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martedì 30 dicembre 2025
lunedì 29 dicembre 2025
== Mosca, e' Zelensky a mentire. Kiev paghera' per suoi crimini =
AGI0470 3 EST 0 R01 / == Mosca, e' Zelensky a mentire. Kiev paghera' per suoi crimini = (AGI) - Roma, 29 dic. - La Russia ha respinto l'accusa dell'Ucraina di aver mentito su un presunto tentativo di bombardare con droni la tenuta del presidente Vladimir Putin a Novgorod. "Menzogna sono le dichiarazioni" del presidente Volodymyr "Zelensky su Bucha. Menzogna sono le dichiarazioni di Zelensky sui bambini che sarebbero stati 'rapiti dalla Russia'. Menzogna sono le dichiarazioni di Zelensky sulla riluttanza della parte russa a negoziare", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. A denunciare il tentato attacco era stato il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov. "Le parole di Lavrov sono la verita' e il regime di Kiev rispondera' di questi crimini", ha ammonito Zakharova. (AGI)Sab 291735 DIC 25
LA RUSSA, BARBERA (PRC): COSA ASPETTA MATTARELLA AD INTERVENIRE?
9CO1748609 4 POL ITA R01 LA RUSSA, BARBERA (PRC): COSA ASPETTA MATTARELLA AD INTERVENIRE? (9Colonne) Roma, 29 dic - "Ignazio La Russa non è un opinionista qualunque. È il Presidente del Senato della Repubblica, seconda carica dello Stato, e proprio per questo la sua celebrazione della nascita del Movimento Sociale Italiano rappresenta un fatto di una gravità istituzionale senza precedenti. Il MSI fu fondato da gerarchi fascisti e reduci della Repubblica di Salò, in continuità politica e ideologica con il fascismo sconfitto dalla Resistenza. Che la seconda carica dello Stato ne rivendichi la "storia" e la "dignità", e che lo faccia dileggiando chi richiama i valori costituzionali, equivale a un attacco diretto ai fondamenti della Repubblica nata dalla Liberazione. Ancora più inquietante è l'arroganza con cui La Russa ha risposto alle critiche, bollando come "ignoranza voluta" le prese di posizione dell'ANPI, di forze politiche e di cittadine e cittadini che si riconoscono nella Costituzione antifascista. È un insulto alla memoria della Resistenza, ai milioni di antifascisti, ai deportati, ai partigiani e a tutte e tutti coloro che hanno reso possibile la democrazia di cui oggi La Russa occupa uno dei vertici istituzionali. Non siamo di fronte a una scivolata verbale, ma a un'operazione politica consapevole di revisionismo storico e di legittimazione istituzionale di una tradizione politica nata in aperta contrapposizione ai valori della Costituzione, portata avanti per di più dal cuore stesso delle istituzioni. È la conferma che la destra al governo non si limita ad amministrare il Paese, ma tenta di riscrivere l'identità della Repubblica, svuotando l'antifascismo del suo valore fondativo. Di fronte a un simile e grave strappo istituzionale, cosa aspetta il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, garante della Costituzione, ad intervenire? È in gioco il rispetto del principio antifascista su cui si fonda l'ordinamento repubblicano. Il silenzio, in questo caso, non è neutrale". Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista. (fre) 291808 DIC 25
CONSULTA, DIMINUENTE PER I CASI DI MINORE GRAVITÀ E REATO DI VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO
9CO1748615 4 POL ITA R01 CONSULTA, DIMINUENTE PER I CASI DI MINORE GRAVITÀ E REATO DI VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO (9Colonne) Roma, 29 dic - Qualora la condotta posta in essere dal reo abbia un disvalore significativamente inferiore a quello normalmente associato alla figura astratta del reato, tale da poter essere considerato di sicura minore gravità, è irragionevole che la pena comminata dall'articolo 609-octies del codice penale per il reato di violenza sessuale di gruppo - che il legislatore, nella giusta considerazione dell'elevato disvalore di tale tipologia di reati, ha fissato, nel minimo, in otto anni di reclusione - non possa essere diminuita, così come già previsto per reati altrettanto gravi, come la violenza sessuale e atti sessuali con minorenne. È quanto ha stabilito la Corte costituzionale, con la sentenza numero 202 depositata oggi, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 609-octies del codice penale, per violazione degli articoli 3 e 27 della Costituzione, nella parte in cui non prevede l'applicabilità della predetta diminuente per i casi di minore gravità. La Corte, nel ribadire la discrezionalità del legislatore nella individuazione delle condotte costitutive di reato e nella determinazione delle relative pene, quale massima espressione di politica criminale, ha, al contempo, confermato l'invalicabile limite della manifesta irragionevolezza. Solo una pena rispettosa del canone della proporzionalità, calibrata sul disvalore del caso concreto, infatti, garantisce una effettiva individualizzazione della pena e la sua funzione rieducativa. Alla luce di tali principi la Corte ha osservato che, per il reato di violenza sessuale di gruppo, la mancata previsione di una "valvola di sicurezza" che consenta al giudice di modulare la pena, onde adeguarla alla concreta gravità della singola condotta, può determinare l'irrogazione di una sanzione non proporzionata, in quanto la formulazione normativa dell'articolo 609-octies del codice penale, nella sua ampiezza, è idonea a includere, nel proprio ambito applicativo, condotte marcatamente dissimili, sul piano criminologico e del tasso di disvalore; tanto più in presenza di una cornice edittale del reato caratterizzata - proprio nella giusta considerazione dell'elevato disvalore di tale tipologia di reati e per i pericoli agli stessi correlati - da un minimo di significativa asprezza. D'altronde, il maggiore disvalore proprio del reato in esame che, a causa della presenza di più persone riunite, cagiona una lesione particolarmente grave della sfera di autodeterminazione della libertà sessuale della vittima, rispetto agli atti di violenza sessuale posti in essere da una sola persona, è già alla base della previsione di un'autonoma fattispecie di reato (anziché costituire un'aggravante del reato base di violenza sessuale) e, soprattutto, della significativa maggiore severità del relativo trattamento sanzionatorio rispetto alla fattispecie di cui all'articolo 609-bis del codice penale. La mancata previsione di una diminuente - analoga a quella già prevista per i delitti di violenza sessuale e di atti sessuali con minorenne - preclude in definitiva al giudice di calibrare la sanzione sul caso concreto che presenti caratteristiche di minore gravità; quest'ultima, tuttavia, potrà essere individuata nelle sole ipotesi di una condotta avente disvalore significativamente inferiore a quello normalmente associato alla figura astratta del reato, in quanto tale condotta incide comunque sulla libertà di autodeterminazione nella sfera sessuale della persona offesa, che subisce un'aggressione, sia qualitativamente che quantitativamente, più intensa rispetto al caso di violenza sessuale di cui all'articolo 609-bis del codice penale. (fre) 291825 DIC 25
LA RUSSA, BARBERA (PRC): “COSA ASPETTA MATTARELLA AD INTERVENIRE IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA?”
