SCIOPERO CGIL: LANDINI, PARTECIPAZIONE PER RABBIA
E DELUSIONE =
(AGI) - Lanciano (Chieti), 3 set. - Per lo sciopero
generale
che la Cgil ha convocato per il prossimo
6 settembre e'
"prevista una straordinaria partecipazione anche per la
rabbia
e la delusione avvertita in questo periodo da chi paga sempre
e
comunque". Lo ha dichiarato il segretario nazionale della Fiom,
Maurizio
Landini, a proposito dello sciopero generale di 8 ore
convocato dalla Cgil per martedi' 6 settembre. "Lo sciopero
generale e'
utile e necessario, tanto piu' se questo Governo
arrivera' a mettere la
fiducia sulla manovra finanziaria - ha
spiegato Landini, a Lanciano (Chieti)
per un incontro con la
Fiom locale - nelle fabbriche c'e' aria di
grande
partecipazione tra gli operai, e non solo tra quelli iscritti
alla
Fiom". (AGI)
Ch2/Ett
031356 SET 11
Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
Translate
sabato 3 settembre 2011
MANOVRA: CGIL; BENE SU FESTE CIVILI E 13/A, MA MALE IL RESTO
MANOVRA: CGIL; BENE SU FESTE CIVILI E 13/A, MA
MALE IL RESTO
(ANSA) - ROMA, 3 SET - La Cgil valuta ''positivamente le
notizie sulle nuove modifiche alla manovra per quanto attiene
alle norme che abolivano le feste civili, tra cui il Primo
Maggio e il 25 aprile''. E il sindacato si dice soddisfatto
anche per lo stop al rinvio delle tredicesime degli statali,
considerandolo il ''primo frutto'' della mobilitazione.
In una nota la Cgil spiega, infatti, che saltare le feste
laiche avrebbe rappresentato ''un vero affronto alla storia e
alla cultura del nostro Paese''. E aggiunge: ''La decisione di
eliminare la norma dalla manovra fa onore alla natura
repubblicana del nostro Parlamento. Ora si dovra' vigilare per
evitare nuove sorprese.''
Anche sul ritiro della norma sulle tredicesime dei dipendenti
pubblici la Cgil rivendica il risultato. ''E' il primo frutto di
una mobilitazione generale - sottolinea - che si sta sviluppando
contro una manovra particolarmente vendicativa nei confronti del
lavoro e del lavoro pubblico in particolare''. In ogni caso,
chiarisce, ''per quanto riguarda il resto della manovra e il suo
carattere ingiusto e depressivo la Cgil conferma il suo netto
giudizio negativo e quindi tutte le ragioni alla base dello
sciopero generale di martedi' 6 settembre''.(ANSA).
KZQ
03-SET-11 15:16 NNNN
(ANSA) - ROMA, 3 SET - La Cgil valuta ''positivamente le
notizie sulle nuove modifiche alla manovra per quanto attiene
alle norme che abolivano le feste civili, tra cui il Primo
Maggio e il 25 aprile''. E il sindacato si dice soddisfatto
anche per lo stop al rinvio delle tredicesime degli statali,
considerandolo il ''primo frutto'' della mobilitazione.
In una nota la Cgil spiega, infatti, che saltare le feste
laiche avrebbe rappresentato ''un vero affronto alla storia e
alla cultura del nostro Paese''. E aggiunge: ''La decisione di
eliminare la norma dalla manovra fa onore alla natura
repubblicana del nostro Parlamento. Ora si dovra' vigilare per
evitare nuove sorprese.''
Anche sul ritiro della norma sulle tredicesime dei dipendenti
pubblici la Cgil rivendica il risultato. ''E' il primo frutto di
una mobilitazione generale - sottolinea - che si sta sviluppando
contro una manovra particolarmente vendicativa nei confronti del
lavoro e del lavoro pubblico in particolare''. In ogni caso,
chiarisce, ''per quanto riguarda il resto della manovra e il suo
carattere ingiusto e depressivo la Cgil conferma il suo netto
giudizio negativo e quindi tutte le ragioni alla base dello
sciopero generale di martedi' 6 settembre''.(ANSA).
KZQ
03-SET-11 15:16 NNNN
MANOVRA: PEDICA (IDV), ADERISCO A SCIOPERO SINDACATI POLIZIA
MANOVRA: PEDICA (IDV), ADERISCO A SCIOPERO SINDACATI POLIZIA =
GOVERNO VUOLE ABBASSARE LIVELLO DI SICUREZZA A SCAPITO DEGLI
ONESTI
Roma, 3 set. (Adnkronos) - "E' paradossale che un governo non
investa nella sicurezza e nella legalita', la riduzione degli organici
e i tagli alla benzina parla da sola sulla strategia di questo
esecutivo, si vuole abbassare il livello di sicurezza a discapito
della parte onesta del nostro Paese". Lo afferma Stefano Pedica, vice
presidente della commissione Politiche dell'Unione Europea.
"La sicurezza -aggiunge- deve essere un diritto dei cittadini e
il governo ha il dovere di assicurarlo, ma parlando del governo
Berlusconi si perde ogni speranza se aspettiamo di vederlo paladino
dei cittadini. Un governo che ha tagliato sulla scuola, sulla sanita',
sulla famiglia, sulla ricerca e sulla sicurezza non puo' dare speranze
alla gente onesta".
"Unica speranza la da alla criminalita', come giustamente si
legge dalla preoccupazione delle forze di polizia, tagliando le
risorse interne si abbassa la presenza sul territorio. Aderiro' alla
protesta di lunedi' -conclude Pedica- nella speranza che qualche
persona responsabile di questo governo si accorga del crimine che si
sta compiendo non aiutando le forze di polizia".
