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venerdì 25 marzo 2011

Pile, accumulatori e relativi rifiuti


Nella G.U. n. 61 del 15/3/2011 e' pubblicato il D.Lgs. 11 febbraio 2011, n. 21 recante: Modifiche al decreto legislativo 20 novembre 2008, n. 188, recante l'attuazione della direttiva 2006/66/CE concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti e che abroga la direttiva 91/157/CEE, nonche' l'attuazione della direttiva 2008/103/CE.

CIRCOLARE 11 marzo 1992, n.10 Direttive e raccomandazioni in merito alla presenza di larve di Anisakis nel pesce. (G.U. Serie Generale n. 62 del 14 marzo 1992)



Ai presidenti delle regioni
                                  Ai   presidenti   delle    province
                                  autonome di Trento e di Bolzano
                                  Agli assessorati alla sanita' delle
                                  regioni e
                                    province autonome
                                  Ai  veterinari  di  confine, porto,
                                  aeroporto e dogana interna
                                     e, per conoscenza:
                                  Alla segreteria del Sottosegretario
                                  di Stato on. Bruno
                                  Alla segreteria del Sottosegretario
                                  di Stato sen. Marinucci
                                  Al    Ministero    della     marina
                                  mercantile   -  Direzione  generale
                                  della pesca marittima
                                  Al   Ministero   dell'industria   -
                                  Ufficio di Gabinetto
                                  Ai    direttori    degli   istituti
                                  zooprofilattici sperimentali
                                  All'Istituto superiore di sanita'
                                  Alla Confindustria Federalimentari
                                  Alla Confcommercio
                                  Alla Confartigianato
                                  Alla Federpesca
                                  Alla Federazione nazionale  cooper-
                                  ative pesca
                                  All'Associazione  generale  cooper-
                                  ative italiane
                                  All'A.N.C.P. lega pesca
                                  Alla Fed.Al. Confartigianato
                                  All'Associazione          nazionale
                                  pescatori ed affini
                                  All'Unione nazionale consumatori
                                  Al Movimento consumatori
                                  All'Associazione       piscicoltori
                                  italiani presso Agricenter
                                  All'Assoittica Italia
                                  All'Associazione          nazionale
                                  conservieri ittici e delle tonnare
                                  Al Comando carabinieri A.S.
  Alla  luce delle recenti notizie di stampa relative al riscontro di
larve  di  parassiti  del  genere  Anisakis   in   alici   (Engraulis
encrasicolus)  e  sardine  (Sardina pilchardus), si ritiene opportuno
fornire con la presente,  in  conformita'  ai  recenti  pareri  delle
sezioni congiunte I e V del Consiglio superiore di sanita', direttive
per  una  uniforme  e  corretta  applicazione  su tutto il territorio
nazionale dei controlli ispettivi nonche' raccomandazioni  rivolte  a
pescatori,   operatori   del   settore   alimentare,   ristoratori  e
consumatori, al fine di prevenire i rischi per la salute.
  Innanzitutto vale rilevare che, sotto il profilo epidemiologico, la
parassitosi umana da  Anisakis  non  e',  in  Italia,  una  patologia
significativa.
  Le   manifestazioni   morbose   nell'uomo,   soprattutto  a  carico
dell'apparato gastroenterico, possono  verificarsi  esclusivamente  a
seguito  di  ingestione  di  pesce  contenente  larve  vive di specie
patogene del parassita; invece,  larve  non  vitali  non  determinano
nell'uomo la comparsa di alcuna forma morbosa.
  Vale  anche  rilevare  che  l'infestazione  da parassiti del genere
Anisakis ha una variabilita'  stagionale  con  prevalenza  nel  tardo
autunno  e nell'inverno e non riguarda in modo uniforme tutte le spe-
cie ittiche.
  L'aringa (Clupea  harengus),  lo  sgombro  (Scomber  scombrus),  il
tracuro  (Trachurus  trachurus),  il melu' (Gadus potassou), il pesce
sciabola (Lepidopus caudatus), il merluzzo  (Merluccius  merluccius),
le acciughe (Engraulis encrasicolus), la sardina (Sardina pilchardus)
e   le   triglie   (Mullus  spp)  risultano  essere  le  specie  piu'
frequentemente colpite.
  Poiche' e' noto che le larve  permangono  di  norma  nella  cavita'
celomatica  del  pesce  vivo e si trasferiscono in genere nel tessuto
muscolare dopo la morte del pesce stesso,  una  pronta  eviscerazione
puo'  rappresentare  un  importante  intervento  di prevenzione della
parassitosi umana.
  A tal fine si ritiene necessario raccomandare ai pescatori ed  agli
operatori che manipolano il pesce fresco (i quali ovviamente non sono
responsabili  della  presenza di Anisakis nel pesce) di provvedere ad
una tempestiva eviscerazione dei pesci di pezzatura superiore a 18 cm
appartenenti a tutte le  specie  sopraelencate,  escluse  sardine  ed
acciughe.  Si  raccomanda  altresi'  che  detti  operatori evitino di
gettare in mare i visceri asportati al fine di interrompere il  ciclo
biologico del parassita.
  Per  quanto  concerne  la  vigilanza  e  i  controlli sanitari alla
produzione, la direttiva  del  Consiglio  n.  91/493/CEE,  pubblicata
nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana  n. 88 del 14
novembre 1991 - 2a serie speciale, prevede al  cap.  V  dell'allegato
quanto segue:
  "Prima dell'immissione sul mercato per il consumo umano i pesci e i
prodotti  ittici  devono essere sottoposti ad un controllo visivo per
campionatura per la ricerca dei parassiti visibili.
  I pesci o le parti di pesci che presentano manifestamente parassiti
e che sono asportati non devono essere immessi  sul  mercato  per  il
consumo umano".
  Le  modalita'  di  tale  controllo  dovranno  essere  stabilite con
decisione della Commissione delle Comunita' europee previo parere del
comitato veterinario permanente. Fino a quando non interverra' questa
decisione, i servizi veterinari sono tenuti ad attuare a  livello  di
ispezione del pesce fresco o refrigerato, in particolare sulle specie
precedentemente    elencate,    un    campionamento    a    sondaggio
statisticamente significativo  con  esame  visivo  del  pesce  previa
apertura della cavita' celomatica.
  L'obbligo della distruzione sussiste nei casi in cui l'invasione da
parassiti  delle  parti  edibili  conferisce al pesce, a giudizio del
veterinario ispettore, un aspetto repellente o ripugnante. Altrimenti
lo  stesso  veterinario  ispettore  puo'  consentire  la  bonifica  o
risanamento del pesce mediante le seguenti metodiche:
    a)  congelamento  a - 20 C all'interno del pesce per non meno di
24 ore presso  stabilimenti  autorizzati,  previo  trasferimento  dai
mercati  ittici sotto vincolo sanitario. L'immissione sul mercato del
prodotto  bonificato  e'  subordinata   ad   autocertificazione   del
trattamento sotto la responsabilita' del conduttore dell'azienda;
    b) trattamento termico del pesce ad almeno 60 C per dieci minuti
o  altro  trattamento  equivalente,  previa  toelettatura delle parti
parassitate, presso stabilimenti di conservazione  o  trasformazione,
previo  trasferimento  dai mercati ittici sotto vincolo sanitario. Le
parti  asportate  nel  corso  della   toelettatura   debbono   essere
distrutte.
  Su  conforme  parere  del  Consiglio  superiore di sanita', sono in
corso di adozione i provvedimenti del Ministro della sanita'  recanti
il  divieto  di  somministrazione  a livello di ristorazione pubblica
(alberghi, ristoranti, bar, ecc.) e di ristorazione collettiva (mense
aziendali,  scolastiche  o  di  comunita'  quali  caserme,  ospedali,
collegi,  carceri,  ecc.)  di  preparazioni  a  base di pesce crudo o
praticamente crudo (marinato o affumicati a freddo)  a  meno  che  si
tratti  di  pesce congelato o surgelato ovvero che abbia subito altri
trattamenti  idonei  ad  assicurare   l'inattivazione   o   l'assenza
dell'Anisakis.  Nelle  more dell'emanazione dei provvedimenti citati,
gli operatori  del  settore  sono  invitati  ad  attenersi  a  quanto
summenzionato.
  Si raccomanda a quanti effettuano campagne di educazione alimentare
di voler dare divulgazione del contenuto della presente circolare.
  Le  SS.LL.  sono  pregate  di voler dare la massima diffusione alle
raccomandazioni contenute nella presente circolare.
                                              Il Ministro: DE LORENZO