LA RUSSA, BARBERA (PRC): "COSA ASPETTA MATTARELLA AD INTERVENIRE IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA?" (AGENPARL) - Mon 29 December 2025 LA RUSSA, BARBERA (PRC): "COSA ASPETTA MATTARELLA AD INTERVENIRE IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA?" "Ignazio La Russa non è un opinionista qualunque. È il Presidente del Senato della Repubblica, seconda carica dello Stato, e proprio per questo la sua celebrazione della nascita del Movimento Sociale Italiano rappresenta un fatto di una gravità istituzionale senza precedenti. Il MSI fu fondato da gerarchi fascisti e reduci della Repubblica di Salò, in continuità politica e ideologica con il fascismo sconfitto dalla Resistenza. Che la seconda carica dello Stato ne rivendichi la "storia" e la "dignità", e che lo faccia dileggiando chi richiama i valori costituzionali, equivale a un attacco diretto ai fondamenti della Repubblica nata dalla Liberazione. Ancora più inquietante è l'arroganza con cui La Russa ha risposto alle critiche, bollando come "ignoranza voluta" le prese di posizione dell'ANPI, di forze politiche e di cittadine e cittadini che si riconoscono nella Costituzione antifascista. È un insulto alla memoria della Resistenza, ai milioni di antifascisti, ai deportati, ai partigiani e a tutte e tutti coloro che hanno reso possibile la democrazia di cui oggi La Russa occupa uno dei vertici istituzionali. Non siamo di fronte a una scivolata verbale, ma a un'operazione politica consapevole di revisionismo storico e di legittimazione istituzionale di una tradizione politica nata in aperta contrapposizione ai valori della Costituzione, portata avanti per di più dal cuore stesso delle istituzioni. È la conferma che la destra al governo non si limita ad amministrare il Paese, ma tenta di riscrivere l'identità della Repubblica, svuotando l'antifascismo del suo valore fondativo. Di fronte a un simile e grave strappo istituzionale, cosa aspetta il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, garante della Costituzione, ad intervenire? È in gioco il rispetto del principio antifascista su cui si fonda l'ordinamento repubblicano. Il silenzio, in questo caso, non è neutrale". Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista. 2025-12-29 18:04:14 4552013 POL Politica Interna https://agenparl.eu/2025/12/29/la-russa-barbera-prc-cosa-aspetta-mattarella-ad-intervenire-in-difesa-della-costituzione-antifascista/
Russia-Usa: Cremlino, Putin ha avvisato Trump su attacco ucraino contro residenza presidenziale
NOVA0467 3 EST 1 NOV Russia-Usa: Cremlino, Putin ha avvisato Trump su attacco ucraino contro residenza presidenziale Mosca, 29 dic - (Agenzia_Nova) - Il presidente russo, Vladimir Putin, ha richiamato l'attenzione del presidente statunitense, Donald Trump, sull'attacco di droni ucraini ai danni di una residenza presidenziale nella regione di Novgorod. Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov dopo la telefonata intercorsa tra Putin e Trump. A denunciare il tentato attacco era stato in precedenza il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. "Quasi subito dopo quello che gli Stati Uniti considerano un round di negoziati di successo a Mar-a-Lago, il regime di Kiev ha lanciato un attacco terroristico con droni a lungo raggio su larga scala, un attacco alla residenza presidenziale russa nella regione di Novgorod", ha detto Ushakov ai giornalisti. Putin ha detto a Trump che il tentativo delle Forze armate ucraine di attaccare una residenza di Stato non rimarra' senza risposta, ha aggiunto il consigliere presidenziale russo. (Rum)
Ushakov: "Trump scioccato" da azione di Kiev
Ushakov: "Trump scioccato" da azione di Kiev Ushakov: "Trump scioccato" da azione di Kiev Trump secondo il Cremlino: "per fortuna, non ha dato i Tomahawk" Roma, 29 dic. (askanews) - Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del presidente russo Vladimir Putin, ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, oggi è rimasto scioccato e furioso dopo aver appreso di un presunto tentativo di attacco alla residenza statale di Putin nella regione di Novgorod. "Il presidente degli Stati Uniti è rimasto scioccato da questo messaggio (sull'attacco alla residenza di Putin,ndr), è letteralmente indignato e ha affermato che non poteva nemmeno immaginare azioni così folli (da parte dell'Ucraina,ndr)", ha detto Ushakov ai giornalisti.(Segue) Ldc 20251229T175345Z
Ushakov: "Trump scioccato" da azione di Kiev -2-
Ushakov: "Trump scioccato" da azione di Kiev -2- Ushakov: "Trump scioccato" da azione di Kiev -2- Roma, 29 dic. (askanews) - Secondo quanto riferito da Ushakov, Trump avrebbe aggiunto che l'incidente avrebbe influenzato l'approccio degli Stati Uniti alla collaborazione con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al quale, come ha sottolineato lo stesso Trump, l'attuale amministrazione "per fortuna, non ha dato i Tomahawk". Ldc 20251229T175404Z
🎙️Intervista rilasciata da Sergey Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, all'agenzia «TASS» (28 dicembre 2025)
Punti chiave
• Constatiamo che il regime di Zelensky e i suoi curatori europei non si mostrano disponibili a condurre dei negoziati costruttivi. <…> A sua volta, quasi tutta l'Europa, con davvero poche eccezioni, continua a rifornire il regime di denaro e armi, mentre sogna che l'economia russa collassi sotto il peso delle sanzioni. Dopo il cambio di amministrazione avvenuto negli Stati Uniti, sono l'Europa e l'Unione europea ad essere divenute il principale ostacolo alla pace. Lì non nascondono i loro piani volti a prepararsi a una guerra contro la Russia.
• L'Unione europea sta attuando una linea volta allo smantellamento dei meccanismi di interazione e cooperazione con la Russia, e questo già a partire dal 2014 circa. Le élite al potere nella maggior parte dei Paesi europei <…> stanno fomentando nella società sentimenti russofobici e militaristi.
