PANE: A.A.A. CERCASI FORNAIO, INTROVABILE 39,4%
PERSONALE RICHIESTO DA IMPRESE =
ASSOPANIFICATORI, NON E' MESTIERE SCELTO
DA GIOVANI
Roma, 7 set. (Adnkronos/Labitalia) - Cercasi addetti nei forni
italiani. Nonostante la crisi abbia colpito anche il settore della
panificazione artigianale, che ha visto diminuire il consumo
pro-capite
e avanzare i prodotti industriali, le imprese del settore
cercano addetti.
Ma non li trovano, neanche in un momento di crisi
occupazionale. A
confermarlo le stime dell'Ufficio Studi di
Confartigianato, che ha stilato
una classifica dei mestieri piu'
'trascurati'. Tra questi, al secondo posto,
dopo installatori di
infissi e serramenti, figurano proprio panettieri e
pastai: di
difficile reperimento e' ben il 39,4% del totale del fabbisogno
richiesto dalle imprese.
Quello del panettiere, infatti, non e' un
mestiere ambito dai
giovani italiani, neanche in tempi di crisi, come
conferma a LABITALIA
Mario Partigiani, presidente di Assopanificatori,
l'associazione di
categoria: "C'e' scarsa reperibilita' di manodopera
perche' i giovani
non vogliono intraprendere questo mestiere per via dei
sacrifici che
richiede: non e' faticoso in se', ma e' una lavoro che si fa
di notte,
bisogna alzarsi molto presto, mentre i giovani preferiscono andare
a
ballare e fare tardi per divertirsi".
"Cosi', pur essendoci tanta
disoccupazione, pochi -ribadisce- si
avvicinano a questo come ad altri
mestieri artigianali. Crescono pero'
le donne che scelgono di lavorare nel
settore della panificazione, sia
nella manifattura sia nella vendita. Poi,
oggi, quasi tutti i giovani
hanno studiato a lungo e ambiscono a un lavoro
all'altezza della loro
preparazione".
(segue)
(Lab/Zn/Adnkronos)
07-SET-11 16:38
NNNNPANE: A.A.A. CERCASI FORNAIO, INTROVABILE 39,4%
PERSONALE RICHIESTO DA IMPRESE (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - Ma anche
quello del panettiere e' un
mestiere che non si improvvisa e che richiede
grande professionalita'
e conoscenze complesse, che si apprendono negli
appositi corsi di
formazione organizzati dalle associazioni di
categoria.
"La qualificazione e' importante anche nel nostro mestiere -
spiega Partigiani - e piu' sei preparato e piu' puoi guadagnare.
Generalmente, ci si specializza nel tipo di pane piu' diffuso nel
proprio territorio. Una figura altamente qualificata, nel nostro
settore, e' quella che lavora in un grande laboratorio artigianale,
che
conosce tutti i tipi di prodotti e che e' in grado,
all'occorrenza, di
sostituire il titolare. Con questo livello di
esperienza, si arriva a
guadagnare di piu'".
La paga base per un fornaio e' di circa 1.500 euro lordi al mese
per 14
mensilita', cui vanno aggiunti una serie di elementi
flessibili, in ragione
dei territori, dei periodi dell'anno e delle
aziende, come straordinari,
lavoro notturno, festivita', premi di
produzione, elementi che possono
portare il reddito anche a superare i
2.000 euro mese con punte, in alcuni
casi eccezionali e per le figure
piu' professionalizzate, che si avvicinano
ai 3.000, sempre lordi.
(segue)
(Lab/Zn/Adnkronos)
07-SET-11
16:44
NNNN
PANE: A.A.A. CERCASI FORNAIO, INTROVABILE 39,4%
PERSONALE RICHIESTO DA IMPRESE (3) =
(Adnkronos/Labitalia) - Ma come
si diventa panificatori? Il
percorso formativo prevede la frequenza di un
Istituto professionale,
del settore industria e artigianato o in alternativa
un Istituto
tecnico, del settore tecnologico, ad indirizzo agraria,
agroalimentare, agroindustria.
La formazione scolastica si completa
con un periodo di
apprendistato in un laboratorio di panificazione. Si
richiede anche un
corso di formazione professionale che puo' variare dalle 60
alle 600
ore, secondo il livello di specializzazione da
raggiungere.
Infatti, il panificatore deve essere capace di coniugare
molteplici conoscenze, nuove tecnologie, nuove normative legislative
e
sanitarie, deve saperne di contabilita' e marketing. E' importante,
infatti, che le attivita' si diversifichino sia nella produzione sia
nella vendita e questo richiede di conoscere le tecniche, le materie
prime, e saperle utilizzare; fattore ormai fondamentale e' anche
l'organizzazione e la gestione del
lavoro.
(Lab/Opr/Adnkronos)
07-SET-11 16:55
Translate
mercoledì 7 settembre 2011
MANOVRA: DA IVA A 'SUPERTASSA', TUTTE LE NOVITA'/ADNKRONOS
MANOVRA: DA IVA A 'SUPERTASSA', TUTTE LE NOVITA'/ADNKRONOS =
Roma, 7 set. - (Adnkronos) - Iva al 21% a partire da quest'anno,
contributo di solidarieta' del 3% per i redditi oltre 300.000 euro,
anticipo di due anni dell'adeguamento delle pensioni 'rosa' tra
pubblico e privato, che partira' dal 2014. Il maxiemendamento alla
manovra, su cui il governo ha posto la fiducia e che sara' votato in
serata da palazzo Madama, fornisce tutti i dettagli sulle ultime norme
entrate nel provvedimento. Le nuove misure valgono 4,3 miliardi nel
prossimo anno, gettito dovuto quasi per intero dal gettito in arrivo
grazie all'incremento dell'Iva. Il provvedimento sale cosi' a 54,2
miliardi nel 2013, anno in cui dovra' essere raggiunto il pareggio di
bilancio.
Grazie alle norme gia' approvate in commissione Bilancio, e
recepite attraverso il maxiemendamento, arrivano importanti modifiche
sul testo originale, a partire dal 'recupero' delle feste laiche, che
non saranno piu' accorpate alle domeniche, passando all'esclusione dei
Fas regionali dai possibili tagli previsti da una clausola di
salvaguardia, e arrivando al salvataggio del 'numero chiuso' per le
farmacie. Dalle misure approvate in commissione, vengono invece
cancellate le certificazioni dei debiti che le amministrazioni
pubbliche contraggono con le imprese. Ecco di seguito le novita'
contenute nel maxiemendamento.
- IVA: Aumento dell'Iva dell'1% (dal 20 al 21%) per l'aliquota
ordinaria, che scatta dall'entrata in vigore della manovra. Il gettito
previsto per il 2011 e' pari a 700 milioni, mentre dal prossimo anno
sara' pari a 4,2 miliardi. (segue)
(Sim/Zn/Adnkronos)
07-SET-11 16:19
MANOVRA: DA IVA A 'SUPERTASSA', TUTTE LE NOVITA'/ADNKRONOS (2) =
(Adnkronos) - CONTRIBUTO SOLIDARIETA': Torna il contributo di
solidarieta', con un'aliquota del 3% per i redditi oltre 300.000 euro.
Il contributo di solidarieta' sara' in vigore ''fino al raggiungimento
del pareggio di bilancio'' anche per gli anni successivi il 2013. Il
gettito atteso e' pari a 54 milioni nel 2012 e 144 milioni a partire
dal 2013.
- PENSIONI DONNE: L'incremento dell'eta' pensionabile per le
donne nel settore privato partira' dal 2014. L'allineamento tra l'eta'
di pensionamento nel settore pubblico e in quello privato, si legge
nella relazione tecnica, ''e' previsto con la medesima gradualita'
(per completarsi a partire dal 2026) con seguenti passi di incremento
a decorrere dal primo gennaio di ogni anno''. I risparmi arriveranno a
partire dal 2015 (90 mln) e arriveranno fino a 720 mln nel 2021.
- BLOCCO TURN OVER: Deroga al blocco del turn over per il
personale sanitario, nelle regioni sottoposte a piani di rientro dai
disavanzi sanitari.
- CONDONO 2002: Le somme non riscosse del condono tombale 2002
saranno recuperate, attraverso ''ogni azione coattiva necessaria'',
entro il 31 dicembre 2011. Ai fini dell'accertamento Iva, per i casi
pendenti al 31 dicembre 2011 i termini sono prorogati di un anno. In
caso di omesso pagamento, si legge nell'emendamento, sara' applicata
una sanzione pari al 50%. Secondo le stime dell'Agenzia delle entrate
potrebbe essere recuperato circa un miliardo. (segue)
(Sim/Zn/Adnkronos)
07-SET-11 16:19
NNNN
Roma, 7 set. - (Adnkronos) - Iva al 21% a partire da quest'anno,
contributo di solidarieta' del 3% per i redditi oltre 300.000 euro,
anticipo di due anni dell'adeguamento delle pensioni 'rosa' tra
pubblico e privato, che partira' dal 2014. Il maxiemendamento alla
manovra, su cui il governo ha posto la fiducia e che sara' votato in
serata da palazzo Madama, fornisce tutti i dettagli sulle ultime norme
entrate nel provvedimento. Le nuove misure valgono 4,3 miliardi nel
prossimo anno, gettito dovuto quasi per intero dal gettito in arrivo
grazie all'incremento dell'Iva. Il provvedimento sale cosi' a 54,2
miliardi nel 2013, anno in cui dovra' essere raggiunto il pareggio di
bilancio.
Grazie alle norme gia' approvate in commissione Bilancio, e
recepite attraverso il maxiemendamento, arrivano importanti modifiche
sul testo originale, a partire dal 'recupero' delle feste laiche, che
non saranno piu' accorpate alle domeniche, passando all'esclusione dei
Fas regionali dai possibili tagli previsti da una clausola di
salvaguardia, e arrivando al salvataggio del 'numero chiuso' per le
farmacie. Dalle misure approvate in commissione, vengono invece
cancellate le certificazioni dei debiti che le amministrazioni
pubbliche contraggono con le imprese. Ecco di seguito le novita'
contenute nel maxiemendamento.
- IVA: Aumento dell'Iva dell'1% (dal 20 al 21%) per l'aliquota
ordinaria, che scatta dall'entrata in vigore della manovra. Il gettito
previsto per il 2011 e' pari a 700 milioni, mentre dal prossimo anno
sara' pari a 4,2 miliardi. (segue)
(Sim/Zn/Adnkronos)
07-SET-11 16:19
MANOVRA: DA IVA A 'SUPERTASSA', TUTTE LE NOVITA'/ADNKRONOS (2) =
(Adnkronos) - CONTRIBUTO SOLIDARIETA': Torna il contributo di
solidarieta', con un'aliquota del 3% per i redditi oltre 300.000 euro.
Il contributo di solidarieta' sara' in vigore ''fino al raggiungimento
del pareggio di bilancio'' anche per gli anni successivi il 2013. Il
gettito atteso e' pari a 54 milioni nel 2012 e 144 milioni a partire
dal 2013.
- PENSIONI DONNE: L'incremento dell'eta' pensionabile per le
donne nel settore privato partira' dal 2014. L'allineamento tra l'eta'
di pensionamento nel settore pubblico e in quello privato, si legge
nella relazione tecnica, ''e' previsto con la medesima gradualita'
(per completarsi a partire dal 2026) con seguenti passi di incremento
a decorrere dal primo gennaio di ogni anno''. I risparmi arriveranno a
partire dal 2015 (90 mln) e arriveranno fino a 720 mln nel 2021.
- BLOCCO TURN OVER: Deroga al blocco del turn over per il
personale sanitario, nelle regioni sottoposte a piani di rientro dai
disavanzi sanitari.
- CONDONO 2002: Le somme non riscosse del condono tombale 2002
saranno recuperate, attraverso ''ogni azione coattiva necessaria'',
entro il 31 dicembre 2011. Ai fini dell'accertamento Iva, per i casi
pendenti al 31 dicembre 2011 i termini sono prorogati di un anno. In
caso di omesso pagamento, si legge nell'emendamento, sara' applicata
una sanzione pari al 50%. Secondo le stime dell'Agenzia delle entrate
potrebbe essere recuperato circa un miliardo. (segue)
(Sim/Zn/Adnkronos)
07-SET-11 16:19
NNNN
PENSIONI. FINOCCHIARO: GOVERNO PUNISCE ANCORA LE DONNE ITALIANE
PENSIONI. FINOCCHIARO: GOVERNO PUNISCE ANCORA LE
DONNE ITALIANE
(DIRE) Roma, 7 set. - "Il governo Berlusconi ha dunque deciso che
le donne italiane lavoreranno di piu' per raggiungere la pensione
mentre, per i tagli operati, diminuiranno i servizi. Dunque molto
piu' lavoro e molta piu' fatica. E siccome il sistema non si
regge senza le donne, cui e' affidato, tra gli altri compiti,
quello di badare a bambini, anziani, non autosufficienti, mi
chiedo cosa accadra'". Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del
gruppo del Pd al Senato.
"Gia' le donne italiane lavoravano in famiglia assai piu' di
quelle di altri paesi europei, essendo piu' disoccupate e piu'
inoccupate- osserva Finocchiaro- guadagnando meno, facendo meno
carriera e avendo a disposizione in media meno servizi. Cosa si
aspetta questo Berlusconi? Una straordinaria impennata del
consenso femminile al Governo o uno strepitoso boom demografico?
