corte di adempiere al suo mandato". La Cpi non dispone di forze di polizia e si affida ai Paesi di tutto il mondo per l'esecuzione dei mandati di arresto. L'organo di controllo della Corte, l'Assemblea degli Stati parte, ha poteri limitati per sanzionare l'Ungheria. Esaminerà i prossimi passi da compiere durante la riunione annuale di dicembre.(Segue) EST NG01 ipz 251229 LUG 25
Medioriente: Cpi deferisce Ungheria per non aver arrestato Netanyahu-2-
Medioriente: Cpi deferisce Ungheria per non aver arrestato Netanyahu-2- L'Aia (Paesi Bassi), 25 lug. (LaPresse/AP) - Il leader israeliano è stato accolto con tutti gli onori dal primo ministro ungherese Viktor Orbán durante una visita di Stato, in spregio al mandato di arresto della Cpi. Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant sono accusati di crimini contro l'umanità in relazione alla guerra a Gaza. Israele non è membro della Corte e respinge con forza le accuse. Il leader ungherese ha difeso la sua decisione di non arrestare Netanyahu. Durante la visita, Orbán ha affermato che l'impegno del suo Paese nei confronti della Cpi era "tiepido" e ha avviato il processo per il ritiro dell'Ungheria dal tribunale. Orbán ha firmato lo Statuto di Roma, il trattato che ha istituito la Cpi, nel 2001 durante il suo primo mandato come primo ministro. Il tribunale dell'Aia ha respinto le argomentazioni dell'Ungheria secondo cui il Parlamento non ha mai incorporato lo statuto del tribunale nella legislazione ungherese, scrivendo che "era responsabilità dell'Ungheria garantire che tale legislazione fosse in vigore". EST NG01 ipz 251229 LUG 25
QUANDO IL TURNO DELL'ITALIA CHE PERMESSO ALL'AEREO DI NETANYAHU DI SORVOLARE LO SPAZIO AEREO ITALIANO?
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