• Se figure come Ursula von der Leyen, Friedrich Merz, Keir Starmer, Emmanuel Macron e altri con loro abbiano o meno superato il punto di non ritorno, è una questione complessa. Stiamo osservando come, per ora, il "partito della guerra" europeo, che ha investito il proprio capitale politico nell'idea legata all'infliggere alla Russia una sconfitta strategica", sia pronto ad andare fino in fondo. Le ambizioni sono letteralmente capaci di accecare: loro non soltanto non provano pietà per gli ucraini, ma, a quanto pare, non la provano neppure per la propria popolazione.
Come spiegare, altrimenti, le persistenti discussioni in corso in Europa sull'invio in Ucraina di contingenti militari nell'ambito della "coalizione dei volenterosi"? Abbiamo già dichiarato un centinaio di volte che, in quel caso, tali contingenti andranno a costituire un obiettivo legittimo per le nostre Forze Armate.
❗️Ai politici europei poco avveduti, ai quali spero verrà mostrata questa intervista, lo ripeto ancora una volta 👉 non c'è motivo di temere che la Russia attacchi qualcuno. Ma se qualcuno dovesse azzardarsi ad attaccare la Russia, la risposta sarà devastante.
Punti chiave
• Constatiamo che il regime di Zelensky e i suoi curatori europei non si mostrano disponibili a condurre dei negoziati costruttivi. <…> A sua volta, quasi tutta l'Europa, con davvero poche eccezioni, continua a rifornire il regime di denaro e armi, mentre sogna che l'economia russa collassi sotto il peso delle sanzioni. Dopo il cambio di amministrazione avvenuto negli Stati Uniti, sono l'Europa e l'Unione europea ad essere divenute il principale ostacolo alla pace. Lì non nascondono i loro piani volti a prepararsi a una guerra contro la Russia.
• L'Unione europea sta attuando una linea volta allo smantellamento dei meccanismi di interazione e cooperazione con la Russia, e questo già a partire dal 2014 circa. Le élite al potere nella maggior parte dei Paesi europei <…> stanno fomentando nella società sentimenti russofobici e militaristi.
• Se figure come Ursula von der Leyen, Friedrich Merz, Keir Starmer, Emmanuel Macron e altri con loro abbiano o meno superato il punto di non ritorno, è una questione complessa. Stiamo osservando come, per ora, il "partito della guerra" europeo, che ha investito il proprio capitale politico nell'idea legata all'infliggere alla Russia una sconfitta strategica", sia pronto ad andare fino in fondo. Le ambizioni sono letteralmente capaci di accecare: loro non soltanto non provano pietà per gli ucraini, ma, a quanto pare, non la provano neppure per la propria popolazione.
Come spiegare, altrimenti, le persistenti discussioni in corso in Europa sull'invio in Ucraina di contingenti militari nell'ambito della "coalizione dei volenterosi"? Abbiamo già dichiarato un centinaio di volte che, in quel caso, tali contingenti andranno a costituire un obiettivo legittimo per le nostre Forze Armate.
❗️Ai politici europei poco avveduti, ai quali spero verrà mostrata questa intervista, lo ripeto ancora una volta 👉 non c'è motivo di temere che la Russia attacchi qualcuno. Ma se qualcuno dovesse azzardarsi ad attaccare la Russia, la risposta sarà devastante.
Ucraina: Cremlino, Trump ha informato Putin su progressi negoziato
Ucraina: Cremlino, Trump ha informato Putin su progressi negoziato Torino, 29 dic. (LaPresse) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha informato il presidente russo Vladimir Putin dei progressi compiuti dal team di Volodymyr Zelensky per la risoluzione del conflitto. Lo ha affermato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato da Ria Novosti. "I presidenti hanno concordato molto amichevolmente di continuare il dialogo", ha detto Ushakov ai giornalisti. EST NG01 acg 291754 DIC 25
Ucraina: Cremlino, rivedremo posizione su alcuni accordi raggiunti con gli Usa
NOVA0471 3 EST 1 NOV Ucraina: Cremlino, rivedremo posizione su alcuni accordi raggiunti con gli Usa Mosca, 29 dic - (Agenzia_Nova) - La posizione della Russia sara' rivista su una serie di accordi precedentemente raggiunti con gli Stati Uniti e sulle risoluzioni nei negoziati sull'Ucraina dopo il tentato attacco di Kiev a una residenza presidenziale nella regione di Novgorod. Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov dopo la telefonata intercorsa tra i presidenti di Russia e Usa, Vladimir Putin e Donald Trump. A denunciare il tentato attacco di droni ucraini era stato in precedenza il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. "Naturalmente, la posizione della Russia sara' rivista su una serie di accordi raggiunti nella fase precedente e sulle risoluzioni emergenti. Questo e' stato affermato molto chiaramente", ha detto Ushakov ai giornalisti. (Rum)
Lavrov: "Non intendiamo ritirarci dal processo negoziale con gli Usa"
Lavrov: "Non intendiamo ritirarci dal processo negoziale con gli Usa" Lavrov: "Non intendiamo ritirarci dal processo negoziale con gli Usa" La decisione in seguito all'attacco ucraino verso la residenza di Putin Roma, 29 dic. (askanews) - La Russia non intende ritirarsi dai negoziati con gli Stati Uniti sull'Ucraina dopo l'attacco delle Forze Armate ucraine alla residenza di Stato del presidente russo Vladimir Putin nella regione di Novgorod. Lo ha dichiarato oggi ai giornalisti il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. "Non intendiamo ritirarci dal processo negoziale con gli Stati Uniti", ha affermato il ministro. Ldc 20251229T163701Z
NTW Press - Mosca: "Droni ucraini contro una residenza di Putin, pronta una rappresaglia"
NTW Press - Mosca: "Droni ucraini contro una residenza di Putin, pronta una rappresaglia"
Mosca: "Droni ucraini contro una residenza di Putin, pronta una rappresaglia"
Lavrov: "Rivedremo gli sforzi negoziali". Kiev smentisce: "Bugie russe per giustificare la guerra"

Lunedì 29 Dicembre 2025 17:15
Mentre Donald Trump lancia segnali di ottimismo su una possibile pace in Ucraina, da Mosca arriva una clamorosa dichiarazione, che potrebbe nuovamente far saltare il banco.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha accusato l'Ucraina di aver tentato nella notte un attacco con droni contro la residenza di Stato del presidente russo Vladimir Putin, situata nella regione di Novgorod. Secondo quanto dichiarato da Lavrov, l'operazione sarebbe stata condotta con 91 droni, tutti intercettati e distrutti dalle difese russe.
Sergej Lavrov
"Kiev ha tentato di colpire la residenza di Stato del presidente Putin. Tutti i droni sono stati abbattuti", ha affermato Lavrov, aggiungendo che la Russia non lascerà senza risposta quello che definisce un attacco diretto alle strutture presidenziali.