Anno Zero - 24 marzo 2011 - Le vignette di Vauro

giovedì 24 marzo 2011

i.N.P.S. (Istituto nazionale della previdenza sociale) Msg. 16-3-2011 n. 6678 Invio delle certificazioni fiscali emesse per l'anno 2010 (Mod. CUD 2011) e richiesta delle dichiarazioni dei redditi e di detrazione per i familiari a carico. Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.

Msg. 16 marzo 2011, n. 6678 (1).

Invio delle certificazioni fiscali emesse per l'anno 2010 (Mod. CUD 2011) e richiesta delle dichiarazioni dei redditi e di detrazione per i familiari a carico.

(1) Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.



Come preannunciato con la Circ. 30 dicembre 2010, n. 167 ai titolari di trattamenti pensionistici sono stati inviati anche per l'anno 2011 in un unico "Bustone" i modelli di certificazione fiscale (Mod CUD 2011) e, nei casi previsti, la richiesta delle informazioni reddituali ed il modulo per la richiesta delle detrazioni per carichi familiari.

La lettera di presentazione, diversificata tra residenti in Italia (allegato 1) e residenti all'estero (allegato 2), è composta in maniera modulare in funzione dei modelli inviati e contiene una breve informativa sulla multicanalità del colloquio con l'Istituto, nonché sulle nuove modalità di comunicazione del dettaglio di pagamento delle pensioni che saranno adottate nel corso dell'anno.

Come di consueto, ai pensionati residenti nella provincia di Bolzano, la modulistica sarà inviata nella versione bilingue.



1. Emissione generalizzata della certificazione fiscale dei redditi 2010 (CUD 2011)

La certificazione è stata inviata ai soggetti titolari di prestazione fiscalmente imponibile, anche in considerazione delle variazioni delle aliquota addizionali regionali e comunali illustrate con il Msg. n. 5784 dell'8 marzo 2011.

Le certificazioni richieste in sede e le posizioni interessate dai benefit saranno oggetto di invio dedicato.



2. Richiesta delle detrazioni per carichi familiari

Il modello DETR 2011 è stato inviato se, a dicembre 2010, risultavano memorizzati codici di detrazioni per familiari a carico.

La richiesta è stata inviata anche nel caso in cui il modello CUD 2011 non sia stato inviato al pensionato con emissione generalizzata.

La scelta del modello DETR 2011 è funzionale alla residenza del pensionato memorizzata sulla pensione:

Modello DETR italiano (Dichiarazione annuale per il diritto alle detrazioni per carichi di famiglia per pensionati residenti in Italia), se l'indirizzo memorizzato sulla pensione è italiano (RRESIDOM diverso da 9).

Modello DETR UE (Dichiarazione annuale per il diritto alle detrazioni per carichi di famiglia per pensionati residenti negli Stati dell'Unione Europea e in Norvegia), se l'indirizzo memorizzato sulla pensione è estero (RRESIDOM = 9) e il paese estero di residenza è:

Austria (A), Belgio (B), Bulgaria (BG), Cipro (CY), Danimarca (DK), Estonia (EST), Finlandia (FIN), Francia (F), Germania (D), Grecia (GR), Irlanda (IRL), Lettonia (LV), Lituania (LT), Lussemburgo (L), Malta (M), Norvegia (N), Paesi Bassi (NL), Polonia (PL), Portogallo (P), Regno Unito oppure Gran Bretagna e Irlanda del Nord (GB), Repubblica Ceca (CZ), Repubblica Slovacca (SK), Romania (RO), Slovenia (SLO), Spagna (E), Svezia (S), Ungheria (H).