(Plb/Col/Adnkronos)
03-SET-11 15:21
NNNN
GOVERNO VUOLE ABBASSARE LIVELLO DI SICUREZZA A SCAPITO DEGLI
ONESTI
Roma, 3 set. (Adnkronos) - "E' paradossale che un governo non
investa nella sicurezza e nella legalita', la riduzione degli organici
e i tagli alla benzina parla da sola sulla strategia di questo
esecutivo, si vuole abbassare il livello di sicurezza a discapito
della parte onesta del nostro Paese". Lo afferma Stefano Pedica, vice
presidente della commissione Politiche dell'Unione Europea.
"La sicurezza -aggiunge- deve essere un diritto dei cittadini e
il governo ha il dovere di assicurarlo, ma parlando del governo
Berlusconi si perde ogni speranza se aspettiamo di vederlo paladino
dei cittadini. Un governo che ha tagliato sulla scuola, sulla sanita',
sulla famiglia, sulla ricerca e sulla sicurezza non puo' dare speranze
alla gente onesta".
"Unica speranza la da alla criminalita', come giustamente si
legge dalla preoccupazione delle forze di polizia, tagliando le
risorse interne si abbassa la presenza sul territorio. Aderiro' alla
protesta di lunedi' -conclude Pedica- nella speranza che qualche
persona responsabile di questo governo si accorga del crimine che si
sta compiendo non aiutando le forze di polizia".
(Plb/Col/Adnkronos)
03-SET-11 15:21
NNNN
Manovra: "e' iniqua", poliziotti in piazza lunedi' a Roma =
MANOVRA: "E' INIQUA", POLIZIOTTI IN PIAZZA LUNEDI' A ROMA =
(AGI) - Roma, 3 set. - Poliziotti in piazza "contro l'iniqua
manovra economica varata dal governo". A promuovere la nuova
manifestazione di protesta, in programma alle 16 di lunedi'
davanti al Senato, sono Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp.
"Il perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia
sulla manovra economica - spiegano i segretari delle quattro
sigle, Giuseppe Tiani, Claudio Giardullo, Franco Maccari e Enzo
Marco Letizia - mostra che il governo non vuole affatto
tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, con effetti
benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo della
politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare
sui servizi essenziali dello Stato. La sicurezza e' un diritto
dei cittadini ed un e' dovere del governo assicurarlo, a
prescindere dai mercati e dalla crisi finanziaria: disinvestire
su di essa significa colpire la precondizione necessaria per la
ripresa economica. Con organici ridotti e la prospettiva di
ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull'ordine e
la sicurezza pubblica, si abbassera' ulteriormente il livello
di legalita' e la manovra risultera' ancora piu' iniqua pesando
oltre misura sulla parte onesta del Paese".
"Non possiamo accettare - dicono Siap, Silp-Cgil, Coisp e
Anfp - che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco
del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, ne' che
non vi siano risorse per la copertura delle specifiche
indennita', ne' che si continuino a rimandare gli impegni che
questo governo ha assunto come il riordino delle carriere del
personale del comparto sicurezza e difesa. Ci domandiamo quale
credibilita' sia rimasta a questa compagine governativa che non
sa provvedere ai servitori dello Stato piu' esposti e alla
sicurezza dei cittadini per uscire dalla crisi". (AGI)
Bas
031328 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 3 set. - Poliziotti in piazza "contro l'iniqua
manovra economica varata dal governo". A promuovere la nuova
manifestazione di protesta, in programma alle 16 di lunedi'
davanti al Senato, sono Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp.
"Il perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia
sulla manovra economica - spiegano i segretari delle quattro
sigle, Giuseppe Tiani, Claudio Giardullo, Franco Maccari e Enzo
Marco Letizia - mostra che il governo non vuole affatto
tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, con effetti
benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo della
politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare
sui servizi essenziali dello Stato. La sicurezza e' un diritto
dei cittadini ed un e' dovere del governo assicurarlo, a
prescindere dai mercati e dalla crisi finanziaria: disinvestire
su di essa significa colpire la precondizione necessaria per la
ripresa economica. Con organici ridotti e la prospettiva di
ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull'ordine e
la sicurezza pubblica, si abbassera' ulteriormente il livello
di legalita' e la manovra risultera' ancora piu' iniqua pesando
oltre misura sulla parte onesta del Paese".
"Non possiamo accettare - dicono Siap, Silp-Cgil, Coisp e
Anfp - che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco
del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, ne' che
non vi siano risorse per la copertura delle specifiche
indennita', ne' che si continuino a rimandare gli impegni che
questo governo ha assunto come il riordino delle carriere del
personale del comparto sicurezza e difesa. Ci domandiamo quale
credibilita' sia rimasta a questa compagine governativa che non
sa provvedere ai servitori dello Stato piu' esposti e alla
sicurezza dei cittadini per uscire dalla crisi". (AGI)
Bas
031328 SET 11
NNNN
manovra: lunedi' in piazza i sindacati di polizia = la protesta davanti al senato di siap, silp-cgil, coisp e anfp
MANOVRA: LUNEDI' IN PIAZZA I SINDACATI DI POLIZIA =
LA PROTESTA DAVANTI AL SENATO DI SIAP, SILP-CGIL, COISP E ANFP
Roma, 3 set. (Adnkronos) - Il Siap ,il Silp-Cgil, il Coisp e
l'Anfp scendono ancora una volta in piazza per una manifestazione di
protesta contro ''l'iniqua manovra economica varata dal Governo. Il
perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia sulla manovra
economica, - si legge in una nota - mostra che il Governo non vuole
affatto tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, che invece
avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo
della politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare sui
servizi essenziali dello Stato".