Mosca: "Rivista la posizione negoziale, obiettivi già definiti"
Nel corso di un incontro con i giornalisti, Lavrov ha dichiarato che l'episodio avrà conseguenze dirette anche sul piano diplomatico.
"Alla luce della degenerazione definitiva del regime criminale di Kiev, che è passato a una politica di terrorismo di Stato, la posizione negoziale della Russia sarà rivista", ha affermato il capo della diplomazia russa.
Lavrov ha inoltre annunciato che gli obiettivi e il momento della rappresaglia militare sono già stati stabiliti.
"Gli obiettivi per i colpi di rappresaglia e il momento in cui verranno inferti dalle forze armate russe sono stati definiti", ha dichiarato, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Tass.
La smentita di Zelensky: "Storia inventata per giustificare nuovi attacchi"
La versione di Mosca è stata fermamente smentita dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha definito le accuse russe "una menzogna palesemente falsa". In un messaggio pubblicato su Telegram e successivamente su X, Zelensky ha accusato il Cremlino di costruire una narrativa artificiale per legittimare l'escalation militare.
"I russi hanno inventato una storia su un presunto attacco a una residenza del dittatore russo per giustificare ulteriori bombardamenti contro l'Ucraina, inclusa Kiev, e per rifiutarsi di compiere i passi necessari per porre fine alla guerra", ha scritto il leader ucraino.
Russia is at it again, using dangerous statements to undermine all achievements of our shared diplomatic efforts with President Trump's team. We keep working together to bring peace closer.
This alleged "residence strike" story is a complete fabrication intended to justify…
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) December 29, 2025
Zelensky ha parlato di "tipiche bugie russe" e ha sottolineato che l'Ucraina non adotta azioni volte a sabotare i negoziati diplomatici.
Secondo Zelensky, proprio queste dichiarazioni russe rappresentano "un pericolo per gli sforzi diplomatici in corso con il team del presidente Trump".
"È fondamentale che il mondo non rimanga in silenzio. Non possiamo permettere alla Russia di minare il lavoro per raggiungere una pace duratura", ha affermato il presidente ucraino.
Il nodo diplomatico e il ruolo degli Stati Uniti
Le tensioni si inseriscono in un momento delicato sul fronte diplomatico. Nella stessa giornata, la Casa Bianca ha confermato che Donald Trump ha avuto una nuova telefonata con Vladimir Putin. La portavoce Karoline Leavitt ha riferito su X che si è trattato di "una conversazione positiva in merito all'Ucraina".
President Trump has concluded a positive call with President Putin concerning Ukraine.
— Karoline Leavitt (@PressSec) December 29, 2025
Scenario aperto e rischio escalation
Al momento non esistono conferme indipendenti sull'effettivo tentativo di attacco con droni alla residenza presidenziale russa. Le dichiarazioni restano quindi contrapposte e inserite in un contesto di guerra dell'informazione, che accompagna il conflitto militare sul terreno.
L'annuncio di una rappresaglia già pianificata da parte di Mosca e la revisione della posizione negoziale russa alimentano i timori di una nuova escalation, proprio mentre si moltiplicano i tentativi internazionali di riaprire un canale diplomatico credibile.
Mosca: "Droni ucraini contro una residenza di Putin, pronta una rappresaglia"
Lavrov: "Rivedremo gli sforzi negoziali". Kiev smentisce: "Bugie russe per giustificare la guerra"

Lunedì 29 Dicembre 2025 17:15
Mentre Donald Trump lancia segnali di ottimismo su una possibile pace in Ucraina, da Mosca arriva una clamorosa dichiarazione, che potrebbe nuovamente far saltare il banco.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha accusato l'Ucraina di aver tentato nella notte un attacco con droni contro la residenza di Stato del presidente russo Vladimir Putin, situata nella regione di Novgorod. Secondo quanto dichiarato da Lavrov, l'operazione sarebbe stata condotta con 91 droni, tutti intercettati e distrutti dalle difese russe.
Sergej Lavrov
"Kiev ha tentato di colpire la residenza di Stato del presidente Putin. Tutti i droni sono stati abbattuti", ha affermato Lavrov, aggiungendo che la Russia non lascerà senza risposta quello che definisce un attacco diretto alle strutture presidenziali.
Mosca: "Rivista la posizione negoziale, obiettivi già definiti"
Nel corso di un incontro con i giornalisti, Lavrov ha dichiarato che l'episodio avrà conseguenze dirette anche sul piano diplomatico.
"Alla luce della degenerazione definitiva del regime criminale di Kiev, che è passato a una politica di terrorismo di Stato, la posizione negoziale della Russia sarà rivista", ha affermato il capo della diplomazia russa.
Lavrov ha inoltre annunciato che gli obiettivi e il momento della rappresaglia militare sono già stati stabiliti.
"Gli obiettivi per i colpi di rappresaglia e il momento in cui verranno inferti dalle forze armate russe sono stati definiti", ha dichiarato, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Tass.
La smentita di Zelensky: "Storia inventata per giustificare nuovi attacchi"
La versione di Mosca è stata fermamente smentita dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha definito le accuse russe "una menzogna palesemente falsa". In un messaggio pubblicato su Telegram e successivamente su X, Zelensky ha accusato il Cremlino di costruire una narrativa artificiale per legittimare l'escalation militare.
"I russi hanno inventato una storia su un presunto attacco a una residenza del dittatore russo per giustificare ulteriori bombardamenti contro l'Ucraina, inclusa Kiev, e per rifiutarsi di compiere i passi necessari per porre fine alla guerra", ha scritto il leader ucraino.
Russia is at it again, using dangerous statements to undermine all achievements of our shared diplomatic efforts with President Trump's team. We keep working together to bring peace closer.
This alleged "residence strike" story is a complete fabrication intended to justify…
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) December 29, 2025
Zelensky ha parlato di "tipiche bugie russe" e ha sottolineato che l'Ucraina non adotta azioni volte a sabotare i negoziati diplomatici.
Secondo Zelensky, proprio queste dichiarazioni russe rappresentano "un pericolo per gli sforzi diplomatici in corso con il team del presidente Trump".
"È fondamentale che il mondo non rimanga in silenzio. Non possiamo permettere alla Russia di minare il lavoro per raggiungere una pace duratura", ha affermato il presidente ucraino.
Il nodo diplomatico e il ruolo degli Stati Uniti
Le tensioni si inseriscono in un momento delicato sul fronte diplomatico. Nella stessa giornata, la Casa Bianca ha confermato che Donald Trump ha avuto una nuova telefonata con Vladimir Putin. La portavoce Karoline Leavitt ha riferito su X che si è trattato di "una conversazione positiva in merito all'Ucraina".