Modello DETR Extra UE (Dichiarazione annuale per il diritto alle detrazioni per carichi di famiglia per pensionati residenti in Stati diversi dall'Unione Europea e dalla Norvegia), solo se l'indirizzo memorizzato sulla pensione è estero (RRESIDOM = 9) e il paese estero di residenza è diverso dai precedenti.



3. La dichiarazione dei redditi

Anche la scelta del modello RED è funzionale alla residenza del pensionato memorizzata sulla pensione.


Modello RED ITA


Il modello RED italiano contiene la lettera di motivazione della richiesta, con l'indicazione dei soggetti tenuti alla dichiarazione e delle modalità di restituzione (allegato 3). Viene inoltre precisato che se la dichiarazione reddituale viene integralmente resa dal pensionato e dai suoi familiari con modelli 730 2011 o UNICO 2011, è possibilità non compilare il modello RED. In tal caso, infatti, le informazioni vengono trasmesse direttamente dall'Agenzia delle Entrate.


Modello RED EST


Il modello REDEST consta di un modulo cartaceo per la dichiarazione dei redditi del pensionato e degli eventuali familiari. Nel caso in cui siano disponibili le informazioni anagrafiche dei familiari, la sezione anagrafica è stata precompilata.



4. Codici a Barre

Dopo ciascun modello inviato è stata inserita una pagina con il codice a barre specifico.

I codici a barre non sono previsti per i soggetti residenti all'estero.



5. Certificazione fiscale per i pensionati ex IPOST

Anche ai pensionati ex IPOST, transitati all'INPS da agosto 2010 in attuazione del dispositivo dell'art. 7, comma 3, della L. n. 122/2010, viene inviata in unico plico la certificazione fiscale e la richiesta delle dichiarazioni.



Allegato 1


Versione italiana


INPS


Nome Cognome

Istituto Nazionale Previdenza Sociale


Indirizzo
 

CAP CITTÀ



   

28 febbraio 2011

Città, data


Al Signor/ra

 

Nome Cognome

 

Indirizzo

 

CAP CITTÀ




Gentile Signore/a,


in allegato a questa lettera troverà la documentazione di seguito indicata.


- CUD 2011 - È la certificazione fiscale relativa alla/e sua/e pensione/i, contiene anche il modulo per la scelta della destinazione dell'8 e del 5 per mille dell'Irpef e le istruzioni per il contribuente. In particolare, il punto 2 delle istruzioni contiene le informazioni sull'uso della certificazione e il punto 3 quelle sulla scelta dell'associazione o ente a cui destinare, a scopi sociali o religiosi, l'8 e il 5 per mille dell'Irpef;

- Modulo detrazioni - È il modulo da utilizzare per richiedere le detrazioni d'imposta a cui ha diritto per l'anno 2011. Deve compilarlo e consegnarlo entro il 30 giugno 2011. Le ricordiamo che, se ha intenzione di chiedere le detrazioni d'imposta per familiari a suo carico, dovrà inserire i loro dati anagrafici e il codice fiscale.


Attenzione! Se non restituirà questo modulo compilato, le detrazioni d'imposta per i familiari a carico che stiamo applicando alla sua pensione saranno revocate con effetto dal 1° gennaio 2011.


- Istruzioni per la dichiarazione dei suoi redditi relativi all'anno 2010. La dichiarazione - che va effettuata entro il 30 giugno 2011 - serve per consentire all'INPS di adeguare l'importo della sua pensione ai redditi posseduti.

- Codici a barre da utilizzare presso i Centri di Assistenza Fiscale o professionisti abilitati.


Con l'occasione, le segnalo anche che è possibile richiedere l'assegnazione di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) con la quale stabilire un canale di comunicazioni elettroniche certificate con la Pubblica Amministrazione, con valenza legale pari a quella di una tradizionale lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

Per ottenerla è necessario farne richiesta ai soggetti certificatori autorizzati.

L'attribuzione della casella di posta elettronica certificata le consentirà di ricevere tramite posta elettronica tutta la corrispondenza INPS a lei destinata.

La informo, inoltre, che nel corso del 2011 l'INPS renderà disponibili tutte le informazioni che la riguardano (estratto contributivo unificato, informazioni su pensioni, stampa modelli CUD e OBIS/M, pagamenti di prestazioni richieste all'Istituto, prospetto di dettaglio della rata di pensione prima del pagamento) sul proprio sito web WWW.INPS.IT - Fascicolo previdenziale del cittadino. Troverà inoltre nella sezione "servizio al cittadino" il nuovo servizio - Cassetta postale on line - dove potrà consultare la corrispondenza inviatale dall'INPS.

Per poter accedere a tali servizi sarà quindi indispensabile che lei si munisca del "PIN" o di una "carta nazionale dei servizi (CNS).

Qualora lei non possieda il PIN, la invito ad attivarsi per il rilascio, considerato che nei prossimi mesi il dettaglio dei pagamenti delle rate di pensione non le sarà più inviato attraverso gli Uffici pagatori (Poste e Banche).

Lei può richiedere il PIN collegandosi alla home page del sito dell'INPS, attraverso l'apposita funzionalità denominata "Richiedi il tuo PIN online". Dovrà inserire il codice fiscale, seguendo le istruzioni che troverà sul sito.

Chi non ha la possibilità di accedere alla rete Internet, oppure è sprovvisto di PIN, potrà richiedere al numero verde 803.164 l'invio a casa del dettaglio mensile.


Cordiali saluti


Il Direttore generale


Tutti gli uffici INPS sono a sua disposizione per ogni ulteriore informazione; può trovare l'elenco completo delle nostre Sedi sugli elenchi telefonici o sul sito internet www.inps.it.


Può, inoltre, telefonare al numero verde gratuito InpsInforma 803 164: un operatore sarà a sua disposizione per informazioni e notizie dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14.


Se preferisce, può infine rivolgersi ad uno degli Enti di patronato riconosciuti dalla legge, che le fornirà assistenza gratuita.


