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giovedì 28 luglio 2011

Legge n. 183 del 4 novembre 2010 n. 24. Modifiche alla disciplina in materia di permessi per l'assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità




Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05135 presentata da GIANCLAUDIO BRESSA martedì 19 luglio 2011, seduta n.504 BRESSA e RUBINATO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: la questura di Treviso, afflitta da una perdurante e gravissima carenza di organico, è oramai vicina al tracollo, nonostante il grandissimo impegno e la dedizione degli agenti in servizio e di chi attualmente vi opera per garantire la sicurezza dei cittadini e del territorio;

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05135
presentata da
GIANCLAUDIO BRESSA
martedì 19 luglio 2011, seduta n.504

BRESSA e RUBINATO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

la questura di Treviso, afflitta da una perdurante e gravissima carenza di organico, è oramai vicina al tracollo, nonostante il grandissimo impegno e la dedizione degli agenti in servizio e di chi attualmente vi opera per garantire la sicurezza dei cittadini e del territorio;

solo negli ultimi due anni l'organico, secondo i dati forniti in primo luogo dal sindacato Siap, ha subito una riduzione di quasi 30 elementi, oltre a tre funzionari nel ruolo direttivo. Si è inoltre registrato il mancato rinnovo del contratto di lavoro a favore di 10 lavoratori interinali, non più confermati dal Ministero dell'interno per la mancanza di fondi; dal lo gennaio 2011 ad oggi altri 17 elementi di vari ruoli hanno cessato il servizio;

la situazione appare particolarmente grave ove si consideri, secondo quanto confermato anche dal Silp/Cgil, che la questura può contare su soli cinque dirigenti/funzionari (ai quali si aggiunge il dirigente dell'unico commissariato distaccato, quello di Conegliano Veneto), chiamati ad un carico di lavoro e all'attribuzione di competenze del tutto fuori linea rispetto alla normativa generale. In particolare, è assegnato un doppio incarico al dirigente della Digos particolarmente gravoso, visto che, seppure privo di un funzionario che lo coadiuvi nel proprio ufficio, dirige anche l'intero ufficio di gabinetto, rimasto anch'esso privo di qualsiasi funzionario; inoltre la sezione volanti, uno degli uffici principali di ogni questura, che gestisce il pronto intervento e amministra una percentuale considerevole dell'intero organico, da alcuni anni non vede al proprio vertice un funzionario ed è retta da un sostituto commissario; analoga sorte accomuna l'ufficio del personale e l'ufficio tecnico logistico, anch'essi privi di un funzionario dirigente;

per nulla migliore, anzi per molti versi decisamente peggiore, è la situazione per quanto riguarda tutto il restante personale, di ogni ruolo e qualifica, da quello operativo a quello addetto ad attività più amministrativa o tecnica: sulla base di una comparazione con i dati di Vicenza (realtà, tra quelle regionali, assai simile per composizione di popolazione, indici di criminalità e presenza di cittadini stranieri), la questura di Treviso ha 60 persone in meno;

appare del tutto fondata, pertanto, la denuncia del Siap secondo la quale in tale contesto, la questura non è in grado di assicurare un adeguato servizio di controllo del territorio attraverso almeno due equipaggi delle volanti, per la quale ragione il gestore ha annunciato ai sindacati la decisione di aggregare a tal fine, in modo provvisorio, tutto il personale impiegabile per ragioni di età e competenza professionale secondo una turnazione «equa» tutte le volte in cui l'ufficio prevenzione generale non sia in grado di garantire le due pattuglie per turno per mancanza di agenti; in conseguenza di tale decisione si riduce ulteriormente il personale in altri settori (squadra mobile, digos, ufficio immigrazione) con grave pregiudizio delle attività in delicati settori, quale quello investigativo;

inoltre una recente ordinanza del questore ha disposto con riferimento al corpo di guardia della nuova sede, in cui la questura si è trasferita da poco più di 4 mesi, il ripristino alla situazione in vigore nella precedente sede, per cui alla predetta funzione, nelle ore serali e notturne, è impiegato un solo dipendente, una condizione unica in tutta la regione (a Verona 4 o 5 addetti, a Venezia 3 o 5, Rovigo 2, a Padova 3), pur essendo state segnalate dai sindacati di polizia le evidenti criticità funzionali della nuova sede, collocata in sostanza in un «condominio», senza un rinforzo dell'organico adeguato a mantenere la sicurezza dello stabile;