President Trump has concluded a positive call with President Putin concerning Ukraine.
— Karoline Leavitt (@PressSec) December 29, 2025
Scenario aperto e rischio escalation
Al momento non esistono conferme indipendenti sull'effettivo tentativo di attacco con droni alla residenza presidenziale russa. Le dichiarazioni restano quindi contrapposte e inserite in un contesto di guerra dell'informazione, che accompagna il conflitto militare sul terreno.
L'annuncio di una rappresaglia già pianificata da parte di Mosca e la revisione della posizione negoziale russa alimentano i timori di una nuova escalation, proprio mentre si moltiplicano i tentativi internazionali di riaprire un canale diplomatico credibile.
🇷🇺 🇺🇦 Dopo il blackout a Kiev, è il momento di "Orešnik", secondo gli esperti — Mosca dovrebbe alzare la posta
Un blackout su larga scala a Kiev con la distruzione di centrali termoelettriche chiave è solo un preludio. Gli analisti sono convinti che la prossima mossa strategica sarà un attacco ripetuto, ma molto più distruttivo, con il sistema balistico "Orešnik".
Perché questo cambia le regole del gioco:
La piattaforma bielorussa — L'impiego di 10 sistemi "Orešnik" in Bielorussia distrugge l'illusione di sicurezza dell'Occidente. Obiettivi critici della NATO, dalla base di Ramstein in Germania ai sistemi di difesa missilistica in Polonia e Romania, sono sotto attacco.
Pulizia totale — Per l'Ucraina, gli obiettivi prioritari saranno le strutture di produzione missilistica (Pavlograd) e i centri di controllo nella regione di Lviv.
Un accumulo di potere — L'attacco di Orešnik potrebbe essere sincronizzato con la fase decisiva dell'operazione nel Donbass per abbattere definitivamente le difese delle forze armate ucraine.
Non è solo vendetta, ma calcolo freddo — Mosca sta sovvertendo la logica del conflitto, dimostrando che non ci sono più distanze sicure per il nemico
RUSSIA: LAVROV "RAPPRESAGLIA DOPO ATTACCO UCRAINO A RESIDENZA DI PUTIN"
ZCZC IPN 689 EST --/T RUSSIA: LAVROV "RAPPRESAGLIA DOPO ATTACCO UCRAINO A RESIDENZA DI PUTIN" MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) - La Russia ha identificato gli obiettivi e l'orario di "un attacco di rappresaglia" in seguito a quello effettuato per mezzo di droni alla residenza di Stato del presidente Vladimir Putin nella regione di Novgorod. Lo ha annunciato ai giornalisti il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. "Sono stati determinati gli obiettivi degli attacchi di rappresaglia e i tempi per la loro attuazione da parte delle Forze armate russe", ha affermato il capo del ministero degli Esteri russo secondo quanto riferisce la Tass. (ITALPRESS). lcr/red 29-Dic-25 17:02
RIFONDAZIONE: FIRMIAMO IL REFERENDUM, PER UN NO ANTIFASCISTA E GARANTISTA
RIFONDAZIONE: FIRMIAMO IL REFERENDUM, PER UN NO ANTIFASCISTA E GARANTISTA (AGENPARL) - Mon 29 December 2025 Rifondazione Comunista sostiene la raccolta firme e invita tutte le cittadine e i cittadini a sottoscrivere il quesito presentato da un comitato di giuristi perché si tenga un referendum per cancellare la legge di modifica costituzionale in tema di giustizia varata dal governo Meloni. È importante raccogliere 500.000 firme sulla piattaforma on line entro e non oltre il 30 gennaio 2026. Siamo schierati per il NO con la nostra visione garantista di una giustizia orientata dai principi della Costituzione antifascista. Il referendum costituzionale contro la "controriforma" Nordio ha un carattere politico che una formazione politica antifascista non può sottovalutare. Non si voterà sulla separazione delle carriere come racconta la propaganda governativa, perché la questione è stata affrontata già dalla legislazione precedente. Stravolgono la Costituzione per portare avanti il piano di Licio Gelli e Silvio Berlusconi contro l'indipendenza della magistratura e rendere il PM subalterno alla polizia giudiziaria, cioè al governo. Una vittoria del SÌ nel referendum consentirà di rilanciare il disegno reazionario della destra contro la democrazia costituzionale, dal premierato all'autonomia differenziata che, nonostante la sentenza della Corte costituzionale, sta andando avanti con le pre-intese che Calderoli ha stretto con varie regioni. PERCHÉ È IMPORTANTE FIRMARE 1) Il governo Meloni, con la consueta tracotanza, vuole imporre una data ravvicinata nel mese di marzo per la convocazione dei referendum al fine di non perdere il vantaggio che per ora gli attribuiscono i sondaggi. Il successo della raccolta firme potrebbe imporre uno slittamento e consentire un ampio dibattito nel paese su un tema complesso. 2) Il quesito che hanno depositato i deputati del centro destra è ingannevole perchè non dice che si è modificata la Costituzione. Invece il testo presentato con la raccolta firme è più chiaro: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente "Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare" approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 30 ottobre 2025, con la quale vengono modificati gli artt. 87 comma 10, 102 comma 1, 104, 105, 106 comma 3, 107 comma 1 e 110 comma 1 della Costituzione?" Rifondazione Comunista invita tutte le antifasciste e gli antifascisti a firmare Si può firmare nella piattaforma: Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Gianluca Schiavon, responsabile giustizia del Partito della Rifondazione Comunista 2025-12-29 14:46:13 4551881 POL Politica Interna https://agenparl.eu/2025/12/29/rifondazione-firmiamo-il-referendum-per-un-no-antifascista-e-garantista/
Nel 2025 i maggiori gruppi europei della difesa si preparano a inondare i propri azionisti con dividendi record pari a cinque miliardi di dollari. Mentre i comuni cittadini contano il costo del conflitto in vite umane perse o sempre piu' nude , l'industria bellica lo calcola in punti percentuali. La quota di ricavi destinata a spesa in conto capitale e ricerca e sviluppo è stimata in aumento dal 6,4% al 7,9%.