Per risparmiare tempo ed ottenere le informazioni rapidamente ricordi di tenere a portata di mano:


Numero pensione XXXXXXXX


Categoria XXXX


codice sede XXXX

Codice fiscale XXXXXXXXX
 




Allegato 2


Versione Estero


INPS


Nome Cognome

Istituto Nazionale Previdenza Sociale


Indirizzo
 

CAP CITTÀ



   

28 febbraio 2011
   
   

Al signor XXXXXXXXXX
   
   

XXXXXXXXXXX

Città, data


Al Signor/ra

 

Nome Cognome

 

Indirizzo

 

CAP CITTÀ




Gentile Signore/a,


in allegato a questa lettera troverà la documentazione di seguito indicata.


- CUD 2011 - È la certificazione fiscale relativa alla/e sua/e pensione/i, contiene anche il modulo per la scelta della destinazione dell'8 e del 5 per mille dell'Irpef e le istruzioni per il contribuente. In particolare, il punto 2 delle istruzioni contiene le informazioni sull'uso della certificazione e il punto 3 quelle sulla scelta dell'associazione o ente a cui destinare, a scopi sociali o religiosi, l'8 e il 5 per mille dell'Irpef;

- Modulo detrazioni - È il modulo da utilizzare per richiedere le detrazioni d'imposta a cui ha diritto per l'anno 2011. Deve compilarlo e consegnarlo entro il 30 giugno 2011 alla sede INPS che gestisce la sua pensione (indicata in alto a sinistra). Le ricordiamo che, se ha intenzione di chiedere le detrazioni d'imposta per familiari a suo carico, dovrà inserire i loro dati anagrafici e il codice fiscale.


Attenzione! Se non compilerà questo modulo, le detrazioni d'imposta per i familiari applicate alla sua pensione saranno revocate con effetto dal 1° gennaio 2011.


- Modulo RED EST - È il modulo da utilizzare per avere diritto alle prestazioni legate al reddito (ad esempio: l'integrazione al trattamento minimo, la maggiorazione sociale, i trattamenti di famiglia). Dovrà compilarlo con i dati reddituali relativi all'anno 2010 e consegnarlo all'INPS entro il 30 giugno 2011. In questo modo eviterà che ci siano interruzioni nei pagamenti.

Le ricordo che gli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge possono assisterla gratuitamente per la compilazione e la trasmissione del/i modulo/i all'INPS.


Cordiali saluti


Il Direttore generale


Tutti gli uffici INPS sono a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento; per l'elenco completo delle nostre Sedi e altre informazioni può consultare il sito internet www.inps.it.


Se preferisce, può infine rivolgersi ad uno degli Enti di patronato riconosciuti dalla legge, che le fornirà assistenza gratuita.


Può contattare il Contact Center dell'Istituto attraverso il sito www.inps.it, selezionando l'apposito banner.


Se risiede in uno dei paesi indicati di seguito può inoltre, telefonare ai numeri verdi: Belgio 080013255, Danimarca 80018297, Francia 0800904332, Germania 08001821138, Gran Bretagna 0800963706, Irlanda 1800553909, Lussemburgo 08002860, Paesi Bassi 08000223952, Portogallo 800839766, Spagna 900993926, Svezia 020795084, un operatore sarà a sua disposizione per informazioni e notizie dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20 ed il sabato dalle ore 8 alle ore 14.


Per risparmiare tempo ed ottenere le informazioni rapidamente ricordi di tenere a portata di mano:


Numero pensione XXXXXXXX


Categoria XXXX


codice sede XXXX

Codice fiscale XXXXXXXXX
 





Allegato 3


LOGO


Red - Richiesta dichiarazione redditi


Istruzioni


Per consentire all'INPS di accertare il diritto e l'esatto importo della/e seguente/i prestazione/i:


Pensione categoria XX


numero XXXXXX


gestita dalla Sede INPS di XXXX



è necessario che lei comunichi i redditi che ha percepito nel corso del 2010, ad esclusione di tutte le prestazioni pensionistiche o assistenziali, anche se erogate da altro ente, in quanto tali dati sono già in possesso dell'Istituto.


Dovrà inoltre dichiarare i redditi del familiare:


...... Nome Cognome...........


Codice fiscale: XXX XXX XXXXX

XXXX




Per semplificare le operazioni di verifica reddituale e ridurre gli adempimenti burocratici a carico dei pensionati, a partire da quest'anno, quando possibile, l'INPS preleverà le informazioni necessarie direttamente dagli archivi delle Amministrazioni Finanziarie, oltre che dal Casellario centrale dei pensionati.

Per questo motivo, se la sua situazione reddituale (e/o quella dei componenti il suo nucleo familiare) sarà integralmente dichiarata al Fisco (attraverso il modello 730 o il modello UNICO), non sarà necessario inviare nessuna ulteriore dichiarazione all'INPS.


In tutti gli altri casi, invece, dovrà comunicarci i suoi redditi, scegliendo la modalità che preferisce tra le seguenti.


- Può rivolgersi ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF, Centri autorizzati di assistenza fiscale) o ad un professionista abilitato che le forniranno assistenza gratuita e trasmetteranno i redditi direttamente ai nostri uffici. Le ricordiamo di presentare questa lettera, con gli allegati e i codici a barre contenuti nella busta, nonché tutta la documentazione utile in suo possesso.

- Può trasmettere direttamente via internet le informazioni reddituali che la riguardano utilizzando il codice PIN (Personal Identification Number) eventualmente in suo possesso. In questo caso, sarà sufficiente seguire le istruzioni che trova sul sito www.inps.it, nella sezione Servizi al Cittadino - Dichiarazione reddituale e detrazioni di imposta.

- Può rivolgersi alla sede INPS più vicina, presentando questa lettera, con gli allegati e i codici a barre, nonché tutta la documentazione utile in suo possesso.

La informiamo che l'INPS si riserva di effettuare controlli incrociati con le altre amministrazioni in possesso dei dati reddituali influenti sulla/e sua/e pensione/i e di adottare, in caso di difformità con la sua dichiarazione, i provvedimenti conseguenti. In particolare, le ricordiamo che la legge prevede l'obbligo di restituzione delle somme indebitamente percepite in caso di omessa od incompleta segnalazione da parte del pensionato di fatti incidenti sul diritto o sulla misura della pensione goduta, non conosciuti dall'INPS (art. 13, L. n. 412/1991).