Peraltro, e non stupisce, i risparmi di spesa derivanti
dall'innalzamento dell'eta' del pensionamento delle donne sono
stati, una prima volta, destinati alle donne e poi 'scippati' dal
Governo".
"Stavolta l'esecutivo non voleva fare la fatica, cosi' non li
ha nemmeno destinati alle donne italiane. Se li prende e basta.
Tutte zitte, per carita'", conclude la capogruppo del Pd al
Senato.
(Com/Vid/ Dire)
16:16 07-09-11
NNNN
(DIRE) Roma, 7 set. - "Il governo Berlusconi ha dunque deciso che
le donne italiane lavoreranno di piu' per raggiungere la pensione
mentre, per i tagli operati, diminuiranno i servizi. Dunque molto
piu' lavoro e molta piu' fatica. E siccome il sistema non si
regge senza le donne, cui e' affidato, tra gli altri compiti,
quello di badare a bambini, anziani, non autosufficienti, mi
chiedo cosa accadra'". Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del
gruppo del Pd al Senato.
"Gia' le donne italiane lavoravano in famiglia assai piu' di
quelle di altri paesi europei, essendo piu' disoccupate e piu'
inoccupate- osserva Finocchiaro- guadagnando meno, facendo meno
carriera e avendo a disposizione in media meno servizi. Cosa si
aspetta questo Berlusconi? Una straordinaria impennata del
consenso femminile al Governo o uno strepitoso boom demografico?
Peraltro, e non stupisce, i risparmi di spesa derivanti
dall'innalzamento dell'eta' del pensionamento delle donne sono
stati, una prima volta, destinati alle donne e poi 'scippati' dal
Governo".
"Stavolta l'esecutivo non voleva fare la fatica, cosi' non li
ha nemmeno destinati alle donne italiane. Se li prende e basta.
Tutte zitte, per carita'", conclude la capogruppo del Pd al
Senato.
(Com/Vid/ Dire)
16:16 07-09-11
NNNN
CGIL: DA 15 A 17 SETTEMBRE A ROMA FESTA POPOLARE PER BERLINGUER E LAMA
CGIL: DA 15 A 17 SETTEMBRE A ROMA FESTA POPOLARE
PER BERLINGUER E LAMA =
Roma, 7 set. - (Adnkronos/Labitalia) - Dal 15 al 17 settembre,
alle Terme di Caracalla, negli stessi spazi che ospitano in questi
giorni Piazza Bella Piazza, la Festa della Cgil di Roma e del Lazio,
si svolgera' una festa popolare per ricordare le figure di Luciano
Lama ed Enrico Berlinguer, promossa dalla Fondazione Giuseppe Di
Vittorio, dalla Fondazione Cespe e dalla Cgil di Roma e del Lazio.
Domani, 8 settembre, alle ore 11.30, alle Terme di Caracalla
(L'Altropalco), il programma della Festa Popolare e le ragioni che ne
sono a fondamento verranno illustrati in una conferenza stampa cui
parteciperanno Carlo Ghezzi, presidente della Fondazione Di Vittorio,
Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del
Lazio e Ugo Sposetti della Fondazione Cespe.
(Lab/Ct/Adnkronos)
07-SET-11 13:51
NNNN
Roma, 7 set. - (Adnkronos/Labitalia) - Dal 15 al 17 settembre,
alle Terme di Caracalla, negli stessi spazi che ospitano in questi
giorni Piazza Bella Piazza, la Festa della Cgil di Roma e del Lazio,
si svolgera' una festa popolare per ricordare le figure di Luciano
Lama ed Enrico Berlinguer, promossa dalla Fondazione Giuseppe Di
Vittorio, dalla Fondazione Cespe e dalla Cgil di Roma e del Lazio.
Domani, 8 settembre, alle ore 11.30, alle Terme di Caracalla
(L'Altropalco), il programma della Festa Popolare e le ragioni che ne
sono a fondamento verranno illustrati in una conferenza stampa cui
parteciperanno Carlo Ghezzi, presidente della Fondazione Di Vittorio,
Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del
Lazio e Ugo Sposetti della Fondazione Cespe.
(Lab/Ct/Adnkronos)
07-SET-11 13:51
NNNN
SANITÀ. MANOVRA, FP CGIL MEDICI: COLPISCE CATEGORIA, RICORREREMO
SANITÀ. MANOVRA, FP CGIL MEDICI: COLPISCE CATEGORIA, RICORREREMO
"PRONTI AD ASSUMERE ULTERIORI INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE".
(DIRE) Roma, 7 set. - "Il maxiemendamento presentato oggi al
Senato introduce nuovamente il cosiddetto contributo di
solidarieta', il 3% di prelievo per tutti i redditi oltre i 300
mila euro, ma non riassorbe, anzi lo reinserisce con un apposito
comma, quello del 5% per i dirigenti pubblici con retribuzione
superiore ai 90 mila euro, che colpisce principalmente i medici".
Cosi', in una nota, Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil
medici
"Oltre 10 mila medici pubblici si ritroveranno quindi-
sottolinea Cozza- a pagare il 5% sulla propria retribuzione
insieme ai 34 mila cittadini che invece pagheranno solo il 3%,
deducibile, al di sopra dei 300 mila euro di reddito. Siamo
tornati alla inaccettabile discriminazione per la quale il
contributo di solidarieta' del 5% sulle retribuzioni oltre i 90
mila euro e del 10% sopra i 150 mila viene pagato, anche a
parita' di stipendio, solo da chi lavora nei servizi pubblici,
mentre il prelievo sui redditi valido per tutti gli altri scatta
oltre i 300 mila euro e nella misura del 3%".
"Un'ulteriore discriminazione che colpisce i medici pubblici
(e non i privati con eguale retribuzione)- osserva il segretario
Fp Cgil medici- gia' falcidiati dal blocco del contratto e delle
retribuzioni, dal differimento del Tfr, dalla mobilita' selvaggia
e dalla rottamazione estesa fino al 2014, in un servizio
sanitario nazionale devastato da tagli e ticket.
"Ieri abbiamo scioperato con tanti medici nei cortei- aggiunge
Cozza- Il segretario generale Susanna Camusso ha gia' annunciato
che la Cgil, partendo dalla incostituzionalita' di questo
provvedimento, difendera' con i ricorsi i medici pubblici.
Domani a Roma, nella intersindacale che vede insieme tutte le
sigle rappresentative dei medici gia' promotrici dell'appello
www.cambiamolamanovra.it- conclude- siamo pronti ad assumere
ulteriori iniziative unitarie di mobilitazione".
(Com/Fmu/ Dire)
16:08 07-09-11
NNNN
"PRONTI AD ASSUMERE ULTERIORI INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE".
(DIRE) Roma, 7 set. - "Il maxiemendamento presentato oggi al
Senato introduce nuovamente il cosiddetto contributo di
solidarieta', il 3% di prelievo per tutti i redditi oltre i 300
mila euro, ma non riassorbe, anzi lo reinserisce con un apposito
comma, quello del 5% per i dirigenti pubblici con retribuzione
superiore ai 90 mila euro, che colpisce principalmente i medici".
Cosi', in una nota, Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil
medici
"Oltre 10 mila medici pubblici si ritroveranno quindi-
sottolinea Cozza- a pagare il 5% sulla propria retribuzione
insieme ai 34 mila cittadini che invece pagheranno solo il 3%,
deducibile, al di sopra dei 300 mila euro di reddito. Siamo
tornati alla inaccettabile discriminazione per la quale il
contributo di solidarieta' del 5% sulle retribuzioni oltre i 90
mila euro e del 10% sopra i 150 mila viene pagato, anche a
parita' di stipendio, solo da chi lavora nei servizi pubblici,
mentre il prelievo sui redditi valido per tutti gli altri scatta
oltre i 300 mila euro e nella misura del 3%".
"Un'ulteriore discriminazione che colpisce i medici pubblici
(e non i privati con eguale retribuzione)- osserva il segretario
Fp Cgil medici- gia' falcidiati dal blocco del contratto e delle
retribuzioni, dal differimento del Tfr, dalla mobilita' selvaggia
e dalla rottamazione estesa fino al 2014, in un servizio
sanitario nazionale devastato da tagli e ticket.
"Ieri abbiamo scioperato con tanti medici nei cortei- aggiunge
Cozza- Il segretario generale Susanna Camusso ha gia' annunciato
che la Cgil, partendo dalla incostituzionalita' di questo
provvedimento, difendera' con i ricorsi i medici pubblici.
Domani a Roma, nella intersindacale che vede insieme tutte le
sigle rappresentative dei medici gia' promotrici dell'appello
www.cambiamolamanovra.it- conclude- siamo pronti ad assumere
ulteriori iniziative unitarie di mobilitazione".
(Com/Fmu/ Dire)
16:08 07-09-11
NNNN
MANOVRA: CGIL, CON NORME PENSIONI NEMICO DELLE DONNE
MANOVRA: CGIL, CON NORME PENSIONI NEMICO DELLE DONNE =
(AGI) - Roma, 7 set. - "Un governo e una maggioranza nemici
delle donne perche' per costruire bilanciamenti ed accordi fra
loro, la cosa piu' facile e' stata quella di rendere piu'
presente il colpo alle lavoratrici". E' quanto afferma il
segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, in merito
alle novita' in tema di pensioni contenute nel maxiemendamento
alla manovre che prevedono un anticipo al 2014
dell'innalzamento dell'eta' pensionabile anche delle donne dei
settori privati a 65 anni Per la dirigente sindacale risulta
essere "chiaro come sia un provvedimento che serve solo a 'fare
cassa' e che nulla ha a che fare con la presunta parita' di
condizioni tra donne e uomini. La parita', infatti, non
comincia dalle pensioni: nel nostro paese - ricorda Lamonica -
la percentuale delle donne occupate e' pari al 46%, al
confronto della media europea che e' del 60%, mentre i salari
di quelle occupate sono piu' bassi del 30%, a parita' di
mansioni, di quelli degli uomini".
Inoltre, prosegue, "l'eta' reale di pensionamento delle
donne e' gia' oggi piu' alta di quella degli uomini ed e' per
questo che le lavoratrici sono quasi esclusivamente titolari
delle pensioni di vecchiaia e cio' e' dovuto al ritardato
accesso al mercato del lavoro, alla frantumazione della vita
lavorativa che spesso e' piena di buchi contributivi dovuti al
lavoro di cura che si scarica sulle spalle delle donne. Altro
che parita' di condizioni - conclude Lamonica - ad iniquita' si
aggiunge iniquita'". (AGI)
Red/Ila
071600 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 7 set. - "Un governo e una maggioranza nemici
delle donne perche' per costruire bilanciamenti ed accordi fra
loro, la cosa piu' facile e' stata quella di rendere piu'
presente il colpo alle lavoratrici". E' quanto afferma il
segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, in merito
alle novita' in tema di pensioni contenute nel maxiemendamento
alla manovre che prevedono un anticipo al 2014
dell'innalzamento dell'eta' pensionabile anche delle donne dei
settori privati a 65 anni Per la dirigente sindacale risulta
essere "chiaro come sia un provvedimento che serve solo a 'fare
cassa' e che nulla ha a che fare con la presunta parita' di
condizioni tra donne e uomini. La parita', infatti, non
comincia dalle pensioni: nel nostro paese - ricorda Lamonica -
la percentuale delle donne occupate e' pari al 46%, al
confronto della media europea che e' del 60%, mentre i salari
di quelle occupate sono piu' bassi del 30%, a parita' di
mansioni, di quelli degli uomini".
Inoltre, prosegue, "l'eta' reale di pensionamento delle
donne e' gia' oggi piu' alta di quella degli uomini ed e' per
questo che le lavoratrici sono quasi esclusivamente titolari
delle pensioni di vecchiaia e cio' e' dovuto al ritardato
accesso al mercato del lavoro, alla frantumazione della vita
lavorativa che spesso e' piena di buchi contributivi dovuti al
lavoro di cura che si scarica sulle spalle delle donne. Altro
che parita' di condizioni - conclude Lamonica - ad iniquita' si
aggiunge iniquita'". (AGI)
Red/Ila
071600 SET 11
NNNN
MANOVRA: DI PIETRO, BERLUSCONI LEDE CREDIBILITA' ITALIA
MANOVRA: DI PIETRO, BERLUSCONI LEDE CREDIBILITA' ITALIA
(ANSA) - ROMA, 07 SET - ''Il governo Berlusconi e' la causa
della mancanza di credibilita' del nostro Paese nei mercati
internazionali''. Lo ha detto Antonio Di Pietro intervenendo in
diretta a Radioanch'io di Radiouno. ''Rifare la manovra per la
quarta volta - ha aggiunto il leader del'Idv - non ci aiuta a
guadagnare la fiducia internazionale. Il vero problema politico
e' l'uso personalistico che Berlusconi fa delle istituzioni.
Ogni giorno che lui sta li' e' un giorno perso per il
Paese''.(ANSA).
CSS
07-SET-11 09:40 NNNN
(ANSA) - ROMA, 07 SET - ''Il governo Berlusconi e' la causa
della mancanza di credibilita' del nostro Paese nei mercati
internazionali''. Lo ha detto Antonio Di Pietro intervenendo in
diretta a Radioanch'io di Radiouno. ''Rifare la manovra per la
quarta volta - ha aggiunto il leader del'Idv - non ci aiuta a
guadagnare la fiducia internazionale. Il vero problema politico
e' l'uso personalistico che Berlusconi fa delle istituzioni.
Ogni giorno che lui sta li' e' un giorno perso per il
Paese''.(ANSA).