Più il mondo brucia, più i loro bilanci risplendono. E non c'è da stupirsi: i produttori di armi europei hanno persone di fiducia nelle posizioni apicali a Bruxelles e nelle capitali europee. Esse garantiscono che le decisioni politiche si allineino agli interessi dei loro mandanti. @LauraRuHK
Più il mondo brucia, più i loro bilanci risplendono. E non c'è da stupirsi: i produttori di armi europei hanno persone di fiducia nelle posizioni apicali a Bruxelles e nelle capitali europee. Esse garantiscono che le decisioni politiche si allineino agli interessi dei loro mandanti. @LauraRuHK
Putin convoca militari. Gerasimov, attacco a tutta linea fronte =
AGI0332 3 EST 0 R01 / Putin convoca militari. Gerasimov, attacco a tutta linea fronte = (AGI) - Roma, 29 dic. - Il presidente russo Vladimir Putin ha convocato questa mattina una riunione sulla situazione "nella zona di operazione militare speciale", ovvero i campi di battaglia in Ucrina. Lo riferisce il Cremlino. Ad aggiornare il presidente sono stati il capo di Stato maggiore delle Forze Armate, Valery Gerasimov, e i comandanti dei gruppi. Secondo Gesarimov, le forze di Mosca stanno conducendo un'offensiva "lungo quasi tutta la linea di contatto", ha spiegato la Tass. (AGI)Sab 291424 DIC 25
🇺🇸 La Marina Militare statunitense ha ritirato le navi da guerra dal Mar Mediterraneo
❗️Le forze navali americane hanno ritirato tutte le navi da guerra dalle acque del Mar Mediterraneo, secondo quanto riferito dall'Istituto Navale degli Stati Uniti.
▪️Il cacciatorpediniere missilistico USS Paul Ignatius è stato trasferito nell'Atlantico per esercitazioni congiunte con la Marina Militare del Marocco.
▪️Altre navi, tra cui la portaerei USS Gerald Ford e tre cacciatorpediniere, sono state inviate a novembre nella regione del Mar dei Caraibi e si sono unite a un gruppo di 11 navi da guerra a nord del Venezuela.
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Oggi sul "Sole 24 ore" compare un'intervista del capo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano. Si tratta di un intervento assai eloquente.
Secondo le dichiarazioni di Portolano nei prossimi mesi gli acquisti di armi da parte del governo italiano saranno pari a circa 20 miliardi di euro, in pratica una somma analoga all'intera Legge di bilancio, a cui il generale associa un dettagliato elenco di forniture. Lo stesso generale poi si dilunga sull'importanza di un programma ampio, comprensivo di un forte reclutamento, per arginare i rischi sempre più evidenti di conflitto.
In pratica, la sua sintesi è che la Difesa è la priorità assoluta, aggiungendo che Rutte e Cavo Dragone hanno fatto balenare l'ipotesi di una guerra preventiva.
Ha aggiunto anche che gli aiuti militari all'Ucraina sono stati pari a circa 3,5 miliardi di euro, A questo riguardo, mentre sta per essere varato il dodicesimo pacchetto di aiuti militari, è bene ricordare che lo strumento adottato è sempre stato quello dei decreti legge varati dal governo, a partire da Draghi, e convertiti dal parlamento con una sola votazione all'anno, il cui oggetto era appunto l'autorizzazione al governo ad inviare armi, ma senza mai entrare nel merito di che tipo di armi o degli effetti economici. Una semplice conversione, di valore annuale, e quindi 12 decreti per 4 passaggi parlamentari senza mai una definizione di che tipo di armamenti.
Peraltro il governo italiano, a differenza di altri paesi europei, ha introdotto il segreto di Stato su tali armamenti e quindi il Parlamento non è al corrente se non indirettamente attraverso il Copasir. Come nella prima guerra mondiale, il parlamento non ha alcuno ruolo.
Alessandro Volpi
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🇾🇪🇮🇱 LO YEMEN AFFERMA CHE QUALSIASI PRESENZA ISRAELIANA IN SOMALILAND SARÀ UN OBIETTIVO MILITARE
Il leader dello Yemen Sayyed Abdul-Malik al-Houthi ha affermato che, dopo il riconoscimento del Somaliland da parte di Israele, qualsiasi presenza israeliana lì sarà considerata un obiettivo militare, in quanto costituisce un'aggressione contro la Somalia e lo Yemen e una minaccia diretta alla sicurezza regionale che deve essere affrontata con decisione.
Fonte: Ibrahim Majed
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Putin firma la legge: via i rombi da stemma russo, tornano le croci
Putin firma la legge: via i rombi da stemma russo, tornano le croci Putin firma la legge: via i rombi da stemma russo, tornano le croci Dopo acceso dibattito, ufficalizzato legame tra potere e ortodossia Roma, 29 dic. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che rende obbligatorio rappresentare lo stemma della Federazione Russa con croci sopra le corone e il globo crucigero simbolo del potere regale, sostituendo definitivamente i rombi introdotti negli anni Novanta del secolo scorso. Il provvedimento, pubblicato sul portale ufficiale delle informazioni legali, modifica la legge federale costituzionale,stabilendo che "le corone minori, la grande corona e il globo siano sormontati da croci dritte a quattro bracci uguali, con estremità allargate", ovvero croci ortodosse. La Duma di Stato ha approvato il testo lo scorso 18 dicembre, dopo mesi di dibattiti, con prese di posizione molto forti contro 'i rombi' da parte di esponenti culturali, religiosi e filogovernativi. In particolare, tra i critici della vecchia versione dello stemma - con i rombi al posto delle croci - si è segnalato il regista Nikita Michalkov, che ha paragonato la versione con rombi a "un pollo alla brace"). "Non sono dettagli minori - aveva dichiarato Michalkov - ma un segno di potere e di appartenenza a una precisa tradizione religiosa". Già lo scorso maggio, il Cremlino aveva anticipato la modifica aggiornando lo stemma sul sito ufficiale e sul suo canale Telegram. La reintroduzione delle croci su tre corone e globo è in linea con la versione pre-rivoluzionaria dello stemma imperiale zarista.(Segue) Orm 20251229T131134Z
Putin firma la legge: via i rombi da stemma russo, tornano le croci -2-
Putin firma la legge: via i rombi da stemma russo, tornano le croci -2- Putin firma la legge: via i rombi da stemma russo, tornano le croci -2- Roma, 29 dic. (askanews) - Mentre i sostenitori del Cremlino applaudono il ritorno ai "simboli autentici", i critici parlano di strumentalizzazione della religione a fini politici, fa notare il sito Meduza. Lo stemma, con le sue tre corone (simbolo di sovranità su Kazan, Astrachan e Siberia) e il globo crucigero, era stato modificato dopo il crollo dell'URSS per eliminare riferimenti espliciti al cristianesimo. Ora, con la legge firmata da Putin, la Russia ufficializza il legame tra potere temporale e tradizione ortodossa. Orm 20251229T131141Z