La informiamo, inoltre, che l'art. 13, comma 6, lettera c) della L. 30 luglio 2010, n. 122 dispone che, qualora i titolari di prestazioni collegate al reddito non facciano pervenire i dati relativi alla propria situazione reddituale nei tempi e nei modi stabiliti dagli Enti previdenziali che le erogano, si procede alla sospensione delle prestazioni collegate al reddito nel corso dell'anno successivo a quello in cui la dichiarazione dei redditi avrebbe dovuto essere resa.



D.L. 31 maggio 2010, n. 78, art. 7

Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca Nota 16-3-2011 n. 2858/GM USB (Unione Sindacale di Base): sciopero generale 1° aprile 2011. Comparto scuola. Emanata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Gabinetto.

Nota 16 marzo 2011, n. 2858/GM (1).

USB (Unione Sindacale di Base): sciopero generale 1° aprile 2011. Comparto scuola.

(1) Emanata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Gabinetto.



Ai


Direttori generali uffici scolastici regionali
 

Loro sedi

Ai


Dirigenti uffici territoriali provinciali
 

Loro sedi




Si comunica che l’Unione Sindacale di Base (USB) ha proclamato lo sciopero generale del personale del comparto scuola per la “prima ora per i turni antipomeridiani e dell’ultima ora per i turni pomeridiani del 1° aprile 2011”.

L’azione di sciopero in questione interessa il servizio pubblico essenziale “istruzione” di cui all'art. 1 della L. 12 giugno 1990, n. 146 e successive modifiche ed integrazioni e alle norme pattizie definite ai sensi dell'art. 2 della legge medesima.

Pertanto il diritto di sciopero va esercitato in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla citata normativa.

Nel richiamare la particolare attenzione sulla necessità del rispetto della suindicata normativa, si pregano le SS.LL., ai sensi dell'art. 2, comma 6, della L. 12 giugno 1990, n. 146, e successive modifiche ed integrazioni, di attivare, con la massima urgenza, la procedura relativa alla comunicazione dello sciopero alle istituzioni scolastiche e, per loro mezzo alle famiglie ed agli alunni, ed assicurare durante l’astensione le prestazioni relative ai servizi pubblici essenziali così come individuati dalla normativa citata.

Si pregano inoltre le SS.VV. di invitare i dirigenti scolastici a far pervenire con urgenza i dati relativi all’astensione dal lavoro del personale del comparto, ai sensi dell’art. 5 della L. n. 146/1990, utilizzando il sistema informatizzato del ministero - home page sito www.mpi.it rete intranet - sezione “questionari e rilevazioni”, selezionando la voce “rilevazione scioperi”.


La sezione dovrà essere compilata anche in caso di risposta negativa.


Il Vice Capo di gabinetto

Dott.ssa Sabrina Bono



L. 12 giugno 1990, n. 146, art. 1
L. 12 giugno 1990, n. 146, art. 2
L. 12 giugno 1990, n. 146, art. 5

mercoledì 23 marzo 2011

DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2011, n. 23 Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale. (11G0066) (GU n. 67 del 23-3-2011 ) note: Entrata in vigore del provvedimento: 07/04/2011

Salute/ Arriva nuovo test diagnostico 'made in Italy per la Tbc Studio ricercatori della Cattolica di Roma e dello Spallanzani

Salute/ Arriva nuovo test diagnostico 'made in Italy per la Tbc
Studio ricercatori della Cattolica di Roma e dello Spallanzani

Roma, 23 mar. (TMNews) - Individuato un nuovo test diagnostico
sperimentale in grado di distinguere rapidamente le persone con
tubercolosi attiva da quelli con infezione tubercolare latente.
Se i risultati dello studio preliminare saranno confermati da un
campione di popolazione pi ampio, il nuovo sistema diagnostico,
tutto italiano, potrebbe consentire di stabilire pi efficaci
strategie di controllo della diffusione della grave e riemergente
patologia.

quanto ha dimostrato un gruppo di ricercatori dell'Universit
Cattolica di Roma, dell'Istituto Nazionale di Malattie Infettive
L. Spallanzani di Roma e dell'Universit degli Studi di Sassari,
in uno studio in uscita sulla rivista internazionale PLoS One,
comunicato alla vigilia del World TB Day. La tubercolosi
un'infezione causata dal Mycobacterium tuberculosis, batterio
anche noto come bacillo di Koch, dal nome del suo scopritore
(Robert Koch) nel 1882. Dopo l'infezione con il bacillo possiamo
distinguere: la malattia attiva, clinicamente evidente e che, se
non opportunamente curata, pu portare a morte chi lo ha
contratto, e l'infezione cosiddetta latente, che asintomatica.

Nel mondo si stima che non meno di 2 miliardi di persone abbiano
contratto l'infezione nella forma latente e, fortunatamente, solo
nel 5-10% di questi casi si pu sviluppare la malattia
tubercolare vera e propria. Le cause che determinano la comparsa
della malattia, meglio nota in Italia come Tbc, sono ancora
sconosciute e una rapida diagnosi dei soggetti con tubercolosi
polmonare, i soli che con la tosse, o semplicemente parlando
emettono bacilli nell'aria circostante, fondamentale per
ridurre i tempi di cura e per limitare il diffondersi
dell'infezione tubercolare alla comunit.

La diagnosi di infezione da Mycobacterium tuberculosis viene
ancora oggi eseguita mediante il test intradermico della
tubercolina, sviluppato agli inizi del XX secolo, usato come
mezzo di screening per determinare la diffusione dell'infezione
nella popolazione. Il nuovo test ematico, che prende il nome di
test di ristimolazione linfocitaria con antigeni specifici basato
sul rilascio di interferon-?, in grado di identificare in modo
selettivo coloro che hanno tubercolosi, e quindi questo un
avanzamento rispetto alla tubercolina.

"I risultati del nostro studio - spiega Giovanni Delogu, primo
autore dell'articolo, che assieme a Giovanni Fadda ha coordinato
il gruppo di ricerca presso l'istituto di microbiologia
dell'universit Cattolica di Roma - dimostrano che possibile
distinguere i soggetti infettati da quelli malati, utilizzando un
test in cui il sangue prelevato dal paziente viene messo a
contatto con una proteina del bacillo, chiamata Hbha" che funge
da cosiddetto biomarker di infezione tubercolare latente e quindi
per certi versi di protezione alla diffusione della Tbc. E
proprio in occasione della Giornata Mondiale per la lotta alla
Tubercolosi, domani, 24 marzo, dalle 14.30 alle 17, presso l'Aula
715 del Policlinico Gemelli, esperti italiani faranno il punto su
epidemiologia della tubercolosi in Italia, aspetti clinici,
diagnosi immunologica e nuove strategie.