CSS
07-SET-11 09:40 NNNN
MANOVRA: DI PIETRO, SU STATUTO LAVORATORI COLPO DI MANO
MANOVRA: DI PIETRO, SU STATUTO LAVORATORI COLPO DI MANO
(ANSA) - ROMA, 07 SET - ''Inserire nella manovra modifiche
allo Statuto dei Lavoratori e' un colpo di mano inaccettabile''.
Lo ha detto Antonio Di Pietro intervistato da Radioanch'io
(Radiouno). ''Il governo Berlusconi ha approfittato
dell'emergenza economica - ha proseguito il leader dell'Idv -
per fare la resa dei conti tra imprenditori e lavoratori. Ma si
tratta di una forzatura capziosa perche' la manovra deve essere
un treno veloce e non puo' contenere riforme che vanno fatte con
il confronto tra le parti sociali''.(ANSA).
CSS
07-SET-11 09:41 NNNN
(ANSA) - ROMA, 07 SET - ''Inserire nella manovra modifiche
allo Statuto dei Lavoratori e' un colpo di mano inaccettabile''.
Lo ha detto Antonio Di Pietro intervistato da Radioanch'io
(Radiouno). ''Il governo Berlusconi ha approfittato
dell'emergenza economica - ha proseguito il leader dell'Idv -
per fare la resa dei conti tra imprenditori e lavoratori. Ma si
tratta di una forzatura capziosa perche' la manovra deve essere
un treno veloce e non puo' contenere riforme che vanno fatte con
il confronto tra le parti sociali''.(ANSA).
CSS
07-SET-11 09:41 NNNN
MANOVRA. LI GOTTI (IDV): GOVERNO FA BEL REGALO AI GRANDI EVASORI
MANOVRA. LI GOTTI (IDV): GOVERNO FA BEL REGALO AI
GRANDI EVASORI
(DIRE) Roma, 7 set. - "Altro che manette agli evasori.
L'emendamento su cui il governo pone la fiducia, contiene un bel
regalo ai grandi evasori". Lo afferma il senatore Luigi Li Gotti,
capogruppo dell'Italia dei valori in commissione giustizia, che
aggiunge: "La pena, infatti, puo' essere sospesa, a meno che non
ricorrano due condizioni: che l'evasione sia superiore a tre
milioni di euro nonche' che l'evasione sia superiore al 30 per
cento del volume d'affari. Insomma- conclude Li Gotti- l'evasore
che ha un volume d'affari di cento milioni di euro, puo' evadere
per 29 milioni, avendo diritto alla sospensione della pena.
Queste sarebbero le manette! Quali 'amici' vengono cosi'
sfacciatamente protetti?".
(Com/Anb/ Dire)
12:12 07-09-11
NNNN
(DIRE) Roma, 7 set. - "Altro che manette agli evasori.
L'emendamento su cui il governo pone la fiducia, contiene un bel
regalo ai grandi evasori". Lo afferma il senatore Luigi Li Gotti,
capogruppo dell'Italia dei valori in commissione giustizia, che
aggiunge: "La pena, infatti, puo' essere sospesa, a meno che non
ricorrano due condizioni: che l'evasione sia superiore a tre
milioni di euro nonche' che l'evasione sia superiore al 30 per
cento del volume d'affari. Insomma- conclude Li Gotti- l'evasore
che ha un volume d'affari di cento milioni di euro, puo' evadere
per 29 milioni, avendo diritto alla sospensione della pena.
Queste sarebbero le manette! Quali 'amici' vengono cosi'
sfacciatamente protetti?".
(Com/Anb/ Dire)
12:12 07-09-11
NNNN
L. elettorale/ Di Pietro: Idv dimostra di essere vera alternativa
L. elettorale/ Di Pietro: Idv dimostra di essere
vera alternativa
Cittadini firmano a nostri banchetti per cancellare porcellum
Roma, 7 set. (TMNews) - "L'Italia dei Valori sta dimostrando che
può non essere solo opposizione ma anche alternativa. Lo abbiamo
dimostrato con fatti concreti. I referendum che abbiamo promosso
e che, tutti e tre, hanno passato il vaglio dell'elettorato su
temi importanti come le leggi ad personam, la privatizzazione o
meno dell'acqua e le centrali nucleari, hanno dimostrato che i
cittadini su temi concreti intendono dare la loro risposta. Anche
oggi ci sono centinaia e centinaia di banchetti in giro per
l'Italia, promossi anche dall'Idv, nei quali stiamo raccogliendo
le firme per modificare la legge elettorale e per abrogare tutte
le Province". È quanto scrive sul suo blog il presidente
dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
"Una forza politica come la nostra, che sta all'opposizione, e
quindi non può cambiare le cose in Parlamento perché non ha la
maggioranza, fa il suo dovere insieme ai cittadini per
coinvolgerli direttamente nelle decisioni più importanti per
questo Paese credo che abbia le carte in regola per proporre e
proporsi come alternativa - spiega Di Pietro -. Due mesi fa l'IdV
ha depositato non solo presso la segreteria del Parlamento ma ha
mandato, con una lettera di accompagnamento a mia firma, al
presidente del Consiglio e al ministro Tremonti una
contromanovra, in cui indicavamo come andavano a nostro avviso
corrette le proposte fatte dal governo. Quel che più ci
interessava era individuare delle correzioni strutturali
soprattutto sulla spesa e sugli sprechi. I costi e gli sprechi
della politica andavano eliminati in maniera molto determinata".
"Di tutti questi tagli non c'è niente - prosegue il leader
dell`IdV - neppure quello delle Province come dicono i giornali.
Magari avessimo da votare l'abolizione delle Province. Non è
così. Oggi hanno solo detto che faranno un disegno di legge
costituzionale. Quando arriverà in Parlamento, andrà in
Commissione, affinché si studi cosa fare: se potessimo campare
per tutti gli anni che serviranno per fare questa modifica
costituzionale diventeremmo Matusalemme".
Red/Gal
071509 set 11
Cittadini firmano a nostri banchetti per cancellare porcellum
Roma, 7 set. (TMNews) - "L'Italia dei Valori sta dimostrando che
può non essere solo opposizione ma anche alternativa. Lo abbiamo
dimostrato con fatti concreti. I referendum che abbiamo promosso
e che, tutti e tre, hanno passato il vaglio dell'elettorato su
temi importanti come le leggi ad personam, la privatizzazione o
meno dell'acqua e le centrali nucleari, hanno dimostrato che i
cittadini su temi concreti intendono dare la loro risposta. Anche
oggi ci sono centinaia e centinaia di banchetti in giro per
l'Italia, promossi anche dall'Idv, nei quali stiamo raccogliendo
le firme per modificare la legge elettorale e per abrogare tutte
le Province". È quanto scrive sul suo blog il presidente
dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
"Una forza politica come la nostra, che sta all'opposizione, e
quindi non può cambiare le cose in Parlamento perché non ha la
maggioranza, fa il suo dovere insieme ai cittadini per
coinvolgerli direttamente nelle decisioni più importanti per
questo Paese credo che abbia le carte in regola per proporre e
proporsi come alternativa - spiega Di Pietro -. Due mesi fa l'IdV
ha depositato non solo presso la segreteria del Parlamento ma ha
mandato, con una lettera di accompagnamento a mia firma, al
presidente del Consiglio e al ministro Tremonti una
contromanovra, in cui indicavamo come andavano a nostro avviso
corrette le proposte fatte dal governo. Quel che più ci
interessava era individuare delle correzioni strutturali
soprattutto sulla spesa e sugli sprechi. I costi e gli sprechi
della politica andavano eliminati in maniera molto determinata".
"Di tutti questi tagli non c'è niente - prosegue il leader
dell`IdV - neppure quello delle Province come dicono i giornali.
Magari avessimo da votare l'abolizione delle Province. Non è
così. Oggi hanno solo detto che faranno un disegno di legge
costituzionale. Quando arriverà in Parlamento, andrà in
Commissione, affinché si studi cosa fare: se potessimo campare
per tutti gli anni che serviranno per fare questa modifica
costituzionale diventeremmo Matusalemme".
Red/Gal
071509 set 11
MANOVRA: CGIL PROSEGUE MOBILITAZIONE, SIT-IN DAVANTI A PREFETTURE
MANOVRA: CGIL PROSEGUE MOBILITAZIONE, SIT-IN DAVANTI A PREFETTURE
=
(AGI) - Roma, 7 set. - Prosegue la mobilitazione della Cgil
contro la manovra economica, "ulteriormente peggiorata - spiega
il sindacato in una nota - dal maxi-emendamento del governo, in
particolare sull'Iva e sull'eta' pensionabile delle donne, e
gravata dalla fiducia che strozza la possibilita' di un
confronto parlamentare".
A Roma alle 17 ci sara' un presidio presso la Galleria
Colonna (davanti a Palazzo Chigi). In Sicilia ce ne saranno
altri davanti a tutte le prefetture a partire dalle 17, mentre
in Veneto inizieranno alle 18. Sit-in anche davanti alle
Prefetture di Milano e di Perugia e a quelle di Potenza e di
Matera. In Toscana, invece, gia' questa mattina i delegati Fiom
Cgil di nuovo Pignone e G.E. Transportationn sono andati in
Prefettura a Firenze ottenendo un incontro per ribadire con
forza la contrarieta' della Cgil alla manovra. Mentre a Livorno
i lavoratori di alcune fabbriche sono usciti in strada rendendo
'plasticamente' visibile il sentimento di avversione a quanto
il Senato si appresta a approvare. A Napoli l'appuntamento e' a
Piazza del Plebiscito alle 16,30. (AGI)
red/Fri
071536 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 7 set. - Prosegue la mobilitazione della Cgil
contro la manovra economica, "ulteriormente peggiorata - spiega
il sindacato in una nota - dal maxi-emendamento del governo, in
particolare sull'Iva e sull'eta' pensionabile delle donne, e
gravata dalla fiducia che strozza la possibilita' di un
confronto parlamentare".
A Roma alle 17 ci sara' un presidio presso la Galleria
Colonna (davanti a Palazzo Chigi). In Sicilia ce ne saranno
altri davanti a tutte le prefetture a partire dalle 17, mentre
in Veneto inizieranno alle 18. Sit-in anche davanti alle
Prefetture di Milano e di Perugia e a quelle di Potenza e di
Matera. In Toscana, invece, gia' questa mattina i delegati Fiom
Cgil di nuovo Pignone e G.E. Transportationn sono andati in
Prefettura a Firenze ottenendo un incontro per ribadire con
forza la contrarieta' della Cgil alla manovra. Mentre a Livorno
i lavoratori di alcune fabbriche sono usciti in strada rendendo
'plasticamente' visibile il sentimento di avversione a quanto
il Senato si appresta a approvare. A Napoli l'appuntamento e' a
Piazza del Plebiscito alle 16,30. (AGI)
red/Fri
071536 SET 11
NNNN
Sciopero Cgil...''Bonanni, dopo 35 anni mi vergogno di essere iscritto alla Cisl''.
SCIOPERO CGIL: ROMA; PENSIONATO
CISL, OGGI MI VERGOGNO
(ANSA) - ROMA, 6 SET - ''Bonanni, dopo 35 anni mi vergogno di
essere iscritto alla Cisl''. Questo uno dei cartelli esposti
durante il corteo della Cgil contro la manovra economica. Ad
imbracciarlo un pensionato di Frosinone, Elio Quattrociocchi,
che spiega: ''sentire Bonanni dirsi d'accordo con i
licenziamenti e appoggiare il governo mi ha deluso profondamente
ed oggi, dopo 35 anni, mi vergogno di essere iscritto alla Cisl.
Quattrociocchi mostra le tessere del sindacato e racconta:
''sono iscritto alla Cisl dal '77. Sono stato Rsu per nove anni
e ho lavorato come operaio alla Smia Fibre di Castellaccio, in
provincia di Frosinone. Oggi non mi riconosco piu' in questo
sindacato e per questo sto partecipando alla manifestazione
della Cgil con
(ANSA) - ROMA, 6 SET - ''Bonanni, dopo 35 anni mi vergogno di
essere iscritto alla Cisl''. Questo uno dei cartelli esposti
durante il corteo della Cgil contro la manovra economica. Ad
imbracciarlo un pensionato di Frosinone, Elio Quattrociocchi,
che spiega: ''sentire Bonanni dirsi d'accordo con i
licenziamenti e appoggiare il governo mi ha deluso profondamente
ed oggi, dopo 35 anni, mi vergogno di essere iscritto alla Cisl.