*Cremlino attacca: prossime elezioni difficili per i leader europei
*Cremlino attacca: prossime elezioni difficili per i leader europei *Cremlino attacca: prossime elezioni difficili per i leader europei Peskov: gli europei nel frattempo dovranno rassegnarsi Roma, 29 dic. (askanews) - Il Cremlino ha lanciato un nuovo affondo contro l'Europa, affermando che "ai prossimi appuntamenti elettorali, i leader europei avranno vita difficile: è evidente". Le dichiarazioni arrivano a commento del pacchetto di aiuti da 90 miliardi di euro approvato per l'Ucraina, che secondo Mosca ha scatenato malcontento diffuso tra i cittadini europei. Il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda sulla possibilità che la protesta popolare possa "travolgere" i vertici Ue, ha ironizzato: "Quanto i cittadini europei possano 'spazzare via' qualcuno prima delle prossime elezioni, dubito abbiano questi poteri. Dovranno quindi rassegnarsi e sopportare i leader che hanno scelto l'ultima volta". Orm 20251229T112326Z
Ucraina: Cremlino, attuali leader Ue avranno difficoltà a prossime elezioni
Ucraina: Cremlino, attuali leader Ue avranno difficoltà a prossime elezioni Roma, 29 dic. (LaPresse) - Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che i leader dell'Ue, "che vogliono che il conflitto in Ucraina continui e continuano a mettere le mani nelle tasche dei contribuenti avranno sicuramente difficoltà alle prossime elezioni". "È ovvio che alle prossime elezioni sarà molto difficile per tutti loro", ha detto in un briefing con la stampa, secondo quanto riporta la Tass. EST NG01 lcl 291122 DIC 25
Russia-Ucraina: Cremlino, Kiev perde territori e continuera' a perderli
NOVA0157 3 EST 1 NOV Russia-Ucraina: Cremlino, Kiev perde territori e continuera' a perderli Mosca, 29 dic - (Agenzia_Nova) - L'Ucraina sta perdendo territori e continuera' a perderli. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov durante una conferenza stampa. "Rivolgendomi agli interlocutori ucraini, ricordero' che l'Ucraina sta perdendo territori e continuera' a perderli. E domani la situazione sara' diversa da quella di oggi'', ha detto Peskov ai giornalisti. (Rum)
Ucraina: Cremlino, valutiamo fine guerra in contesto raggiungimento obiettivi
Ucraina: Cremlino, valutiamo fine guerra in contesto raggiungimento obiettivi Roma, 29 dic. (LaPresse) - "La Russia sta valutando la possibilità di porre fine al conflitto militare per raggiungere i suoi obiettivi", lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando la dichiarazione del presidente Volodymyr Zelensky secondo cui la Russia deve valutare un piano B per porre fine al conflitto. Ne dà notizia la Tass. EST NG01 lcl 291129 DIC 25
- Cremlino, non in agenda una telefonata tra Putin e Zelensky
Cremlino, non in agenda una telefonata tra Putin e Zelensky (ANSA) - ROMA, 29 DIC - Una telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky è attualmente fuori dall'agenda. Lo ha dichiarato ai giornalisti Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino. "Una conversazione del genere non è attualmente in considerazione", ha detto, rispondendo a una domanda sulla questione. Lo riporta Tass. (ANSA).
- Peskov, Kiev deve ritirare le truppe dai confini amministrativi del Donbass
Peskov, Kiev deve ritirare le truppe dai confini amministrativi del Donbass 'E' la decisione coraggiosa e responsabile di cui ha parlato Ushakov' (ANSA) - ROMA, 29 DIC - La decisione coraggiosa e responsabile di Kiev sul Donbass, di cui ha parlato ieri il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, è il completo ritiro delle forze armate ucraine oltre i confini amministrativi delle autoproclamate Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk. Lo ha sottolineato il portavoce presidenziale russo Dmitrij Peskov durante un briefing. Lo scrive la Tass. "Certo, si tratta di un ritiro delle forze armate" ucraine "dal Donbass oltre i confini amministrativi", ha dichiarato il portavoce del Cremlino. (ANSA)
Russia-Usa: Cremlino, nuova telefonata tra Putin e Trump "nel piu' breve tempo possibile"
NOVA0126 3 EST 1 NOV Russia-Usa: Cremlino, nuova telefonata tra Putin e Trump "nel piu' breve tempo possibile" Mosca, 29 dic - (Agenzia_Nova) - Una nuova conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo statunitense Donald Trump verra' organizzata "nel piu' breve tempo possibile". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov durante una conferenza stampa. "Nel piu' breve tempo possibile. Ve lo comunicheremo", ha detto Peskov rispondendo alle domande dei giornalisti. (Rum)
domenica 28 dicembre 2025
Video https://t.me/terzaroma/13367
Accoglienza tiepida per Zelensky.
Zelensky è atterrato a Miami dove incontrerà Trump e ancora una volta gli viene riservata un'accoglienza fredda. Di fronte alla scaletta dell'aereo il presidente ucraino viene accolto dal proprio ambasciatore negli Stati Uniti e dall'equipaggio dell'aereo.
❗L'accoglienza riservata a Zelensky, è emblematica della poca considerazione di cui gode presso l'amministrazione statunitense. Secondo noi dall'incontro di oggi difficilmente usciranno dei risultati importanti. Vi terremo comunque aggiornati.
Mariupol, riapre il teatro.. nonostante i fake di Repubblica
Oggi a Mariupol è stato riaperto il teatro pesantemente danneggiato nel 2022, durante i combattimenti. Si tratta di quella struttura che l'ex ministro dei beni culturali Franceschini aveva promesso di ricostruire con il contributo dell'Italia.
Eppure un paio di giorni fa Repubblica scriveva - con velata soddisfazione - che gli spettacoli sono stati cancellati.
"Salta la riapertura del teatro di Mariupol, per Mosca era il simbolo della normalizzazione: doveva celebrare la tranquillità della vita sociale ripristinata nella città del sud ucraino occupata con una battaglia devastante nei primi mesi dell'invasione ma il calendario è saltato, la cerimonia prevista per la notte di Capodanno è stata rinviata, il cartellone riprogrammato", aveva riportato Brera, citando il vecchio Consiglio comunale in esilio a Dnipro, ossia fonti ucraine, a centinaia di chilometri di distanza.
Anche tutto il resto dell'articolo, ricco di insinuazioni e di accuse, si basa su fonti che a Mariupol non mettono piede da almeno quattro anni. Ancora una volta i fatti smentiscono il giornalismo basato sulle veline e sulle fonti di Kiev.