Red/Apa

231303 mar 11

Salute: eiaculazione precoce retaggio masturbazioni frettolose

SALUTE: EIACULAZIONE PRECOCE RETAGGIO MASTURBAZIONI FRETTOLOSE =
(AGI) - Roma, 23 mar. - L'eiaculazione precoce in eta' adulta
puo' avere origine da errati comportamenti in adolescenza.
Masturbarsi in bagno, infatti, sembra avere un'influenza
sull'insorgere, anni dopo, di questo disturbo. Lo ha appurato
uno studio condotto all'Ospedale San Camillo di Roma su 200
pazienti, meta' con eiaculazione precoce e meta' sani. Il
risultato e' inequivocabile: coloro che si masturbavano
prevalentemente in bagno da adolescenti, nella maggior parte
dei casi da grandi non avevano il controllo della riflesso
eiaculatorio ed avevano un tempo di latenza intravaginale
inferiore ai due minuti. Coloro invece che avevano la
possibilita' di masturbarsi nel loro letto, senza fretta e al
riparo da intrusioni, nella maggioranza dei casi era capace di
controllare il riflesso e decidere il momento dell'orgasmo
facendo durare il rapporto tutto il tempo necessario per
appagare la propria partner. "Il motivo e' chiaro", spiega
l'autore dello studio, l'andrologo Giuseppe La Pera, "anche se
molti lo ignorano. Esistono dei muscoli che consentono il
controllo dell'eiaculazione: lo stimolo viene in modo naturale,
ma noi lo possiamo controllare con efficacia e ritardare anche
di molto. Un po' come succede quando si deve urinare.
Masturbarsi in bagno, in fretta, con uno stato di ansia,
impedisce che l'adolescente impari a conoscersi, a scoprire il
funzionamento di questi muscoli e a imparare a 'rallentare'
l'atto. Cosa che ha modo di fare chi si tocca nel letto. Per
questo da grandi si puo' incorrere nell'eiaculazione precoce.
Tra i pazienti che ho interpellato, il 90% di chi soffre di
eiaculazione precoce si masturbava in bagno, e appena il 10%
nel letto".
Su questo e altri temi da lunedi' sara' possibile
confrontarsi con gli esperti nell'ambulatorio dedicato ai
disturbi della eiaculazione, diretto dallo stesso La Pera al
San Camillo. "Data la delicatezza dell'argomento -spiega
l'andrologo- si e' pensato di dedicare uno specifico
ambulatorio con un sistema di prenotazione riservato in modo da
consentire di superare gli imbarazzi di una prenotazione
pubblica e facilitare cosi' la possibilita' di curarsi . Molti
uomini infatti non si curano, restando nella 'solitudine'
familiare per imbarazzo o perche' non sanno che oggi e'
possibile curare tale condizione. Anche le donne possono
chiamare per avere informazioni o per prenotare una visita per
il proprio uomo". L'eiaculazione precoce e' la piu' diffusa
disfunzione sessuale maschile e gli studi epidemiologici
indicano che circa il 30% della popolazione maschile non ha il
controllo del riflesso eiaculatorio. (AGI)
Pgi
231751 MAR 11

NNNN

SALUTE. NUBE GIAPPONE, AME-AIMN-AIT: ITALIA NON E' A RISCHIO "NON E' RACCOMANDATA ALCUNA MISURA TERAPEUTICA O PREVENTIVA".

(DIRE) Roma, 23 mar. - "Alla luce dell'imminente transito
sull'Italia di una nube contente particelle radioattive scaturita
dall'esplosione in Giappone, vogliamo rassicurare la popolazione
che si trova nel nostro Paese sul fatto che, ad oggi, non esiste
alcun rischio di contaminazione". Lo hanno dichiarato, in una
nota congiunta, l'Associazione medici endocrinologi (Ame),
l'Associazione italiana medicina nucleare (Aimn) e l'Associazione
italiana tiroide (Ait).
"Non e', quindi, raccomandata alcuna misura terapeutica o
preventiva, poiche' il livello di radioattivita' e', infatti,
estremamente basso e non eccede in maniera significativa la
normale esposizione ambientale" si legge nel comunicato.
Tuttavia, alla luce delle continue notizie riguardanti
l'esplosione della centrale nucleare giapponese a Fukushima, le
tre societa' scientifiche ritengono opportuno fare alcune
precisazioni.
"Le categorie maggiormente a rischio sono le donne in
gravidanza e i bambini di eta' inferiore ai 10 anni- spiegano gli
esperti- Per quanto riguarda le donne in stato di gravidanza, il
vero rischio e' a carico del feto, particolarmente sensibile agli
effetti nocivi delle radiazioni. Nel primo trimestre di
gravidanza, durante la formazione degli organi nel prodotto del
concepimento, possono verificarsi malformazioni a vari organi e
apparati. A partire dal secondo trimestre, quando la tiroide e'
gia' formata e funzionante, lo iodio radioattivo eventualmente
assorbito dalla madre si accumula anche nella tiroide del feto.
Questo puo' ridurre la capacita' della tiroide di produrre ormoni
e determinare un quadro di ipotiroidismo congenito. Un'altra
categoria a rischio aumentato- avvertono- sono i pazienti affetti
da insufficienze renale in terapia con dialisi, a causa di una
ridotta capacita' di eliminare le sostanze radioattive
contaminanti e di una maggiore sensibilita' alle
radiazioni".(SEGUE)