in tali condizioni gli impieghi giornalieri dell'intera questura vengono gestiti ed elaborati da un unico ufficio servizi, all'interno del quale opera un solo dipendente (in teoria coadiuvato dall'ufficio servizi delle volanti), sul quale ricade una mole di compiti e di termini da rispettare che sta mettendo a dura prova la sua resistenza;

inoltre tutto ciò comporta che vi sono numerosi agenti, nell'ordine di decine di singole posizioni, che contano fino a 8-9 riposi da recuperare e quasi tutti debbono ancora fruire delle ferie del 2010. Inevitabilmente poi gli agenti si vedono negare la concessione del recupero del riposo, pena l'impossibilità di predisporre i necessari ed indispensabili servizi, non superando il bacino di personale al quale attingere per i servizi di ordine pubblico (sia feriale che festivo, per la moltitudine di manifestazioni di varia natura che caratterizzano la vivace provincia trevigiana) le 30 persone; per di più, da ultimo, viene riferito anche il taglio dei pagamenti per le ore di straordinario per la scarsità delle risorse a disposizione;

la situazione, già di emergenza, è destinata ad aggravarsi ulteriormente, visto che entro la fine dell'anno altri agenti andranno in quiescenza;

a ciò si aggiunge la problematica relativa all'aggregazione - per la temporanea sospensione dei voli all'aeroporto Canova di Treviso per lavori di adeguamento e potenziamento - all'ufficio di polizia di frontiera di Venezia di un numero eccessivo di unità di polizia di frontiera di Treviso, compromettendo la funzionalità minima di quest'ultimo;

eppure una provincia con quasi 900 mila abitanti, caratterizzata da un tessuto produttivo molto diffuso costituito da moltissime piccole e medie imprese, da un elevato numero di stranieri regolarizzati (112.000 circa) e da un elevato numero di richieste di passaporti (circa 70.000), necessiterebbe di un organico adeguato a far fronte alle aumentate esigenze, mentre per garantire la presenza minima di due pattuglie si deve ridurre il personale in altri settori. Anche il posto di polizia dell'ospedale è rimasto quasi privo di tutto l'organico, ovvero di ben quattro elementi che erano in servizio due anni fa;

la situazione della questura di Treviso è stata oggetto di due lettere al Ministro degli interni, rispettivamente del 15 dicembre 2009 e del 23 settembre 2010, con le quali l'onorevole Simonetta Rubinato chiedeva di conoscere quali iniziative intendesse assumere il Ministro dell'interno a tal riguardo, anche alla luce delle annunciate assunzioni di oltre 4.000 tra carabinieri e poliziotti: le lettere tuttavia sono rimaste ad oggi senza riscontro;

nell'ultima tornata di trasferimenti di personale della polizia a Treviso sono giunti solo 2 operatori, mentre, per fare un confronto con una realtà provinciale analoga, a Varese ne sono stati inviati 29 e nel mese di aprile dieci operatori aggregati sono stati richiamati dall'amministrazione e destinati ad altri compiti, per cui si ha l'impressione che la provincia di Treviso sia considerata dal Ministero dell'interno, sotto questo profilo meno importante di altre -:

se il Ministro non ritenga di dover intervenire con urgenza, predisponendo misure atte ad adeguare l'organico della questura di Treviso agli effettivi bisogni di sicurezza del territorio e dei cittadini ed ad assicurare più decorose e sostenibili condizioni di lavoro per gli operatori addetti.
(5-05135) 
 



 

MEDIASET. CORTE GIUSTIZIA UE: CONTRIBUTI DECODER SONO ILLEGALI AIUTI DI STATO, VANNO RESTITUITI TENENDO CONTO DEI VANTAGGI.

 MEDIASET. CORTE GIUSTIZIA UE: CONTRIBUTI DECODER SONO ILLEGALI
AIUTI DI STATO, VANNO RESTITUITI TENENDO CONTO DEI VANTAGGI.