"La sicurezza e' un diritto dei cittadini e un dovere del
Governo assicurarla, che prescinde dai mercati e dalla crisi
finanziaria, infatti disinvestire su di essa significa colpire la
precondizione necessaria per la ripresa economica. Con organici
ridotti e la prospettiva di ulteriori tagli ai fondi della missione
statale sull'ordine e la sicurezza pubblica -rilevano i sindacati di
polizia- si abbassera' ulteriormente il livello di legalita' e la
manovra risultera' ancora piu' iniqua pesando oltre misura sulla parte
onesta del Paese". (segue)
(Sin/Ct/Adnkronos)
03-SET-11 10:31
NNNN
MANOVRA: POLIZIOTTI IN PIAZZA PER PROTESTA IL 5/9 A ROMA
GOVERNO NON CREDIBILE SE NON GARANTISCE LA SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 3 SET - I poliziotti scendono ancora una volta
in piazza contro la manovra economica. Gli aderenti alle sigle
sindacali Siap, SILP-CGIL, Coisp e Anfp lunedi' prossimo
manifesteranno alle 16 davanti al Senato.
''L'insistenza nel non ascoltare i sindacati di polizia sulla
manovra economica - sottolineano - mostra che il Governo non
vuole affatto tagliare sui reali sprechi del settore pubblico,
che invece avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla
corruzione vero costo della politica italiana, mentre preferisce
come al solito tagliare sui servizi essenziali dello Stato''.
''La sicurezza - dicono i sindacati - Š un diritto dei
cittadini ed un dovere del Governo assicurarla, disinvestire su
di essa significa colpire la precondizione necessaria per la
ripresa economica. Con organici ridotti e la prospettiva di
ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull'ordine e la
sicurezza pubblica, si abbasser… ulteriormente il livello di
legalit… e la manovra risulter… ancora pi— iniqua pesando oltre
misura sulla parte onesta del Paese''.
''Non possiamo accettare - concludono - che per le donne e gli
uomini della sicurezza il blocco del contratto duri 5 anni dal
2010 al 31 dicembre 2014, n‚ che non vi siano risorse per la
copertura delle specifiche indennit…, n‚ che si continuino a
rimandare gli impegni che questo Governo ha assunto come il
riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza e
difesa. Ci domandiamo quale credibilit… sia rimasta a questa
compagine governativa che non sa provvedere ai servitori dello
Stato pi— esposti ed alla sicurezza dei cittadini per uscire
dalla crisi''. (ANSA).
AU
03-SET-11 11:54 NNNN
SMARRISCONO CANE,RICOMPENSA DI 10 MILA EURO DA PADRONI RUSSI
SMARRISCONO CANE,RICOMPENSA DI 10 MILA EURO DA PADRONI RUSSI
ERA IN STANZA D'ALBERGO DURANTE VACANZA A GENOVA ED E' SPARITO
(ANSA) - GENOVA, 3 SET - Una taglia di 10.000 euro per chi
ritrova Johnny, un bel cane di razza tipo Pincher, sparito da un
albergo di Genova dove i suoi padroni, una ricca famiglia russa,
nell'agosto scorso, avevano trascorso una vacanza. La famiglia
moscovita, che attualmente alloggia a Montecarlo, aveva optato
per l'elegante albergo genovese anche perche' dotato di un'area
adibita ai cani, all'interno della stessa stanza prenotata.
Il 17 agosto scorso, verso le 13,30, i turisti erano usciti
mentre Johnny dormiva; al rientro, verso le 18, il cane era
scomparso. Dalla registrazione delle schede d'accesso alle
stanze si e' scoperto che qualcuno, verso le 14,30, utilizzando
una scheda cliente, era entrato in camera.
Ai turisti non era rimasto altro da fare che informare il
direttore dell'albergo e sporgere denuncia contro ignoti per il
furto dell'animale. Dopo varie ricerche e annunci su internet
hanno deciso di offrire una taglia di 10.000 euro ''perche' -
hanno detto - rivogliamo il nostro Johnny a tutti i costi''. E
per questo hanno anche lasciato due numeri di telefono:
010.2772821 oppure un cellulare russo +37259950380. (ANSA)
YL1-DO
03-SET-11 09:57 NNNN
ERA IN STANZA D'ALBERGO DURANTE VACANZA A GENOVA ED E' SPARITO
(ANSA) - GENOVA, 3 SET - Una taglia di 10.000 euro per chi
ritrova Johnny, un bel cane di razza tipo Pincher, sparito da un
albergo di Genova dove i suoi padroni, una ricca famiglia russa,
nell'agosto scorso, avevano trascorso una vacanza. La famiglia
moscovita, che attualmente alloggia a Montecarlo, aveva optato
per l'elegante albergo genovese anche perche' dotato di un'area
adibita ai cani, all'interno della stessa stanza prenotata.
Il 17 agosto scorso, verso le 13,30, i turisti erano usciti
mentre Johnny dormiva; al rientro, verso le 18, il cane era
scomparso. Dalla registrazione delle schede d'accesso alle
stanze si e' scoperto che qualcuno, verso le 14,30, utilizzando
una scheda cliente, era entrato in camera.
Ai turisti non era rimasto altro da fare che informare il
direttore dell'albergo e sporgere denuncia contro ignoti per il
furto dell'animale. Dopo varie ricerche e annunci su internet
hanno deciso di offrire una taglia di 10.000 euro ''perche' -
hanno detto - rivogliamo il nostro Johnny a tutti i costi''. E
per questo hanno anche lasciato due numeri di telefono:
010.2772821 oppure un cellulare russo +37259950380. (ANSA)
YL1-DO
03-SET-11 09:57 NNNN
venerdì 2 settembre 2011
MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER SETTORE E LAVORO IN EDITORIA
MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER SETTORE E LAVORO IN
EDITORIA =
INIZIATIVA SOCIALE APERTA PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE NORME
DANNOSE E SLEALI
Roma, 2 set. (Adnkronos) - ''La confusione che regna sulla
manovra bis del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni per
diversi elementi di iniquita' sociale che conteneva all'inizio e di
cui ora poco o nulla si parla, dandoli evidentemente per fatti
acquisiti''. E' quanto sottolinea in una nota il Segretario Generale
della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, che
fra l'altro domenica 4 settembre interverra' in Sardegna alla Marcia
per i diritti, l'integrazione dei popoli e contro la poverta' promossa
insieme da Cgil, Cisl, Uil, Acli, Coldiretti e Pastorale del lavoro.
