Ha perso un occhio per un lacrimogeno 'individuare il responsabile'
Durante protesta pro Gaza a Bologna 'chiarire le responsabilità delle forze di polizia'
(ANSA) - BOLOGNA, 11 DIC - Durante la manifestazione pro Gaza
del 2 ottobre a Bologna è stata colpita da un lacrimogeno
"sparato ad altezza uomo", nei pressi della stazione, e oggi non
riesce più a vedere da un occhio. La ragazza, che si è data il
nome di fantasia "Lince", in una conferenza stampa insieme ad
altri attivisti e ai legali che l'assistono, chiede di
individuare "le responsabilità delle forze dell'ordine
coinvolte", e soprattutto "l'introduzione immediata di codici
identificativi ben visibili per gli agenti". L'incontro è stata l'occasione per ricostruire l'accaduto.
"Quella sera - ha detto - non sono stati utilizzati decine, ma
centinaia di lacrimogeni". Un fatto, prosegue, testimoniato "dai
video girati da Local team: ho provato mille volte a contare gli
spari, ma ho sempre perso il conto". Dopo essere caduta a terra
a causa dell'impatto, ha proseguito la giovane, "un'amica ha
provato ad aiutarmi, chiedendo l'intervento di un medico. Ma
siamo state raggiunte alle spalle da tre o quattro agenti, che
invece di prestare soccorso ci hanno colpito con molteplici
manganellate". Dopo il ricovero in pronto socccorso, ha detto l'avvocato
Elia De Caro che assiste la giovane insieme alla collega Marina
Prosperi, "sono partite d'ufficio delle indagini. Abbiamo anche
presentato querele depositando documentazione video, oltre a
quella medica, con indicazioni di testimoni che hanno assistito
ai fatti". Le domande a cui bisogna rispondere, ha detto
Prosperi "se c'è l'autorizzazione per l'uso del lacrimogeno ad
altezza uomo, che è stato usato come arma". (ANSA).
11/12/2025 18:43
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