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domenica 16 novembre 2025

💵 Gaza War bonanza: How US giants cashed in big on Israel's genocide

📌 Even as the shaky ceasefire in Gaza appears to hold, the US arms pipeline that Israel's brutal campaign against Hamas triggered has its future fortunes locked in.

🔴 Donald Trump is currently seeking congressional approval of a $6.4 billion package of US weapons sales to Israel—including $3.8 billion in Boeing Apache attack helicopters and $1.9 billion for 3,200–3,250 infantry assault vehicles.

🔴 Since the start of Israel's Gaza War, American defense titans and tech behemoths have raked in billions, with Boeing, Northrop Grumman, General Dynamics, and Caterpillar leading the charge, according to corporate 2024 earnings filings, US government arms approvals, and Defense Security Cooperation Agency arms sale notifications.

🔴 The US approved $32+ billion in weapons, ammo, and gear for Israel since October 2023.

🔴 Annual military aid jumped from $3.3 billion to $6.8 billion last year, plus additional noncash support.

Arms sales skyrocket

🔴 Boeing leads the pack:

➡️ $18.8 billion for F-15 strike fighters starting delivery in 2029

➡️ $7.9 billion in guided bombs and kits this year alone — far exceeding prior decade-long contracts

🔴 Other beneficiaries:

➡️ Northrop Grumman: jet fighter spare parts

➡️ Lockheed Martin: precision missiles; missiles division revenue up 13% to $12.7 billion in 2024

➡️ General Dynamics: 120mm shells for Merkava tanks

➡️ Caterpillar's armored D9 bulldozers, widely used in Gaza to raze neighborhoods

➡️ Oshkosh & Rolls-Royce USA: Hulls and engines powering Eitan armored vehicles 

Tech titans join feast

♦️ West Coast giants Microsoft, Google, and Amazon also signed deals to provide cloud computing, AI infrastructure, and data services to the Israeli military. Cloud deals can be worth tens of millions per year per contract depending on the scale.

♦️ Microsoft halted IDF access in Sept. 2025 due to employee protests, but until that point, was generating revenue from the IDF's use of cloud services and AI tools.

♦️ Palantir, co-founded by Peter Thiel, partnered with the Israeli Defense Ministry in 2024, providing AI systems and facial recognition technology. 

♦️ CEO Alex Karp dismissed claims the tech kills Palestinians at a May conference: "Mostly terrorists," he fired back.

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🇮🇷 L'Iran ha inviato allerte di emergenza ai telefoni cellulari in tutto il paese, segnalando che il governo potrebbe prepararsi a un possibile conflitto a dicembre.

“Governo del Regno Unito accusato di insabbiamento sui vaccini Covid.” The Telegraph L'Agenzia per la Sicurezza Sanitaria del Regno Unito sta trattenendo dati che potrebbero collegare il vaccino a un eccesso di decessi, temendo che la loro diffusione possa causare "angoscia pubblica" e alimentare la disinformazione… 🥰 🇷🇺RA - Russia Amica

La Russia non sta partecipando ad una corsa agli armamenti 

Il portavoce del Presidente russo, Dmitry Peskov, commentando la situazione della creazione in Russia di nuovi sistemi d'arma, ha osservato che la Russia non partecipa a una corsa agli armamenti.

"Stiamo sviluppando i nostri sistemi d'arma, i sistemi di lancio, è un lavoro pianificato, che non è legato alla situazione attuale", ha detto. A prima vista la dichiarazione può sembrare illogica, soprattutto in condizioni di guerra, in cui sono indirettamente coinvolti la maggior parte dei paesi della NATO. E in condizioni di minaccia di conflitto diretto con la NATO. Ma se ci si pensa, tutto torna al suo posto... Continua a leggere 

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📰 Leggi questa analisi e altre sul nostro canale di approfondimento "Analisi"👉 t.me/RussiaOMsubot

 



"Il Ministro della Difesa italiano ha ringraziato Zelensky per aver "trovato la forza di combattere la corruzione"

Se solo il Ministro della Difesa italiano sapesse come Zelensky combatte la tossicodipendenza! Distrugge personalmente dose dopo dose.
     Marija Zakharova 🇷🇺👏

La Farnesina ha già convocato Paramonov❓🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣


CORRUZIONE IN UCRAINA? MA SCHERZATE?