''Il Sindacato dei giornalisti - rispettoso del pluralismo
dell'informazione e serenamente convinto che i media debbano fare
comunque ancora di piu' per rendere chiaro l'impatto economico e
sociale di ogni intervento proposto - non puo' non osservare con
preoccupazione i tentativi di attacco a un sistema di welfare
condiviso -continua Siddi-. E' incomprensibile, per esempio, che si
continui a immaginare come esigenza improcrastinabile l'incisione sui
redditi di pensione, da colpire con un prelievo che non riguarda
nessun'altra forma di reddito, mentre si blocca l'incremento degli
assegni stessi. Non basta: sul sistema previdenziale si sta facendo
molto chiasso quasi si volesse rompere ad ogni costo la coesione
sociale tra generazioni''.
''Non si puo' giudicare equo tassare in forma supplementare le
pensioni e continuare a tassare i risultati dei rendimenti sugli
investimenti previdenziali, ancorche' oggi - tra le tante ipotesi -
ritorni l'idea di mantenere l'aliquota al 12% e non al 20% -continua
Siddi-. Questo e' un punto dirimente anche per la Previdenza dei
giornalisti (gestita dall'Inpgi) che, nell'autonomia negoziale delle
parti sociali e nel rispetto degli obblighi di legge, hanno con
lungimiranza operato scelte coraggiose e nitide per mettere in
sicurezza i conti e i valori delle pensioni. E quanto a quelle di
anzianita', hanno da tempo introdotto la 'pensione a punti', ovvero la
possibilita' di anticipare l'uscita dal lavoro prima del 65° anno di
eta' con penalizzazioni sulla misura degli assegni, sia per uomini che
per le donne''. (segue)
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11 18:41
NNNN
MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER SETTORE E LAVORO IN EDITORIA (2) =
(Adnkronos) - ''Allo stesso modo preoccupa l'assenza di misure
efficaci per combattere il precariato, fenomeno molto diffuso nel
mondo dei media che ne intacca anche le condizioni di liberta' e di
indipendenza -spiega Siddi-. L'idea che tutto sia risolvibile
attraverso la contrattazione aziendale appare una visione politica di
puntiglio e inefficace sul piano concreto. La Fnsi e la Fieg, nella
recentissima rinnovazione contrattuale, hanno peraltro riconosciuto la
centralita' del contratto nazionale e l'importanza di definire,
invece, nel confronto tra parti sociali le materie devolvibili alla
concertazione decentrata e la messa a fuoco, nel confronto preventivo,
delle questioni aperte sul lavoro autonomo e precario. La
contrattazione nazionale. Ancor piu' in questo settore, resta un
pilastro delle garanzie comuni in tema di diritti e doveri e l'unico
punto di concorrenza leale del mercato dell'informazione''.
''Per l'editoria e per il sistema dell'informazione, infine,
aldila' di ogni autonoma considerazione specifica di singoli, di
gruppi e della libera espressione delle opinioni diverse sui giornali,
appare di grave impatto negativo (soprattutto in assenza di riforme di
sistema) la previsione di drastici tagli alla fiscalita' di vantaggio
per le cooperative -continua il presidente della Fnsi-. Quelle dei
giornali, per i quali gia' si prospetta una riduzione del
finanziamento pubblico, subirebbero una doppia crisi, irreversibile,
che intaccherebbe in maniera pesante pluralismo e livelli
occupazionali. Ed e' grave pensare che cio' possa avvenire per mano
dello Stato, che legittimamente e' chiamato a mettere i conti a posto;
ma con giustizia''.
''Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata in un dialogo sociale
e istituzionale attivo e in una iniziativa sociale aperta perche'
siano corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate le cose
che debbono essere cancellate, per il bene di tutti e non di pochi'',
conclude Siddi.
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11 18:43
NNNNMANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER EDITORIA
INIZIATIVA SOCIALE PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE NORME DANNOSE
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''La confusione che regna sulla
manovra bis del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni
per diversi elementi di iniquita' sociale che conteneva
all'inizio e di cui ora poco o nulla si parla, dandoli
evidentemente per fatti acquisiti''. Lo afferma in una nota il
segretario della Fnsi, Franco Siddi.
''Il sindacato dei giornalisti non puo' non osservare con
preoccupazione i tentativi di attacco a un sistema di welfare
condiviso - sostiene Siddi -. E' incomprensibile, per esempio,
che si continui a immaginare come esigenza improcrastinabile
l'incisione sui redditi di pensione, da colpire con un prelievo
che non riguarda nessun'altra forma di reddito, mentre si blocca
l'incremento degli assegni stessi. Allo stesso modo preoccupa
l'assenza di misure efficaci per combattere il precariato,
fenomeno molto diffuso nel mondo dei media che ne intacca anche
le condizioni di liberta' e di indipendenza. L'idea che tutto
sia risolvibile attraverso la contrattazione aziendale appare
una visione politica di puntiglio e inefficace sul piano
concreto''.
''Per l'editoria e per il sistema dell'informazione - si
legge ancora nella nota -, appare di grave impatto negativo
(soprattutto in assenza di riforme di sistema) la previsione di
drastici tagli alla fiscalita' di vantaggio per le cooperative.
Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata in un dialogo sociale e
istituzionale attivo e in una iniziativa sociale aperta perche'
siano corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate
le cose che debbono essere cancellate, per il bene di tutti e
non di pochi''. (ANSA).
COM-CAS
02-SET-11 16:49 NNNN
INIZIATIVA SOCIALE APERTA PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE NORME
DANNOSE E SLEALI
Roma, 2 set. (Adnkronos) - ''La confusione che regna sulla
manovra bis del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni per
diversi elementi di iniquita' sociale che conteneva all'inizio e di
cui ora poco o nulla si parla, dandoli evidentemente per fatti
acquisiti''. E' quanto sottolinea in una nota il Segretario Generale
della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, che
fra l'altro domenica 4 settembre interverra' in Sardegna alla Marcia
per i diritti, l'integrazione dei popoli e contro la poverta' promossa
insieme da Cgil, Cisl, Uil, Acli, Coldiretti e Pastorale del lavoro.
''Il Sindacato dei giornalisti - rispettoso del pluralismo
dell'informazione e serenamente convinto che i media debbano fare
comunque ancora di piu' per rendere chiaro l'impatto economico e
sociale di ogni intervento proposto - non puo' non osservare con
preoccupazione i tentativi di attacco a un sistema di welfare
condiviso -continua Siddi-. E' incomprensibile, per esempio, che si
continui a immaginare come esigenza improcrastinabile l'incisione sui
redditi di pensione, da colpire con un prelievo che non riguarda
nessun'altra forma di reddito, mentre si blocca l'incremento degli
assegni stessi. Non basta: sul sistema previdenziale si sta facendo
molto chiasso quasi si volesse rompere ad ogni costo la coesione
sociale tra generazioni''.
''Non si puo' giudicare equo tassare in forma supplementare le
pensioni e continuare a tassare i risultati dei rendimenti sugli
investimenti previdenziali, ancorche' oggi - tra le tante ipotesi -
ritorni l'idea di mantenere l'aliquota al 12% e non al 20% -continua
Siddi-. Questo e' un punto dirimente anche per la Previdenza dei
giornalisti (gestita dall'Inpgi) che, nell'autonomia negoziale delle
parti sociali e nel rispetto degli obblighi di legge, hanno con
lungimiranza operato scelte coraggiose e nitide per mettere in
sicurezza i conti e i valori delle pensioni. E quanto a quelle di
anzianita', hanno da tempo introdotto la 'pensione a punti', ovvero la
possibilita' di anticipare l'uscita dal lavoro prima del 65° anno di
eta' con penalizzazioni sulla misura degli assegni, sia per uomini che
per le donne''. (segue)
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11 18:41
NNNN
MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER SETTORE E LAVORO IN EDITORIA (2) =
(Adnkronos) - ''Allo stesso modo preoccupa l'assenza di misure
efficaci per combattere il precariato, fenomeno molto diffuso nel
mondo dei media che ne intacca anche le condizioni di liberta' e di
indipendenza -spiega Siddi-. L'idea che tutto sia risolvibile
attraverso la contrattazione aziendale appare una visione politica di
puntiglio e inefficace sul piano concreto. La Fnsi e la Fieg, nella
recentissima rinnovazione contrattuale, hanno peraltro riconosciuto la
centralita' del contratto nazionale e l'importanza di definire,
invece, nel confronto tra parti sociali le materie devolvibili alla
concertazione decentrata e la messa a fuoco, nel confronto preventivo,
delle questioni aperte sul lavoro autonomo e precario. La
contrattazione nazionale. Ancor piu' in questo settore, resta un
pilastro delle garanzie comuni in tema di diritti e doveri e l'unico
punto di concorrenza leale del mercato dell'informazione''.
''Per l'editoria e per il sistema dell'informazione, infine,
aldila' di ogni autonoma considerazione specifica di singoli, di
gruppi e della libera espressione delle opinioni diverse sui giornali,
appare di grave impatto negativo (soprattutto in assenza di riforme di
sistema) la previsione di drastici tagli alla fiscalita' di vantaggio
per le cooperative -continua il presidente della Fnsi-. Quelle dei
giornali, per i quali gia' si prospetta una riduzione del
finanziamento pubblico, subirebbero una doppia crisi, irreversibile,
che intaccherebbe in maniera pesante pluralismo e livelli
occupazionali. Ed e' grave pensare che cio' possa avvenire per mano
dello Stato, che legittimamente e' chiamato a mettere i conti a posto;
ma con giustizia''.
''Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata in un dialogo sociale
e istituzionale attivo e in una iniziativa sociale aperta perche'
siano corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate le cose
che debbono essere cancellate, per il bene di tutti e non di pochi'',
conclude Siddi.
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11 18:43
NNNNMANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER EDITORIA
INIZIATIVA SOCIALE PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE NORME DANNOSE
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''La confusione che regna sulla
manovra bis del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni
per diversi elementi di iniquita' sociale che conteneva
all'inizio e di cui ora poco o nulla si parla, dandoli
evidentemente per fatti acquisiti''. Lo afferma in una nota il
segretario della Fnsi, Franco Siddi.
''Il sindacato dei giornalisti non puo' non osservare con
preoccupazione i tentativi di attacco a un sistema di welfare
condiviso - sostiene Siddi -. E' incomprensibile, per esempio,
che si continui a immaginare come esigenza improcrastinabile
l'incisione sui redditi di pensione, da colpire con un prelievo
che non riguarda nessun'altra forma di reddito, mentre si blocca
l'incremento degli assegni stessi. Allo stesso modo preoccupa
l'assenza di misure efficaci per combattere il precariato,
fenomeno molto diffuso nel mondo dei media che ne intacca anche
le condizioni di liberta' e di indipendenza. L'idea che tutto
sia risolvibile attraverso la contrattazione aziendale appare
una visione politica di puntiglio e inefficace sul piano
concreto''.