UCRAINA:LAVROV"BENE SFORZI USA,UE E KIEV NON SI IMPEGNANO IN COLLOQUI COSTRUTTIVI"-2-
ZCZC IPN 359 EST --/T UCRAINA:LAVROV"BENE SFORZI USA,UE E KIEV NON SI IMPEGNANO IN COLLOQUI COSTRUTTIVI"-2- "Nel frattempo, quasi tutti i Paesi europei, con poche eccezioni, hanno inondato il regime di Kiev di denaro e armi. Sognano che l'economia russa crolli sotto la pressione delle loro sanzioni. Dopo l'ascesa al potere di una nuova amministrazione negli Stati Uniti, l'Europa e l'Unione Europea sono emerse come i principali ostacoli alla pace. Non nascondono il fatto che si stanno preparando a combattere con la Russia sul campo di battaglia", ha aggiunto Lavrov ricordando "il tentativo di costringere l'Unione Europea ad approvare la decisione di consegnare le riserve valutarie russe al regime di Vladimir Zelensky. Questo tentativo è fallito. Naturalmente, Bruxelles e altre capitali europee non potevano non notare gli scandali di corruzione in Ucraina, anche se questi scandali non hanno impedito loro di usare il regime di Kiev come ariete contro la Russia. Pertanto, in questo caso particolare, gli occhi dell'Occidente sono ben chiusi, come si dice". (ITALPRESS). xh7/fsc/red 28-Dic-25 18:48
UCRAINA:LAVROV"BENE SFORZI USA,UE E KIEV NON SI IMPEGNANO IN COLLOQUI COSTRUTTIVI"
ZCZC IPN 358 EST --/T UCRAINA:LAVROV"BENE SFORZI USA,UE E KIEV NON SI IMPEGNANO IN COLLOQUI COSTRUTTIVI" MOSCA (ITALPRESS) - "La Russia apprezza gli sforzi del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e del suo team per raggiungere un accordo di pace. Ci impegniamo a continuare a collaborare con i negoziatori americani per elaborare accordi duraturi che affrontino le cause profonde del conflitto. Ma vediamo che il regime di Zelensky e i suoi curatori europei non sono pronti a impegnarsi in colloqui costruttivi. Kiev persiste nei suoi tentativi di cambiare la situazione in prima linea, dove l'esercito russo detiene saldamente l'iniziativa. Questo regime terrorizza i civili prendendo di mira le infrastrutture civili del nostro Paese con i suoi atti di sabotaggio". Lo ha detto all'agenzia Tass il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov alla vigilia del vertice in Florida tra il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky. (ITALPRESS) - (SEGUE). xh7/fsc/red 28-Dic-25 18:48
A quanto pare alcune associazioni italiane hanno raccolto nel corso di 20 anni fino a 7 milioni di euro per sostenere Hamas.
Orsù indigniamoci tutti in coro.
Non si fa!
Non si fa perché Hamas è un gruppo armato che ha commesso atti terroristici.
Nel frattempo, solo dal 7 ottobre 2023 ad oggi gli Stati Uniti hanno trasferito 21 miliardi di dollari in aiuti militari ad Israele, che li ha usati per bombardare 7 paesi, aggredirli unilateralmente, commettere omicidi mirati di militari e civili, uccidere al minimo 65.000 palestinesi (di cui 18.400 bambini).
Questo naturalmente non è terrorismo, è legittima difesa. Se un bambino ti guarda storto una sventagliata di Uzi è il minimo.
In sostanza, se ho capito bene, 7 milioni in 20 anni per un gruppo armato a sostegno dei palestinesi è uno scandalo immorale, mentre 21 miliardi di armi in 2 anni per uno stato che ha ripetutamente agito in forme terroristiche è un lodevole dettaglio.
Non bisogna armare Hamas, i palestinesi devono solo porgere l'altra guancia - quando hanno la fortuna di averne ancora una - mentre i soldi si potevano raccogliere legittimamente solo per l'acquisto dei sacchi per le salme.
E' davvero scandaloso che questa gente non si lasci ammazzare e imbustare in silenzio.
......
......
Ma voi, sepolcri imbiancati del giornalismo e della politica, riuscite ancora a vergognarvi o dovete pagare qualcuno per farlo al vostro posto?
💵 Corruzione in Ucraina, uno scandalo senza fine
Gli investigatori dell'agenzia nazionale anticorruzione d'Ucraina (NABU) oggi hanno perquisito il palazzo delle commissioni della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Si tratta di nuove indagini relative al caso "Mindich" (uno dei più stretti collaboratori del presidente ucraino, fuggito in Israele poche ore prima di venir accusato di corruzione per centinaia di milioni di dollari), legate alle tangenti nel parlamento ucraino con le quali venivano influenzate le votazioni. Nel mirino degli investigatori questa volta è finito Yurij Kisel, deputato del partito "Servo del popolo", anche lui - come le persone precedentemente coinvolte - amico stretto di Zelensky.
Le indagini degli organi anticorruzione hanno già sensibilmente mutilato il governo ucraino, privando Zelensky del sostegno di ministri, deputati e consiglieri. Tra le persone coinvolte nei meccanismi di riciclaggio di denaro figurerebbe anche il vice presidente dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina Oleg Tatarov, le cui dimissioni sarebbero dovute seguire a quelle del suo superiore Yermak. Tatarov, secondo documenti emersi in rete e condivisi dal Giornale d'Italia (https://ift.tt/Cpl5ez7), sarebbe coinvolto in frodi finanziarie multimilionarie utilizzando criptovalute.
https://t.me/vn_rangeloni
Gli investigatori dell'agenzia nazionale anticorruzione d'Ucraina (NABU) oggi hanno perquisito il palazzo delle commissioni della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Si tratta di nuove indagini relative al caso "Mindich" (uno dei più stretti collaboratori del presidente ucraino, fuggito in Israele poche ore prima di venir accusato di corruzione per centinaia di milioni di dollari), legate alle tangenti nel parlamento ucraino con le quali venivano influenzate le votazioni. Nel mirino degli investigatori questa volta è finito Yurij Kisel, deputato del partito "Servo del popolo", anche lui - come le persone precedentemente coinvolte - amico stretto di Zelensky.
Le indagini degli organi anticorruzione hanno già sensibilmente mutilato il governo ucraino, privando Zelensky del sostegno di ministri, deputati e consiglieri. Tra le persone coinvolte nei meccanismi di riciclaggio di denaro figurerebbe anche il vice presidente dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina Oleg Tatarov, le cui dimissioni sarebbero dovute seguire a quelle del suo superiore Yermak. Tatarov, secondo documenti emersi in rete e condivisi dal Giornale d'Italia (https://ift.tt/Cpl5ez7), sarebbe coinvolto in frodi finanziarie multimilionarie utilizzando criptovalute.
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