Quattrociocchi mostra le tessere del sindacato e racconta:
''sono iscritto alla Cisl dal '77. Sono stato Rsu per nove anni
e ho lavorato come operaio alla Smia Fibre di Castellaccio, in
provincia di Frosinone. Oggi non mi riconosco piu' in questo
sindacato e per questo sto partecipando alla manifestazione
della Cgil con
Lo sciopero Cgil fa il giro del mondo (06/09/2011 19:31) (Fonte: Rassegna.it)
Lo sciopero Cgil fa il giro del mondo (06/09/2011 19:31) |
|
Lo sciopero generale della Cgil è stato in primo piano su tutti i siti d'informazione italiani. Ovviamente con toni e commenti molto diversi. Lo sciopero ha fatto notizia anche sui siti internazionali di informazione | |
Fiducia sulla manovra. Stretta su Iva, pensioni e supertassa (06/09/2011 18:45) |
|
Il governo cambia ancora. Anticipato l’adeguamento previdenziale delle donne, Iva al 21%, contributo di solidarietà su redditi over 500mila euro. Le altre misure sono confermate e blindate dalla fiducia, la numero 49 | |
Roma era piena di giovani (06/09/2011 17:39) |
|
La presenza di giovani in questi anni sta indubbiamente crescendo nei cortei della Cgil. Non è vero che le manifestazioni mettono paura alle città: tutti i negozi erano aperti lungo il corteo, e i bar hanno fatto buoni affari DI STEFANO IUCCI | |
Sciopero Cgil, piazza Duomo era piena (06/09/2011 17:13) |
|
Gli striscioni di McDonald’s, Zara, Esselunga, Mercedes Benz, Carrefour, Mondadori, Alfa Romeo e tanti altri. E poi gli insegnanti, i giovani precari, gli attori e i lavoratori della Scala DI CRISTINA MACCARRONE | |
Sei lavoratori su dieci con la Cgil (06/09/2011 16:49) |
|
L'adesione allo stop è stata del 60%. Nelle fabbriche ancora più alta. A Mirafiori 80%. Migliaia di persone in piazza in tutta Italia. Preoccupazione e rabbia per una manovra giudicata "iniqua". "Non ci rassegniamo, continueremo a batterci" | |
Sciopero Cgil: sindacato, adesione definitiva è 60% (06/09/2011 15:46) |
|
Le piazze della Cgil su Youtube (06/09/2011 14:46) |
|
I video dei cortei. Nella rete decine di documenti filmati da testate locali o semplici cittadini testimoniano la grande partecipazione allo sciopero generale contro la manovra in tutta Italia | |
Cgil, la manovra deve cambiare (06/09/2011 13:56) |
|
Susanna Camusso: "Se il Parlamento l'approverà così come è, il governo sappia che non ci rassegneremo e continueremo a batterci per cambiarla". La strada del risanamento e del contrasto alla crisi è un'altra DI PAOLO SERVENTI LONGHI | |
La Cgil dalla parte giusta (06/09/2011 13:21) |
|
Crediamo di non essere stati i soli a cogliere una simpatia diffusa per la mobilitazione della Cgil, una condivisione dei motivi della sua protesta e, ancora di più, della strada scelta per farli sentire DI TARCISIO TARQUINI | |
Camusso: l'Italia non merita questa manovra |
|
6 settembre. La segretaria della Cgil in piazza a Roma per lo sciopero generale: "La manovra è totalmente irresponsabile" (fonte: Cgil) | |
Sciopero generale, il corteo di Bologna |
|
Bologna, 6 settembre 2011, in migliaia sono scesi in piazza con la Cgil per dire no a una manovra che attacca i più deboli (autore: pilastromania, fonte: youtube) | |
MANOVRA: TRE MESI DI TEMPO PER RESTITUIRE BONUS BEBE' 2006 = INTERESSATE 8.000 FAMIGLIE CHE HANNO RICEVUTO ASSEGNO SENZA AVERNE DIRITTO
MANOVRA: TRE MESI DI TEMPO PER RESTITUIRE BONUS BEBE' 2006
=
INTERESSATE 8.000 FAMIGLIE CHE HANNO RICEVUTO ASSEGNO SENZA
AVERNE DIRITTO
Roma, 7 set. (Adnkronos) - I genitori che hanno ricevuto il
bonus bebe' (misura prevista della finanziaria 2006), senza averne
diritto, avranno tempo tre mesi per restituire le somme che hanno
ricevuto. E' quanto prevede il maxiemendamento alla manovra. La misura
chiude cosi' il caso, che interessa circa 8.000 famiglie, 'accusate'
dal Mef di aver autocertificato in maniera sbagliata il proprio
reddito, ottenendo 1.000 euro per la nascita di un bebe'.
''Al fine di semplificare l'attivita' amministrativa e di
evitare l'insorgere di ulteriore contenzioso'', si legge nella norma,
ai soggetti che hanno beneficiato del bonus bebe' senza averne diritto
''non si applicano le conseguenti sanzioni penali e amministrative se
restituiscono le somme indebitamente percepite entro 90 giorni
dall'entrata in vigore della legge''.
Anche i procedimenti penali e amministrativi avviati saranno
sospesi fino alla scadenza dei 90 giorni e ''si estinguono a seguito
dell'avvenuta restituzione'' delle somme percepite.
(Sim/Ct/Adnkronos)
07-SET-11 12:07
NNNN
INTERESSATE 8.000 FAMIGLIE CHE HANNO RICEVUTO ASSEGNO SENZA
AVERNE DIRITTO
Roma, 7 set. (Adnkronos) - I genitori che hanno ricevuto il
bonus bebe' (misura prevista della finanziaria 2006), senza averne
diritto, avranno tempo tre mesi per restituire le somme che hanno
ricevuto. E' quanto prevede il maxiemendamento alla manovra. La misura
chiude cosi' il caso, che interessa circa 8.000 famiglie, 'accusate'
dal Mef di aver autocertificato in maniera sbagliata il proprio
reddito, ottenendo 1.000 euro per la nascita di un bebe'.
''Al fine di semplificare l'attivita' amministrativa e di
evitare l'insorgere di ulteriore contenzioso'', si legge nella norma,
ai soggetti che hanno beneficiato del bonus bebe' senza averne diritto
''non si applicano le conseguenti sanzioni penali e amministrative se
restituiscono le somme indebitamente percepite entro 90 giorni
dall'entrata in vigore della legge''.
Anche i procedimenti penali e amministrativi avviati saranno
sospesi fino alla scadenza dei 90 giorni e ''si estinguono a seguito
dell'avvenuta restituzione'' delle somme percepite.
(Sim/Ct/Adnkronos)
07-SET-11 12:07
NNNN
GOVERNO: PISANU "BERLUSCONI SI DIMETTA, ESECUTIVO LARGHE INTESE"
GOVERNO: PISANU "BERLUSCONI SI DIMETTA, ESECUTIVO LARGHE INTESE"
=
(AGI) - Roma, 7 set. - Un governo "di larghe intese" con un
premier dotato di "credito internazionale". Beppe Pisanu, tra i
fondatori di Forza Italia e presidente della Commissione
Antimafia, in un'intervista a 'la Repubblica' chiede un "patto
di fine legislatura con le forze responsabili" e invita il
presidente del Consiglio a fare un passo indietro: "Se
Berlusconi e' una parte del gigantesco problema che il Paese ha
davanti, sara' anche parte della soluzione che dobbiamo
trovare. E una soluzione va trovata. Un patto di fine
legislatura tra tutti i parlamentari di buona volonta' per
salvare il paese e rimetterlo in cammino". Un progetto che "non
prenda di mira nessuno e non escluda nessuno. Che nasca
all'insegna dell'emergenza. Le Camere e il Paese trovino il
modo di avanzare una proposta unitaria. A fine legislatura poi
ciascuno si presentera' agli elettori con i propri impegni e
meriti o demeriti".
Parlando dell'Italia nel panorama Ue, l'ex ministro
dell'Interno sottolinea: "Siamo nell'occhio del ciclone" e "in
giro cominciano a guardarci male, come mai era avvenuto". Siamo
diventati, direbbe Montale, 'l'anello che non tiene', quello
che cedendo puo' spezzare la catena dell'euro e della Ue". Per
Pisanu la soluzione non e' comunque una votazione anticipata
("sarebbe una sciagura" e "ci esporrebbe alla speculazione
internazionale) ma, dopo aver "rafforzato la manovra
finanziaria" e averla "approvata velocemente", bisognera' "fare
appello a tutte le energie disponibili e a tutte le persone di
buona volonta' per dare maggiore autorevolezza e credibilita'
politica al nostro Paese. Bisogna ritrovare l'etica della
responsabilita'". E insiste: "Non c'e' tempo da perdere. E'
questione di settimane, forse di giorni" perche' "da sola
questa maggioranza non e' piu' in grado di evitare il tracollo
e riaprire la via dello sviluppo: i fatti sono molto piu'
grandi dei suoi numeri in Parlamento". Pero', continua Pisanu,
"e' tutta la politica che deve cambiare passo, respiro,
visione, nsieme ai gruppi dirigenti delle organizzazioni
economiche e sociali. Bisogna cambiare". (AGI)
Gav
070827 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 7 set. - Un governo "di larghe intese" con un
premier dotato di "credito internazionale". Beppe Pisanu, tra i
fondatori di Forza Italia e presidente della Commissione
Antimafia, in un'intervista a 'la Repubblica' chiede un "patto
di fine legislatura con le forze responsabili" e invita il
presidente del Consiglio a fare un passo indietro: "Se
Berlusconi e' una parte del gigantesco problema che il Paese ha
davanti, sara' anche parte della soluzione che dobbiamo
trovare. E una soluzione va trovata. Un patto di fine
legislatura tra tutti i parlamentari di buona volonta' per
salvare il paese e rimetterlo in cammino". Un progetto che "non
prenda di mira nessuno e non escluda nessuno. Che nasca
all'insegna dell'emergenza. Le Camere e il Paese trovino il
modo di avanzare una proposta unitaria. A fine legislatura poi
ciascuno si presentera' agli elettori con i propri impegni e
meriti o demeriti".
Parlando dell'Italia nel panorama Ue, l'ex ministro
dell'Interno sottolinea: "Siamo nell'occhio del ciclone" e "in
giro cominciano a guardarci male, come mai era avvenuto". Siamo
diventati, direbbe Montale, 'l'anello che non tiene', quello
che cedendo puo' spezzare la catena dell'euro e della Ue". Per
Pisanu la soluzione non e' comunque una votazione anticipata
("sarebbe una sciagura" e "ci esporrebbe alla speculazione
internazionale) ma, dopo aver "rafforzato la manovra
finanziaria" e averla "approvata velocemente", bisognera' "fare
appello a tutte le energie disponibili e a tutte le persone di
buona volonta' per dare maggiore autorevolezza e credibilita'
politica al nostro Paese. Bisogna ritrovare l'etica della
responsabilita'". E insiste: "Non c'e' tempo da perdere. E'
questione di settimane, forse di giorni" perche' "da sola
questa maggioranza non e' piu' in grado di evitare il tracollo
e riaprire la via dello sviluppo: i fatti sono molto piu'
grandi dei suoi numeri in Parlamento". Pero', continua Pisanu,
"e' tutta la politica che deve cambiare passo, respiro,
visione, nsieme ai gruppi dirigenti delle organizzazioni
economiche e sociali. Bisogna cambiare". (AGI)
Gav
070827 SET 11
NNNN
Ministero dell'istruzione dell'universita' e della ricerca DECRETO 22 marzo 2011 Modifiche al decreto 25 ottobre 2005 relativo al Programma «Rigenerazione in vitro di osso autologo per la terapia dei difetti ossei nella chirurgia oro-dentale e maxillo-facciale» gia' ammesso a finanziamento. (Decreto n. 134/Ric.). (11A11230) (G.U. Serie Generale n. 201 del 30 agosto 2011
martedì 6 settembre 2011
Sciopero Cgil...''Bonanni, dopo 35 anni mi vergogno di essere iscritto alla Cisl''.
SCIOPERO
CGIL: ROMA; PENSIONATO CISL, OGGI MI VERGOGNO
(ANSA) - ROMA, 6 SET - ''Bonanni, dopo 35 anni mi vergogno di
essere iscritto alla Cisl''. Questo uno dei cartelli esposti
durante il corteo della Cgil contro la manovra economica. Ad
imbracciarlo un pensionato di Frosinone, Elio Quattrociocchi,
che spiega: ''sentire Bonanni dirsi d'accordo con i
licenziamenti e appoggiare il governo mi ha deluso profondamente
ed oggi, dopo 35 anni, mi vergogno di essere iscritto alla Cisl.
Quattrociocchi mostra le tessere del sindacato e racconta:
''sono iscritto alla Cisl dal '77. Sono stato Rsu per nove anni
e ho lavorato come operaio alla Smia Fibre di Castellaccio, in
provincia di Frosinone. Oggi non mi riconosco piu' in questo
sindacato e per questo sto partecipando alla manifestazione
della Cgil contro una manovra che reputo ingiusta e lesiva dei
diritti dei lavoratori. Strappare la tessera della Cisl? Non so
ancora che fare, ci sto pensando. Per ora sono solo deluso''.
(ANSA).
YJ4-TZ/SCN
06-SET-11 11:17 NNNN
(ANSA) - ROMA, 6 SET - ''Bonanni, dopo 35 anni mi vergogno di
essere iscritto alla Cisl''. Questo uno dei cartelli esposti
durante il corteo della Cgil contro la manovra economica. Ad
imbracciarlo un pensionato di Frosinone, Elio Quattrociocchi,
che spiega: ''sentire Bonanni dirsi d'accordo con i
licenziamenti e appoggiare il governo mi ha deluso profondamente
ed oggi, dopo 35 anni, mi vergogno di essere iscritto alla Cisl.
Quattrociocchi mostra le tessere del sindacato e racconta:
''sono iscritto alla Cisl dal '77. Sono stato Rsu per nove anni
e ho lavorato come operaio alla Smia Fibre di Castellaccio, in
provincia di Frosinone. Oggi non mi riconosco piu' in questo
sindacato e per questo sto partecipando alla manifestazione
della Cgil contro una manovra che reputo ingiusta e lesiva dei
diritti dei lavoratori. Strappare la tessera della Cisl? Non so
ancora che fare, ci sto pensando. Per ora sono solo deluso''.
(ANSA).