(DIRE) Roma, 28 lug. - Dopo il corposo risarcimento Cir, altre
nubi sul cielo di Mediaset (e delle altre emittenti televisive
che hanno beneficiato degli aiuti per l'acquisto dei decoder
digitali). La Corte di giustizia dell'Unione europea "conferma
che i contributi italiani per l'acquisto dei decoder digitali
terrestri nel 2004 e 2005 costituiscono aiuti di Stato
incompatibili con il mercato comune" e che di conseguenza "le
emittenti radiotelevisive che hanno beneficiato indirettamente
degli aiuti di Stato sono tenute a rimborsare le somme
corrispondenti ai vantaggi in tal modo ottenuti".
La Corte Ue insomma "respinge l'impugnazione della Mediaset"
confermando quindi la sentenza del tribunale di primo grado,
contro la quale il gruppo aveva presentato ricorso. (SEGUE)

(Com/Ran/ Dire)
12:45 28-07-11

NNNNMEDIASET. CORTE GIUSTIZIA UE: CONTRIBUTI DECODER SONO... -2-


(DIRE) Roma, 28 lug. - Con la legge finanziaria del 2004, ricorda
la nota della Corte di giustizia dell'Unione europea del
Lussemburgo, l'Italia ha concesso un contributo pubblico di 150
euro ad ogni utente che acquistasse o noleggiasse un apparecchio
per la ricezione, in chiaro, dei segnali televisivi digitali
terrestri (T-Dvb/C-Dvb). Il limite di spesa del contributo e'
stato fissato a 110 milioni. La legge finanziaria del 2005 ha
reiterato tale provvedimento nello stesso limite di spesa di 110
milioni, riducendo tuttavia il contributo per ogni singolo
decoder digitale a 70 euro.
Per poter fruire del contributo era necessario acquistare o
noleggiare un apparecchio per la ricezione dei segnali televisivi
digitali terrestri. Conseguentemente, il consumatore che avesse
optato per un apparecchio che consentisse esclusivamente la
ricezione di segnali satellitari non poteva ottenere il
contributo. Contro tali contributi le emittenti televisive Centro
Europa 7 Srl e Sky Italia hanno inoltrato esposti alla
Commissione.
Con la decisione emanata nel 2007, la Commissione osservava
che i contributi "costituivano aiuti di Stato a favore delle
emittenti digitali terrestri che offrivano servizi televisivi a
pagamento nonche' degli operatori via cavo fornitori di servizi
televisivi digitali a pagamento". La misura non sarebbe stata
"tecnologicamente neutra", considerato che non si applicava ai
decoder digitali satellitari. Conseguentemente, la Commissione ha
ordinato il recupero degli aiuti.(SEGUE)

(Com/Ran/ Dire)
12:52 28-07-11

NNNNMEDIASET. CORTE GIUSTIZIA UE: CONTRIBUTI DECODER SONO... -3-


(DIRE) Roma, 28 lug. - Mediaset ha allora proposto un ricorso
dinanzi al Tribunale ai fini dell'annullamento della decisione
della Commissione. Tuttavia - prosegue la nota della Corte di
giustizia dell'Unione europea del Lussemburgo, nel giugno del
2001 - il Tribunale ha respinto il ricorso, confermando che il
contributo costituiva un vantaggio economico a favore delle
emittenti terrestri, quali Mediaset, in quanto aveva loro
consentito di consolidare, rispetto ai nuovi concorrenti, la loro
posizione esistente sul mercato. Mediaset ha quindi impugnato
tale sentenza dinanzi alla Corte di giustizia.
La Corte ricorda oggi che, "ai fini della valutazione della
selettivita' di una misura, occorre accertare se essa implichi un
vantaggio per talune imprese rispetto ad altre collocate in
analoga situazione di fatto e giuridica". Il Tribunale ha
rilevato che "i contributi di cui trattasi hanno spinto i
consumatori all'acquisto di decoder digitali terrestri, limitando
i costi per le emittenti televisive digitali terrestri le quali
hanno potuto, in tal modo, consolidare la loro posizione sul
mercato rispetto ai nuovi concorrenti".
La Corte conferma inoltre che "il Tribunale ha correttamente
affermato che un aiuto di cui i beneficiari diretti siano i
consumatori puo' nondimeno costituire un aiuto indiretto agli
operatori economici, quali le emittenti televisive in questione"
e "giustamente" ha inoltre respinto l'argomento della Mediaset
secondo cui la Commissione non avrebbe dimostrato la sussistenza
di un collegamento tra il contributo e le emittenti di cui
trattasi.(SEGUE)