(Com/Fmu/ Dire)
18:49 23-03-11

NNNNSALUTE. NUBE GIAPPONE, AME-AIMN-AIT: ITALIA NON E' A RISCHIO -2-


(DIRE) Roma, 23 mar. - "Nelle persone che si trovano nelle
immediate vicinanze di materiale radioattivo che emette
radiazioni con elevata intensita'- sottolinea la nota- i danni
maggiori e piu' precoci sono al midollo osseo e all'intestino con
conseguente suscettibilita' alle infezioni, possibili emorragie e
malassorbimento del cibo. Questa condizione si chiama sindrome
acuta da radiazioni e si verifica solo per livelli di
radioattivita' molto elevati, non raggiunti nel corso
dell'incidente a Fukushima. Questa minaccia non riguarda,
infatti, la popolazione generale ma solo il personale che si
trova all'interno o nelle immediate vicinanze del reattore al
momento dell'incidente".
Per la popolazione che vive nelle zone limitrofe, o che mangia
alimenti contaminati provenienti dalle zone a rischio, il
pericolo, secondo Ame, Aimn e Ait, "deriva dalla possibile
ingestione con il cibo o inalazione dall'aria di sostanze
disperse in seguito all'incidente. Caratteristico e' stato il
riscontro di latte radioattivo in seguito all'incidente di
Chernobyl come conseguenza dell'erba contaminata mangiata dalle
mucche. Le sostanze rilasciate in seguito all'incidente sono-
riferiscono gli esperti- oltre allo 131I: lo Stronzio-90,
assorbito dall'osso, che puo' causare tumori ossei e leucemia; il
Cesio-137 che si accumula con preferenza nei muscoli; il Plutonio
che e' tossico soprattutto se viene inalato e puo' causare tumori
del polmone".
Per arginare un'eventuale esposizione a sostanze radioattive,
le societa' scientifiche consigliano "la somministrazione di un
eccesso di iodio non radioattivo, sotto forma di ioduro di
potassio (KI)" che "puo' ridurre, fino a bloccare, l'accumulo
dello iodio radioattivo all'interno della tiroide".(SEGUE)

(Com/Fmu/ Dire)
18:49 23-03-11

NNNNSALUTE. NUBE GIAPPONE, AME-AIMN-AIT: ITALIA NON E' A RISCHIO -3-


(DIRE) Roma, 23 mar. - Sulle possibili malattie che la
popolazione giapponese rischia di contrarre a livello delle
ghiandole endocrine, "l'unica ghiandola endocrina che corre il
rischio di ammalarsi in seguito alla contaminazione da sostanze
radioattive e' la tiroide- spiegano gli esperti- Tra le sostanze
radioattive disperse nell'ambiente in seguito al danno del
reattore di Fukushima, c'e' lo iodio-131. Lo iodio si accumula
nella tiroide e vi rimane per alcuni giorni- prosegue la nota- La
tiroide, pero', non e' in grado di distinguere lo iodio
radioattivo (131I) dallo iodio normale, non radioattivo. In
presenza di elevate concentrazioni di 131I nei liquidi o nei
cibi, questo si accumula nella tiroide e irradia le cellule di
questa ghiandola. L'irraggiamento della tiroide da parte dello
131I, non necessariamente esita in un danno clinicamente
rilevante. Lo 131I viene impiegato normalmente in diagnostica per
lo studio della funzione tiroidea e non provoca alcun danno alle
bassi dosi somministrate. Il nostro organismo, infatti, e' dotato
da sempre di sistemi per la riparazione dei danni indotti da
basse dosi di radiazioni, a cui siamo costantemente esposti per
la presenza di elementi radioattivi nel terreno e attraverso
l'atmosfera con le radiazioni cosmiche".
Quando i danni prodotti dalle radiazioni eccedono la capacita'
riparatrice dell'organismo, possono tradursi in un danno
clinicamente rilevante. "La possibilita' che questo avvenga
aumenta con l'aumentare della dose di radiazioni a cui e' esposta
la tiroide- ricordano i medici- Per livelli di radiazioni elevati
(superiori a 100 mSv nell'adulto) la probabilita' di ammalarsi di
tumore della tiroide aumenta in modo significativo. L'esperienza
di Chernobyl- concludono le societa' scientifiche- ci ha
insegnato che i tumori della tiroide indotti dalle radiazioni
compaiono dopo circa 10-20 anni. E' necessaria, pertanto, anche
se limitata alle sole zone esposte alla sorgente radioattiva, la
sorveglianza medica per tutta la vita dei soggetti eventualmente
contaminati".

(Com/Fmu/ Dire)
18:49 23-03-11

NNNN
GIAPPONE:NUBE; FARMACISTI,PREOCCUPA USO SBAGLIATO MEDICINALI

(ANSA) - ROMA, 23 MAR - "In Italia non esiste un pericolo di
esposizione a radiazioni, e l'assunzione di farmaci al di fuori
dell'indicazione del medico Š da considerarsi irrazionale e
pericolosa". L'indicazione e' del presidente della Federazione
degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Andrea Mandelli,
che
osserva come la catastrofe che ha colpito il Giappone non debba
suscitare panico e allarmismi per la salute della popolazione
italiana a causa di una possibile esposizione a elementi
radioattivi trasportati dalle correnti aeree. "E' il caso di
sottolinearlo - aggiunge - perch‚ ci sono state segnalate dai
colleghi che operano nelle farmacie di comunit… numerose
richieste di farmaci da usare in funzione di profilassi contro
l'esposizione a radiazioni, in particolare prodotti a base di
ioduro di potassio".
Mandelli ricorda che "questa corsa ai medicinali in funzione
di profilassi contro le radiazioni non si Š registrata soltanto
in Italia. In Francia la Farmacia centrale delle Forze armate ha
ricevuto centinaia di richieste per preparati a base di iodio,
ma anche l le autorit… sanitarie preposte alla radioprotezione
hanno ribadito ieri che questi medicinali, nella situazione
europea, sono inutili e caso mai dannosi anche per chi fosse di
ritorno dal Giappone. Come farmacisti, inoltre, mettiamo in
guardia i cittadini dal cercare di procurarsi questi o altri
farmaci attraverso l'e-commerce, come accadde per gli antivirali
ai tempi della pandemia influenzale". (ANSA).