YJ4-TZ/SCN
06-SET-11 11:17 NNNN
(RIEPILOGO) IVA, SUPERPRELIEVO, PENSIONI: COSI' CAMBIA LA MANOVRA
(RIEPILOGO) IVA, SUPERPRELIEVO, PENSIONI: COSI' CAMBIA LA MANOVRA =
(AGI) - Roma, 6 set. - La manovra cambia ancora: aumento
dell'Iva, contributo di solidarieta' e pensioni. E il governo
porra' la fiducia, per l'approvazione in tempi rapidi vista "la
gravita'" della crisi internazionale. A poche ore dal via
libera del Senato, il testo della manovra subisce nuove
modifiche che saranno contenute in un nuovo maxiemendamento che
approdera' a palazzo Madama in serata.
Il premier, Silvio Berlusconi, rientra all'ora di pranzo a
Roma e subito convoca un vertice di maggioranza, presente anche
il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, per definire le
nuove misure da introdurre al testo del provvedimento, anche e
soprattutto alla luce delle dure e nette parole di ieri del
Capo dello Stato e per dare un segnale chiaro ai mercati,
ancora in fibrillazione. Al termine della riunione di circa due
ore a palazzo Grazioli, viene diffuso un comunicato in cui si
illustrano le nuove misure: "il Governo intende porre la
fiducia sul Testo Commissione della Manovra, con le seguenti
aggiunte: - aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, con
destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del
bilancio pubblico; - fino al pareggio di bilancio, contributo
del 3% sopra i 500.000 euro; - adeguamento delle pensioni delle
donne nel settore privato a partire dal 2014". Inoltre, nel
comunicato si annuncia che "giovedi' il Consiglio dei Ministri
approvera' l'introduzione in Costituzione della 'regola d'oro'
sul pareggio di bilancio e l'attribuzione alle Regioni delle
competenze delle Province". Poi, nel pomeriggio, un Cdm
convocato ad hoc autorizza la fiducia sulla manovra, che sara'
licenziata domani dal Senato. In serata, il ministro della
Difesa, Ignazio La Russa, spiega ai giornalisti che il
contributo di solidarieta' a carico dei rediti alti riguardera'
non piu' chi dichiara dai 500mila in su, bensi' viene abbassato
(la proposta sarebbe stata avanzata dallo stesso Berlusconi) a
chi percepisce un reddito da 300mila euro in su. Inoltre, per i
parlamentari che oltre all'indennita' percepiscono anche un
reddito da lavoro, il contributo sara' del doppio. La fiducia,
informa una nota di palazzo Chigi al termine del Cdm, e' stata
autorizzata "per conseguire una celere conversione del decreto
legge, come impone la gravita' del contesto internazionale di
crisi finanziaria". (AGI)
Red/Rm6
062057 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 6 set. - La manovra cambia ancora: aumento
dell'Iva, contributo di solidarieta' e pensioni. E il governo
porra' la fiducia, per l'approvazione in tempi rapidi vista "la
gravita'" della crisi internazionale. A poche ore dal via
libera del Senato, il testo della manovra subisce nuove
modifiche che saranno contenute in un nuovo maxiemendamento che
approdera' a palazzo Madama in serata.
Il premier, Silvio Berlusconi, rientra all'ora di pranzo a
Roma e subito convoca un vertice di maggioranza, presente anche
il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, per definire le
nuove misure da introdurre al testo del provvedimento, anche e
soprattutto alla luce delle dure e nette parole di ieri del
Capo dello Stato e per dare un segnale chiaro ai mercati,
ancora in fibrillazione. Al termine della riunione di circa due
ore a palazzo Grazioli, viene diffuso un comunicato in cui si
illustrano le nuove misure: "il Governo intende porre la
fiducia sul Testo Commissione della Manovra, con le seguenti
aggiunte: - aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, con
destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del
bilancio pubblico; - fino al pareggio di bilancio, contributo
del 3% sopra i 500.000 euro; - adeguamento delle pensioni delle
donne nel settore privato a partire dal 2014". Inoltre, nel
comunicato si annuncia che "giovedi' il Consiglio dei Ministri
approvera' l'introduzione in Costituzione della 'regola d'oro'
sul pareggio di bilancio e l'attribuzione alle Regioni delle
competenze delle Province". Poi, nel pomeriggio, un Cdm
convocato ad hoc autorizza la fiducia sulla manovra, che sara'
licenziata domani dal Senato. In serata, il ministro della
Difesa, Ignazio La Russa, spiega ai giornalisti che il
contributo di solidarieta' a carico dei rediti alti riguardera'
non piu' chi dichiara dai 500mila in su, bensi' viene abbassato
(la proposta sarebbe stata avanzata dallo stesso Berlusconi) a
chi percepisce un reddito da 300mila euro in su. Inoltre, per i
parlamentari che oltre all'indennita' percepiscono anche un
reddito da lavoro, il contributo sara' del doppio. La fiducia,
informa una nota di palazzo Chigi al termine del Cdm, e' stata
autorizzata "per conseguire una celere conversione del decreto
legge, come impone la gravita' del contesto internazionale di
crisi finanziaria". (AGI)
Red/Rm6
062057 SET 11
NNNN
TAR "...Con il ricorso in esame, i ricorrenti - tutti appartenenti all'Arma dei Carabinieri - hanno chiesto il riconoscimento del proprio diritto alla corresponsione della intera retribuzione prevista per il lavoro straordinario per i turni c.d. di servizio di piantone della caserma espletati dall'entrata in vigore della legge 1 aprile 1981, n. 121 alla data di proposizione del ricorso. Deducono violazione dell'art. 63, c. 1, 2, 3 e 4 della L. 1 aprile 1981, n. 121 nonché falsa applicazione dell'art. 2, c. 3, legge 28 aprile 1975, n. 135 e dell'art. 17, legge 10 ottobre 1986, n. 668...."
T.A.R. Lazio Roma Sez. I bis, Sent., 05-07-2011, n. 5859Fatto - Diritto
P.Q.M.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
Con il ricorso in esame, i ricorrenti - tutti appartenenti all'Arma dei Carabinieri - hanno chiesto il riconoscimento del proprio diritto alla corresponsione della intera retribuzione prevista per il lavoro straordinario per i turni c.d. di servizio di piantone della caserma espletati dall'entrata in vigore della legge 1 aprile 1981, n. 121 alla data di proposizione del ricorso.
Deducono violazione dell'art. 63, c. 1, 2, 3 e 4 della L. 1 aprile 1981, n. 121 nonché falsa applicazione dell'art. 2, c. 3, legge 28 aprile 1975, n. 135 e dell'art. 17, legge 10 ottobre 1986, n. 668.
Come seguono le ragioni di diritto articolate in ricorso:
a)l'orario normale di lavoro è fissato in 40 ore settimanali: le ore eventualmente prestate in eccedenza al predetto orario vanno retribuite come lavoro straordinario;
b)la retribuzione del servizio di piantone doveva comportare la corresponsione della normale paga oraria maggiorata con il compenso per il lavoro straordinario delle ore prestate in eccedenza;
c)l'amministrazione ha corrisposto, invece, sino all'entrata in vigore dell'art. 17 della L. n. 668/1986 una indennità forfettaria e dopo l'entrata in vigore dell'art. 17 citato, il c.d. compenso orario per i turni di presenza in ufficio o nella sede del comando nella misura del 10% del compenso complessivo stabilito per ogni ora di lavoro straordinario;
d)l'indennità di cui all'art. 2 della legge n. 135/1975 non può assolutamente ritenersi compensativa del lavoro straordinario prestato col servizio di piantone alla caserma in quanto modesta e palesemente inadeguata;
e)errata è la presunta esaustività ed omnicomprensività retributiva del servizio di piantone con il compenso orario di cui all'art. 17 della L. n. 668/1996.
Si è costituita l'Avvocatura di Stato depositando memoria.
Il ricorso è infondato.
La sua palese infondatezza consente di prescindere dal possibile profilo di inammissibilità del ricorso per genericità delle domande per non avere, i ricorrenti, provato i fatti che costituiscono il fondamento dei diritti azionati in giudizio. Ed invero, essi si sono limitati a perorare il riconoscimento del diritto alla corresponsione del lavoro straordinario senza, però, comprovare i fatti costitutivi della domanda (turni effettuati, giorni o settimane in cui il servizio è stato espletato, ore di lavoro svolte, sedi e uffici di comando), neppure mediante allegazione di un minimo principio di prova in grado di dimostrare la pertinenza e consistenza della pretesa.
Il Collegio non rinviene alcuna valida ragione per discostarsi dal costante orientamento giurisprudenziale del giudice amministrativo di primo e secondo grado, secondo il quale il lavoro di "piantone in caserma" svolto dai carabinieri in aggiunta al normale orario di lavoro rientra di per sé nelle prestazioni senza obbligo di impegno assiduo e continuativo ed è, come tale, da ricomprendere nelle previsioni di cui all'art. 17 della legge 10 ottobre 1986 n. 668, oltreché in quelle da ascriversi ai servizi di istituto delle Forze di Polizia, compensate con le indennità di cui alla legge 27 maggio 1977, n. 284 (cfr. C.d.S. sez. IV, n. 1578/2007, n. 2671/2008, n. 1736/2010).
L'art. 17 della legge n. 668 del 1986 dispone che il lavoro prestato oltre l'orario di servizio (40 ore) dai soggetti appartenenti all'Arma dei carabinieri, quando si concreti in attività all'interno delle caserme, vada retribuito in misura ridotta rispetto al compenso per lavoro straordinario, e cioè nella misura del dieci per cento del compenso stesso.
Il massimo organo di giustizia amministrativa ha chiarito che "La norma ha la evidente "ratio" nel fatto che occorre distinguere tra lavoro straordinario vero e proprio, vale a dire in quel "surplus" di attività lavorativa che impegna il soggetto oltre l'orario normale negli ordinari compiti di istituto, e il lavoro meramente sedentario e di vigilanza interna, caratteristico di un impegno di energie di gran lunga inferiore rispetto ai compiti ordinari di un carabiniere in servizio".
Il Collegio osserva che il servizio di piantone si concretizza in prestazioni di poco superiori a quelle di attesa e di custodia, poiché, seppure richiede una presenza attiva, vigile e responsabile, non comporta, comunque, un impegno assiduo e continuativo di norma necessario per lo svolgimento delle abituali incombenze rientranti nei compiti di istituto che, se espletate al di fuori dell'ordinario orario di lavoro, costituiscono un valido titolo per la corresponsione del compenso per lavoro straordinario.
Va, in altri termini, considerato che le attività in questione implicano, in linea di principio, un impegno ed una assunzione di responsabilità di livello inferiore rispetto a quanto risulta richiesto nello svolgimento della normale attività degli appartenenti all'Arma; ne consegue che la differenziazione del trattamento economico non può apparire illegittima ed eventualmente affetta da illegittimità costituzionale, in quanto la scelta del legislatore si propone di garantire un trattamento retributivo il più possibile corrispondente alla quantità e qualità delle prestazioni rese.
Per sola completezza, va aggiunto che la giurisprudenza amministrativa ha anche ritenuto manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 17 della legge n. 668/1984 per violazione degli artt. 3 (rispetto alla Polizia di Stato) e 36 della Costituzione atteso che:
con riferimento al suddetto art. 36, come sottolineato dalla Corte Costituzionale e come più volte ribadito dalla giurisprudenza amministrativa, la proporzionalità e sufficienza della retribuzione vanno valutate considerando la retribuzione nel suo complesso, e non in base ai singoli elementi che compongono il trattamento economico (cfr. Cons. Stato, IV Sez., n. 7101 del 2004; Corte cost. n. 91 del 2004, n. 470 del 2002 e n. 263 del 2002),
- con riferimento al suddetto art. 3 (disparità di trattamento rispetto agli appartenenti alla Polizia di Stato) rileva la sussistenza, per le due categorie di dipendenti, di ordinamenti giuridici ed economici differenziati.
Conclusivamente il ricorso va respinto, mentre le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate come da dispositivo.P.Q.M.
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge.
Condanna i ricorrenti al pagamento, in favore del Ministero dell'Interno e del Ministero della Difesa, delle spese del presente giudizio che si liquidano in complessivi euro 10.000,00.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
Con il ricorso in esame, i ricorrenti - tutti appartenenti all'Arma dei Carabinieri - hanno chiesto il riconoscimento del proprio diritto alla corresponsione della intera retribuzione prevista per il lavoro straordinario per i turni c.d. di servizio di piantone della caserma espletati dall'entrata in vigore della legge 1 aprile 1981, n. 121 alla data di proposizione del ricorso.
Deducono violazione dell'art. 63, c. 1, 2, 3 e 4 della L. 1 aprile 1981, n. 121 nonché falsa applicazione dell'art. 2, c. 3, legge 28 aprile 1975, n. 135 e dell'art. 17, legge 10 ottobre 1986, n. 668.
Come seguono le ragioni di diritto articolate in ricorso:
a)l'orario normale di lavoro è fissato in 40 ore settimanali: le ore eventualmente prestate in eccedenza al predetto orario vanno retribuite come lavoro straordinario;
b)la retribuzione del servizio di piantone doveva comportare la corresponsione della normale paga oraria maggiorata con il compenso per il lavoro straordinario delle ore prestate in eccedenza;
c)l'amministrazione ha corrisposto, invece, sino all'entrata in vigore dell'art. 17 della L. n. 668/1986 una indennità forfettaria e dopo l'entrata in vigore dell'art. 17 citato, il c.d. compenso orario per i turni di presenza in ufficio o nella sede del comando nella misura del 10% del compenso complessivo stabilito per ogni ora di lavoro straordinario;
d)l'indennità di cui all'art. 2 della legge n. 135/1975 non può assolutamente ritenersi compensativa del lavoro straordinario prestato col servizio di piantone alla caserma in quanto modesta e palesemente inadeguata;
e)errata è la presunta esaustività ed omnicomprensività retributiva del servizio di piantone con il compenso orario di cui all'art. 17 della L. n. 668/1996.