(Com/Ran/ Dire)
12:52 28-07-11

NNNNMEDIASET. CORTE GIUSTIZIA UE: CONTRIBUTI DECODER SONO... -4-


(DIRE) Roma, 28 lug. - La Corte di giustizia dell'Unione europea
del Lussemburgo "condivide" il ragionamento del Tribunale secondo
cui l'elemento di selettivita' basato sulle caratteristiche
tecnologiche, che favorisce la tecnologia digitale terrestre
rispetto a quella satellitare, "ha comportato una distorsione
della concorrenza, ragion per cui la misura di cui trattasi e'
incompatibile con il mercato comune".
La Corte risponde poi agli argomenti dedotti dalla Mediaset
secondo cui la decisione della Commissione non avrebbe consentito
di stabilire una metodologia adeguata ai fini del calcolo delle
somme che Mediaset era tenuta a rimborsare sulla base del
vantaggio indirettamente ottenuto, la cui determinazione spettava
al giudice nazionale. Per la Corte Ue "correttamente" il
Tribunale ha affermato che spettera' al giudice nazionale,
laddove venga adito, fissare l'importo dell'aiuto da recuperare
sulla base delle indicazioni delle modalita' di calcolo fornite
dalla Commissione".
Conseguentemente, "la Corte respinge l'impugnazione della
Mediaset".

(Com/Ran/ Dire)
12:52 28-07-11

NNNN


Mediaset/ No da Corte Ue a ricorso,deve rimborsare aiuti decoder
Sono aiuti di Stato incompatibili con il mercato comune

Roma, 28 lug. (TMNews) - Mediaset dovrà rimborsare gli aiuti
statali ottenuti negli anni scorsi per l'acquisto dei decoder. La
Corte di giustizia europea infatti ha respinto l'impugnazione
della società contro la decisione del tribunale che nel giugno
del 2001 aveva già respinto un ricorso di Mediaset, confermando
invece la richiesta arrivata dalla commissione di recuperare gli
aiuti. Il contributo, aveva spiegato il tribunale, costituiva un
vantaggio economico a favore delle emittenti terrestri, quali
Mediaset, in quanto aveva loro consentito di consolidare,
rispetto ai nuovi concorrenti, la loro posizione esistente sul
mercato e la Corte di giustizia ha confermato questo orientamento.

Mediaset dovrà rimborsare non solo i 220 milioni di euro del
contributo dello Stato, ma anche i vantaggi economici conseguenti
all'aumento dello share causato dall'operazione.


(segue)

Cos

281348 lug 11
Mediaset/ No da Corte Ue a ricorso,deve rimborsare aiuti... -2-
Giudice italiano fisser importo su modalit calcolo Commissione

Roma, 28 lug. (TMNews) - Contro i contributi concessi, la Corte
di giustizia ricorda che erano state le emittenti televisive
Centro Europa 7 Srl e Sky Italia Srl ad aver "inoltrato esposti
alla Commissione".

Secondo la Corte "il Tribunale ha rilevato correttamente che i
contributi di cui trattasi hanno spinto i consumatori
all'acquisto di decoder digitali terrestri, limitando i costi per
le emittenti televisive digitali terrestri le quali hanno potuto,
in tal modo, consolidare la loro posizione sul mercato rispetto
ai nuovi concorrenti".

La Corte conferma inoltre che "il Tribunale ha correttamente
affermato che un aiuto di cui i beneficiari diretti siano i
consumatori pu nondimeno costituire un aiuto indiretto agli
operatori economici, quali le emittenti televisive in questione.
Giustamente - prosegue la nota della Corte di giustizia Ue - il
Tribunale ha inoltre respinto l'argomento della Mediaset secondo
cui la Commissione non avrebbe dimostrato la sussistenza di un
collegamento tra il contributo e le emittenti di cui trattasi".

La Corte condivide altres il ragionamento del Tribunale secondo
cui "l'elemento di selettivit basato sulle caratteristiche
tecnologiche, che favorisce la tecnologia digitale terrestre
rispetto a quella satellitare, ha comportato una distorsione
della concorrenza, ragion per cui la misura di cui trattasi
incompatibile con il mercato comune".

