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venerdì 9 maggio 2025

- Vucic vede Xi a Mosca, focus su rafforzamento collaborazione

Vucic vede Xi a Mosca, focus su rafforzamento collaborazione Auspica ulteriori investimenti cinesi. 'Grazie per no al Kosovo' (ANSA) - BELGRADO, 09 MAG - Il rafforzamento della collaborazione bilaterale e una intensificazione degli investimenti cinesi in Serbia sono stati i temi al centro di un colloquio che il presidente serbo Aleksandar Vucic ha avuto oggi a Mosca con il leader cinese Xi Jinping. Nell'incontro, come riferito dai media a Belgrado, Vucic ha ringraziato Xi per il costante appoggio e aiuto della Cina sia sul piano economico che su quello politico. In particolare per il sostegno di Pechino alla sovranità e integrità territoriale della Serbia e contro l'indipendenza del Kosovo. Vucic ha sottolineato che allo stesso modo Belgrado appoggia l'integrità territoriale della Cina e resta ferma sul principio di 'una sola Cina'. Entrambi i presidenti hanno assistito in mattinata, unitamente al leader del Cremlino Vladimir Putin, alla parata militare solenne sulla Piazza Rossa per l'80/o anniversario della vittoria sul nazifascismo. Vucic ha auspicato ulteriori investimenti cinesi in Serbia, dove Pechino ha Pechino è già massicciamente presente nei settori dell'industria metallurgica e mineraria e in quello delle infrastrutture - strade, autostrade, ferrovie, edilizia. E ha detto che è molto probabile un grande investimento cinese in Serbia per la realizzazione di una fabbrica di treni. L'incontro fra Vucic e Xi si è svolto a un anno esatto dalla visita ufficiale compiuta dal leader cinese a Belgrado all'inizio di maggio 2024. (ANSA). 

- Lula,'discutere con Putin possibile cooperazione settore difesa'

Lula,'discutere con Putin possibile cooperazione settore difesa' A riportare le parole del presidente brasiliano è la Tass (ANSA) - MOSCA, 09 MAG - Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha dichiarato che intende discutere col presidente russo Vladimir Putin le possibilità di una cooperazione nei settori della difesa e dello spazio. Lo riporta la Tass. "Siamo interessati a discutere di cooperazione in ambito militare e nello spazio", ha affermato il presidente brasiliano. (ANSA).

SANITÀ: DOMANI AL GEMELLI OPEN DAY PER PREVENZIONE TUMORE VESCICA

ZCZC IPN 831 SAL --/T SANITÀ: DOMANI AL GEMELLI OPEN DAY PER PREVENZIONE TUMORE VESCICA ROMA (ITALPRESS) - Domani al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS una mattinata dedicata alla prevenzione, alla diagnosi precoce del tumore della vescica e al convegno "Fermati al Rosso - Il tumore biologico sociale. Parallelismo e analogie fra la lotta al tumore biologico a cura dei medici e la lotta alla criminalità organizzata a cura delle Forze dell'Ordine" (Sala Medicinema, 8^ piano ala A, ore 9.00). L'evento è promosso dall'Unità di Urologia del Policlinico Gemelli, diretta dal professor Bernardo Rocco, in collaborazione con l'Associazione Palinuro, da anni impegnata nella tutela e nel supporto dei pazienti affetti da tumore uroteliale e nella promozione di una cultura della salute integrata, attenta anche al contesto umano e sociale, e con il supporto non condizionante di Astellas. Il titolo dell'evento è un invito e un avvertimento: il rosso è il colore del sangue, del pericolo, del limite. È il segnale che impone una pausa, una riflessione, un'azione consapevole. Fermarsi, davanti alla malattia come davanti al degrado etico e civile, è il primo passo per reagire e per curare. Partendo dall'analisi di una patologia oncologica ad elevata incidenza, quale il tumore della vescica, l'incontro si propone come momento di riflessione su due minacce parallele alla salute dell'individuo e della collettività: la malattia biologica e la criminalità organizzata. L'evento vedrà la partecipazione congiunta di professionisti del settore sanitario e rappresentanti delle Forze dell'Ordine, con testimonianze e approfondimenti dedicati agli aspetti clinici, etici e normativi della malattia oncologica all'interno dei corpi militari e di polizia. (ITALPRESS) - (SEGUE). vbo/com 09-Mag-25 16:50  

Le eredità del nuovo Papa. (a cura di Enrico Corti)

 

 


Italia: non vedo, non sento, non parlo!