COM-NAN
23-MAR-11 17:43 NNNN
ZCZC
AGI0676 3 EST 0 R01 /

GIAPPONE: RILEVATE PARTICELLE IODIO RADIATTIVO IN FINLANDIA =
(AGI/EFE) - Helsinki, 23 mar. - Lo iodio radioattivo
sprigionato dalla centrale di Fukushima dopo il terremoto e lo
tsunami che hanno colpito il Giappone e' arrivato anche in
Finlandia. L'Agenzia nucleare locale ha rilevato la presenza di
particelle in due centraline, a Helsinki e Rovaniemi
(Lapponia), ma in quantita' cosi' minima da non costituire un
rischio per la salute. (AGI)

Zec
231743 MAR 11


GIAPPONE: 3BMETEO, TRACCE DI PARTICELLE RADIOATTIVE MA NESSUN RISCHIO LA SALUTE =
IN PROCINTO DI RAGGIUNGERE L'EUROPA - TRACCE DISPERSE, NON E'
UNA NUBE

Roma, 23 mar. - (Adnkronos) - ''Le particelle emesse dalla
centrale Giapponese hanno attraversato l'Oceano Pacifico e gli Stati
Uniti, e sono in procinto di raggiungere l'Europa. Nel lungo tragitto
le concentrazioni si sono diluite enormemente e gia' in California
sono state misurate concentrazioni di milioni di volte inferiori a
quelle che potrebbero risultare dannose per la salute umana''. E'
quanto si legge in una nota del centro meteorologico 3bmeteo.

''Non si tratta dunque di una vera e propria nube radioattiva -
spiega il meteorologo Daniele Olivetti - quanto piuttosto di tracce
disperse e diluite nell'atmosfera che solo grazie ai sofisticati
strumenti di misura odierni e' possibile misurare''. (segue)

(Sin/Zn/Adnkronos)
23-MAR-11 16:41

NNNN
GIAPPONE: 3BMETEO, TRACCE DI PARTICELLE RADIOATTIVE MA NESSUN RISCHIO LA SALUTE (2) =
DOSE RADIAZIONI DIECIMILA VOLTE INFERIORE RISPETTO A CHERNOBYL

(Adnkronos) - ''I valori attesi -continua Olivetti- vanno dai
100 a 1.000 milionesimi di becquerel (unita' di misura della
radioattivita', 1 Bq corrisponde a 1 disintegrazione al secondo) per
metro cubo di aria. Questo significa che la dose di radiazioni che
arrivera', sara' di mille, diecimila volte inferiore rispetto a quella
che giunse dopo Chernobyl. Inoltre le particelle vagheranno in alta
atmosfera e l'eventuale esposizione sara' molto rapida.''

''Pertanto la quantita' di radiazione che potrebbe derivare
dall'eventuale passaggio di particelle radioattive e' di gran lunga
inferiore alla quantita' che subiamo ogni anno dal suolo terrestre
-sottolinea 3bmeteo- Non esiste dunque alcun rischio per la salute
umana, cosi' come non esiste alcun pericolo di contaminazione per
l'ambiente naturale''.

(Sin/Zn/Adnkronos)
23-MAR-11 16:44

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Salute: al via concorso pubblico per campagna prevenzione ictus

SALUTE: AL VIA CONCORSO PUBBLICO PER CAMPAGNA PREVENZIONE ICTUS =
(AGI) - Roma, 23 mar. - L'attrice Jane Seymour invita il
pubblico a votare per i progetti piu' efficaci ad accrescere la
consapevolezza del legame tra fibrillazione atriale (FA) e
ictus. La fibrillazione atriale e' la forma piu' comune di
aritmia cardiaca e provoca fino a tre milioni di ictus all'anno
in tutto il mondo. La Seymour, che e' stata colpita
indirettamente dalle drammatiche conseguenze dell'ictus legato
alla FA, e' impegnata a sostenere la campagna '1 Mission 1
Million: Andare al cuore dell'ictus', il cui obiettivo e'
accrescere la consapevolezza di questa patologia. Grazie a
questa iniziativa, a livello mondiale, il voto del pubblico
permettera' ai progetti vincitori di beneficiare di somme di
denaro, per un totale di 1 milione di euro, per contribuire
alla prevenzione di 1 milione di ictus correlati alla FA
attraverso campagne informative. L'iniziativa e' sostenuta da
oltre 40 organizzazioni in tutto il mondo ed e' sponsorizzata
da Boehringer Ingelheim. "Sostengo 1 Mission 1 Million: Andare
al cuore dell'ictus per ragioni molto personali: mia madre era
affetta da fibrillazione atriale ed e' stata colpita da ictus"
ha dichiarato Jane Seymour. "Chiunque abbia assistito una
persona colpita da ictus sa quanto questa malattia possa essere
invalidante e terribile. E' assolutamente necessario sapere di
piu' sulla fibrillazione atriale e sul suo rapporto con
l'ictus. Grazie a 1 Mission 1 Million, possiamo contribuire a
evitare 1 milione di casi di ictus legati alla fibrillazione
atriale con un semplice voto online". Si possono votare 184
progetti 1 Mission 1 Million presentati da singoli individui,
gruppi di pazienti, professionisti e da societa' scientifiche
di 36 Paesi. Ogni progetto propone un diverso approccio per
accrescere la coscienza sociale sull'ictus legato alla FA,
attraverso ricerche scientifiche e programmi di screening o
l'istituzione di network di gruppi di pazienti e siti web.
Secondo il Professor Ariel Cohen, dell'ospedale Sainte Antoine
di Parigi, "l'ictus legato a FA e' invalidante e spesso letale;
ma l'aspetto ancora piu' importante e' che in molti casi puo'
essere prevenuto. Votando i progetti che rafforzano la
consapevolezza del legame fra FA e ictus, il pubblico ha
l'opportunita' di contribuire realmente alla prevenzione
dell'ictus. Visitate il sito internet della campagna, dove
potrete avere piu' informazioni sulla FA e il rischio di ictus,
in modo da visionare i progetti in gara e votare quelli che
preferite". Oltre alle informazioni su tutti i 184 progetti,
www.heartofstroke.it offre informazioni utili sui fattori di
rischio dell'ictus legato a FA e offre sostegno e consigli per
le persone a cui e' stata diagnosticata la FA. (AGI)
Red
231848 MAR 11

NNNN