Si è costituita l'Avvocatura di Stato depositando memoria.
Il ricorso è infondato.
La sua palese infondatezza consente di prescindere dal possibile profilo di inammissibilità del ricorso per genericità delle domande per non avere, i ricorrenti, provato i fatti che costituiscono il fondamento dei diritti azionati in giudizio. Ed invero, essi si sono limitati a perorare il riconoscimento del diritto alla corresponsione del lavoro straordinario senza, però, comprovare i fatti costitutivi della domanda (turni effettuati, giorni o settimane in cui il servizio è stato espletato, ore di lavoro svolte, sedi e uffici di comando), neppure mediante allegazione di un minimo principio di prova in grado di dimostrare la pertinenza e consistenza della pretesa.
Il Collegio non rinviene alcuna valida ragione per discostarsi dal costante orientamento giurisprudenziale del giudice amministrativo di primo e secondo grado, secondo il quale il lavoro di "piantone in caserma" svolto dai carabinieri in aggiunta al normale orario di lavoro rientra di per sé nelle prestazioni senza obbligo di impegno assiduo e continuativo ed è, come tale, da ricomprendere nelle previsioni di cui all'art. 17 della legge 10 ottobre 1986 n. 668, oltreché in quelle da ascriversi ai servizi di istituto delle Forze di Polizia, compensate con le indennità di cui alla legge 27 maggio 1977, n. 284 (cfr. C.d.S. sez. IV, n. 1578/2007, n. 2671/2008, n. 1736/2010).
L'art. 17 della legge n. 668 del 1986 dispone che il lavoro prestato oltre l'orario di servizio (40 ore) dai soggetti appartenenti all'Arma dei carabinieri, quando si concreti in attività all'interno delle caserme, vada retribuito in misura ridotta rispetto al compenso per lavoro straordinario, e cioè nella misura del dieci per cento del compenso stesso.
Il massimo organo di giustizia amministrativa ha chiarito che "La norma ha la evidente "ratio" nel fatto che occorre distinguere tra lavoro straordinario vero e proprio, vale a dire in quel "surplus" di attività lavorativa che impegna il soggetto oltre l'orario normale negli ordinari compiti di istituto, e il lavoro meramente sedentario e di vigilanza interna, caratteristico di un impegno di energie di gran lunga inferiore rispetto ai compiti ordinari di un carabiniere in servizio".
Il Collegio osserva che il servizio di piantone si concretizza in prestazioni di poco superiori a quelle di attesa e di custodia, poiché, seppure richiede una presenza attiva, vigile e responsabile, non comporta, comunque, un impegno assiduo e continuativo di norma necessario per lo svolgimento delle abituali incombenze rientranti nei compiti di istituto che, se espletate al di fuori dell'ordinario orario di lavoro, costituiscono un valido titolo per la corresponsione del compenso per lavoro straordinario.
Va, in altri termini, considerato che le attività in questione implicano, in linea di principio, un impegno ed una assunzione di responsabilità di livello inferiore rispetto a quanto risulta richiesto nello svolgimento della normale attività degli appartenenti all'Arma; ne consegue che la differenziazione del trattamento economico non può apparire illegittima ed eventualmente affetta da illegittimità costituzionale, in quanto la scelta del legislatore si propone di garantire un trattamento retributivo il più possibile corrispondente alla quantità e qualità delle prestazioni rese.
Per sola completezza, va aggiunto che la giurisprudenza amministrativa ha anche ritenuto manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 17 della legge n. 668/1984 per violazione degli artt. 3 (rispetto alla Polizia di Stato) e 36 della Costituzione atteso che:
con riferimento al suddetto art. 36, come sottolineato dalla Corte Costituzionale e come più volte ribadito dalla giurisprudenza amministrativa, la proporzionalità e sufficienza della retribuzione vanno valutate considerando la retribuzione nel suo complesso, e non in base ai singoli elementi che compongono il trattamento economico (cfr. Cons. Stato, IV Sez., n. 7101 del 2004; Corte cost. n. 91 del 2004, n. 470 del 2002 e n. 263 del 2002),
- con riferimento al suddetto art. 3 (disparità di trattamento rispetto agli appartenenti alla Polizia di Stato) rileva la sussistenza, per le due categorie di dipendenti, di ordinamenti giuridici ed economici differenziati.
Conclusivamente il ricorso va respinto, mentre le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate come da dispositivo.P.Q.M.
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge.
Condanna i ricorrenti al pagamento, in favore del Ministero dell'Interno e del Ministero della Difesa, delle spese del presente giudizio che si liquidano in complessivi euro 10.000,00.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE MILITARE GRADUATORIA Avviso relativo alla pubblicazione della graduatoria finale di merito del concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'ammissione al 17° corso biennale (2011-2013) di 490 allievi marescialli del ruolo ispettori dell'Arma dei carabinieri. (GU n. 70 del 2-9-2011 )
Nel giornale ufficiale del Ministero della difesa, dispensa n. 22
del 10 agosto 2011, nonche' nei siti internet www.persomil.difesa.it
e www.carabinieri.it e' stato pubblicato il decreto dirigenziale n.
98 emanato dalla Direzione generale per il personale militare il 22
luglio 2011, concernente la graduatoria finale di merito del concorso
in oggetto.
MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 5 luglio 2011 Centri autorizzati a praticare la vaccinazione antiamarillica - 2011. (11A11541) (GU n. 204 del 2-9-2011
IL CAPO DIPARTIMENTO
della prevenzione e della comunicazione
Visto il testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio
decreto 27 luglio 1934, n. 1265;
Visto l'art. 6 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, di istituzione
del Servizio sanitario nazionale;
Vista la legge 13 novembre 2009, n. 172, recante «Istituzione del
Ministero della salute e incremento del numero complessivo dei
Sottosegretari di Stato»;
Vista la legge 9 febbraio 1982, n. 106, concernente l'approvazione
ed esecuzione del regolamento sanitario internazionale, adottato a
Boston il 25 luglio 1969, modificato da regolamento addizionale,
adottato a Ginevra il 23 maggio 1973;
Visto in particolare l'art. 73 della suddetta legge che attribuisce
all'Amministrazione sanitaria territoriale il compito di abilitare i
centri sanitari per la vaccinazione antiamarillica;
Visto il decreto ministeriale 24 maggio 1963, e successive
modifiche, concernente gli uffici sanitari autorizzati a praticare la
vaccinazione contro le malattie quarantenarie ed a rilasciare i
relativi certificati validi per uso internazionale;
Visto il decreto ministeriale 16 marzo 1998, e successive
integrazioni, concernente l'individuazione degli uffici sanitari
autorizzati a praticare la vaccinazione antiamarillica ed a
rilasciare i relativi certificati validi per uso internazionale;
Visto l'art. 16, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, in base al quale spetta ai dirigenti di uffici
dirigenziali generali l'adozione di atti e provvedimenti
amministrativi;
Visto da ultimo il decreto dirigenziale 14 luglio 2009 con il quale
sono stati autorizzati nuovi centri di vaccinazione nonche'
aggiornati i dati relativi ad alcuni centri gia' autorizzati;
Viste le istanze presentate dalle regioni Emilia-Romagna, Veneto,
Lazio, Toscana, Basilicata, Calabria e Lombardia per l'estensione a
nuovi Centri dell'autorizzazione a praticare la sopra citata
vaccinazione;
Riconosciuta l'opportunita' di accogliere le suddette istanze,
anche in considerazione dell'aumento del numero di richieste di tale
vaccinazione, legato all'incremento dei viaggi internazionali verso
zone endemiche per febbre gialla e verso Paesi che richiedono
obbligatoriamente la vaccinazione per l'ingresso sul loro territorio;
Preso atto pertanto della necessita' di integrare l'elenco degli
uffici sanitari e della opportunita' di fornire un elenco aggiornato
dei centri gia' autorizzati e dei relativi indirizzi;
Decreta:
Art. 1
L'autorizzazione a praticare la vaccinazione contro la febbre
gialla ed a rilasciare i relativi certificati validi per uso
internazionale e' estesa ai seguenti uffici sanitari:
regione Emilia-Romagna:
Cervia - Ambulatorio igiene pubblica di Cervia (Ravenna) - via
dell'Ospedale n. 17 - tel. 0544287641;
Lugo - Ambulatorio igiene pubblica di Lugo (Ravenna) - viale
Masi n. 2D - tel. 0545283055;
Bagnacavallo - Ambulatorio igiene pubblica di Bagnacavallo
(Ravenna) - via Vittorio Veneto n. 8 - tel. 0545283055;
Faenza - Ambulatorio igiene pubblica di Faenza (Ravenna) - via
Zaccagnini n. 22 - tel. 0546602520- 21;
regione Veneto:
Feltre - Ambulatorio vaccinale azienda ULSS n. 2 Feltre
(Belluno) - via Bagnols sur Ceze n. 30 - tel. 0439883416;
regione Lazio:
Roma - Centro vaccinale ospedale pediatrico Bambin Gesu' -
piazza S. Onofrio n. 4 - tel. 0668592296;
regione Toscana:
Volterra - Ambulatorio dei viaggi Azienda USL n. 5 Volterra
(Pisa) - Borgo S. Lazzaro n. 5 - tel. 058891813;
regione Basilicata:
Rionero in Vulture - Ufficio igiene e sanita' pubblica - strada
provinciale c/o ospedale oncologico IRCCS - tel. 0972721555;
Lauria - Ufficio igiene e sanita' pubblica - via XXV Aprile c/o
presidio ospedaliero di Lauria - tel. 0973621438 - 621443;
regione Calabria:
Lamezia Terme - U.O. Igiene e sanita' pubblica - via
Sottotenente Notaro - tel. 0968208304;
regione Lombardia:
Lomazzo - ASL provincia di Como - distretto di Lomazzo - via
del Rampanone n. 1 - tel. 0296941420
Parte del provvedimento in forma grafica
Art. 2 Per effetto delle autorizzazioni di cui all'art. 1 e a seguito di cambiamenti di indirizzo di alcuni centri gia' autorizzati con decreti dirigenziali generali, l'elenco dei centri riportati in allegato al decreto dirigenziale del 14 luglio 2010 e' sostituito dall'elenco di cui allegato 1, che costituisce parte integrante del presente decreto. Il presente decreto e' trasmesso alla Corte dei conti, per il tramite dell'Ufficio centrale di bilancio, per i previsti controlli di legge. Il decreto entra in vigore a partire dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 5 luglio 2011 Il Capo dipartimento: Oleari
Parte del provvedimento in forma grafica
Parere sullo schema di decreto che modifica il decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali 11 aprile 2011, concernente "Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'All. VII del d.lvo 9 aprile 2008, n. 81, nonchè i criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'art. 71, comma 13, del medesimo decreto legislativo". Parere ai sensi dell'articolo 71, comma 13, del d.lvo 9 aprile 2008, n. 81
MANOVRA: VENDOLA (SEL), FIDUCIA ATTO DI VIOLENZA CONTRO PAESE
MANOVRA: VENDOLA (SEL), FIDUCIA ATTO DI VIOLENZA
CONTRO PAESE =
GOVERNO SEMPRE PIU' CHIUSO NEL BUNKER
Roma, 6 set. (Adnkronos) - "Il sempre piu' probabile voto di
fiducia al Senato sulla manovra e' un vero e proprio atto di volenza
contro il Paese". Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra
Ecologia Liberta'. Il voto di fiducia "e' anche figlio della paura e
espressione di una cultura autoritaria. Paura di chi si richiude nel
bunker, di fronte all'Italia reale che ha riempito oggi della propria
pacifica ribellione. Cercano solo di tirare a campare al di la' dei
destini del nostro Paese. Il voto di fiducia -conclude Vendola- e'
anche il segno dello sfaldamento e della deflagrazione di un
centrodestra che puo' governare solo con diktat ed imposizioni anche
nel proprio campo".
(Pol/Zn/Adnkronos)
06-SET-11 16:32
NNNN
GOVERNO SEMPRE PIU' CHIUSO NEL BUNKER
Roma, 6 set. (Adnkronos) - "Il sempre piu' probabile voto di
fiducia al Senato sulla manovra e' un vero e proprio atto di volenza
contro il Paese". Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra
Ecologia Liberta'. Il voto di fiducia "e' anche figlio della paura e
espressione di una cultura autoritaria. Paura di chi si richiude nel
bunker, di fronte all'Italia reale che ha riempito oggi della propria
pacifica ribellione. Cercano solo di tirare a campare al di la' dei
destini del nostro Paese. Il voto di fiducia -conclude Vendola- e'
anche il segno dello sfaldamento e della deflagrazione di un
centrodestra che puo' governare solo con diktat ed imposizioni anche
nel proprio campo".