Guerra Ucraina, Canfora ironizza sui giornali che gli danno del "putiniano"

PA: MULTE, ACCERTAMENTI TRIBUTI E BOLLI AUTO ARRIVANO IN DIGITALE CON SEND

 

Il 9 maggio 1978: un giorno di memoria e di impegno per l’Italia (a cura di Massimiliano Valdannini)

 


Dodik: "Gli inglesi volevano liquidarmi, ma io non mi nascondo da nessuna parte"

Dodik: "Gli inglesi volevano liquidarmi, ma io non mi nascondo da nessuna parte" Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha rilasciato forti dichiarazioni in un'intervista a Večernje Novosti, affermando che i servizi britannici avrebbero tentato di "liquidarlo" seguendo una logica mafiosa, mascherando l'operazione con la scusa di una sua presunta resistenza all'arresto. "Mi è stato detto da un Primo Ministro e da tre presidenti di Paesi europei che un'unità britannica di circa quaranta uomini è stata trasferita in Bosnia-Erzegovina con l'ordine non di arrestarmi, ma di picchiarmi, con la scusa che avevo opposto resistenza", ha rivelato Dodik."L'idea era semplice: se non c'è l'uomo, non c'è il problema. Eppure nessuno si è assunto la responsabilità, e ora tutti tacciono." "Non mi nascondo, né mi fermerò" Dodik ha respinto con fermezza l'idea di nascondersi, nonostante – a suo dire – siano giunti persino da Bruxelles suggerimenti in tal senso. "Non mi nasconderò, nemmeno se verrà la NATO ad arrestarmi", ha affermato, aggiungendo di non sentirsi isolato e di continuare a muoversi liberamente. Il presidente della Republika Srpska ha parlato anche del ruolo della polizia della Srpska e delle minacce ricevute. "Nessuno deve farsi male. Chiedo a tutti di essere razionali. Ma se pensano di poter fare qualcosa nel territorio della Srpska, si sbagliano di grosso." Attacco diretto a Christian Schmidt e alla magistratura Dodik ha ribadito la sua opposizione all'Alto rappresentante internazionale Christian Schmidt, che definisce "il falso Schmidt", accusandolo di violare il diritto internazionale con il sostegno della leadership bosgnacca. "Schmidt non è legittimo. Io sono stato eletto dal popolo. Non l'ho mai riconosciuto e non lo farò mai", ha dichiarato."Questo è un processo politico mascherato da giustizia." In merito alle accuse legali che lo coinvolgono, ha affermato di aver intrapreso un'azione legale presso la Corte Costituzionale della Bosnia-Erzegovina per dimostrare che si tratta di persecuzione politica. Dodik ha citato l'Interpol a conferma del suo punto di vista, sottolineando che le azioni della Srpska stanno rompendo il precedente schema secondo cui "gli Stati Uniti impongono sanzioni e l'Europa segue automaticamente". Appoggio popolare e accuse all'opposizione Dodik ha dichiarato di godere ancora di forte sostegno popolare: secondo un recente sondaggio, il 62% dei cittadini lo sosterrebbe, il 40% l'SNSD, il partito che guida, e il 50% i partner di coalizione. "Non sono la Republika Srpska, ma la rappresento secondo la Costituzione. Sono stato eletto dal mio popolo", ha affermato."L'opposizione, invece, segue le direttive di Sarajevo e lotta solo per le poltrone." Il leader dell'SNSD ha infine accusato la magistratura bosniaca di doppi standard, ricordando casi controversi come l'assoluzione di Naser Orić o i lunghi ritardi nel processo a Atif Dudaković. "Mentre si lasciano impuniti crimini contro i serbi, io vengo perseguitato politicamente. Contano sul fatto che, se mi escludono, la Srpska perderà la sua forza istituzionale." Una linea di resistenza Dodik ha concluso affermando che, finché avrà il sostegno del popolo, continuerà a lottare per la Republika Srpska. E in merito alla narrazione internazionale, ha aggiunto: "Sono riusciti a far passare l'idea che chi difende la Costituzione è nemico dell'accordo di Dayton. Ma non c'è niente di più falso." Il presidente della Republika Srpska ha lasciato intendere che la tensione istituzionale e politica con Sarajevo, ma anche con le potenze internazionali coinvolte in Bosnia, è tutt'altro che conclusa. 2025-04-19 19:42:58 4328918 EST Agenparl Balcani,Gnews,Politica Estera https://agenparl.eu/2025/04/19/dodik-gli-inglesi-volevano-liquidarmi-ma-io-non-mi-nascondo-da-nessuna-parte/