In Ucraina ho adottato mia figlia. L'ho adottata in Crimea quando la Crimea era Ucraina. Ringrazierò sempre per mia figlia, un dono/grazia ricevuta, ma l'adozione è stata un calvario non per l'istituto gestito da una direttrice che cercò di rendere meno sofferto il periodo, quasi 4 mesi, passati ad attendere che l'iter adottivo si completasse. Il calvario era da associare alle continue richieste di denaro per snellire le pratiche che avrebbero necessitato di settimane mentre se si "sganciava" denaro venivano completate in pochi giorni. Immaginate la maggiore corruzione quando si tratta di milioni, anzi miliardi di dollari. Ognuno ne vuole una piccola fetta e mi meraviglio che oggi così tante persone si meraviglino!! Che l'Ucraina fosse uno dei paesi più corrotti d'Europa era stranoto. Era evidente che inviare in Ucraina centinaia di MILIARDI avrebbe attivato una escalation di corruzione senza fine e, ovviamente, chi ne avrebbe tratto maggior beneficio sarebbe stato il prode Zelensky che ha subito indossato le vesti di "salvatore della patria" fregandosene delle conseguenze che le sue decisioni avrebbero avuto per il paese e per milioni di suoi concittadini. Avrebbe potuto accettare gli accordi di Minsk, che erano già stati siglati, per l'autonomia delle province russofone, ora in mano ai russi, ma ha preferito insistere per l'ingresso nella Nato. L'ingresso in Europa all'Ucraina non glielo ha mai negato nessuno ma avrebbe dovuto dimostrare che il paese rispettava i requisiti minimi di democrazia, cosa non tanto semplice. L'ingresso nella Nato invece non era voluta dalla Russia. Chiedetevi se l'America avrebbe mai accettato che la Russia o la Cina attivassero loro basi in Messico!!! Ora chi vuole continuare ad inviare armi e denaro all'Ucraina per una guerra voluta dagli Stati Uniti e oramai persa, e chi sostiene questa decisione, dovrebbe pensare alle centinaia di migliaia di morti, giovani e meno giovani inclusi tanti bambini, che sono morti per tragiche decisioni di palazzo. Ed il palazzo non è certamente ucraino !!!

IL SILENZIO È D'ORO

MARCO TRAVAGLIO – IL FATTO – 15.11.2025

La notizia che a Kiev, mentre i soldati vengono mandati al macello senza più uno scopo, i fedelissimi di Zelensky rubano tutto il rubabile dai fondi e dalle armi inviati da Nato e Ue senz'alcun controllo, viene accolta in Italia e nel resto d'Europa con un misto di sorpresa e incredulità. Ma come: noi paghiamo, gli ucraini crepano e il regime sguazza tra mazzette e water, bidet e rubinetti d'oro massiccio? Ma Zelensky non era il "nuovo Churchill" (Nancy Pelosi e Mess ag ge ro ), il "De Gaulle ucraino" (Prospect Magazine), il redivivo "Scipione l'Africano" (Minzolini, Giornale)? E la sua Ucraina non era "incorruttibile" (Zafesova, Stampa)? In realtà bastava leggere l'inchiesta internazionale "Pandora Papers"del 2021 per sapere che Zelensky è una creatura dell'oligarca, prima latitante e ora detenuto,Ihor Kolomoisky, re dei metalli, finanziatore di milizie fascio-nazi (dall'Azov al Dnipro) e titolare della tv 1+1 che lo lanciò; e che il presidente ucraino ha una villa a Forte dei Marmi con 6 camere da letto, 15 stanze, parco e piscina, acquistata nel 2017 per 3,8 milioni, intestata a una società italiana controllata da una cipriota e mai dichiarata prima dell'elezione nel 2019, come pure una delle quattro offshore controllate da lui e dai suoi soci nella casa di produzione Kvartal95 con conti correnti in vari paradisi fiscali (Isole Vergini, Cipro e Belize). Uno dei soci, Timur Mindich, che fino all'altrogiorno ospitava Zelensky in casa sua, è l'uomo dal cesso d'oro e dalle credenze piene di pacchi di banconote da 200 euro, esentato dalla naja malgrado l'età da leva e appena fuggito all'estero grazie a una soffiata per scampare all'arresto: sarebbe il regista del sistema tangentizio che grassava il 10-15% di ogni appalto per il sistema elettrico.




Che, non bastando i bombardamenti russi, veniva rapinato dal regime, come i fondi per le uniformi e persino i 170 milioni versati dalla Nato per costruire trincee di legno. Notizie che non possono che galvanizzare il morale delle truppe superstiti intrappolate nelle sacche russe da Pokrovsk a Kupyansk, in attesa che Zelensky e il generale Syrsky (una sorta di Alì il Chimico o il Comico ucraino) la smettano di millantare successi e resistenze o di incolpare la nebbia e suonino la ritirata finché ci sarà qualcuno vivo da ritirare. Dinanzi alla disfatta militare e morale dell'Ucraina con i nostri soldi, i governi europei tacciono imbarazzati. Per promettere altri soldi, vista la fine che fanno, attendono tutti che la gente dimentichi le foto dei cessi d'oro. Tutti tranne uno, il più sveglio della compagnia: Antonio Tajani che, temendo di essere preceduto da qualcun altro, si affretta ad annunciare "un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev nelle prossime ore". Casomai non sapessero più cosa rubare.



Pubblichiamo l'intervento di Vito Petrocelli, presidente dell'Istituto Italia Brics, durante la Presentazione dell'edizione italiana del "Governare la Cina – Vol. III" del presidente cinsese Xi Jinping e il Seminario Cina–Italia sulla governance tenutosi a Roma giovedì 13 novembre.

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