La Corte risponde poi agli argomenti dedotti dalla Mediaset
secondo cui la decisione della Commissione non avrebbe consentito
di stabilire una metodologia adeguata ai fini del calcolo delle
somme che Mediaset era tenuta a rimborsare sulla base del
vantaggio indirettamente ottenuto, la cui determinazione spettava
al giudice nazionale. A parere della Mediaset, il Tribunale
sarebbe incorso in un errore di diritto, segnatamente perch
avrebbe omesso di verificare, a tal riguardo, l'applicazione del
principio della certezza del diritto. La Corte conferma,
tuttavia, che "correttamente il Tribunale ha affermato che il
diritto dell'Unione non impone alla Commissione di fissare
l'importo esatto dell'aiuto da restituire. Al contrario,
sufficiente che la decisione della Commissione consenta al
destinatario stesso di determinare, senza difficolt eccessiva,
tale importo secondo le modalit previste dall'ordinamento
nazionale".

La Corte rammenta, infine, che "l'obbligo per le autorit
nazionali di calcolare l'importo preciso degli aiuti da
recuperare deriva dall'obbligo di leale cooperazione che vincola
reciprocamente la Commissione e gli Stati membri
nell'applicazione delle norme dell'Unione in materia di aiuti di
Stato. Correttamente il Tribunale ha quindi affermato che
spetter al giudice nazionale, laddove venga adito, fissare
l'importo dell'aiuto da recuperare sulla base delle indicazioni
delle modalit di calcolo fornite dalla Commissione".

Cos

281357 lug 11

SALUTE: ITALIA QUARTA IN CLASSIFICA VACANZE CHE INGRASSANO

SALUTE: ITALIA QUARTA IN CLASSIFICA VACANZE CHE INGRASSANO
RICERCA GB, PER SUDDITI SUA MAESTA' AL PRIMO POSTO GLI USA
(ANSA) - LONDRA, 28 LUG - Se non volete ingrassare in
vacanza, non andate negli Usa. E nemmeno in Italia. Una ricerca
britannica ha rivelato che i sudditi di Sua Maesta' in media
tornano da una vacanza negli Stati Uniti piu' grassi di 3,6
chili, mentre dall'Italia, al quarto posto in classifica,
tornano con 3,1 chili di piu'. Al secondo posto invece sono i
Caraibi con 3,35 chili e al terzo e' la Fancia, con 3,31 chili.
La Grecia e' invece al quinto posto e la Gran Bretagna al
sesto, con un 'quoziente di ingrasso' di poco piu' di 3 chili.
Secondo la ricerca sei britannici su 10 aumentano di peso in
vacanza. La meta' di questi affermano che la colpa e' della
porzioni piu' grandi di quelle che mangiano a casa, mentre
sempre per la meta' e' la scarsa attivita' fisica a contribuire
all'aumento di peso. Per il 40% e' invece colpa dell'alcol,
mentre per il 20% si tratta dei famigerati buffet, dove un
secondo round non costa nulla. La meta' degli ingrassati
realizza il danno soltanto una volta tornato a casa, al primo
incontro con la bilancia. (ANSA).

YK4

INTERNET: VITA, BENE MORATORIA AGCOM SU COPYRIGHT, ORA LEGGE

INTERNET: VITA, BENE MORATORIA AGCOM SU COPYRIGHT, ORA LEGGE
(V. 'INTERNET: CALABRO', NON PRIMA...' DELLE 12.12)
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''Oggi c'e' un primo importantissimo
risultato: si era chiesta una moratoria nell'applicazione del
regolamento dell'Agcom'' in materia di diritto d'autore su
internet ''e di fatto ora c'e''' con la stesura finale del testo
che ''non arrivera' prima di novembre. Anche il presidente
Calabro' ci e' sembrato piu' aperto''. A dirlo e' il senatore
del Pd Vincenzo Vita, dopo la nuova audizione a Palazzo Madama
del presidente dell'Autorita' per le garanzie nelle
comunicazioni sul nuovo schema stilato dall'Autorita'.
''Meglio sarebbe - prosegue Vita - se nel frattempo si
trovasse il modo di avviare un procedimento parlamentare in
materia. Ci sono delle aperture, ci e' sembrato, frutto di una
straordinaria mobilitazione della rete, che su questa questione
e' stata la terza camera. Quanto a noi, ci batteremo perche'
questo regolamento sia solamente una sequenza e si arrivi
finalmente a una legge''. (ANSA).