(Pol/Zn/Adnkronos)
06-SET-11 16:32
NNNN
MANOVRA. BELISARIO: GOVERNO DI CIALTRONI, PORRÀ FIDUCIA AL SENATO
MANOVRA. BELISARIO: GOVERNO DI CIALTRONI, PORRÀ FIDUCIA AL
SENATO
(DIRE) Roma, 6 set. - "Alfano, Gasparri e Frattini" hanno
ripetuto che non sarebbe stata posta la fiducia sulla manovra "e
invece il governo la mettera'. E' piu' facile parlare con una
banda di cialtroni che con questo governo". Cosi' il presidente
dei senatori dell'Idv, Felice Belisario, al termine della
conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.
(Vid/ Dire)
16:42 06-09-11
NNNN
(DIRE) Roma, 6 set. - "Alfano, Gasparri e Frattini" hanno
ripetuto che non sarebbe stata posta la fiducia sulla manovra "e
invece il governo la mettera'. E' piu' facile parlare con una
banda di cialtroni che con questo governo". Cosi' il presidente
dei senatori dell'Idv, Felice Belisario, al termine della
conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.
(Vid/ Dire)
16:42 06-09-11
NNNN
SCIOPERO CGIL: DI PIETRO, 1000 PIAZZE PER CACCIARE GOVERNO
SCIOPERO CGIL: DI PIETRO, 1000 PIAZZE PER CACCIARE GOVERNO
(ANSA) - ROMA, 6 SET - ''Non ho nessuna fiducia che in
Parlamento ci si possa liberare di questo Governo per questo
serviranno, una, cento, mille piazze per dare al piu' presto una
spinta dal basso per cacciare questo Governo''.
Lo dice il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, sceso in piazza
insieme alla Cgil per manifestare contro la manovra.
(ANSA).
KYG/MRC
06-SET-11 09:52 NNNN
(ANSA) - ROMA, 6 SET - ''Non ho nessuna fiducia che in
Parlamento ci si possa liberare di questo Governo per questo
serviranno, una, cento, mille piazze per dare al piu' presto una
spinta dal basso per cacciare questo Governo''.
Lo dice il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, sceso in piazza
insieme alla Cgil per manifestare contro la manovra.
(ANSA).
KYG/MRC
06-SET-11 09:52 NNNN
MANOVRA: CAMUSSO, NON SI PUO' FARE CASSA CON PENSIONI ANZIANITA'
MANOVRA: CAMUSSO, NON SI PUO' FARE CASSA CON PENSIONI ANZIANITA' =
Roma, 6 set. (Adnkronos) - "Non si puo' fare cassa sulle
pensioni di anzianita'. L'abbiamo detto e continuamo a dirlo". Lo
sostiene il leader della Cgil, Susanna Camusso. Che aggiunge: "devono
poter andare in pensione anche i giovani. E' giusto tagliare le
pensioni piu alte in favore di quelle piu basse".
(Rem/Ct/Adnkronos)
06-SET-11 13:06
NNNN
Roma, 6 set. (Adnkronos) - "Non si puo' fare cassa sulle
pensioni di anzianita'. L'abbiamo detto e continuamo a dirlo". Lo
sostiene il leader della Cgil, Susanna Camusso. Che aggiunge: "devono
poter andare in pensione anche i giovani. E' giusto tagliare le
pensioni piu alte in favore di quelle piu basse".
(Rem/Ct/Adnkronos)
06-SET-11 13:06
NNNN
Manovra/ Di Pietro: Napolitano ora sciolga il governo
Manovra/ Di Pietro: Napolitano ora sciolga il governo
"Berlusconi non si dimette nè Camere lo sfiduciano"
Roma, 6 set. (TMNews) - "Invito il presidente della Repubblica a
sciogliere questo governo. Le condizioni per farlo ci sono,
perchè la maggioranza che c'è è risicatissima e sta in piedi solo
per fattori particolari. Quella di oggi è un'azione politica
importante". Lo ha detto il leader di Idv, Antonio Di Pietro,
intervenuto ai microfoni di Radio Ies in diretta dallo sciopero
Cgil.
"Qui non c'è solo la Cgil, ma tutti i cittadini - ha detto - che
vogliono far sentire la propria voce. Roma oggi è una città piena
di persone che vogliono esprimere loro disappunto per una manovra
che comprime diritti fondamentali. Scordatevi che Berlusconi si
dimetta: Dracula non se ne va dal Pronto soccorso da solo, e
scordatevi che questo Parlamento lo sfiduci. Questo Parlamento è
fatto da persone attaccate alle poltrone. Berlusconi? Che
campasse tutto il tempo che vuole, ma a casa sua e non a spese
del Paese".
Red/Arc
061226 set 11
"Berlusconi non si dimette nè Camere lo sfiduciano"
Roma, 6 set. (TMNews) - "Invito il presidente della Repubblica a
sciogliere questo governo. Le condizioni per farlo ci sono,
perchè la maggioranza che c'è è risicatissima e sta in piedi solo
per fattori particolari. Quella di oggi è un'azione politica
importante". Lo ha detto il leader di Idv, Antonio Di Pietro,
intervenuto ai microfoni di Radio Ies in diretta dallo sciopero
Cgil.
"Qui non c'è solo la Cgil, ma tutti i cittadini - ha detto - che
vogliono far sentire la propria voce. Roma oggi è una città piena
di persone che vogliono esprimere loro disappunto per una manovra
che comprime diritti fondamentali. Scordatevi che Berlusconi si
dimetta: Dracula non se ne va dal Pronto soccorso da solo, e
scordatevi che questo Parlamento lo sfiduci. Questo Parlamento è
fatto da persone attaccate alle poltrone. Berlusconi? Che
campasse tutto il tempo che vuole, ma a casa sua e non a spese
del Paese".
Red/Arc
061226 set 11
SCIOPERO: DI PIETRO, IN PIAZZA NON SOLO LA CGIL MA TUTTI I CITTADINI
SCIOPERO: DI PIETRO, IN PIAZZA NON SOLO LA CGIL MA TUTTI I CITTADINI
=
Roma, 6 set. (Adnkronos) - "Qui non c'e' solo la Cgil, ma tutti
i cittadini che vogliono far sentire la propria voce. Roma oggi e' una
citta' piena di persone che vogliono esprimere loro disappunto per una
manovra che comprime diritti fondamentali". Lo ha affermato il leader
dell'Idv, Antonio Di Pietro, intervenuto a Radio Ies in diretta dallo
sciopero Cgil.
"Scordatevi -ha detto Di Pietro- che Berlusconi si dimetta:
Dracula non se ne va dal Pronto soccorso da solo, e scordatevi che
questo Parlamento lo sfiduci. Questo perlamento e' fatto da persone
attaccatte alle poltrone. Berlusconi? Che campasse tutto il tempo che
vuole, ma a casa sua e non a spese del Paese". "Invito il presidente
della Repubblica a sciogliere questo governo. Le condizioni per farlo
ci sono, perche' -ha concluso- la maggioranza che c'e' e'
risicatissima e sta in piedi solo per fattori particolari. Quella di
oggi e' un'azione politica importante".
(Sec/Ct/Adnkronos)
06-SET-11 11:03
Roma, 6 set. (Adnkronos) - "Qui non c'e' solo la Cgil, ma tutti
i cittadini che vogliono far sentire la propria voce. Roma oggi e' una
citta' piena di persone che vogliono esprimere loro disappunto per una
manovra che comprime diritti fondamentali". Lo ha affermato il leader
dell'Idv, Antonio Di Pietro, intervenuto a Radio Ies in diretta dallo
sciopero Cgil.
"Scordatevi -ha detto Di Pietro- che Berlusconi si dimetta:
Dracula non se ne va dal Pronto soccorso da solo, e scordatevi che
questo Parlamento lo sfiduci. Questo perlamento e' fatto da persone
attaccatte alle poltrone. Berlusconi? Che campasse tutto il tempo che
vuole, ma a casa sua e non a spese del Paese". "Invito il presidente
della Repubblica a sciogliere questo governo. Le condizioni per farlo
ci sono, perche' -ha concluso- la maggioranza che c'e' e'
risicatissima e sta in piedi solo per fattori particolari. Quella di
oggi e' un'azione politica importante".
(Sec/Ct/Adnkronos)
06-SET-11 11:03
"adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014."
MANOVRA: AUMENTO IVA DAL 20 AL 21%, SUPER IRPEF SOPRA 500MILA =
(AGI) - Roma, 6 set. - Il Governo intende porre la fiducia sul
Testo Commissione della Manovra, con le seguenti aggiunte:
- aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, con destinazione del
maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio
pubblico;
- fino al pareggio di bilancio, contributo del 3% sopra i 500.000 euro;
- adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a
partire dal 2014.
Giovedi' il Consiglio dei Ministri approvera'
l'introduzione in Costituzione della "regola d'oro" sul
pareggio di bilancio e l'attribuzione alle Regioni delle
competenze delle Province. (AGI)
(AGI) - Roma, 6 set. - Il Governo intende porre la fiducia sul
Testo Commissione della Manovra, con le seguenti aggiunte:
- aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, con destinazione del
maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio
pubblico;
- fino al pareggio di bilancio, contributo del 3% sopra i 500.000 euro;
- adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a
partire dal 2014.
Giovedi' il Consiglio dei Ministri approvera'
l'introduzione in Costituzione della "regola d'oro" sul
pareggio di bilancio e l'attribuzione alle Regioni delle
competenze delle Province. (AGI)
(SCHEDA) SCIOPERO CGIL: GLI "IPSE DIXIT" DELLA CAMUSSO
(SCHEDA) SCIOPERO CGIL: GLI "IPSE DIXIT" DELLA CAMUSSO =
(AGI) - Roma, 6 set. - Dalle ragioni dello sciopero generale
alle critiche alla manovra, dalle proposte per il Paese
all'unita' sindacale: le frasi principali pronunciate da
Susanna Camusso nel giorno della manifestazione di Roma.
- RAGIONI DELLO SCIOPERO: "E' contro una manovra
assolutamente ingiusta e irresponsabile".
- MANOVRA: "Scarica tutti i costi sui pubblici dipendenti e
sul lavoro. Non c'e' un'idea sul futuro del Paese e sulla
crescita. E' una manovra che il Paese non merita".
- SINDACATI: "Bonanni e' sull'orlo di una crisi di nervi".
"L'unita' non si conquista sui giornali, ma facendo scelte
concrete".
- CRITICHE ALLA CGIL: "Irresponsabile non e' chi dice che
un'altra strada e' possibile. E' la manovra a essere ingiusta,
iniqua, inutile e incivile".
- SCELTE PER L'ITALIA: "Quando si e' sull'orlo dell'abisso,
bisogna fare un passo indietro. Ma se si fa un passo sbagliato
si entra nell'abisso".
- NAPOLITANO: "E' vero che servono misure piu' efficaci, ma
bisogna anche indicare quali provvedimenti adottare".
- LE 100 PIAZZE DELLA CGIL: "Sono della gente che non si
rassegna al declino e di chi vuole un Paese migliore".
- GOVERNO: "E' inaffidabile. Vuole portarci in un tunnel,
non gli basta piu' il baratro su cui siamo".
- ARTICOLO 8: "Si deve cancellarlo perche' e' ingiusto. Se
il Parlamento non fara' useremo tutte le strade possibili".
- SACCONI: "Se non stralcia l'articolo 8 dimostrara' di
essere il peggior ministro che la Repubblica abbia mai avuto".
- CONSULTA: "Ricorreremo contro le norme
anti-costituzionali della manovra".
- CORRIERE DELLA SERA: "Lo sciopero e' un diritto e mai un
ricatto. E' una scelta difficile e in questi momenti ancor di
piu'".
- NOMI NUOVI IN POLITICA: "Chi sta almanaccando sulle
discese in campo cominci a dire che questo Governo se ne deve
andare perche' fa male al Paese".
- PENSIONI: "Non abbiamo il problema di fare cassa su
quelle di anzianita', ma di garantirle anche ai giovani".
- PROPOSTE: "Tassa sulle grandi ricchezze, tassazione dei
grandi immobili e spostamento del peso fiscale". (AGI)
Fri
061453 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 6 set. - Dalle ragioni dello sciopero generale
alle critiche alla manovra, dalle proposte per il Paese
all'unita' sindacale: le frasi principali pronunciate da
Susanna Camusso nel giorno della manifestazione di Roma.
- RAGIONI DELLO SCIOPERO: "E' contro una manovra
assolutamente ingiusta e irresponsabile".
- MANOVRA: "Scarica tutti i costi sui pubblici dipendenti e
sul lavoro. Non c'e' un'idea sul futuro del Paese e sulla
crescita. E' una manovra che il Paese non merita".
- SINDACATI: "Bonanni e' sull'orlo di una crisi di nervi".
"L'unita' non si conquista sui giornali, ma facendo scelte
concrete".
- CRITICHE ALLA CGIL: "Irresponsabile non e' chi dice che
un'altra strada e' possibile. E' la manovra a essere ingiusta,
iniqua, inutile e incivile".
- SCELTE PER L'ITALIA: "Quando si e' sull'orlo dell'abisso,
bisogna fare un passo indietro. Ma se si fa un passo sbagliato
si entra nell'abisso".
- NAPOLITANO: "E' vero che servono misure piu' efficaci, ma
bisogna anche indicare quali provvedimenti adottare".
- LE 100 PIAZZE DELLA CGIL: "Sono della gente che non si
rassegna al declino e di chi vuole un Paese migliore".
- GOVERNO: "E' inaffidabile. Vuole portarci in un tunnel,
non gli basta piu' il baratro su cui siamo".