''Per l'editoria e per il sistema dell'informazione - si
legge ancora nella nota -, appare di grave impatto negativo
(soprattutto in assenza di riforme di sistema) la previsione di
drastici tagli alla fiscalita' di vantaggio per le cooperative.
Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata in un dialogo sociale e
istituzionale attivo e in una iniziativa sociale aperta perche'
siano corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate
le cose che debbono essere cancellate, per il bene di tutti e
non di pochi''. (ANSA).
COM-CAS
02-SET-11 16:49 NNNN
SCIOPERO CGIL: MARTEDI' INTERVENTO CAMUSSO IN PIAZZA A ROMA
SCIOPERO CGIL: MARTEDI' INTERVENTO CAMUSSO IN
PIAZZA A ROMA =
(AGI) - Roma, 2 set. - La manifestazione a Roma in occasione
dello sciopero generale di 8 ore per ogni turno indetto dalla
Cgil contro le manovre finanziarie del governo partira' intorno
alle 9 da piazza dei Cinquecento (angolo via Cavour). Il corteo
passera' per via Cavour, sfiorera' la Basilica di Santa Maria
Maggiore, per proseguire su via Merulana, via Labicana, via
Celio e concludersi nei pressi del Colosseo, vicino all'Arco di
Costantino, dove sara' attrezzato il palco per il comizio
finale. Il palco sara' rivolto verso via di San Gregorio, la
via che conduce al Circo Massimo.
Dal palco, informa una nota, parleranno (verso le ore 11)
Claudio Di Berardino, segretario della Cgil di Roma e Lazio e
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. (AGI)
Red/Ila
021908 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 2 set. - La manifestazione a Roma in occasione
dello sciopero generale di 8 ore per ogni turno indetto dalla
Cgil contro le manovre finanziarie del governo partira' intorno
alle 9 da piazza dei Cinquecento (angolo via Cavour). Il corteo
passera' per via Cavour, sfiorera' la Basilica di Santa Maria
Maggiore, per proseguire su via Merulana, via Labicana, via
Celio e concludersi nei pressi del Colosseo, vicino all'Arco di
Costantino, dove sara' attrezzato il palco per il comizio
finale. Il palco sara' rivolto verso via di San Gregorio, la
via che conduce al Circo Massimo.
Dal palco, informa una nota, parleranno (verso le ore 11)
Claudio Di Berardino, segretario della Cgil di Roma e Lazio e
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. (AGI)
Red/Ila
021908 SET 11
NNNN
11 settembre: studio, per pompieri rischio cancro piu' alto 19%
11 SETTEMBRE: STUDIO, PER POMPIERI RISCHIO CANCRO PIU' ALTO 19% =
(AGI) - Londra, 2 set. - Gli eroici pompieri che intervennero a
Ground Zero l'11 settembre 2001 hanno il 19 per cento di
possibilita' in piu' di contrarre un cancro a causa dei fumi
tossici a cui furono esposti: lo rivela uno studio elaborato da
David Prezant, responsabile medico del New York Fire
Dipartiment, e pubblicato sulla rivista medica Lancet. Secondo
la ricerca, e' "biologicamente plausibile" che esista una
collegamento tra lo sviluppo di un tumore e le molte sostanze
respirate dai vigili del fuoco durante le operazioni di
soccorso. Non solo. Un altro studio, condotto dalla Scuola di
Medicina dell'ospedale Mount Sinai di New York, evidenzia come
tra i soccorritori dell'11 settembre siano stati rilevati alti
tassi di disturbi piscologici: il 32 per cento ha sofferto di
stress post-traumeatico mentre il 28 per cento ha avuto episodi
depressivi; un altro 21 per cento e' stato colpito da attacchi
di panico. Infine, il 42 per cento dei 27mila poliziotti,
pompieri, muratori e addetti municipali, le cui condizioni di
salute sono state costantamente monitorate dopo gli attacchi,
e' affetto da problemi respiratori. (AGI)
Rmi/Sar
021110 SET 11
NNNN
11 Sett./ Per pompieri Ground Zero 19% in più di rischio tumore
A causa dei fumi tossici inalati quel giorno
Roma, 2 set. (TMNews) - I vigili del fuoco che parteciparono alle
operazioni di soccorso al World Trade Center, l'11 settembre del
2001, stanno pagando un alto prezzo in termini di salute. Secondo
uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Lancet, coloro
che misero a rischio la propria vita per salvare le persone
rimaste intrappolate nelle Torri gemelle, hanno il 19% di
possibilità in più di ammalarsi di cancro a causa dei fumi
tossici inalati quel giorno di dieci anni fa. Lo riporta il sito
web del Guardian.
Il dottor David Prezant, capo dei medici dei vigili del fuoco di
New York, ha detto al Guardian che negli anni successivi agli
attentati i pompieri di Ground Zero hanno cominciato a fare
domande sul cancro, perchè erano consapevoli che l'incendio
divampato alle Torri gemelle era stato diverso dal normale. "I
pompieri non sono scienziati ma una volta usciti da quegli
edifici si resero conto che erano stati colpiti in diversi modi",
ha spiegato Prezant. "Molti pompieri hanno imparato che il fuoco
può avere diversi odori, e hanno sempre ripetuto che le fiamme
del World Trade Center avevano un odore particolare".
Ma i pompieri di Ground-Zero non sono solo a rischio tumori. Tra
essi sono state registrate anche malattie mentali, come la
depressione e lo stress post-traumatico.
Plg
020857 set 11
salute: legge su stress lavoratori, solo 2 aziende su 10 la rispettano
SALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO =
BENE GRANDI, INDIETRO PMI E SETTORE PUBBLICO
Roma, 2 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una legge fantasma.