YVV-MAJ
28-LUG-11 13:09 NNNN

MANOVRA. CGIL: DECRETO GOVERNO SU TICKET ATTO IRRESPONSABILE

MANOVRA. CGIL: DECRETO GOVERNO SU TICKET ATTO IRRESPONSABILE


(DIRE) Roma, 28 lug. - "Un atto irresponsabile che aggrava
ulteriormente una situazione gia' difficile". E' il giudizio
della Cgil sul decreto di attuazione sui ticket sanitari emanato
dal governo. Secondo la segretaria confederale Vera Lamonica e il
responsabile delle Politiche per la salute Stefano Cecconi "siamo
ormai, per usare le parole del presidente della conferenza delle
Regioni, in una situazione di assoluta emergenza".
Per i due dirigenti sindacali della Cgil, infatti, "i 'super
ticket' vanno aboliti perche' sono una vergognosa tassa sui
malati e un vero e proprio regalo al mercato privato della
sanita' a danno del servizio pubblico". Inoltre, proseguono
Lamonica e Cecconi, "la miscela esplosiva composta dai ticket
piu' i tagli, pari a otto miliardi in due anni, mette a rischio i
Livelli essenziali di assistenza sanitaria e spinge al disavanzo
tutte le regioni, stroncando il risanamento di quelle impegnate
nei piani di rientro".

(Com/Anb/ Dire)
12:45 28-07-11

NNNN
SANITA': CGIL, DECRETO GOVERNO SU TICKET ATTO IRRESPONSABILE =
(AGI) - Roma, 28 lug. - "Un atto irresponsabile che aggrava
ulteriormente una situazione gia' difficile". E' il giudizio
della Cgil sul decreto di attuazione sui ticket sanitari
emanato dal governo. Secondo la segretaria confederale, Vera
Lamonica, e il responsabile delle Politiche per la salute,
Stefano Cecconi, "siamo ormai, per usare le parole del
presidente della conferenza delle Regioni, in una situazione di
assoluta emergenza".
Per i due dirigenti sindacali della Cgil, infatti, "i
'super ticket' vanno aboliti perche' sono una vergognosa tassa
sui malati e un vero e proprio regalo al mercato privato della
sanita' a danno del servizio pubblico". Inoltre, proseguono
Lamonica e Cecconi, "la miscela esplosiva composta dai ticket
piu' i tagli, pari a otto miliardi in due anni, mette a rischio
i Livelli essenziali di assistenza sanitaria e spinge al
disavanzo tutte le regioni, stroncando il risanamento di quelle
impegnate nei piani di rientro".
La Cgil sostiene quindi la necessita' di "rovesciare questa
impostazione recessiva, che penalizza ogni investimento per la
salute invece di considerarlo un bene prezioso per garantire i
diritti delle persone e - concludono Lamonica e Cecconi - per
dare piu' forza allo stesso sviluppo economico". (AGI)
Red/Ila
281231 LUG 11

NNNN

ROMA: DAL 4 AGOSTO CHIUSA GALLERIA GIOVANNI XXIII, DEVIAZIONE BUS 446

ROMA: DAL 4 AGOSTO CHIUSA GALLERIA GIOVANNI XXIII, DEVIAZIONE BUS 446 =

Roma, 28 lug. - (Adnkronos) - L'Agenzia per la Mobilita' informa
che la galleria Giovanni XXIII, a Roma, sara' chiusa al traffico
veicolare pubblico e privato, in entrambi i sensi di marcia, dalle ore
00.00 del 4 agosto alle 24.00 del 17 agosto. Per questo il bus 446
sara' deviato su percorsi alternativi.

La chiusura e' necessaria per consentire i lavori di
manutenzione, ristrutturazione e adeguamento delle cabine elettriche
di trasformazione di media e bassa tensione che alimentano gli
impianti tecnologici, al fine di assicurare i necessari standard di
sicurezza all'interno della galleria Giovanni XXIII.