- ARTICOLO 8: "Si deve cancellarlo perche' e' ingiusto. Se
il Parlamento non fara' useremo tutte le strade possibili".
- SACCONI: "Se non stralcia l'articolo 8 dimostrara' di
essere il peggior ministro che la Repubblica abbia mai avuto".
- CONSULTA: "Ricorreremo contro le norme
anti-costituzionali della manovra".
- CORRIERE DELLA SERA: "Lo sciopero e' un diritto e mai un
ricatto. E' una scelta difficile e in questi momenti ancor di
piu'".
- NOMI NUOVI IN POLITICA: "Chi sta almanaccando sulle
discese in campo cominci a dire che questo Governo se ne deve
andare perche' fa male al Paese".
- PENSIONI: "Non abbiamo il problema di fare cassa su
quelle di anzianita', ma di garantirle anche ai giovani".
- PROPOSTE: "Tassa sulle grandi ricchezze, tassazione dei
grandi immobili e spostamento del peso fiscale". (AGI)
Fri
061453 SET 11
NNNN
"..Continua inoltre il pressing sulla Lega in merito al tema pensioni; sul tavolo, tra l'altro, ci sarebbe l'innalzamento secco e non più graduale dell'età pensionabile per le donne nel privato, cosa sinora respinta dai vertici del Carroccio. .."
Manovra/ Su tavolo Berlusconi-Tremonti tassa super ricchi e
Iva
Prosegue pressing sulla Lega per modifiche alle pensioni
Roma, 6 set. (TMNews) - Aumento dell'Iva e prelievo di
solidarietà per super ricchi. Le due proposte, più volte uscite
dalla porta e altrettante volte rientrate dalla finestra, sono
ancora al centro del braccio di ferro tutto interno al governo
che cerca una soluzione per dare maggiore credibilità alla
manovra di fronte alle turbolenze dei mercati finanziari. Sul
tavolo del vertice a Palazzo Grazioli che si sta svolgendo in
queste ore, spiegano fonti di maggioranza, le due ipotesi sono
rispuntate. A pesare il monito lanciato ieri sera dal presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale ha chiesto
rapidità ma anche modifiche al decreto capaci di "rafforzarne
l'efficacia e la credibilità.
Continua inoltre il pressing sulla Lega in merito al tema
pensioni; sul tavolo, tra l'altro, ci sarebbe l'innalzamento
secco e non più graduale dell'età pensionabile per le donne nel
privato, cosa sinora respinta dai vertici del Carroccio.
La strada è aperta nel verificare la praticabilità di introdurre
le novità nel passaggio del decreto in Senato, ma c'è chi non
esclude che alla fine si possa preferire di approvare a Palazzo
Madama il testo con modifiche meno significative, con un
maxiemendamento e la fiducia, lasciandosi un po' di tempo in più
per affrontare i 'nodi' subito dopo il varo della manovra.
Cos
061543 set 11
Prosegue pressing sulla Lega per modifiche alle pensioni
Roma, 6 set. (TMNews) - Aumento dell'Iva e prelievo di
solidarietà per super ricchi. Le due proposte, più volte uscite
dalla porta e altrettante volte rientrate dalla finestra, sono
ancora al centro del braccio di ferro tutto interno al governo
che cerca una soluzione per dare maggiore credibilità alla
manovra di fronte alle turbolenze dei mercati finanziari. Sul
tavolo del vertice a Palazzo Grazioli che si sta svolgendo in
queste ore, spiegano fonti di maggioranza, le due ipotesi sono
rispuntate. A pesare il monito lanciato ieri sera dal presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale ha chiesto
rapidità ma anche modifiche al decreto capaci di "rafforzarne
l'efficacia e la credibilità.
Continua inoltre il pressing sulla Lega in merito al tema
pensioni; sul tavolo, tra l'altro, ci sarebbe l'innalzamento
secco e non più graduale dell'età pensionabile per le donne nel
privato, cosa sinora respinta dai vertici del Carroccio.
La strada è aperta nel verificare la praticabilità di introdurre
le novità nel passaggio del decreto in Senato, ma c'è chi non
esclude che alla fine si possa preferire di approvare a Palazzo
Madama il testo con modifiche meno significative, con un
maxiemendamento e la fiducia, lasciandosi un po' di tempo in più
per affrontare i 'nodi' subito dopo il varo della manovra.
Cos
061543 set 11
I diritti acquisiti dai lavoratori non sono uguali a quelli acquisiti dai parlamentari
RICEVO E PUBBLICO
Con preghiera di pubblicazione
Con preghiera di pubblicazione
I diritti acquisiti dai lavoratori non sono uguali a quelli acquisiti dai parlamentari
Egregio Direttore, in questi
ultimi giorni si è alzato, a ragion veduta, un muro di polemiche sul tentato
“golpe” da parte dell’Esecutivo all’indirizzo dei riscatti di anzianità dei
periodi di leva e universitari, ed utili ai fini del computo di anzianità per
accedere alla pensione, che alla fine ha costretto il Governo a fare
retromarcia.
Altra questione nella
manovra è stata quella relativa al contributo di solidarietà, dove eminenti
costituzionalisti avevano espresso le loro perplessità tacciando la norma di
incostituzionalità, stante il fatto che tale gabella sarebbe andata ad incidere
solo sugli stipendi dei dipendenti statali, violando nei fatti quanto sancito
dall’art. 3 della Costituzione. Ed anche su questo argomento l’Esecutivo sembra
in un grande stato confusionale.
Su questi temi, giustamente,
ho preso atto di una massiccia levata di scudi da parte delle categorie dei
magistrati, dei medici, della Cgil e così via, ma non ho visto analoga reazione
per quanto riguarda altri due punti che sono rimasti immodificati all’interno
della manovra, e cioè il congelamento del TFR e il rinvio della tredicesima.
La terza carica dello Stato,
in uno dei suoi ultimi interventi alla Camera dei Deputati, ha tenuto a
puntualizzare che i diritti acquisiti dai parlamentari non si toccano, e che
eventuali tagli potrebbero (il condizionale è stato usato di proposito?)
riguardare le prossime legislature. L’Esecutivo e Confindustria continuano ad
accanirsi su dipendenti e lavoratori, mentre dalle colonne de L’Espresso online
leggo: “Un privilegio da 200 milioni. La Casta taglia le pensioni degli
italiani, ma non tocca le proprie. Per i parlamentari il diritto al vitalizio
scatta dopo soli cinque anni di mandato. Con contributi molto bassi. E con
compensi incassati anche prima dei 50 anni. Così 2.307 tra ex deputati ed ex
senatori si mettono in tasca ogni mese fino a settemila euro netti (http://espresso.repubblica. it/dettaglio/un-privilegio-da- 200-milioni/2157780
)”
Ed ora passo al capitolo
tredicesima.
Secondo l’ Harry Potter
dell’economia italiana, la tredicesima non verrebbe corrisposta nel caso in cui
non vengano raggiunti gli obiettivi di efficienza. Bene!
Nel caso di specie, il mio
datore di lavoro è il Ministro dell’Interno, quindi lo Stato ed il Parlamento
nel suo insieme.
Se il Parlamento continuerà
a fare tagli sulla sicurezza come si può pretendere dai lavoratori il
raggiungimento degli obiettivi che nessuno sa quali siano?
Continuando a tagliare e a
non fornire fondi, mezzi e strumenti per far funzionare l’Amministrazione
presso la quale lavoro, Polizia di Stato, perché debbo rimetterci la mia
tredicesima, dopo che già mi vengono pagate con notevole ritardo le mie
prestazioni già effettuate (leggasi straordinari, missioni e così via) a causa
dell’ altrui inettitudine, incapacità ed incompetenza?
Capitolo congelamento TFR.
Mi sono arruolato nel Corpo
delle Guardie di Pubblica Sicurezza nel lontano 1972, al compimento dei miei 18
anni. HO quindi al mio attivo 39 anni di effettivo servizio, una famiglia
monoreddito, e tre figli che con enormi sacrifici sono riusciti a laurearsi con
il massimo dei voti.Faccio presente inoltre che da oltre 10 anni questi tre
“Bamboccioni” hanno dei contratti a tempo determinato, perché lo Stato non
premia la meritocrazia, ma solo il “nepotismo”.
Il mio, ripeto MIO, TFR è
nelle casse dello Stato sin dal 1972 data in cui mi sono arruolato e sono
iniziate le trattenute nella mia busta paga, e in tutto questo periodo lo Stato
ne ha fatto uso come meglio ha creduto, ed ora vuole sottrarmelo per altri due
anni! Perché nessuno grida che anche questo è un “golpe”?
Il TFR mi occorre all’atto
del pensionamento e non dopo due anni, perché quei danari dovranno essere
ripartiti equamente tra i miei tre figli, con la speranza di potergli dare un
piccolo aiuto concreto, visto che lo Stato non è in grado di pensare alle nuove
generazioni.
Molto probabilmente la
Costituzione italiana prevede che i diritti acquisiti dai lavoratori siano meno
importanti di quelli dei parlamentari, e questo concetto è valido anche per i
lavoratori che gravitano attorno e dentro la casta. Nello specifico i
dipendenti del Senato della Repubblica, quindi pubblici dipendenti come me e
tanti altri, una volta raggiunto il periodo di quiescenza, i loro ratei
pensionistici rimangono agganciati alle dinamiche salariali dei loro colleghi
che sono in servizio, a differenza di tutti gli altri lavoratori italiani che
sono soggetti a quel mezzo punto periodico fornito dall’Istat. Anche in questo
caso l’art. 3 della Costituzione fa si che ci siano figli e figliastri.
Il massimo Garante delle
nostre Istituzioni cosa ne pensa?
Concludo facendomi una
domanda, con la speranza che qualcuno sappia darmi una risposta.
Perché su questi due
argomenti che sono ancora presenti nella manovra, congelamento TFR e rinvio
tredicesima, magistrati, medici, Cgil, partiti hanno alzato un assordante muro
di silenzio?
Il silenzio dei politici è
scontato.
Magistrati e medici sono
silenti forse perché i loro lauti compensi permettono loro comunque una vita
agiata nel caso in cui il TFR slittasse di due anni.
I sindacati, invece, che
dovrebbero rappresentare i lavoratori perché stanno zitti?
Il mio, il nostro, diritto
acquisito è uguale né più né meno a quello rappresentato dal Presidente Fini a
riguardo dei membri del Parlamento.
Il nostro TFR non è
null’altro che briciole rispetto ai loro sostanziosi vitalizi, e quando
qualcuno li ha etichettati come “ladri di futuro”, si può dar loro torto?
Con cordialità
Subcomandante Cervo
SCIOPERO CGIL: GIA' CENTINAIA DI PERSONE IN PIAZZA A ROMA
SCIOPERO CGIL: GIA' CENTINAIA DI PERSONE IN PIAZZA A ROMA =
(AGI) - Roma, 6 set. - Sono gia' diverse centinaia le persone
che si trovano in piazza dei Cinquecento, a Roma, per
partecipare al corteo indetto dalla Cgil per dire no alla
manovra anti-crisi cosi' come elaborata dal governo. A dominare
la piazza sono le bandiere rosse delle diverse confederazioni
del sindacato, ma particolarmente numerose sono quelle della
Filt-Cgil di Roma e del Lazio. Numericamente importante anche
la presenza di Sinistra Ecologia e Liberta' e della Federazione
della sinistra presenti con diversi striscioni tra cui uno che
recita "levare ai ricchi, redistribuire ai poveri". Presenti
anche i banchetti di Sel per la raccolta delle firme
finalizzata all'abrogazione dell'attuale legge elettorale.
(AGI)
Rmg/Roc
060856 SET 11
NNNN
Polizia e Democrazia - Settembre 2011 - Contributi pubblicati
Contributi
Il sindacato militare? Costa 40 milioni di euro l’anno ma
non offre servizi Michele Fornicola
Il carcere se affitti a clandestini
Avv. Luigi Modaffari
Come cambia la contrattazione
Massimo Buggea Laboratorio
Noi
siamo sempre militari Gianluca Taccalozzi - Associazione
Finanzieri, cittadini e solidarietà
Il basso Lazio è “occupato” dai clan della Camorra
Segreteria Regionale Silp Cgil Lazio Pensioni - Il parere
dell'esperto
Polizia di Stato penalizzata rispetto ai colleghi
militari a cura di Giuseppe Chiola
Richiesta di contributi scritti per il
mensile Polizia e Democrazia
Carissimi utenti i portali www.cives.roma.it - www.laboratoriopoliziademocratica.org ,
hanno anche una promanazione cartacea sulle pagine del mensile "Polizia e
Democrazia" che a sua volta è presente online alla url http://www.poliziaedemocrazia.it
ogni mese abbiamo a disposizione degli
spazi dove le lavoratrici e i lavoratori in uniforme possono pubblicare
qualunque tematica ritengano utile porre all'attenzione dei
lettori.
Sarebbe cosa grata ricevere vostri
articoli e segnalazioni,
utili non solo a far conoscere
questioni che magari mai verrebbero alla luce, ma anche per tenere vivo
un'altro canale in seno ad una rivista a diffusione nazionale.
Chiunque abbia intenzione di
contribuire a mantenere vivo anche questo canale cartaceo dovrà farmi pervenire
l'articolo entro il 5 di ogni mese
gli articoli potranno
pervenire
mediante fax o posta
elettronica
utenza fax 06.233200886
posta elettronica : laboratoriopoliziademocratica@gmail.com
Iscriviti a:
Post (Atom)