Nato per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, il decreto
legislativo che impone l'obbligo per il datore di lavoro di monitorare
oltre ai rischi oggettivi, anche la pericolosita' dello stress a cui
sono sottoposti i dipendenti, e' oggi poco applicato dalle aziende.
"Possiamo stimare che solo il 20% delle piccole e medie imprese
italiane ha in corso oggi l'adempimento, anche se la legge prevedeva
come termine ultimo il 31 dicembre 2010. Ma anche i controlli delle
Asl latitano: solo nel 50% delle ispezioni viene chiesto al datore di
lavoro l'attestazione della valutazione dello stress". A fare il punto
per l'Adnkronos Salute sull'attuazione, a livello nazionale, della
legge in materia di sicurezza e' il dipartimento di prevenzione
dell'Asl Roma H.
L'insieme di norme contenute nel decreto legislativo 81/08,
meglio noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro (Tusl), ha riunito e riorganizzato le precedenti
normative in materia di sicurezza e salute per i dipendenti
succedutesi in piu' di cinquant'anni. Riportando l'Italia agli
standard previsti dall'Europa. 8segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:35
SALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Ma allo stato attuale -
affermano gli esperti - il documento di valutazione dei rischi da
stress (Dvr) viene predisposto solo ora dalle aziende. Le piccole e
medie imprese sono, insieme al settore pubblico (ospedali, scuole,
militari), in ritardo. Vanno meglio le grandi societa' e le
multinazionali". Eppure secondo gli ultimi dati Istat, sono oltre 4
milioni gli italiani che si sentono a rischio stress sul posto di
lavoro.
"La circolare del ministero del Lavoro del 17 novembre 2010 -
chiariscono gli esperti - ha stabilito che la decorrenza del 31
dicembre 2010 prevista dal decreto 81/08 andava intesa come data di
avvio dell'attivita' di revisione del Dvr. E non invece come il giorno
entro cui dovevano essere concluse le pratiche". (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:40
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (3) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) -Un intervento della commissione
ministeriale, la stessa che ha stabilito le Linee guida per la
valutazione del rischio (non ancora definitive), che ha fatto storcere
il naso a molti addetti ai lavori. "La circolare - sottolineano dal
dipartimento - nonostante la diversa valutazione di alcuni giuristi e
delle Regioni, tenute a vigilare con le Asl i rischi da stress
correlato, ha causato non poca confusione".
Poca informazione, scarsa applicazione e blandi controlli,
evidenziano dunque gli addetti ai lavori. Un quadro poco
incoraggiante. Mentre invece il problema dello stress per i lavoratori
si trasforma in danni alla salute. E in una perdita in produttivita'
per l'azienda. Secondo il rapporto dell'Istat 'Salute sui luoghi di
lavoro' (2008), sono 4 milioni e 58mila "i dipendenti italiani - si
legge nella ricerca - che ritengono di essere esposti ai rischi che
potrebbero pregiudicare il proprio equilibrio psicologico".
I lavoratori che hanno sofferto di problemi di stress,
depressione e ansia, dovuti all'attivita' lavorativa, sono stati il
21% del campione intervistato (19,4% degli uomini e 21,6% delle
donne): il 39,2% dei dirigenti, il 29,1% degli impiegati e il 10,3%
degli operai. (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:45
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (4) =
(Adnkronos/Aki) - I fattori di rischio di tipo psicologico sono
percepiti soprattutto fra le persone che lavorano nella sanita' (26%),
nei trasporti (24,6%) e nella pubblica amministrazione (23%), in
particolare tra le donne, che ne risentono in modo maggiore rispetto
agli uomini.
Le problematiche legate allo stress devono essere inserite nel
documento di valutazione dei rischi sul lavoro (Dvr) e il monitoraggio
deve essere compiuto su tutti i lavoratori, compresi i dirigenti e gli
impiegati, prendendo in esame non i singoli, ma i gruppi omogenei
esposti ai rischi dello stesso tipo.
Il datore di lavoro deve procedere alla redazione del Dvr,
avvalendosi dell'ausilio del responsabile del servizio di prevenzione
e protezione (Rspp), con il coinvolgimento del medico competente,
laddove presente, e previa consultazione del rappresentante dei
lavoratori. Inoltre dal 30 giugno 2012 le aziende con meno di 10
lavoratori non potranno piu' autocertificare la valutazione del
rischio, come previsto finora, ma dovranno basarsi sulle procedure
standardizzate. (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:54
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (5) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ma quello che accade nella
realta' e' ben diverso. "Ogni territorio regionale ha le sue
specificita' settoriali di lavoro - sottolineano i tecnici - e i
controlli delle Asl si concentrano e specializzano su questi. Nel
Lazio, in Piemonte o in Veneto ci sono settori artigianali e
industriali che non troviamo in Sicilia o in Campania. Ecco che il
sistema di controllo della Asl e' ancora troppo variegato. Quando gli
ispettori delle aziende sanitarie verificano i documenti durante i
controlli, nel dubbio non sanzionano penalmente l'azienda se non c'e'
l'assoluta certezza che non abbia neanche iniziato la procedura di
valutazione del rischio".
"Il dato del 20% e' anche sottostimato, moltissime aziende medio
piccole anche al Nord fanno una valutazione generica nel Drv. Seguono
le Linee guida, ma spesso con un approccio superficiale al problema.
Sono piu' attente le multinazionali, ma nelle piccole realta' siamo
ancora molto indietro ", osserva Biagio Calo', direttore del Servizio
di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spresal) della
Asl di Novara. E aggiunge: "Sul rischio stress non abbiamo effettuato
nessuna sanzione, purtroppo anche qui in Piemonte abbiamo una mancanza
di ispettori che non ci permette di vigilare nei modi opportuni".