L'efficienza degli impianti contribuira' a garantire
l'incolumita' degli utenti in transito nella galleria; tale
intervento, infatti, riguardera' lavori indifferibili sulle cabine di
alimentazione a servizio degli impianti di illuminazione, di controllo
della purezza dell'aria, della ventilazione, controllo del traffico
veicolare a mezzo sistema Tv.C.C., colonnine Sos e controllo
rivelazione fumi.

(Gil/Col/Adnkronos)
28-LUG-11 10:37

NNNN

CORPO FORESTALE NEI TRIBUNALI, ROMANO "RICONOSCIMENTO IMPORTANTE"

CORPO FORESTALE NEI TRIBUNALI, ROMANO "RICONOSCIMENTO IMPORTANTE" =
(AGI) - Roma, 28 lug. - "Il provvedimento che ho firmato ha
un'importanza storica: e' la prima volta dalla nascita, nel
1822, del Corpo Forestale dello Stato che i suoi agenti
presteranno servizio presso i Tribunali ordinari in tutto il
territorio nazionale. E' il riconoscimento dell'alta
professionalita' del personale appartenente al Corpo, in
particolare nella prevenzione, nella repressione degli illeciti
in materia agroambientale e nella lotta alla contraffazione,
che costituiscono piaghe da debellare. Queste funzioni si
aggiungono a quelle che storicamente fanno del Corpo una forza
capace di tutelare l'ambiente, salvaguardare le risorse
agroambientali, il patrimonio faunistico e naturalistico
nazionale". Cosi' il ministro delle Politiche agricole
alimentari e forestali, Saverio Romano, ha commentato il
decreto interministeriale tra il Mipaaf e il ministero della
Giustizia relativo alla determinazione dell'organico della
sezione di polizia giudiziaria delle Procure della Repubblica
presso i Tribunali ordinari per il biennio 2011-2012. Gli
applicati del Corpo Forestale dello Stato saranno 271
distribuiti in tutti i distretti in Italia. "La presenza in
tutta Italia degli agenti del Corpo e' una garanzia per la
sicurezza dei cittadini e dei nostri meravigliosi paesaggi
rurali, dove nascono le nostre eccellenze alimentari. Voglio
ancora una volta esprimere - conclude - la mia gratitudine al
capo del Corpo, Cesare Patrone, e a tutti i forestali per il
loro prezioso impegno quotidiano". (AGI)
Eli
281110 LUG 11
GIUSTIZIA: CORPO FORESTALE PRESTERA' SERVIZIO IN TRIBUNALI
MINISTRO ROMANO, RICONOSCIMENTO DEL VALORE DEL CORPO
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Gli agenti della Forestale andranno a
prestare servizio preso i tribunali ordinari di tutto il
territorio nazionale. Ad annunciare la novita' e' il ministro
delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano
dopo la firma del decreto interministeriale tra il Mipaaf ed il
Ministero della Giustizia relativo alla determinazione
dell'organico della sezione di polizia giudiziaria delle Procure
della Repubblica presso i Tribunali ordinari per il biennio
2011-2012. Gli applicati del Corpo Forestale dello Stato saranno
271 distribuiti in tutti i distretti in Italia.
''Il provvedimento che ho firmato ha un'importanza storica -
osserva Romano - E' il riconoscimento dell'alta professionalita'
del personale appartenente al Corpo, in particolare nella
prevenzione, nella repressione degli illeciti in materia
agroambientale e nella lotta alla contraffazione, che
costituiscono piaghe da debellare. Queste funzioni si aggiungono
a quelle che storicamente fanno del Corpo una forza capace di
tutelare l'ambiente, salvaguardare le risorse agroambientali, il
patrimonio faunistico e naturalistico nazionale. La presenza in
tutta Italia degli agenti del Corpo e' una garanzia per la
sicurezza dei cittadini e dei nostri meravigliosi paesaggi
rurali, dove nascono le nostre eccellenze alimentari. Voglio
ancora una volta esprimere la mia gratitudine al Capo del Corpo,
Cesare Patrone, e a tutti i forestali per il loro prezioso
impegno quotidiano''.
(ANSA).

LS
28-LUG-11 11:06 NNNN

CRISI: CAMUSSO, PAESE DEPRESSO; ORA SERVE UNA SCOSSA = MANOVRA: LANDINI; SERVE MOBILITAZIONE, FINO ALLO SCIOPERO

CRISI: CAMUSSO, PAESE DEPRESSO; ORA SERVE UNA SCOSSA =
(AGI) - Roma, 28 lug. - La situazione "e' grave" ed e' "una
gravita' di cui tutte le parti sociali sono consapevoli ma di
cui il governo non si rende conto, visto che ha ripreso a
parlare d'altro". Lo sottolinea il leader della Cgil, Susanna
Camusso, in un'intervista a Repubblica, all'indomani
dell'appello comune firmato da tutte le parti sociali per
chiedere discontinuita' (esclusa la Uil). "Le politiche finora
seguite non vanno bene", sostiene Camusso. E aggiunge: "Fosse
stato per noi, saremmo stati piu' espliciti, non e' da ora che
chiediamo al governo di andarsene. La nota e' frutto di una
mediazione, ma da' il segnale di quanto sia grave e
generalizzata la preoccupazione per questo quadro economico e
sociale. Tutti quelli che hanno firmato il documento - osserva
- chiedono un patto per la crescita che non c'e'. Come non c'e'
occupazione e nemmeno credibilita' del paese". Secondo Camusso,
"c'e' solo il vuoto: Tremonti - afferma - dopo la manovra, e'
sparito dalla scena. E il governo che pensa delle azioni della
Ue o delle conseguenze della situazione americana?".
Quanto all'ipotesi di un governo tecnico, il leader della
Cgil chiarisce: "Su questo punto non c'e' unita' di vedute, le
opinioni sono troppo differenti per fare un discorso collettivo
che non e' ancora maturato. Per ora c'e' un forte spirito
collettivo, la voglia di reagire alla depressione". (AGI)
Rm1
281006 LUG 11

NNNN
MANOVRA: LANDINI; SERVE MOBILITAZIONE, FINO ALLO SCIOPERO
FIAT, IL VOTO E' UN DIRITTO DI TUTTI I LAVORATORI, NON A DEROGHE
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''La manovra sara' devastante per i
lavoratori, i pensionati e soprattutto i giovani, percio'
sarebbe necessario che tutto il movimento sindacale reagisse. Se
non vuole perdere il rapporto con chi rappresenta, la Cgil
dovra' pur fare i conti con la manovra mettendo in campo una
grande mobilitazione, fino allo sciopero generale''. Lo afferma
il segretario della Fiom Maurizio Landini, che in un'intervista
al manifesto torna a criticare la Fiat.
''Cresce solo la cassa integrazione. Dei 20 miliardi
promessi, escluso l'investimento a Pomigliano, s'e' persa ogni
traccia. La Fiat in Italia produce piu' licenziamenti che posti
di lavoro'', afferma Landini, che definisce ''ianccettabile'' la
chiusura di Termini Imerese ''in assenza di un'alternativa
industriale concreta''.
''Governo, Confindustria e Fiat hanno una strategia tesa a
cancellare diritti e libera contrattazione'', denuncia Landini.
''Qualunque ipotesi di accordo deve essere sottoposta al
giudizio determinante degli interessati. Questa e' la ragione
per cui riteniamo illegittimo il referendum imposto dalla Fiat a
Pomigliano, Mirafiori e alla Bertone. Siamo contrari a
quell'ipotesi di accordo - spiega - perche' toglie ai lavoratori
il diritto di voto, prevede deroghe e addirittura impedisce
l'esercizio dello sciopero''. La Cgil, prosegue Landini,
''sapeva che queste sono le nostre posizioni. Non aver cercato
un approdo condiviso e' una precisa responsabilita' di chi ha
diretto la trattativa''.
Il leader sindacale smentisce l'isolamento della Fiom. ''C'e'
una forte domanda di democrazia e partecipazione che i partiti
non sono in grado di cogliere e dunque non hanno risposte'',
dichiara. ''Non vedo un isolamento della Fiom che invece
incrocia questa domanda di giustizia sociale''. (ANSA).

Y89-PNZ
28-LUG-11 10:06 NNNN

Omicidio a Torrevecchia Agguato nel rione delle case popolari