La situazione non e' diversa nel Sud del Paese. "Anche in
Sicilia siamo sul dato del 20% - afferma Niccolo' Perrone,
responsabile dello Spresal della Asl 6 di Palermo - ed e' difficile
valutare in strutture medio-piccole lo stress da lavoro correlato. I
datori di lavoro si appoggiano alle Linee guida, ma c'e' poco
coinvolgimento dei dipendenti nella redazione del Dvr. Anche se e'
previsto dalla legge. Il Testo unico in materia di sicurezza sui
luoghi di lavoro - aggiunge Perrone - e' pero' un bel passo avanti
rispetto alla giungla degli anni '90". (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:04
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (6) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Finora non abbiamo sanzionato
nessuno e stiamo ancora assistendo le aziende, piuttosto che vigilare
con mano pesante - afferma Fulvio D'Orsi, direttore dello Spresal
della Asl Roma C - tuttavia le carenze che riscontriamo piu'
frequentemente sono la mancanza di coinvolgimento dei lavoratori nella
valutazione; l'Rspp compila piu' o meno da solo le liste di controllo
descrivendo spesso un quadro non veritiero dell'azienda".
"E ancora, quando le societa' hanno molto personale non
provvedono a suddividerlo in gruppi omogenei, come prevedono le
metodologie di valutazione delle Linee guida, ma sono valutate
genericamente nella loro globalita'. Cosi' non si riscontrano tutti i
problemi riferibili alle singole articolazioni organizzative. Inoltre,
a fronte di criticita' rilevate non vengono messe in atto misure
correttive", elenca.
Un lavoro non facile per chi non ha spesso i mezzi e gli
ispettori per monitorare un territorio vasto. Ecco che il problema
principale che allarma le Asl, soprattutto nelle regioni sottoposte ai
piani di rientro, sono le risorse umane impegnate nei controlli. "Se
ho pochissimi ispettori a disposizione - sottolinea la direzione
dell'Asl Roma H - e ad esempio ho molti cantieri edili aperti sul
territorio, non andro' a controllare la dichiarazione di valutazione
del rischio, ma mi concentrero' su altro. Sui ponteggi, sui caschi di
sicurezza. O, come spesso accade, se ho un grave problema di sanita'
pubblica sul territorio, i miei sforzi andranno in quella direzione".
Ed ecco che il Dvr e i danni provocati dallo stress, come ansia e
depressione, passano in secondo piano.
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:00
NNNNSALUTE: PSICOLOGA, LEGGE SU STRESS LAVORATORI NON PRODUCE CULTURA SICUREZZA =
ANSIA, DEPRESSIONE E ATTACCHI DI PANICO, SIRENE DA NON
SOTTOVALUTARE
Roma, 2 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La legge che
dovrebbe monitorare anche lo stress dei dipendenti rimane solo un atto
riempitivo per il datore di lavoro, non produce la cultura della
sicurezza. Necessaria per lavorare sulla prevenzione". Ad affermarlo
all'Adnkronos Salute e' Imma Tomai, responsabile del Gruppo stress
lavoro correlato del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi.
"Il problema principale della normativa e' che non sara' mai
predittiva - avverte l'esperta - perche' interviene esclusivamente sui
rischi oggettivi, pensando di diminuire cosi' i costi per le aziende
in termine di produttivita'".
Ma secondo l'esperta la problematica e' anche soggettiva, ovvero
la percezione che ha il lavoratore dei rischi che vive in azienda. "Se
non indossa il casco quando dovrebbe - spiega la Tomai - il lavoratore
ha piu' possibilita' di finire vittima di incidenti. Ecco che se non
si lavora sulla percezione di questo pericolo, il personale non
adottera' mai un comportamento che lo aiutera' a prevenirlo". "Inoltre
la normativa - prosegue l'esperta - non richiama esplicitamente le
figura dello psicologo, se non nelle competenze previste dagli
obblighi dell'ordine professionale e presenti in alcuni passaggi".
Eppure e' lo psicologo lo specialista che potrebbe aiutare chi
manifesta i sintomi dello stress: ansia, attacchi di panico e
depressione. (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:45
NNNNSALUTE: PSICOLOGA, LEGGE SU STRESS LAVORATORI NON PRODUCE CULTURA SICUREZZA (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ma quali sono le cause dello
stress lavoro correlato? "Le relazioni tra colleghi, ad esempio -
risponde la psicologa - un pessimo rapporto sociale sul luogo di
lavoro puo' portare il soggetto, se non si prendono i dovuti
provvedimenti, a soffrire di depressione, d'ansia e di attacchi di
panico".
Un problema che puo' connotarsi e aggravarsi a seconda della
struttura in cui si lavora. "Se il mio ambiente e' una multinazionale
- sottolinea la Tomei - avro' maggiori garanzie per la valutazione dei
rischi da stress correlato, grazie alla disponibilita' di risorse e
personale in grado di predisporre tutti gli interventi di
applicabilita' della normativa. Ma e' pur vero - conclude - che
proprio in grandi aziende si assiste ad altri fenomeni scatenanti lo
stress. Come le guerre interne per la progressione di carriere e il
riconoscimento delle competenze".
"Il Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro - spiega la psicologa - prevede che i compiti di vigilanza
siano assunti dal medico del lavoro, dove e' prevista questa figura.
Ma la legge nell'articolato non richiama la figura dello psicologo.
Cosi' quello che accade e' che il documento di valutazione dei rischi
da stress lavoro correlato (Dvr) e' fatto da ingegneri che si limitano
nei loro controlli in azienda a sanzionare solo il rischio oggettivo.
Non entrando mai nella dimensione 'psicologica'".
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:07
NNNN
Iscriviti a:
Commenti (Atom)



